I ratei e risconti sono degli strumenti essenziali dei principi contabili, indispensabili per registrare in modo accurato costi e ricavi. Scopri cosa sono, come calcolarli e perché sono fondamentali per una gestione finanziaria trasparente e precisa.
Cosa sono i ratei e risconti?
I ratei e risconti sono voci contabili che servono a rispettare il principio della competenza economica, secondo cui costi e ricavi devono essere attribuiti al periodo di effettiva maturazione, indipendentemente dal momento in cui si verifica la manifestazione finanziaria.
Ricordiamo, che è importante non confonderli con l’ammortamento, il quale, invece, distribuisce il costo di un bene su più esercizi.
Definizione di ratei
I ratei rappresentano quote di ricavi o costi già maturati, ma non ancora rilevati, poiché il loro pagamento o incasso avverrà in esercizi futuri.
Ratei attivi:cosa sono e quando si utilizzano
I ratei attivi indicano quote di ricavi maturati nel corso dell’esercizio in chiusura, ma che saranno incassati in un periodo successivo.
Esempio: Un’azienda matura interessi attivi per 1.000 € nel quarto trimestre, ma l’accredito avverrà a gennaio. La quota di 1.000 € sarà registrata come rateo attivo.
Ratei passivi: cosa sono e quando si utilizzano
I ratei passivi rappresentano quote di costi maturati nell’esercizio in chiusura, ma che saranno pagati in un periodo successivo.
Esempio: Un’azienda deve pagare 500 € di interessi passivi per il periodo ottobre-dicembre, ma il pagamento avverrà a gennaio. La quota di 500 € sarà registrata come rateo passivo.
Definizione di risconti
I risconti sono quote di costi o ricavi rilevati anticipatamente, ma di competenza economica di esercizi futuri.
Risconti attivi: significato ed esempi
I risconti attivi rappresentano quote di costi già sostenuti nell’esercizio in corso, ma di competenza economica di uno o più esercizi successivi.
Esempio: Un’azienda paga un canone di locazione annuale anticipato di 12.000 € a dicembre. La quota di 1.000 € relativa a dicembre è di competenza dell’anno in corso, mentre i restanti 11.000 € sono un esempio di risconto attivo per l’anno successivo.
Risconti Passivi: significato ed esempi
I risconti passivi rappresentano quote di ricavi già incassati nell’esercizio in corso, ma di competenza economica di uno o più esercizi successivi.
Esempio: Un’azienda riceve un pagamento anticipato di 6.000 € per un servizio che verrà erogato nei prossimi sei mesi. La quota di 1.000 € relativa a dicembre è di competenza dell’anno in corso, mentre i restanti 5.000 € saranno risconti passivi per l’anno successivo.
Differenza tra ratei e risconti
La principale differenza tra ratei e risconti riguarda il momento in cui costi e ricavi vengono rilevati in relazione alla loro competenza economica consentendo di determinare più accuratamente la tassazione, tra cui anche le tasse di una ditta individuale.
Come distinguere ratei e risconti in contabilità
Per distinguere correttamente ratei e risconti nelle scritture contabili, occorre considerare: se il costo o ricavo non è ancora stato pagato o incassato si tratta di un rateo, mentre se è già stato saldato o ricevuto, ma riguarda esercizi futuri, è un risconto.
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Come calcolare ratei e risconti
Il calcolo di ratei e risconti si basa sul principio della competenza economica, determinando la quota di costo o ricavo attribuibile all’esercizio corrente o futuro tramite delle formule proporzionali.
Calcolo dei ratei: esempi pratici
I ratei si calcolano attribuendo al periodo di competenza la parte proporzionale di un costo o ricavo maturato, ma non ancora incassato o pagato.
Rateo = (Importo totale × Giorni di competenza nell’anno) / Giorni totali del periodo contrattuale
Esempio
Un’azienda matura interessi attivi di 1.200 € per un periodo di 6 mesi (luglio-dicembre), ma l’incasso avverrà a gennaio.
- Importo totale: 1.200 €
- Giorni di competenza: 184
- Giorni totali del periodo: 365
Rateo attivo = (1.200 x 184) / 365 = 605,48 €
Esempio
Un’azienda deve pagare 3.000 € per servizi ricevuti tra novembre e gennaio. La quota relativa a novembre-dicembre deve essere registrata come rateo passivo.
- Importo totale: 3.000 €
- Giorni di competenza: 61
- Giorni totali del periodo: 92
Rateo passivo = (3.000 x 61) / 92 = 1.989,13 €
Calcolo dei risconti: esempi pratici
I risconti si calcolano sottraendo al costo o ricavo registrato in contabilità la parte di competenza degli esercizi futuri.
Risconto = (Importo totale × Giorni di competenza futuri) / Giorni totali del periodo contrattuale
Esempio
Un’azienda paga anticipatamente 6.000 € il 1° novembre per un contratto trimestrale (novembre-gennaio). La quota di competenza dell’anno successivo (gennaio) è un risconto attivo.
- Importo totale: 6.000 €
- Giorni di competenza futuri: 31
- Giorni totali del periodo: 92
Risconto attivo = (6.000 x 31) / 92 = 2.021,74 €
Esempio
Un’azienda riceve un pagamento anticipato di 9.000 € per un servizio da erogare da dicembre a febbraio. La quota di competenza per gennaio-febbraio è un risconto passivo.
- Importo totale: 9.000 €
- Giorni di competenza futuri: 59
- Giorni totali del periodo: 90
Risconto passivo = (9.000 x 59) / 90 = 5.900 €
Calcolo dei giorni: Metodo 360 o 365?
Il metodo 360 si usa per semplicità in molte operazioni contabili e ogni mese è considerato di 30 giorni.
Il metodo 365 viene utilizzato in casi specifici, come il calcolo degli interessi su titoli mobiliari (es. obbligazioni) e rispetta il numero effettivo di giorni nell’anno.
Impatto dei ratei e risconti sul bilancio
Ratei e risconti garantiscono la corretta applicazione del principio di competenza economica nei vari esercizi, influenzando stato patrimoniale e conto economico nella determinazione di ricavi e costi.
Ratei e risconti nello stato patrimoniale
Nel bilancio d’esercizio, i ratei attivi e i risconti attivi si trovano nell’attivo patrimoniale, mentre i ratei passivi e i risconti passivi nel passivo. Ad esempio, un pagamento anticipato di 12.000 € per un servizio annuale, con 10.000 € di competenza dell’anno successivo, sarà registrato come risconto passivo.
Ratei e risconti nel conto economico
I ratei e i risconti influenzano il conto economico, aggiungendo o sottraendo quote di costi e ricavi per garantire la loro corretta attribuzione temporale. Ad esempio, un contratto di locazione annuale pagato in anticipo a gennaio, con 10.000 € di competenza dell’anno successivo, sarà registrato come risconto attivo.
Settori in cui i ratei e risconti sono essenziali
Ratei e risconti sono fondamentali nei settori in cui ricavi e costi si distribuiscono su più esercizi.
Aziende con modelli basati su abbonamenti
Le aziende che offrono abbonamenti, come servizi di streaming o software cloud, usano ratei e risconti per distribuire i ricavi sui relativi periodi di competenza. Ad esempio, un servizio annuale pagato a gennaio viene contabilizzato per i mesi maturati, mentre il resto è registrato come risconto passivo.
Imprese di servizi e gestione contratti pluriennali
Nel settore delle costruzioni e dei contratti a lungo termine, ratei e risconti assicurano la corretta attribuzione di ricavi e costi. Ad esempio, lavori completati nel 2023, ma fatturati nel 2024 sono registrati come rateo attivo.
Domande Frequenti
Dove vanno i ratei e risconti nello stato patrimoniale riclassificato?
Nel bilancio riclassificato, i ratei e risconti attivi sono inclusi tra le attività correnti, mentre i ratei e risconti passivi sono collocati nelle passività correnti.
Come capire quando è rateo e quando è risconto?
Un costo o ricavo maturato, ma non ancora pagato o incassato è un rateo; se già pagato o incassato e riferito a esercizi futuri, è un risconto.
Come chiudere ratei e risconti a fine anno?
A fine anno, i ratei diventano ricavi o costi maturati, mentre i risconti rettificano costi o ricavi per allinearli al periodo di competenza.
Come registrare in partita doppia ratei e risconti?
Per registrare i ratei e risconti in partita doppia, i ratei attivi e i risconti attivi si rilevano in dare, mentre i ratei passivi e i risconti passivi si registrano in avere.
Per quali voci del bilancio si calcolano i ratei e i risconti?
I ratei e i risconti si calcolano per le voci del bilancio legate a costi e ricavi che si estendono su più esercizi, come interessi, canoni di affitto, premi assicurativi e contratti di servizi continuativi.
Quali ratei e risconti rientrano nelle liquidità immediate in economia?
I ratei e i risconti non rientrano nelle liquidità immediate, poiché rappresentano valori non ancora incassati o pagati, oppure già registrati, ma riferiti a periodi futuri.
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