È molto importante comprendere in cosa consiste la quietanza di pagamento e quale forma e contenuto deve avere. In questo articolo descriviamo cosa dice la giurisprudenza e forniamo una guida e un fac-simile di quietanza di pagamento.
Cos’è la quietanza di pagamento?
La quietanza di pagamento è un documento che attesta l’avvenuto pagamento da parte di un debitore a un creditore, assumendo il valore di quietanza liberatoria per il debitore, in modo da eliminare la possibilità di eventuali contestazioni future sul pagamento. Il suo scopo, infatti, è legalmente rilevante nei rapporti commerciali e contrattuali:
- Certifica che il debitore ha adempiuto ai propri obblighi finanziari;
- Protegge il debitore da eventuali dispute riguardanti il pagamento;
- Stabilisce in modo chiaro le condizioni del pagamento e le parti coinvolte, evitando malintesi.
Questo documento può essere utilizzato anche per ricevere agevolazioni fiscali o deduzioni.
Chi deve rilasciare la quietanza di pagamento?
La quietanza di pagamento deve essere rilasciata solo ed esclusivamente dal creditore, essendo colui che, una volta ricevuto il denaro, deve rilasciare il documento per attestare la conferma del pagamento e liberare il debitore dai suoi obblighi (Secondo l'articolo 1199 del codice civile).
Questo documento deve riportare l’importo pagato, la data del pagamento, i nomi del creditore e del debitore, oltre a una descrizione che illustri la causale dell’ avvenuto pagamento. Vediamo in dettaglio gli elementi richiesti.
Elementi della quietanza di pagamento
Le informazioni necessarie per questo documento in forma scritta sono:
- Dati del creditore: I dati sono nome, indirizzo e altre sue informazioni di contatto;
- Dati del debitore: Nome, indirizzo, e altre informazioni del debitore;
- Importo pagato: La somma pagata al creditore;
- Data del pagamento: La data in cui è stato effettuato il pagamento;
- Motivo di pagamento: Descrivere brevemente la ragione del pagamento;
- Firma del creditore: La firma serve a confermare ufficialmente e legalmente che il pagamento è stato effettuato.
Collegati ai tuoi applicativi di contabilità preferiti tramite le integrazioni di Finom.
Come compilare una quietanza
Per compilare la quietanza sarà necessario eseguire alcune semplici operazioni: indicare l'Intestazione e riportare correttamente tutti i dati sopra menzionati. Qui sotto potete vedere un esempio di quietanza.
Fac-simile di una quietanza di pagamento
Per sapere come deve essere una quietanza di pagamento corretta tra creditore e debitore, ecco un fac-simile che potrebbe aiutarti:
Modello di quietanza di pagamento
“Io sottoscritto/a (Nome del creditore), residente in (Indirizzo del creditore), dichiaro di aver ricevuto in data (Data del pagamento) la somma di € (Importo) da (Nome del debitore), residente in (Indirizzo del debitore), a saldo della fattura n. (Numero della fattura) emessa in data (Data di emissione della fattura).
La somma ricevuta è stata versata tramite (Metodo di pagamento) e si riferisce a (Descrizione del servizio o prodotto).
Con la presente quietanza, dichiaro di non avere più nulla a pretendere in relazione alla suddetta fattura.”
[Firma del creditore]
[Data]
Esempio di quietanza di pagamento
Un esempio di quietanza scritta potrebbe essere questo:
“Io sottoscritto Luca Bianchi, residente in Via Roma 123, 00010, Roma, dichiaro di aver ricevuto in data 7 Gennaio 2025 la somma di € 1000 da Maria Rossi, residente in Via Milano 54, 21000 Milano, a saldo della fattura n. 12345 emessa in data 5 Gennaio 2025.
La somma ricevuta è stata versata tramite bonifico bancario e si riferisce ad una consulenza professionale per ottimizzazione aziendale.
Con la presente quietanza, dichiaro di non avere più nulla a pretendere in relazione alla suddetta fattura.”
Firma del creditore: Luca Bianchi
Roma, 7 Gennaio 2025
Differenze tra quietanza, ricevuta fiscale e scontrino fiscale
Quali sono le differenze tra la quietanza di pagamento, la ricevuta fiscale, e lo scontrino fiscale? Ci sono alcuni aspetti importanti che le rendono facilmente distinguibili l'una dalle altre.
Il loro scopo principale
La quietanza di pagamento accerta l’avvenuto pagamento al creditore, la ricevuta fiscale documenta una transazione commerciale a scopi fiscali e la ricevuta di pagamento viene rilasciata secondo le normative fiscali, mentre lo scontrino fiscale certifica immediatamente le operazioni di vendita, specificando l’importo pagato e l’IVA applicata.
Il contenuto
Il primo documento attesta il pagamento e il motivo dello stesso, tramite dettagli specifici. Il secondo documento richiede dati differenti e obbligatori per legge, come il numero della partita IVA, l’importo dell’IVA, e i servizi venduti. Il terzo documento attesta i dati del punto vendita, i prodotti che sono stati acquistati, l’importo totale, e l’IVA.
L’utilizzo
La quietanza di pagamento viene utilizzata in contesti privati e contrattuali, garantendo così il saldo del debito. La ricevuta fiscale è legalmente obbligatoria per qualsiasi transazione commerciale e questa ricevuta va conservata per la dichiarazione dei redditi e il pagamento delle imposte. Lo scontrino fiscale viene utilizzato come prova dell’acquisto ma anche come documento di garanzia o resi.
Tabella di confronto
Ecco una tabella riassuntiva per aiutare le differenze tra loro:
Criterio | Scontrino fiscale | Ricevuta fiscale | Quietanza di pagamento |
Forma | Ricevuta di cassa | Ricevuta | Attestazione di pagamento |
Destinazione d'uso | Attesta l'acquisto di beni o servizi | Attesta il pagamento di beni o servizi | Certifica l'avvenuto pagamento |
Utilizzo | Principalmente usato nel commercio al dettaglio | Nei servizi professionali o nelle transazioni private | In qualsiasi tipo di pagamento, inclusi debiti e affitti |
Informazioni fiscali | Contiene informazioni fiscali di base | Include dettagli fiscali più completi | Generalmente non include informazioni fiscali |
Identificazione cliente | Normalmente non riporta i dati del cliente | Può riportare i dati del cliente | Riporta sempre i dati del pagatore e del destinatario |
Valore legale | Spesso utilizzato per acquisti di piccola entità | Utile per fini fiscali e di registrazione | Conferma il trasferimento di fondi |
Esempio | Acquisto in un negozio o supermercato | Servizi di un notaio o di un professionista | Pagamento di un debito, affitto o restituzione di un anticipo |
Forma e contenuto della quietanza di pagamento
Vediamo in cosa consistono la forma e il contenuto della quietanza di pagamento.
Solitamente, la quietanza di pagamento è rilasciata tramite e-mail o in forma cartacea. Se si decide di rilasciarla tramite e-mail non c’è bisogno di firmarla per farla risultare valida, purché sia inviata con tutte le informazioni giuste riguardo al creditore e al debitore.
Un altro modo per rilasciare la quietanza di pagamento è attraverso un modello fac-simile, che deve essere scaricato, firmato, e poi compilato prima di essere inviato.
Quietanza elettronica per i pagamenti F24 online
La quietanza elettronica può essere un documento scritto sia in forma cartacea che digitale. Per quanto riguarda la sua forma digitale, l’Agenzia delle Entrate fornisce solo il modello F24 per la quietanza di pagamento, che riguarda le accise/monopoli, l’erario, e l’INPS, ma non fornisce il modulo F24 semplificato. Questo perché si tratta di un documento che va creato dal creditore, il quale deve assicurarsi di inserire tutte le informazioni necessarie a liberare il debitore dai suoi obblighi finanziari.
Da qualche anno, a seguito del pagamento del modello F24, viene rilasciata anche una quietanza che afferma che il pagamento sia andato a buon fine. In questo caso, a conservare la quietanza è l’Agenzia delle Entrate. Dopo un eventuale sollecito o accertamento, viene rilasciato un documento per il modello F24 che accerta il pagamento.
La Cassazione sulla quietanza di pagamento
La Corte di Cassazione italiana ha emesso varie sentenze riguardo la quietanza di pagamento e il suo ruolo nei contratti. Queste decisioni approfondiscono vari aspetti giuridici legati alla quietanza di pagamento.
Giurisprudenza rilevante
Vediamo le sentenze più significative della Cassazione riguardanti la quietanza di pagamento.
Cassazione n. 38975/2021 | Questa sentenza riguarda l’obbligo da parte del creditore di rilasciare una quietanza per liberare il debitore dal suo debito. |
Cassazione n. 22245/2021 | Conferma che la quietanza deve essere rilasciata a spese del debitore. |
Cassazione n. 10846/2019 | Chiarisce l’aspetto legale della quietanza, che deve contenere tutte le informazioni necessarie per confermare legalmente il pagamento. |
Cassazione n. 6240/2020 | Questa sentenza mira a stabilire che il debitore può contestare la quietanza qualora possieda delle prove che dimostrino la falsità del documento. |
Cassazione n. 1572/2019 | La Corte di Cassazione ha stabilito che, per essere considerata valida, la quietanza deve rispettare determinate condizioni. |
Cassazione n. 31173/2018 | La quietanza deve essere obbligatoriamente in forma scritta e contenere tutte le informazioni in modo corretto. |
Cassazione n. 15591/2019 | La Cassazione ha stabilito che la quietanza deve essere sottoscritta dal creditore, essendo la sua firma necessaria per poterne confermare l’autenticità. |
Tribunale Bari n. 3696/2016 | Questa sentenza, trattata in una caso specifico nel Tribunale di Bari, ha stabilito la validità della quietanza esaminata durante quel caso specifico. |
Leggi gli altri articoli:
- Deducibilità spese telefoniche: come funziona nel 2022 e differenze tra deducibilità e detraibilità
- Generatori di nomi: 13 ottimi servizi per trovare nomi creativi per un'azienda o una start-up
- Società di persone: caratteristiche, tipologie e differenza delle società di capitali
- Quale attività aprire in un piccolo paese? Ecco 15 idee se vuoi metterti in proprio
- Tasse ditta individuale: quali e quante tasse si pagano e come diminuire la pressione fiscale
Ultimi articoli
Contabilità a partita doppia: cos'è e come funziona
Bilancio di esercizio: cos’è, a cosa serve e da quali parti è composto
Aprire una palestra: requisiti, costi, e come iniziare
Aprire un negozio di animali: costi, requisiti e iter burocratico
Reverse charge: quando si applica e come funziona
Aprire un autolavaggio: come fare, costi, e incentivi
Lavoro da casa: Le opportunità per guadagnare da casa nel 2025
Condividi post