La fattura dell’avvocato presenta differenze significative tra il regime ordinario e quello forfettario. In questo articolo evidenziamo queste distinzioni e forniamo alcuni esempi di fatturazione con rimborso spese. Continua a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla fatturazione dell’avvocato.

Contenuti

Cos’è la fattura dell’avvocato?

La fattura dell’avvocato è un documento fiscale che certifica le prestazioni professionali offerte da un avvocato. Ma a cosa serve la fattura esattamente?

La fattura viene usata per documentare i pagamenti e per garantire la trasparenza fiscale. Questo documento, grazie al tracciamento dei compensi ricevuti, è fondamentale per una corretta gestione, sia contabile che fiscale, degli avvocati e degli studi legali.

Con Finom puoi creare e inviare fatture elettroniche conformi alla legge in pochi secondi.

La fattura degli avvocati in regime ordinario e in regime forfettario

La fattura degli avvocati può essere emessa secondo due regimi. Esaminiamoli.

Regime forfettario 

Per compilare la fattura dell’avvocato in regime forfettario, devi inserire questi dati:

  • dati del cliente
  • descrizione della prestazione
  • importo del compenso
  • codice fiscale e partita IVA dell’avvocato
  • numero fattura
  • data emissione
  • indicazione del regime forfettario
  • marca da bollo se l’imposta supera i 77,47 €

Devi emettere la fattura tramite il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate, in formato XML. Inoltre, ricorda di assicurarti che i dati inseriti siano corretti. 

Esempio di fattura dell’avvocato in regime forfettario

Ecco un esempio di fattura dell’avvocato in regime forfettario:

Dati del cliente: Mario Rossi, Via Roma 1, 00100 Roma;

Descrizione della prestazione: Consulenza legale;

Importo del compenso: 500,00 €;

Codice fiscale e partita IVA: ABCD12345E, 01234567890;

Numero di fattura: 1

Data emissione: 01/01/2024

Indicazione del regime forfettario

Marca da bollo: 2,00 € (se superi i 77,47 €).

Regime ordinario

In regime ordinario, invece, devi inserire questi dati:

  • dati del cliente
  • descrizione della prestazione
  • importo del compenso
  • codice fiscale e partita IVA dell’avvocato,
  • numero dI fattura
  • data di emissione
  • aliquota IVA applicata
  • totale imponibile
  • totale IVA
  • totale fattura

Esempio di fattura dell’avvocato in regime ordinario

Eccoti anche un esempio di una fattura dell’avvocato in regime ordinario:

Dati del cliente: Mario Rossi, Via Roma 1, 00100 Roma;

Descrizione della prestazione: Consulenza legale;

Importo del compenso: 500,00 €;

Codice fiscale e partita IVA: ABCD12345E, 01234567890;

Numero di fattura: 1;

Data emissione: 01/01/2024;

Aliquota IVA applicata: 22%;

Totale imponibile: 500,00 €;

Totale IVA: 110,00 €;

Totale fattura: 610,00 €.

La fattura dell’avvocato: i rimborsi spese non soggetti a IVA

I rimborsi spese non soggetti IVA, ovvero le spese generali sostenute dall’avvocato per il cliente, includono, per esempio, i viaggi e l’alloggio. Questi rimborsi, anche se non sono soggetti a IVA, devono sempre essere documentati e inclusi nella fattura dell’avvocato.

Obbligo di fatturazione elettronica

Se hai una partita IVA, dal 1° gennaio 2024 sei obbligato ad emettere fatture elettroniche indipendentemente dal regime fiscale che applichi.

Come già stato menzionato, l’invio della fattura elettronica deve essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate tramite il Sistema di Interscambio. Questo vale per tutti gli avvocati e studi legali, che siano in regime forfettario o ordinario. Devi inviare le fatture numerandole progressivamente, per poi inviarle tramite il portale Fatture e Corrispettivi.

L’invio della fattura alla Pubblica Amministrazione segue lo stesso procedimento. Infine, ricorda che è molto importante conoscere la differenza tra fattura elettronica e cartacea, in modo da evitare errori nella gestione fiscale. 

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