Il codice ATECO 70.20.09 identifica le attività di consulenza imprenditoriale e gestionale. In questa guida scoprirai cosa comprende, come funziona nel regime forfettario e perché può essere la scelta ideale per avviare una ditta individuale o una professione da libero professionista.

Contenuti

Che cos'è il codice ATECO 70.20.09?

Il codice ATECO 70.20.09 corrisponde alla voce “Consulenza imprenditoriale e altre attività di consulenza gestionale n.c.a.” (non classificate altrove).

Tale identificativo è stato aggiornato a seguito della nuova classificazione dei codici ATECO 2025, sostituendo il vecchio 70.22.09. Ciò ha reso la definizione dell'attività più chiara e aderente alle moderne forme di consulenza aziendale.

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Attività comprese ed escluse nel codice ATECO 70.20.09

Il codice ATECO 70.20.09 copre un'ampia gamma di attività legate alla consulenza imprenditoriale e gestionale.

Attività comprese

Il codice ATECO 70.20.09 include le consulenze strategiche, direzionali, organizzative e gestionali, oltre alla pianificazione finanziaria e al controllo di gestione. In pratica, riguarda chi supporta imprese e professionisti nel migliorare la struttura aziendale, ottimizzare i processi, definire strategie di crescita o implementare nuovi modelli di business.

Ne fanno parte, ad esempio, consulenti aziendali, business coach, project manager e consulenti per startup.

Attività escluse

Non sono comprese nel codice ATECO 70.20.09 le attività che richiedono abilitazioni professionali specifiche o un diverso ambito tecnico, come:

  • consulenza finanziaria (codice 66.19)
  • consulenza informatica (codice 62.20)
  • consulenza ingegneristica (codice 71.12)

Differenze tra il 70.20.09 e altri codici ATECO

Un codice simile è il 70.20.01, dedicato alla consulenza nel settore logistico, da scegliere se l'attività principale riguarda l'organizzazione dei flussi di trasporto o la gestione della supply chain. Chi si occupa prevalentemente di pubblicità o marketing operativo dovrebbe invece valutare i codici 73.11.01 o 73.11.02.

Per evitare errori di classificazione è importante individuare la natura prevalente del servizio: se il lavoro consiste nel fornire analisi, strategie e supporto decisionale alle imprese, il 70.20.09 resta il codice corretto.

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Aspetti fiscali e previdenziali del codice ATECO 70.20.09

Chi apre una Partita IVA con codice ATECO 70.20.09 può aderire al regime ordinario o al regime forfettario. Quest’ultimo è spesso preferito dai consulenti per la gestione semplificata e l’imposizione fiscale agevolata offerti.

Regime forfettario con codice ATECO 70.20.09

Il regime forfettario consente di applicare un'imposta sostitutiva del 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni se si rispettano i requisiti previsti dalla normativa (tra cui assenza di altre Partite IVA recenti e non prosecuzione di attività da dipendente). Chi rientra in questo regime non applica l'IVA, non tiene la contabilità ordinaria e beneficia di una gestione fiscale molto più snella.

Il codice ATECO 70.20.09 incide direttamente sul calcolo del reddito imponibile, perché determina il coefficiente di redditività (di cui parleremo nella sezione successiva).

Contributi previdenziali (Gestione Separata INPS)

I professionisti che operano con il codice ATECO 70.20.09 e non appartengono a un albo professionale sono tenuti all'iscrizione alla Gestione Separata INPS. L'aliquota contributiva per il 2025 è pari al 26,07% del reddito imponibile e si versa tramite modello F24 in due acconti più un saldo annuale.

A differenza di chi è iscritto a una cassa professionale (come avvocati o architetti), chi aderisce alla Gestione Separata non paga dei contributi minimi fissi. Il versamento è effettuato solo in base al reddito effettivamente prodotto. Si tratta, quindi, di una soluzione spesso più flessibile per consulenti e liberi professionisti.

Coefficiente di redditività del codice ATECO 70.20.09

Nel regime forfettario, il reddito imponibile non si calcola sottraendo i costi effettivi dai ricavi, ma applicando un valore percentuale chiamato coefficiente di redditività. Questo coefficiente rappresenta la quota di ricavi che l'Agenzia delle Entrate considera come utile tassabile.

Per il codice ATECO 70.20.09, il coefficiente è fissato al 78%, uno dei più alti tra le attività professionali. In pratica, significa che su 100 € di fatturato, 78 € sono considerati reddito imponibile, mentre il restante 22% rappresenta le spese presunte.

Ad esempio, se un consulente fattura 40.000 € in un anno, il reddito imponibile sarà pari a 31.200 € (78% di 40.000) e, con imposta sostitutiva al 15%, il professionista pagherà circa 4.680 € di tasse.

Questo coefficiente può sembrare elevato rispetto ad altri codici (come il 67% per le attività tecniche o il 40% per il commercio), ma riflette il fatto che la consulenza ha costi di gestione generalmente bassi, rendendo il regime forfettario spesso conveniente per questa categoria di professionisti.

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Ditta individuale e apertura della Partita IVA con codice ATECO 70.20.09

Aprire una Partita IVA con il codice ATECO 70.20.09 è semplice, soprattutto se si sceglie di operare come ditta individuale o libero professionista.

La procedura si effettua online sul sito dell'Agenzia delle Entrate, compilando il modello AA9/12 con i propri dati anagrafici, il codice ATECO, il regime fiscale scelto e la sede dell'attività. Una volta inviata la richiesta, la Partita IVA viene attivata in pochi giorni.

In alcuni casi, può essere richiesta anche l'iscrizione alla Camera di Commercio. È invece sempre necessaria l'iscrizione alla Gestione Separata INPS, per il versamento dei contributi previdenziali.

La ditta individuale resta una delle forme più pratiche: si apre velocemente, comporta dei costi contenuti e una gestione amministrativa semplificata. Tuttavia, il titolare risponde in modo illimitato con il proprio patrimonio personale. Chi desidera una protezione maggiore può in futuro valutare la trasformazione in una società di capitali, come ad esempio una S.r.l. semplificata.

Vantaggi e criticità del codice 70.20.09

Il codice ATECO 70.20.09 è oggi una delle scelte più diffuse tra i consulenti aziendali, grazie alla sua versatilità e alla compatibilità con il regime forfettario. Tuttavia, presenta anche alcuni aspetti da valutare con attenzione.

Vantaggi principali

Questo codice si distingue per la grande flessibilità, poiché consente di svolgere diverse attività di consulenza senza necessità di iscrizione ad albi professionali. Inoltre, permette di accedere al regime forfettario, con una gestione fiscale semplificata e bassi costi di mantenimento.

Criticità e rischi

Tra le possibili criticità va considerata una certa ambiguità nella classificazione di alcune attività, che può creare dubbi nella scelta del codice più adatto. Il coefficiente di redditività del 78%, inoltre, può risultare penalizzante per chi deve sostenere delle spese elevate, riducendo la convenienza del regime agevolato.

Infine, è sempre consigliabile mantenersi aggiornati sul cambiamento dei codici ATECO, poiché eventuali modifiche potrebbero richiedere l'adeguamento del codice associato alla Partita IVA o del proprio inquadramento fiscale.

FAQ

Cosa posso fare con il codice ATECO 70.20.09?

Con il codice ATECO 70.20.09 puoi offrire servizi di consulenza imprenditoriale, gestionale e strategica, aiutando aziende e professionisti a migliorare organizzazione, processi, performance e strategie di crescita.

Come aprire una Partita IVA con il codice ATECO 70.20.09?

Puoi aprire la Partita IVA online sul sito dell'Agenzia delle Entrate, compilando il modello AA9/12 e indicando il codice ATECO 70.20.09. Successivamente, dovrai iscriverti alla Gestione Separata INPS per i contributi previdenziali.

Serve l'iscrizione a un albo per il codice ATECO 70.20.09?

No, per il codice ATECO 70.20.09 non è richiesta l'iscrizione ad alcun albo professionale, poiché si tratta di attività di consulenza libera e non regolamentata.

Quali sono i limiti di fatturato per mantenere il regime forfettario?

Per mantenere il regime forfettario, il fatturato annuo non deve superare gli 85.000 €. Se si oltrepassa questa soglia, l'anno successivo si passa automaticamente al regime ordinario.

È possibile cambiare codice ATECO dopo l'apertura della Partita IVA?

Sì, puoi modificare il codice ATECO in qualsiasi momento comunicando la variazione all'Agenzia delle Entrate tramite il modello AA9/12 aggiornato.

Quando conviene passare al regime ordinario?

Conviene passare al regime ordinario quando i costi di gestione sono elevati o il fatturato supera gli 85.000 €, così da poter dedurre le spese effettive e detrarre l'IVA sugli acquisti.

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