Come diventare notaio è una delle domande più frequenti tra chi sogna una carriera giuridica prestigiosa. In questa guida scoprirai requisiti, studi, costi e tempi per accedere a una delle professioni più ambite in Italia.

Contenuti

Chi è il notaio e cosa fa?

Il notaio è un pubblico ufficiale che assicura la legalità e la validità degli atti tra privati e imprese.

La sua funzione è quella di tutelare le parti coinvolte e di garantire la trasparenza. In questo modo assicura la sicurezza giuridica, nei rapporti economici, immobiliari e societari (come nelle operazioni di trasformazione ditta individuale in S.r.l. o nella costituzione di una società per azioni).

Tra le sue principali attività rientrano la redazione di atti pubblici e testamenti, nonché la verifica della conformità legale dei documenti. In quanto garante dello Stato, il notaio risponde civilmente e penalmente delle proprie azioni.

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Cosa fare per diventare notaio: requisiti e percorso di studi

Diventare notaio richiede una preparazione lunga e rigorosa, che unisce formazione accademica, pratica professionale e requisiti morali.

Requisiti personali e legali (cittadinanza, diritti civili, fedina penale)

Per diventare notaio è necessario soddisfare alcuni requisiti di base, tra cui:

  • essere cittadini italiani, di un Paese dell'Unione Europea o di Paesi terzi con titolo di studio riconosciuto in Italia
  • avere pieno godimento dei diritti civili e una condotta morale irreprensibile

Sono esclusi candidati con condanne penali definitive per reati non colposi che prevedono delle pene superiori a sei mesi.

Che università fare per diventare notaio?

Molti si chiedono: "cosa bisogna studiare per diventare notaio?". Il primo passo concreto è quello di conseguire una laurea magistrale in Giurisprudenza (LMG/01) presso un’università riconosciuta dal MIUR.

Laurea in Giurisprudenza: crediti richiesti e materie chiave

Il corso dura cinque anni e prevede un totale di 300 crediti formativi universitari (CFU).

Durante il percorso universitario, le materie più importanti sono diritto civile, commerciale, tributario e delle successioni e donazioni. Queste discipline sono fondamentali anche per comprendere i tipi di società previsti dall’ordinamento italiano.

È possibile diventare notaio senza laurea?

No, non è possibile. La laurea in Giurisprudenza è un requisito imprescindibile per accedere al praticantato e al concorso pubblico bandito dal Ministero della Giustizia.

Come si diventa notaio? Percorso formativo: praticantato, concorso e difficoltà

Dopo la laurea, il percorso per diventare notaio entra nella sua fase più concreta: quella della formazione professionale e della selezione pubblica.

Praticantato notarile: come funziona, durata, obiettivi

Il praticantato notarile è obbligatorio e dura almeno 18 mesi, di cui 6 possono essere svolti durante l’ultimo anno di università.

Si effettua presso uno studio notarile iscritto all’albo. Durante questo periodo, il praticante deve iscriversi al registro dei praticanti notai e inviare periodicamente una dichiarazione che attesti l’effettivo svolgimento della pratica.

Concorso notarile: requisiti di accesso, prove scritte e orali, calendario medio

Superato il praticantato, arriva la fase decisiva: il concorso pubblico notarile, bandito dal Ministero della Giustizia di norma una volta l’anno, a Roma.

Per partecipare occorre:

  • la laurea in Giurisprudenza
  • aver completato la pratica
  • non aver tentato il concorso più di cinque volte

L’esame comprende tre prove scritte: un testamento, un atto tra vivi di diritto civile e uno di diritto commerciale. A seguire, un colloquio orale su diritto civile, commerciale, tributario e ordinamento del notariato.

Il calendario cambia ogni anno, ma tra prove, correzioni e orali possono passare anche 12-18 mesi.

A che età si diventa notaio?

In media si diventa notaio tra i 30 e i 35 anni, a seconda del percorso universitario e del tempo necessario per superare il concorso. Chi riesce al primo tentativo può iniziare prima, ma è piuttosto raro.

Diventare notaio è difficile? Numero di tentativi e confronto con altre carriere giuridiche

Il concorso notarile è tra i più difficili in Italia: solo il 6-7% dei candidati riesce a superarlo. Molti aspiranti notai tentano più volte, preparandosi per anni in scuole notarili o corsi specializzati.

Rispetto ad altre carriere giuridiche, come magistrato o avvocato, il percorso notarile è più tecnico e selettivo. Tuttavia offre anche grandi soddisfazioni a livello professionale ed economico.

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Nomina, tempi e costi per diventare notaio

Il percorso per diventare notaio è lungo e richiede un investimento notevole, sia in termini di tempo che di risorse economiche.

Tempistiche medie: quanti anni servono per diventare notaio (università + praticantato + concorso)

In media, servono almeno 8-10 anni per completare tutto l’iter: cinque anni per la laurea in Giurisprudenza, un anno e mezzo di praticantato e un periodo variabile per la preparazione e il superamento del concorso notarile (che raramente viene vinto al primo tentativo).

Assegnazione della sede dopo il concorso: criteri e vincoli

Chi supera l’esame viene nominato notaio con decreto del Ministero della Giustizia, il quale assegna le sedi in base alla posizione in graduatoria.

Il neo notaio deve adempiere agli obblighi previsti dalla normativa: giuramento, iscrizione all’albo, richiesta del sigillo e presa di possesso della sede assegnata (che può trovarsi anche lontano dalla città di residenza).

L’assegnazione è vincolante: non è possibile esercitare altrove fino alla pubblicazione di nuovi trasferimenti.

Quanto costa diventare notaio tra università, scuole notarili e corsi privati

Il costo per diventare notaio varia molto in base al percorso scelto. L’università pubblica comporta delle tasse annuali comprese tra 1.000 e 3.000 €, mentre le scuole notarili private o i corsi di preparazione possono costare tra i 5.000 e i 10.000 € all’anno.

A questi importi vanno aggiunti i costi di manuali, codici e materiali didattici, spesso indispensabili per affrontare il concorso.

Investimenti iniziali: apertura studio, spese amministrative e gestionali

Una volta nominato, il notaio deve sostenere varie spese iniziali per aprire il proprio studio. Tra queste: affitto o acquisto dei locali, arredi, software di gestione, strumenti di firma digitale e assunzione di collaboratori.

L’investimento iniziale medio può oscillare tra 50.000 e 100.000 €, a seconda della sede e delle dimensioni dello studio.

Quanto guadagna un notaio: aspetti economici della professione notarile

Oltre al prestigio, la professione notarile garantisce anche delle ottime prospettive economiche, ma con obblighi fiscali e gestionali simili a quelli di qualsiasi libero professionista.

Inquadramento fiscale: notaio come libero professionista con Partita IVA

Il notaio è un libero professionista con Partita IVA, identificato dal codice ATECO 69.10.20 – Attività notarili. È iscritto al Collegio notarile di riferimento e, pur svolgendo una funzione pubblica, non è un dipendente dello Stato, ma gestisce autonomamente la propria attività e relativa contabilità.

Dal punto di vista fiscale, versa l’IRPEF e l’IVA, oltre ai contributi previdenziali dovuti alla Cassa Nazionale del Notariato. Non rientra tra le società di capitali e, pertanto, non è soggetto a IRES.

Quanto guadagna un notaio in Italia: grandi città vs piccoli centri

Il reddito medio di un notaio in Italia varia significativamente in base a esperienza, territorio e dimensione dello studio. Nelle grandi città come Milano, Roma o Torino, i notai affermati possono raggiungere redditi superiori ai 300.000 € annui. Nei piccoli centri, invece, i guadagni tendono a essere più contenuti, ma con minori spese di gestione.

Differenze di reddito tra notai giovani e notai affermati

Nei primi anni di attività, i notai giovani devono affrontare delle spese elevate e una clientela ancora ridotta, con redditi medi tra 60.000 e 90.000 € annui.

Con il tempo, la reputazione e il passaparola permettono di ampliare il bacino di clienti e di aumentare sensibilmente il fatturato.

I notai affermati, infatti, possono arrivare a superare i 265.000 € all’anno, soprattutto se operano in studi di grandi dimensioni o in aree metropolitane.

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Vantaggi e svantaggi della professione notarile

Il notaio gode di un forte prestigio sociale e rappresenta una figura di fiducia per cittadini e imprese. Tra i vantaggi ci sono l’indipendenza professionale, la possibilità di gestire in autonomia il proprio studio e una sicurezza economica stabile, soprattutto con una clientela consolidata.

D’altro canto, il percorso per diventare notaio è lungo e selettivo. Servono anni di studio, pratica e preparazione a uno dei concorsi più difficili in Italia. In aggiunta, il sistema è a numero chiuso, e questo aumenta la competizione nonché la pressione tra i vari candidati. Una volta avviata la carriera, le responsabilità sono elevate, poiché ogni atto deve essere perfettamente conforme alla legge.

FAQ

Che liceo bisogna fare per diventare notaio?

Non esiste un liceo obbligatorio, ma il classico o lo scientifico sono i più indicati perché offrono una buona base logica e linguistica per affrontare la laurea in Giurisprudenza.

È possibile diventare notaio con una laurea in economia?

No, non è possibile: serve una laurea magistrale in Giurisprudenza, requisito obbligatorio per accedere al praticantato e al concorso notarile del Ministero della Giustizia.

Come diventare notaio da avvocato: serve rifare tutto il percorso?

Un avvocato può accedere al concorso notarile senza rifare tutto il percorso. Deve, però, svolgere un praticantato ridotto di 8 mesi.

Come diventare notaio all’estero (Spagna, Svizzera, San Marino)?

Le regole per diventare notaio all’estero cambiano da Paese a Paese: in Spagna serve una laurea in Diritto e il superamento del concorso locale, in Svizzera i requisiti variano a seconda del Cantone, mentre a San Marino è previsto un esame di Stato.

È più difficile diventare notaio o magistrato?

Entrambe le carriere sono impegnative, ma diventare notaio è più difficile per la bassa percentuale di successo e l’alto livello di preparazione tecnica richiesta.

Come diventare notaio in poco tempo: mito o realtà?

Diventare notaio in poco tempo è un mito: tra università, praticantato e concorso servono in media 8-10 anni di formazione e di preparazione.

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