Il modello 770 è la dichiarazione dei sostituti d’imposta per comunicare ritenute e versamenti all’Agenzia delle Entrate. Trovi una spiegazione semplice del modello 770 su cos’è, scadenze 2025, invio e differenze con la CU. 

Contenuti

Che cos’è il modello 770 e a cosa serve

Il 770 raccoglie ritenute operate, versamenti, crediti e compensazioni relativi all’anno d’imposta precedente.

Per capire che cos’è il modello 770, sappi che è la dichiarazione che i sostituti d’imposta devono usare per comunicare in via telematica ritenute, versamenti e altri dati all’Agenzia delle Entrate. Il tracciato e le istruzioni per il modello 770 ufficiali del 2025 sono pubblicati dall’Agenzia con modello e manuale aggiornati. 

In particolare, il modello riepiloga quanto trattenuto e versato, inclusi i pagamenti effettuati con F24 e le compensazioni, così da allineare i dati tra sostituto e Fisco. 

Mentre le differenze tra modello 770 e CU sono nette: la CU certifica al percettore le somme e le ritenute, mentre il 770 è la comunicazione riepilogativa che il sostituto invia all’Agenzia. Le informazioni e le istruzioni sono accorpate nella versione 2025. 

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Chi deve presentare il modello 770 (e chi non deve)?

L’obbligo riguarda chi agisce come sostituto d’imposta durante l’anno.

Gli enti che devono presentare il modello 770 sono principalmente datori di lavoro pubblici e privati, enti pensionistici, professionisti e società che erogano compensi soggetti a ritenuta, intermediari che gestiscono redditi soggetti a ritenuta. L’obbligo e il perimetro dei dati sono definiti sempre nelle istruzioni per il modello 770 del 2025 e nel provvedimento attuativo. 

Non presentano il 770 i soggetti che non effettuano ritenute su terzi. Un autonomo senza dipendenti che versa solo IRPEF e addizionali proprie non è sostituto d’imposta e quindi non compila il 770. 

La dichiarazione può essere trasmessa direttamente dal sostituto o tramite intermediario abilitato; la firma digitale è del sostituto o dell’intermediario delegato, secondo le regole dei servizi telematici dell’Agenzia (Entratel/area riservata). 

Infine, non esiste un “costo fisso” d’imposta per l’invio; il costo è la parcella professionale ove si incarichi un consulente. Le istruzioni ufficiali non prevedono tributi di presentazione. 

Quando si presenta il modello 770 e come inviarlo?

La scadenza per il modello 770 nel 2025 è il 31 ottobre, come riportato nelle istruzioni ufficiali e nello scadenzario dell’Agenzia. Eventuali proroghe vengono comunicate con provvedimenti o note MEF/Agenzia. 

L’invio dei modelli 770 è esclusivamente telematico tramite i servizi online dell’Agenzia: accesso con SPID/CIE/CNS all’area riservata e uso del canale Entratel per i soggetti obbligati, oppure invio tramite intermediari abilitati. Per i controlli post–invio è utile consultare il proprio cassetto fiscale.

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Istruzioni pratiche su come compilare il modello 770

Il modello 770 è composto da un frontespizio e da più quadri. Nel frontespizio vanno inseriti i dati del sostituto d’imposta, il codice fiscale, l’anno di riferimento e la firma digitale del dichiarante o dell’intermediario incaricato.

I quadri principali sono quattro. Nel quadro ST si dichiarano le ritenute operate e i versamenti effettuati con F24 su redditi di lavoro dipendente, autonomo e provvigioni. Il quadro SV riguarda le addizionali comunali all’IRPEF. Il quadro SX raccoglie crediti, compensazioni e rimborsi, mentre il quadro SS riepiloga i dati complessivi riportati nei diversi quadri della dichiarazione. 

Per compilare correttamente è necessario predisporre tutta la documentazione: Certificazione Unica, ricevute telematiche dei versamenti, certificati rilasciati a terzi e note di credito o compensazione. Le imprese che hanno effettuato operazioni straordinarie, come la trasformazione da ditta individuale in S.r.l., devono distinguere i periodi di riferimento.

Prima dell’invio dei modelli 770, è fondamentale verificare che i dati coincidano con le CU già trasmesse e con gli importi versati tramite F24. L’Agenzia mette a disposizione un software di controllo che permette di validare il file telematico prima della trasmissione

Errori, correzioni e modelli integrativi per modello 770

Gli errori sono piuttosto comuni, ma possono essere gestiti con strumenti ufficiali.

Se l’errore viene rilevato prima della scadenza, si può inviare una dichiarazione correttiva nei termini, che annulla e sostituisce la precedente. Dopo la scadenza è possibile presentare un modello integrativo (per aggiungere o rettificare dati) o un modello sostitutivo (per rimpiazzare interamente la dichiarazione errata o scartata).

In caso di versamenti insufficienti o tardivi, è disponibile il ravvedimento operoso, che consente di regolarizzare pagando l’imposta con interessi legali e sanzioni ridotte. Le regole valgono anche per le addizionali comunali e regionali. Se non si corregge, l’omessa presentazione comporta sanzioni amministrative distinte a seconda che le ritenute siano state versate o meno. 

Se le ritenute sono state integralmente versate, la sanzione va da 250 € a 2.000 €. Se invece le ritenute non sono state versate, si applica una sanzione dal 120% al 240% dell’ammontare delle ritenute non versate, con un minimo di 250 €. La normativa di riferimento è il D.Lgs. 471/1997, modificato dal D.Lgs. 87/2024; dal 1° gennaio 2026 entrerà in vigore il nuovo Testo Unico D.Lgs. 173/2024.

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Novità 2025 sul modello 770 e prospettive future 

Il modello 770 del 2025 ha introdotto una novità rilevante con l’obiettivo di ridurre gli adempimenti. Con il Provvedimento n. 25978 del 31 gennaio 2025, è stato previsto che i sostituti d’imposta con massimo cinque dipendenti possano trasmettere mensilmente, tramite il modello F24 integrato, i dati relativi alle ritenute di lavoro dipendente e autonomo utilizzando il nuovo “Prospetto delle ritenute/trattenute operate”.

Per il 2025 questa modalità è stata sperimentale e opzionale: i dati di gennaio–agosto 2025 andavano trasmessi entro il 30 settembre (termine prorogato dal 30 aprile con Provvedimento n. 241540 del 3 giugno 2025). Dal mese di settembre 2025 l’invio mensile è diventato operativo per i sostituti d’imposta che hanno aderito al sistema sperimentale facoltativo. Il nuovo meccanismo si può considerare una mossa rilevante perché apre la strada a una progressiva sostituzione del 770 tradizionale con flussi integrati ai versamenti.

Non tutte le tipologie di ritenute rientrano nella novità: restano escluse ad esempio quelle su dividendi e proventi finanziari. Tuttavia, per datori di lavoro e piccole imprese, si tratta di un primo passo verso semplificazione e riduzione delle duplicazioni tra dichiarazioni e versamenti.

In prospettiva, l’Agenzia delle Entrate punta a estendere questo sistema ad altre categorie di sostituti, con l’obiettivo di ridurre gradualmente il peso del modello 770 e rendere più immediata la rendicontazione fiscale.

FAQ

Che cos’è il CUD e che relazione ha con il modello 770?

Il CUD, oggi Certificazione Unica (CU), certifica redditi e ritenute subite dai lavoratori. Il modello 770 è invece la dichiarazione con cui il sostituto comunica gli stessi dati all’Agenzia delle Entrate.

Che significa modello pagamento unificato C 770?

Si tratta della denominazione che indicava l’accorpamento dei modelli ordinario e semplificato in un unico modello 770.

Chi paga il modello 770?

Non è prevista un’imposta per l’invio. L’unico costo è l’eventuale compenso a un Commercialista o a un intermediario abilitato.

Come annullare comunicazione di dichiarazione integrativa modello 770?

Occorre inviare un modello sostitutivo che annulla quello integrativo errato.

Come funziona la tassazione del modello 770?

Il modello non introduce tasse autonome: riepiloga ritenute già operate e versate, che confluiscono nelle imposte finali come IRPEF e IRES.

Come inviare un modello 770 da Fisconline?

Si accede ai servizi telematici con SPID, CIE o CNS, si carica il file generato con il software ufficiale e si riceve una ricevuta telematica, consultabile nel cassetto fiscale.

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