L'esenzione IVA consente a imprese e liberi professionisti di non applicare l'imposta in specifici casi previsti dalla legge. In questa guida scoprirai quando si applica, quali operazioni sono coinvolte e come indicare correttamente i codici di esenzione all'interno delle fatture elettroniche.

Contenuti

Che cos'è l'esenzione IVA?

L'esenzione IVA è la condizione in cui un’attività, pur rientrando tra quelle normalmente soggette a IVA, non deve applicare l’imposta grazie a specifiche previsioni di legge. In altre parole, la vendita o la prestazione di servizi rimane a tutti gli effetti un'operazione commerciale, ma viene considerata “fuori” dal meccanismo dell'IVA: il venditore non addebita l'imposta al cliente e, di conseguenza, non la versa allo Stato.

Ciò non significa, tuttavia, che l’operazione sia irrilevante dal punto di vista fiscale. Deve comunque essere fatturata e registrata, indicando il corretto codice di esenzione IVA e, se previsto, il riferimento normativo che giustifica la mancata applicazione dell'imposta. In sostanza, si tratta di un'operazione “a IVA zero”, ma perfettamente legittima, tracciabile e conforme agli obblighi contabili.

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Quando si applica l'esenzione da IVA?

L’esenzione IVA si applica in casi specifici previsti dal DPR 633/1972, generalmente legati a servizi di pubblica utilità oppure attività con rilevanza sociale o culturale.

Tra le principali categorie rientrano:

  • prestazioni sanitarie, come visite mediche, esami diagnostici e interventi terapeutici erogati da professionisti o presso strutture autorizzate
  • servizi educativi e formativi, che comprendono scuole, corsi universitari, lezioni private e attività di istruzione riconosciute
  • operazioni finanziarie e assicurative, come concessione di crediti, gestione di conti correnti, polizze assicurative o fondi d'investimento
  • attività sociali e non profit, svolte da enti e associazioni senza scopo di lucro, come assistenza agli anziani o iniziative culturali

Quali tipi di operazioni sono legate all'esenzione IVA?

Quando si parla di esenzione IVA, è importante capire che non tutte le operazioni “a IVA zero” hanno lo stesso significato a livello fiscale. La normativa distingue, infatti, tra operazioni esenti, non imponibili ed escluse, che differiscono per modalità di registrazione, obblighi contabili e diritto alla detrazione dell'imposta sugli acquisti.

Operazioni esenti

Le operazioni esenti riguardano attività di interesse pubblico o sociale (come quelle sanitarie, educative o finanziarie) per le quali la legge prevede l'esenzione dall'imposta.

Queste operazioni vanno comunque indicate nei registri IVA e contribuiscono al volume d'affari complessivo, ma non permettono di detrarre l'imposta pagata sugli acquisti correlati. In questi casi, nella fattura elettronica si utilizza il codice IVA N4.

Operazioni non imponibili

Le operazioni non imponibili si riferiscono a scambi con l'estero, come esportazioni, cessioni intracomunitarie e servizi internazionali. Anche in questo caso l'aliquota è pari a zero, ma l'operazione resta pienamente rilevante ai fini IVA e consente la detrazione dell'imposta sugli acquisti correlati.

Operazioni escluse

Le operazioni escluse comprendono tutte quelle che non rientrano nel campo di applicazione dell'IVA, come rimborsi spese o interessi di mora. In questi casi si utilizza il codice IVA N1, che identifica le operazioni escluse dal calcolo dell'imposta, ai sensi dell'art. 15 del DPR 633/72.

Rientrano, inoltre, tra i casi di non soggezione alcune attività particolari, come la vendita di tabacchi, giornali, valori bollati o le fatture emesse da contribuenti in regime forfettario. Per queste si applica il codice IVA N 2-2, che identifica le operazioni non soggette a IVA per motivi specifici stabiliti dalla normativa.

Infine, alcune operazioni non sono considerate vere e proprie cessioni di beni o prestazioni di servizi e, di conseguenza, restano fuori campo IVA. Si tratta delle operazioni escluse ai sensi dell'art. 2 del DPR 633/72, che riguardano, ad esempio, conferimenti d'azienda, fusioni o trasformazioni societarie.

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Come indicare l'esenzione IVA in una fattura elettronica?

Per indicare correttamente l'esenzione IVA in una fattura elettronica, è necessario specificare la motivazione per cui l'imposta non viene applicata e inserire il relativo codice natura IVA. Questo valore permette all'Agenzia delle Entrate di identificare il tipo di operazione e la norma di riferimento.

Ecco i passaggi principali da seguire:

  1. Nel campo dedicato all'aliquota IVA, seleziona “0%” per indicare che si tratta di un'operazione senza imposta.
  2. Subito dopo, specifica il codice di esenzione IVA (ad esempio N4 per operazioni esenti o N3.1 per esportazioni). Questo campo è obbligatorio per tutte le fatture con IVA non applicata.
  3. Nel campo “Causale” o “Descrizione” è consigliabile aggiungere il riferimento di legge, ad esempio “Operazione esente art. 10 DPR 633/72”, per rendere più chiara la motivazione dell'esenzione.
  4. Verifica che la fattura includa tutti gli elementi richiesti: dati del fornitore e del cliente, numero e data del documento, descrizione dell'operazione, imponibile e codice natura IVA.
  5. Dopo aver completato la compilazione, la fattura può essere trasmessa normalmente al Sistema di Interscambio (SdI) tramite il proprio gestionale o portale accreditato.

Indicare l'esenzione IVA nei software di fatturazione elettronica è un processo molto intuitivo: durante la compilazione della fattura, basterà scegliere l'aliquota allo 0% e selezionare dall'elenco il codice natura che spiega il motivo della mancata applicazione dell'imposta.

Il sistema inserirà, quindi, automaticamente i dati nei campi corretti e preparerà il file per l'invio al Sistema di Interscambio (SdI). In questo modo la fattura verrà trasmessa senza errori tecnici od omissioni, garantendo una gestione semplice e conforme alle regole fiscali.

Quali codici di esenzione IVA dovrebbero essere utilizzati?

Ogni operazione esente da IVA deve essere accompagnata da un codice “natura”, che identifica il motivo per cui l'imposta non viene applicata. Questi codici, composti dalla lettera N seguita da un numero, permettono di classificare in modo preciso la tipologia di operazione presente in fattura.

Codice natura IVADescrizione
N1 - Operazioni escluse (art. 15 DPR 633/72)Si usa per spese anticipate in nome e per conto del cliente, interessi di mora, sconti o abbuoni fuori base imponibile. Segnala operazioni escluse dal campo IVA, cioè importi che non costituiscono un corrispettivo ai sensi dell'art. 15 del DPR 633/72 (spesso ricercato anche come art. 15 esenzione IVA).
N2.1 - Operazioni non soggette (art. 7-7-septies DPR 633/72)Indica le prestazioni non soggette per carenza del requisito territoriale, ad esempio servizi resi a clienti extra UE o prestazioni fuori dal territorio italiano.
N2.2 - Altri casi di non soggezioneRiguarda attività particolari non soggette a IVA per specifiche disposizioni di legge, come la vendita di tabacchi, giornali, valori bollati o fatture emesse da contribuenti in regime forfettario.
N3 - Operazioni non imponibiliComprende esportazioni (N3.1), cessioni intracomunitarie (N3.2) e cessioni verso San Marino (N3.3) e altre operazioni assimilate o agevolate (N3.4–N3.6). Sono operazioni a IVA 0 ma concorrono al volume d'affari e mantengono il diritto alla detrazione.
N4 - Operazioni esenti (art. 10 DPR 633/72)Si applica a servizi sanitari, educativi, assicurativi, finanziari e bancari. È il codice più comune per indicare un'operazione esente da IVA ai sensi dell'art. 10 del DPR 633/72.
N5 - Regime del margineRiguarda le attività soggette a regimi speciali, come la vendita di beni usati, oggetti d’arte, antiquariato, collezione o agenzie di viaggio, in cui l'IVA è calcolata solo sul margine e non è esposta separatamente in fattura.
N6 - Inversione contabile (reverse charge)Utilizzato quando l'IVA viene assolta dal cliente anziché dal fornitore. I sottocodici (da N6.1 a N6.9) distinguono vari settori: edilizia, energia, elettronica, ecc.
N7 - IVA assolta in altro Stato UEServe per vendite a distanza intercomunitarie o servizi TTE (telecomunicazioni, teleradiodiffusione e servizi elettronici) resi a consumatori finali UE, in cui l'imposta è assolta nel Paese di destinazione tramite regime OSS.

Selezionare il codice corretto è fondamentale per evitare errori nel processo di fatturazione esente IVA e per garantire la conformità alle regole previste dall'Agenzia delle Entrate.

FAQ

L'esenzione IVA si applica alle Partita IVA e alle piccole imprese?

Le piccole imprese in regime forfettario rientrano nel fuori campo IVA (codice N2.2). In questo caso non si addebita l'imposta in fattura e non si detrae l'IVA sugli acquisti.

È possibile cumulare le operazioni esenti e imponibili?

Sì, è possibile svolgere sia operazioni esenti sia imponibili, ma in questo caso è necessario tenere una contabilità separata per distinguere le attività e calcolare correttamente l'IVA detraibile.

Cosa fare se l'esenzione IVA è stata applicata per errore?

Se l'esenzione IVA è stata applicata per errore, occorre emettere una nota di credito per stornare la fattura errata e poi emettere un nuovo documento con l'aliquota corretta, comunicando la rettifica al cliente.

Come verificare se il codice natura è corretto?

Puoi verificare se il codice natura è corretto consultando le tabelle ufficiali dell'Agenzia delle Entrate o controllando all'interno del gestionale di fatturazione, dove ogni codice è associato al relativo riferimento normativo.

È richiesta la dichiarazione IVA se tutte le operazioni sono esenti?

In genere, chi svolge solo operazioni esenti IVA è esonerato dalla dichiarazione IVA, salvo dei casi specifici previsti dalla normativa o se effettua anche operazioni imponibili.

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