Il codice tributo 3801 è fondamentale per il versamento dell’addizionale regionale IRPEF e di altre imposte locali. Scopri nel dettaglio cos’è, quando deve essere utilizzato e come inserirlo correttamente nel modello F24.

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Cos’è il codice tributo 3801? A cosa si riferisce?

Il codice tributo 3801 è un identificativo fiscale usato nel modello F24 per il pagamento dell’addizionale regionale all’IRPEF, un’imposta che si aggiunge all’IRPEF e varia in base all’aliquota regionale (compresa tra l’1,23% e il 3,33%).

Quando si usa il codice tributo 3801?

Il codice tributo 3801 è necessario nei seguenti casi:

  • Lavoratori autonomi e liberi professionisti - i quali effettuano il versamento dell’imposta in fase di dichiarazione dei redditi;
  • Lavoratori dipendenti e pensionati - l’addizionale è trattenuta in busta paga o nel cedolino della pensione, ma in caso di conguaglio a debito può essere richiesto un versamento aggiuntivo;
  • Contribuenti con redditi soggetti a tassazione ordinaria - chi percepisce affitti (non con cedolare secca) o altri redditi imponibili deve pagare l’addizionale autonomamente.

Codice tributo 3801: compilazione F24

Il codice tributo 3801 va inserito nella sezione “Regioni” del modello F24. I principali campi da compilare sono:

  • Codice Regione - ogni Regione ha un proprio codice identificativo, che deve essere indicato correttamente all’interno del modello;
  • Codice tributo - inserire 3801 nella colonna “Codice tributo”;
  • Anno di riferimento - indicare l’anno d’imposta per cui si effettua il pagamento (es. 2024 se si paga l’addizionale relativa ai redditi del 2024);
  • Importo a debito versato - scrivere l’importo dell’addizionale regionale IRPEF dovuta;
  • Rateazione/mesi di riferimento - se il pagamento avviene in più rate, indicare la rata in pagamento e il numero totale di rate (es. 0306 per la terza rata su sei). Se il pagamento è in un’unica soluzione, è necessario, invece, indicare 0101.

Compilare il modello F24 con il codice tributo 3801 e il codice Regione

Per la compilazione corretta del modello F24:

  1. Scarica il modello F24 semplificato od ordinario dal sito dell’Agenzia delle Entrate o utilizza il servizio online di home banking oppure Fisconline;
  2. Compila la sezione “Regioni”, inserendo il codice della Regione e il codice tributo 3801;
  3. Indica l’anno di riferimento e l’importo dovuto, facendo attenzione a riportare la cifra esatta;
  4. Scegli la modalità di pagamento, che può avvenire tramite:
    • Servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Fisconline o Entratel)
    • Home banking della propria banca
    • Uffici postali o sportelli bancari abilitati
  5. Verifica i dati prima di confermare il pagamento in modo da evitare errori;
  6. Effettua il versamento e conserva la ricevuta per eventuali controlli futuri.

Errori comuni nella compilazione con codice tributo 3801

Gli errori più comuni nella compilazione del modello F24 con il codice tributo 3801 sono:

  • Codice Regione errato, che destina il pagamento alla Regione sbagliata;
  • Anno di riferimento errato, con possibili errori nell’attribuzione del versamento;
  • Importo sbagliato, con rischio di pagare più del dovuto o di incorrere in sanzioni;
  • Omissione del pagamento, che può essere sanata con il ravvedimento operoso;
  • Errore nella rateizzazione, che richiede l’indicazione corretta della rata in fase di pagamento.

Codice tributo 3801: sezione Regioni

All’interno del modello F24, per effettuare correttamente il versamento con il codice tributo 3801, è necessario inserire il codice numerico della Regione di residenza. Questo codice è un identificativo composto da due cifre assegnato a ogni Regione italiana.

Ecco i codici Regione da utilizzare nel modello F24:

RegioneCodice
Abruzzo01
Basilicata02
Bolzano03
Calabria04
Campania05
Emilia-Romagna06
Friuli Venezia Giulia07
Lazio08
Liguria09
Lombardia10
Marche11
Molise12
Piemonte13
Puglia14
Sardegna15
Sicilia16
Toscana17
Trento18
Umbria19
Valle d’Aosta20
Veneto21

Se non conosci qual è il codice della tua Regione, puoi trovarlo:

  • Sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate;
  • Nei documenti fiscali della dichiarazione dei redditi;
  • Controllando direttamente la tabella riportata qui sopra.

Codice tributo 3801 e ravvedimento operoso

Il ravvedimento operoso consente di regolarizzare il pagamento in ritardo dell’addizionale regionale IRPEF (codice tributo 3801) con l’applicazione di sanzioni ridotte e degli interessi legali calcolati in base ai giorni di ritardo.

Previsto dall’art. 13 del D.Lgs. 472/1997 e modificato dal D.Lgs. 87/2024, questo procedimento permette di correggere delle omissioni prima di un accertamento fiscale. Le sanzioni diminuiscono in modo proporzionale al ritardo, mentre gli interessi sono applicati sul periodo trascorso dalla data di scadenza.

Gli interessi di mora sono calcolati con il tasso di interesse legale vigente, che dal 1° gennaio 2025 è pari al 2,00% annuo.

L’importo della sanzione ridotta dipende dal tempo trascorso dalla scadenza originaria del versamento:

Periodo di ritardo dalla scadenzaSanzione ridotta
Entro 14 giorni0,0833% per ogni giorno di ritardo (pari a 1/15 del 12,5%)
Dal 15° al 30° giorno1,25% dell’importo dovuto (pari a 1/10 del 12,5%)
Dal 31° al 90° giorno1,39% dell’importo dovuto (pari a 1/9 del 12,5%)
Dal 91° giorno fino a 1 anno3,125% dell’importo dovuto (pari a 1/8 del 25%)
Da 1 anno in su3,57% dell’importo dovuto (pari a 1/7 del 25%)

Esempio di calcolo del ravvedimento operoso con il codice tributo 3801

Supponiamo che un contribuente debba versare 500 € di addizionale regionale IRPEF con il codice tributo 3801, ma il pagamento viene effettuato con 35 giorni di ritardo.

I calcoli per stabilire l’importo totale del versamento sono i seguenti

  1. Sanzione ridotta (1,39%): 500 € × 1,39% = 6,95 € (codice tributo 8902)
  2. Interessi legali (2,00% annuo, 35 giorni di ritardo): 500 € × 2,00% × (35/365) = 0,96 € (codice tributo 1994)
  3. Importo totale da versare con ravvedimento operoso: 500 € (imposta) + 6,95 € (sanzione) + 0,96 € (interessi) = 507,91 €

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Differenze tra codice tributo 3801 e 3802

Il codice tributo 3801 e il 3802 riguardano entrambi l’addizionale regionale IRPEF, ma si applicano a soggetti diversi:

  • Il 3801 è usato da chi deve versare in autonomia l’imposta, come, ad esempio, i lavoratori autonomi o i contribuenti con un debito IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi;
  • Il 3802, invece, è riservato ai datori di lavoro, agli enti previdenziali e agli altri sostituti d’imposta, che trattengono l’addizionale in busta paga e la versano per conto dei propri dipendenti.

Chi lavora come dipendente, quindi, non deve usare il 3801, perché l’importo dovuto è già trattenuto e pagato direttamente dal datore di lavoro con il 3802.

Altri codici correlati al codice tributo 3801: 3844 e 4034

Oltre al codice tributo 3801, esistono altri codici rilevanti per il versamento delle imposte correlate all’IRPEF.

Il codice tributo 3844 si riferisce al saldo dell’addizionale comunale all’IRPEF. Questa imposta, applicata dai Comuni, deve essere versata tramite il modello F24 nella sezione dedicata ai tributi locali. Il pagamento può essere effettuato direttamente dal contribuente o dal datore di lavoro, se trattenuto in busta paga.

Il codice tributo 4034, invece, riguarda l’acconto IRPEF e deve essere inserito nella sezione Erario del modello F24. Se l’acconto viene suddiviso in due rate, per il primo versamento si utilizza il codice 4033, mentre per il secondo o per il pagamento in un’unica soluzione bisogna indicare il codice 4034.

Nel caso in cui si abbia un credito sull’addizionale regionale IRPEF, è possibile compensarlo con altri debiti fiscali utilizzando sempre il modello F24. In questo caso, l’importo a credito va indicato nella colonna dedicata alla compensazione, specificando il codice tributo corretto. Tuttavia, se il credito è inferiore a 12 €, non può essere né rimborsato né utilizzato per eventuali compensazioni.

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