In questo articolo approfondiremo le tematiche della Gestione Separata INPS. Spiegheremo cos’è, chi si può iscrivere e come, i requisiti, i contributi e come si versano, e i tipi di aliquote.
Gestione Separata INPS: cos’è, in cosa consiste e come funziona
La Gestione Separata INPS, si occupa di assicurare ai membri prestazioni di invalidità, pensione anticipata o supplementare, il supplemento di pensione, la pensione di vecchiaia e quella data ai familiari dei defunti prima di poter aver diritto di riscossione (66 anni e 7 mesi per gli uomini e 66 anni e 1 mese per le donne).
Come funziona la Gestione Separata INPS
La Gestione separata INPS funziona grazie ai lavoratori o ai loro committenti, che versano dei contributi previdenziali. Questi anni di contribuzione devono obbligatoriamente essere versati periodicamente. Questo viene fatto per garantire ai lavoratori di accumulare i contributi necessari per ricevere prestazioni pensionistiche e/o assistenziali, come la pensione di vecchiaia o l’indennità di maternità.
Cancellazione della Gestione Separata INPS
L'iscrizione alla Gestione Separata non può essere cancellata al termine dell'attività. Si rimane iscritti e si possono avere diritto a prestazioni future, come la pensione o la maternità, in base ai contributi versati.
È importante ricordare di rispettare sempre le procedure corrette per evitare futuri problemi legali.
Prestazioni ottenibili dalla Gestione Separata INPS
Come abbiamo detto, la Gestione Separata INPS offre diversi tipi di prestazioni, che sono:
- Pensione di vecchiaia: Pensione che viene erogata ai lavoratori che hanno raggiunto l'età pensionabile e hanno versato contributi per almeno 20 anni;
- Invalidità: Viene concessa ai lavoratori che hanno subito una grave riduzione della capacità lavorativa, purché abbiano versato almeno 5 anni di contributi;
- Maternità: Le donne iscritte alla Gestione Separata INPS ricevono un congedo di maternità pari all’80% della retribuzione giornaliera media;
- Malattia: Per i lavoratori autonomi che non hanno la possibilità di lavorare a causa di malattie. Ne possono usufruire solo i soggetti che hanno versato almeno 3 mesi di contributi nei 12 mesi precedenti all’inizio della malattia;
- Disoccupazione (DIS-COLL): Ne possono usufruire i collaboratori che hanno perso il lavoro. Viene calcolata in base ai contributi versati nei 12 mesi precedenti alla perdita del lavoro.
Iscrizione alla Gestione Separata INPS: chi deve iscriversi e come farlo
Per assicurarsi una copertura previdenziale corretta, ai lavoratori, che siano liberi professionisti o parasubordinati che non dispongono di una cassa previdenziale specifica, è imposto l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS. Per alcuni, può risultare un processo difficile, ma vi garantiamo che non lo è affatto. Ecco spiegato in pochi semplici passi il processo di registrazione.
Come iscriversi alla Gestione Separata INPS: procedura passo-passo
- Effettua una registrazione sul sito INPS: per ottenere il PIN dispositivo, sarà necessario effettuare una registrazione tramite il sito INPS.
- Accedi all’area riservata: il PIN che ti è stato fornito seguendo il precedente passaggio dovrà essere utilizzato per accedere all’area riservata del sito.
- Compila il modulo di iscrizione: inserisci nel modulo di iscrizione online i dati personali e professionali. Prima di proseguire, assicurati di aver inserito tutti i dati richiesti e, cosa molto importante, verifica di averli inseriti correttamente.
- Invia la domanda: adesso rimarrà soltanto l’ultimo step da seguire. Invia la domanda e aspetta la conferma da parte dell’INPS.
Chi deve iscriversi alla Gestione Separata INPS? Categorie e requisiti
La categoria di persone che devono iscriversi alla Gestione Separata INPS include i lavoratori autonomi e parasubordinati che non dispongono di una cassa previdenziale specifica. Questa categoria include principalmente:
TIPO DI LAVORATORE | REQUISITI |
Lavoratori autonomi | I requisiti sono partita IVA e iscrizione alla Camera di Commercio |
Lavoratori autonomi occasionali | Non avere un contratto di lavoro subordinato, non superare i 5,000 € di reddito annuo |
I volontari del servizio civile | Essere impegnati in un progetto di servizio civile, essere iscritti solo alla Gestione Separata INPS, essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria |
Dottorandi con una borsa di studio | Iscrizione a un corso di dottorato, beneficiare di una borsa di studio, nessuna iscrizione a un’altra forma di previdenza obbligatoria |
Medici con contratto specialistico | Essere iscritto ad un corso di specializzazione, avere un contratto di formazione specialistica |
Chi ha un assegno di ricerca | Essere titolari di un assegno di ricerca, essere in regola con la contribuzione previdenziale |
Collaboratori coordinati e continuativi | I requisiti sono il contratto di collaborazione e un’attività continuativa e coordinata. |
Professionisti | I requisiti a loro richiesti sono la partita IVA, l’iscrizione all’albo professionale e l’attività autonoma. |
Venditori a domicilio | I requisiti includono il contratto di vendita a domicilio e l’attività di vendita diretta. |
Associati in partecipazione | I requisiti sono il contratto di associazione in partecipazione e l’attività di collaborazione con l’associante.
|
Agevolazioni per le diverse categorie di lavoratori iscritti alla Gestione separata INPS
Le agevolazioni per le diverse categorie di lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS sono le seguenti:
- Giovani sotto i 30 anni: esonero contributivo dato ai datori di lavoro che assumono i lavoratori sotto i 30 anni;
- Donne vittime di violenza: agevolazione data alle donne vittime di violenza, consiste in incentivi all’assunzione;
- Beneficiari dell’assegno di inclusione (ADI): i datori di lavoro che assumono beneficiari dell’assegno di inclusione possono ottenere un esonero dei contributi previdenziali;
- Persone con disabilità: le persone con disabilità possono beneficiare di una riduzione delle aliquote;
- Lavoratori svantaggiati: i datori di lavoro che assumono lavoratori svantaggiati, come le persone disoccupate da molto tempo, possono usufruire di sgravi contributivi;
- Apprendisti: i contratti di apprendistato prevedono una riduzione delle aliquote per il datore di lavoro e per l’apprendista;
- Lavoratori con contratti a tempo determinato: i datori di lavoro che assumono lavoratori attraverso un contratto di lavoro a tempo determinato possono beneficiare di esoneri contributivi.
Gestione Separata e rivalsa
Nonostante il contribuente rimanga l'unico responsabile per il pagamento dei contributi, la Legge prevede che possa applicare una percentuale del 4% sull'imponibile ai fini di rivalsa per la copertura dei costi contributivi.
La differenza principale di questo tipo di rivalsa rispetto a quella della cassa previdenziale (a parte la percentuale fissa contro una variabile in base al tipo di attività) è che l'importo della rivalsa INPS viene incluso nella base imponibile per il calcolo dell'IVA.
Requisiti necessari per l’iscrizione alla gestione separata INPS:
I requisiti necessari per l’iscrizione alla gestione separata INPS sono i tuoi dati anagrafici, data inizio della tua attività e il tipo di attività che vuoi svolgere. Se sei un libero professionista dovrai fornire, al momento della registrazione, altre informazioni sulla tua attività, come la partita IVA e il codice ATECO. Il sito dell’INPS fornisce un file pdf con i requisiti necessari, oltre ai dati anagrafici che verranno inseriti automaticamente, per i lavoratori Parasubordinati e Professionisti. Vediamoli in una tabella:
Lavoratori Parasubordinati | Lavoratori Professionisti |
Data dell’inizio dell’attività | Data dell’inizio dell’attività |
Numero di telefono | Numero di telefono |
Indirizzo e-mail | Indirizzo e-mail |
Attività ATECO | |
Partita IVA | |
Se socio di uno Studio Associato |
Contributi per la Gestione Separata INPS
I contributi della Gestione Separata INPS sono versamenti che devono essere obbligatoriamente versati da tutte le categorie di lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS e da altre categorie non iscritte ad altre forme di previdenza obbligatoria.
Lo scopo di questi contributi è quello di finanziare le prestazioni erogate dall’INPS.
Diverse modalità di pagamento dei contributi della Gestione Separata INPS
Molti si pongono questa domanda: Come si effettua il pagamento dei contributi? Esistono diverse modalità che possono essere utilizzate per pagare i contributi della Gestione Separata INPS, e includono:
- Modello F24. Utilizzato per effettuare il pagamento di imposte, contributi e altre tipologie di tributi.
- Addebito diretto. Con questo metodo, il pagamento viene addebitato sul conto corrente del contribuente.
- Bonifico bancario. È importante includere correttamente tutte le informazioni richieste.
- Bollettino postale. Per farlo, basterà recarsi in un qualunque ufficio postale.
- Servizi online dell’INPS. Per effettuare i pagamenti, puoi anche scegliere di utilizzare il portale online dell’INPS.
- App mobile. Alcune banche dispongono di un’applicazione mobile che permette di pagare i contributi comodamente dal telefono.
- Modalità MAV. Consiste nel pagamento di un bollettino elettronico emesso da un ente creditore. Questo bollettino contiene un codice identificativo unico di 17 cifre, che garantisce il tracciamento sicuro del pagamento.
Reddito imponibile nella Gestione Separata INPS
Il reddito imponibile su cui calcolare i contributi va determinato tramite il calcolo iniziale del reddito totale sommando ad esso tutti i redditi tassabili, come gli stipendi e gli affitti. Dopo aver fatto ciò, sottrai le deduzioni fiscali ammissibili dal reddito totale, ovvero gli assegni di mantenimento o i contributi previdenziali. Otterrai il reddito imponibile su cui si applicano le aliquote fiscali per calcolare i contributi dovuti.
Calcolo dei contributi
Per il 2024, le aliquote per il calcolo dei contributi da versare alla Gestione separata sono pari a:
- 35,03% per collaboratori e figure assimilate non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL;
- 33,72% per collaboratori e figure assimilate non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non è prevista la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL;
- 26,07% per professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie;
- 24% per professionisti o collaboratori titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria.
Esempio
Per effettuare il calcolo dei contributi per la Gestione Separata INPS, ti servirà il reddito imponibile del lavoratore.
Ponendo che tu sia un libero professionista senza altri fondi pensionistici, per un guadagno annuo di 30.000 €, al netto delle spese, i contributi da versare nella gestione separata ammonteranno 7.821 € (30.000 x 26,07%).
Il calcolo si basa sul reddito imponibile del lavoratore. La percentuale, però, dipende dalla categoria del lavoratore.
Quando si versano i contributi
I contributi alla gestione separata INPS devono essere pagati trimestralmente, seguendo queste scadenze:
- 30 giugno per il saldo dell’anno precedente e per il primo acconto dell’anno in corso
- 30 novembre per il secondo acconto dell’anno in corso.
Limite per il calcolo
Esistono limiti per il calcolo dei contributi della Gestione Separata INPS:
- Massimale di reddito. Per il 2024 ammonta a € 119.650,00. Le aliquote per il 2024 si applicano quindi facendo riferimento ai redditi conseguiti dagli iscritti alla Gestione separata fino al raggiungimento di tale somma.
- Minimale contributivo. È l’importo minimo di contributi da versare alla gestione separata INPS ogni anno. Se pagherai contributi per un importo inferiore al minimale previsto, non ti sarà accreditato l’intero anno contributivo. Subirai, invece, una diminuzione dei mesi accreditati in proporzione ai contributi versati.
Il reddito minimo, per il 2024, è pari a € 18.415,00. Quindi, il minimale contributivo ammonta a:
- € 4.419,60 per chi applica l'aliquota al 24%;
- € 4.800,79 per liberi professionisti con aliquota del 26,07%;
- € 6.209,54 per collaboratori e figure assimilate con aliquota al 33,72%;
- € 6.450,77 per collaboratori e figure assimilate con aliquota al 35,03%.
Contributi volontari alla Gestione Separata INPS
I contributi volontari alla Gestione Separata dell’INPS sono una possibilità per tutte le persone che desiderano incrementare volontariamente la propria posizione previdenziale o vogliono completare i periodi contributivi mancanti.
Questi contributi permettono di incrementare i periodi contributivi. Per effettuare contributi volontari, occorre avere già versato cinque anni di contributi obbligatori e, in seguito, presentare domanda all’INPS. Una volta approvata questa domanda, sarà possibile versare i contributi calcolati sul reddito medio degli ultimi 12 mesi di contribuzione.
Aliquote nella Gestione Separata INPS
Le aliquote rappresentano le percentuali dei contributi che i lavoratori devono versare per finanziare le prestazioni previdenziali. Le aliquote contributive cambiano in base alla categoria dei lavoratori e dalla presenza della partita IVA.
Diversi tipi di aliquote INPS: professionisti senza partita IVA e con partita IVA
Per i professionisti, le aliquote INPS vengono suddivise in due categorie, che sono:
- Professionisti senza partita IVA. La loro aliquota viene calcolata in base al reddito imponibile.
- Professionisti con partita IVA. Anche in questo caso l’aliquota viene calcolata in base al reddito imponibile, ma la percentuale può essere diversa rispetto a quella dei lavoratori che dispongono di partita IVA.
Tipi di aliquote nella Gestione Separata INPS
Le aliquote variano in base a diversi fattori, come la tipologia di lavoro o la presenza di altre forme di previdenza, ma sono principalmente suddivise in due categorie:
- Aliquota ordinaria. Che viene applicata ai lavoratori autonomi e ai collaboratori coordinati e continuativi.
- Aliquota ridotta. Che viene applicata solamente ai lavoratori già iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria.
- Aliquote sulla maternità. Queste aliquote possono variare in base al reddito e alla durata del congedo, ma generalmente sono pari all’80% del reddito imponibile
- Aliquote sulla malattia. Le aliquote sono del 8%, 12%, o 16% della retribuzione media giornaliera
- Congedo parentale. In questo caso, l’indennità è del 30% del reddito imponibile
- Assegno per il nucleo familiare. Queste aliquote variano in base al reddito e al numero di figli
- Indennità per i familiari di disabili gravi. L’importo massimo è di 1,000 € mensili
- Aliquota ISCRO. Misura di sostegno per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS. Fornisce un’indennità del 25% del reddito certificato.
Descrizione delle aliquote massimali nella Gestione Separata INPS
Le aliquote massimali rappresentano il limite di contribuzione che può essere applicato al reddito di un lavoratore. Questo massimale varia in base alla categoria di lavoratore e viene stabilito annualmente dall’INPS.
Descrizione delle aliquote decimali nella Gestione Separata INPS
Le aliquote decimali sono percentuali applicate al reddito imponibile, utilizzate per calcolare specifici contributi aggiuntivi.
Domande frequenti
Come si può ricevere assistenza in caso di problemi con la Gestione Separata INPS?
Se necessario, è possibile ricevere assistenza contattando il numero di assistenza clienti dell’INPS, oppure ci si può recare in una delle sedi disponibili sul territorio. Inoltre, si può utilizzare il portale INPS, utilizzabile attraverso il sito.
Quali sono le conseguenze per il mancato pagamento dei contributi?
Il mancato pagamento può portare a conseguenze come sanzioni, che siano civili, amministrative, o penali. Può anche essere emessa una cartella esattoriale con una sanzione del 30% sul valore dei contributi non pagati.
È possibile richiedere una rateizzazione dei contributi?
Sì, è possibile farlo. Questa rateizzazione può essere concessa direttamente dall’INPS, ma solo fino a un massimo di 36 rate.
Come si può ottenere una consulenza personalizzata?
Una consulenza personalizzata può essere ottenuta contattando un commercialista o un esperto fiscale. Alcuni siti online, inoltre, offrono consulenze gratuite, utilizzate per capire se la Gestione Separata INPS è la soluzione adatta a voi.
Quali sono le scadenze per il pagamento dei contributi alla Gestione Separata INPS?
Riportiamo qua di seguito le scadenze corrette per il pagamento dei contributi alla Gestione Separata INPS: 30 giugno per il saldo relativo all’anno precedente e per la prima parte dell’anticipo dei contributi dell’anno in corso, e 30 novembre per il secondo anticipo dell’anno in corso.
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