Differenza tra fattura e ricevuta: come capire quando usare un documento e non l’altro? Scopritelo con questo articolo!

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Come comprendere la differenza tra fattura e ricevuta. Si fa spesso confusione tra questi due termini, ma in realtà indicano due documenti del tutto differenti, sia nello scopo sia nel soggetto obbligato a produrle. Con questo articolo vi forniremo delle definizioni semplici che vi aiuteranno a comprendere in modo definitivo la differenza tra questi due documenti. Vi anticipiamo, tuttavia, che la differenza principale sta nella natura dei soggetti, a seconda che si tratti di soggetti privati o di titolari di attività. 

Fattura o ricevuta?

Per comprendere meglio la differenza tra ricevuta e fattura è essenziale capire cosa sono questi due documenti, e delle semplici definizioni vi aiuteranno a distinguere i casi in cui deve essere emessa l’una o l’altra.

Fattura: cos'è e quando viene emessa

Una fattura è un documento fiscale che viene rilasciato da soggetti titolari di partita IVA ad altri soggetti titolari di partita IVA che effettuano un acquisto per ragioni lavorative. Non importa che si tratti di beni o servizi: la fattura va sempre rilasciata in questi casi, che si tratti di fattura elettronica o cartacea, e soprattutto va sempre registrata da entrambi i soggetti. 

In alcuni casi anche i privati potrebbero richiedere una fattura ma, non essendo titolari di partita IVA, dovranno indicare il proprio codice fiscale. 

Nelle fatture vanno inseriti i dati sia di chi rilascia la fattura che di chi la riceve e vanno indicate in modo dettagliato le caratteristiche dei beni o servizi erogati. 

Essendo un documento fiscale che va registrato per tracciare entrate e uscite di un’attività commerciale, è fondamentale non commettere errori. 

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Suggerimenti Finom: Come creare una fattura elettronica con Finom?

La ricevuta: cos'è e quando viene emessa

Una ricevuta è anch’essa un documento fiscale, ma viene rilasciato da titolari di partita IVA a soggetti privati. 

Solitamente la ricevuta viene rilasciata per la prestazione di servizi, e sostituisce lo scontrino. Fondamentalmente ci possono essere due ragioni per emettere la ricevuta: 

  • la necessità di dettagliare le caratteristiche del servizio;
  • I titolari delle attività non possiedono registratori di cassa, o perché non è necessario o perché sarebbe estremamente scomodo averlo - pensate ai venditori ambulanti che offrono prodotti di modico valore.

Anche questo documento ha validità fiscale. 

Differenze tra fattura e ricevuta fiscale

Sono dunque poche le differenze tra questi due documenti fiscali: 

  • Le ricevute sono generalmente rilasciate a soggetti privati; le fatture, anche se occasionalmente vengono chieste da privati, si emettono obbligatoriamente se ad acquistare un bene o servizio è un altro titolare di partita IVA che effettua l’acquisto per motivi lavorativi;
  • Entrambi i documenti prevedono l’indicazione dei dettagli dei prodotti e di chi emette il documento fiscale, ma la fattura prevede che si inseriscano anche i dati specifici dell'acquirente - partita IVA se titolare di partita IVA, codice fiscale se l’acquirente non possiede partita IVA;
  • Nella ricevuta non è necessario inserire la distinzione tra totale e IVA, ma basta indicare solo il totale lordo.

Conclusioni

Con questo articolo abbiamo voluto indicare in quali casi bisogna emettere una ricevuta fiscale e quando è invece necessaria l’emissione della fattura. 

Queste indicazioni vi aiuteranno a non commettere errori nella gestione della contabilità per la vostra attività.  

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