La deducibilità delle spese telefoniche e la loro detraibilità concorrono all’ottenimento di sgravi fiscali. Scopri come funziona con questo articolo.

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Grazie alla deducibilità delle spese telefoniche è possibile risparmiare parte del denaro dovuto al Fisco. Sebbene le tasse possano costituire una spesa eccessiva per imprenditori, liberi professionisti e lavoratori dipendenti, gli sgravi fiscali permettono di pagare importi inferiori, e dovrebbero pertanto essere presi in considerazione con la dovuta attenzione.

In questo articolo vedremo come le aziende e i liberi professionisti possano dedurre e detrarre i costi relativi al telefono – sia fisso che mobile – per scopi professionali, facendo le dovute differenze tra uso esclusivamente aziendale e uso promiscuo, e come funziona la detraibilità IVA per le spese telefoniche. 

Come funzionano i costi deducibili relativi alle spese telefoniche

È bene iniziare con una definizione dei costi deducibili – proprio per capire meglio, in seguito, quale sia la differenza rispetto ai costi detraibili. 

I costi deducibili sono quelli che possono essere sottratti dal reddito complessivo: per stabilire quale sia il reddito imponibile sul quale calcolare la parte di denaro dovuta al Fisco italiano, è necessario prima registrare le proprie fonti di reddito e stabilire quali siano gli acquisti e i costi sostenuti. 

Sia i titolari d’impresa che i lavoratori autonomi possono certificare quali siano acquisti e spese grazie alle fatture. 

I costi deducibili sono dunque quelli che permettono al contribuente di ridurre il reddito sul quale calcolare l’imponibile, e le spese legate al telefono – fisso o cellulare – non fanno eccezione. Le regole da seguire sono infatti diverse a seconda della linea in questione – la deducibilità del telefono cellulare non corrisponde a quella della telefonia fissa, ma in ogni caso, dato che la documentazione utile a certificare le spese si trova nelle fatture, è sempre bene tenere una contabilità impeccabile e semplificare il processo in modo da non commettere errori. 

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Per fare un esempio pratico, prendiamo in considerazione la deducibilità dei telefoni cellulari: qualora fosse prevista una percentuale di deducibilità, questa andrebbe applicata non solo all’acquisto dell’apparecchio, ma anche a eventuali abbonamenti, riparazioni e altri costi gestionali. Ecco perché è bene non solo effettuare la registrazione della fattura di acquisto del cellulare, ma anche per le fatture relative a tutti i costi sostenuti per mantenere il corretto funzionamento dello stesso. 

Costi deducibili a seconda del regime fiscale

Per capire quali siano esattamente le percentuali di deducibilità delle spese telefoniche e quali siano i soggetti ad averne diritto è necessario prendere in considerazione un altro elemento fondamentale: il regime fiscale adottato. 

Regime forfettario 

Per quanto riguarda il regime forfettario – introdotto dalla legge n. 190 del 2014 – bisogna ricordare che nessuna spesa è deducibile - dunque neanche quelle telefoniche. Questo succede in quanto lo Stato ritiene che le agevolazioni per le attività sottoposte a questo regime siano già di per sé sufficienti a coprire i costi - infatti sono previsti dei coefficienti da applicare al fatturato in base al tipo di attività, dunque è come se i costi venissero in parte dedotti a priori. 

Va però ricordato che in ogni caso imprenditori e liberi professionisti che usufruiscono di questo tipo di regime dovrebbero comunque effettuare gli acquisti professionali richiedendo fattura: solo così sarà possibile certificare le spese sostenute per l’attività anche nel caso in cui si fosse costretti a cambiare regime.

Diverso è invece il caso del regime dei minimi – non più attivabile dall’entrata in vigore del regime fiscale forfettario: nel caso in cui il telefono, mobile o fisso, sia ad uso promiscuo – dunque, sia aziendale che privato – si prevede una deducibilità pari al 50% dei costi, così come specificato dalla Circolare n. 17 del 2012

Regime semplificato 

Il regime semplificato, la cui contabilità viene regolata dall’articolo 66 del TUIR, prevede diverse percentuali di deducibilità per le spese telefoniche: 

  • L’80% di deducibilità è riservato ai casi in cui si faccia un uso esclusivamente aziendale del telefono fisso, il 50% per i casi in cui se ne faccia un uso promiscuo – queste percentuali valgono anche per le utenze internet;
  • Per ciò che riguarda la telefonia mobile, la deducibilità è pari al 50%.

Regime ordinario

Per il regime ordinario, la deducibilità delle spese telefoniche – regolata dall’articolo 102, comma 9, del TUIR, ammonta all’80%. 

Si fa un’eccezione per gli impianti presenti sui veicoli di trasporto merci: in questi casi, la deducibilità ammonta al 100% – quando è limitata a un solo impianto per veicolo. 

Anche in questo caso, la deducibilità delle spese telefoniche prende in considerazione anche i costi per il mantenimento degli impianti. 

Come funzionano i costi detraibili relativi alle spese telefoniche

Se con le spese deducibili si ottiene un ammontare lordo sul quale poter iniziare a valutare le somme dovute al Fisco, le spese detraibili vengono sottratte dall'ammontare lordo per ottenere l’imponibile sul quale si calcoleranno le percentuali relative alle tasse. 

Anche in questo caso, per la detraibilità delle spese telefoniche bisognerà considerare che le percentuali non possono essere applicate analiticamente quando si è in regime forfettario. 

La detraibilità riguarda in particolar modo il valore aggiunto, espresso dall’IVA, e verrà considerata a seconda dell’uso che viene fatto delle linee telefoniche – come stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972

Uso esclusivo del telefono fisso o cellulare

Quando si tratta di un uso esclusivo delle linee telefoniche, e dunque tutte le spese sono effettuate esclusivamente per l’azienda, la detrazione delle spese telefoniche è pari al 100%. La stessa percentuale si applica alla telefonia fissa e mobile: non si tratta solamente dell’IVA sui cellulari, ma anche dell’IVA per l’acquisto di linee e apparecchi fissi e dell’IVA sulle spese per il mantenimento degli stessi. 

Uso promiscuo del telefono fisso o cellulare

Quando si tratta invece di uso promiscuo, e dunque le linee telefoniche fisse o mobili vengono utilizzate anche a scopi personali, la detraibilità IVA cellulari e fissi è solitamente pari al 50%. 

È infatti bene specificare che si tratta di una stima approssimativa, che valuta tutti i casi come se la metà delle spese telefoniche venisse sostenuta per motivi aziendali e l’altra metà per motivi personali. 

In questi casi, il contribuente può optare per una percentuale di detraibilità diversa o ricorrere alla detraibilità al 100% – in ogni caso, i controlli fiscali sono solitamente più accurati: 

  • Nel primo caso, il contribuente deve essere in grado di documentare una eventuale detraibilità maggiore perché le spese telefoniche aziendali superano quelle personali;
  • Nel secondo caso, il contribuente dovrebbe poi successivamente sottomettere a tassazione solo la parte relativa alle spese telefoniche personali.

Tabella riepilogativa della detraibilità delle spese telefoniche

Ecco una tabella per riassumere la detraibilità IVA cellulari e utenze fisse: 

Tipo di utenzaUsoDetraibilità %
Telefono fissoEsclusivo aziendale100%
Telefono fissoPromiscuo50%
Telefono cellulareEsclusivo aziendale100%
Telefono cellularePromiscuo50%
Telefono cellulare e fissoPromiscuo100% – con tassazione della parte relativa all’uso personale

Il Super Ammortamento e credito d’imposta

Nel 2015 è stata introdotta un’agevolazione per favorire gli investimenti in beni strumentali nuovi. 

Il “Super Ammortamento” è stato poi modificato ed esteso con la Legge di Bilancio 2020

In sostanza, questa misura consiste nel considerare il costo di un bene come se fosse più elevato del costo effettivamente sostenuto dall'imprenditore o lavoratore autonomo al momento dell’acquisto. Questo fa sì che il bene possa essere ammortizzato in più anni, abbassando così l’imponibile.

Inizialmente questa maggiorazione consisteva nel 40%, per poi passare al 30% con la Legge di Bilancio del 2020. Per fare un esempio pratico sull’ammortamento dei telefoni cellulari: acquistando un telefono cellulare nuovo da 100 euro, il Fisco lo avrebbe considerato come un bene dal prezzo €130, e la percentuale di deducibilità dei costi si sarebbe potuta calcolare sull’importo maggiorato. 

La Legge di Bilancio 2021 ha invece posto l’accento sull’agevolazione fiscale in termini di crediti d’imposta: per l’acquisto di beni strumentali nuovi, effettuato entro la fine del 2022, il credito d’imposta sarebbe pari al 6% – nel caso di beni ordinari – per investimenti fino a 2 milioni di euro. 

La Legge di Bilancio 2022, invece, esclude dal credito d’imposta i beni strumentali ordinari – e in generale i beni che non concorrono alla trasformazione tecnologica e alla digitalizzazione dei processi produttivi delle imprese. 

Conclusioni

Con questo articolo abbiamo voluto mostrarti come gestire le spese telefoniche della tua impresa. Che si tratti di spese relative esclusivamente alla tua attività, o che si tratti di un uso dei mezzi e servizi telefonici sia d’impresa che personale, conoscere le deduzioni e le detrazioni per le spese telefoniche ti aiuterà ad usufruire degli sgravi fiscali previsti dallo stato italiano.

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