Come si apre una partita IVA in Italia? Leggi questo articolo per scoprire tutto ciò che c’è da sapere su come si apre una partita IVA in Italia, dai costi alle procedure necessarie per iniziare un’attività.

Contenuti

Apertura partita IVA: quanto costa 

I costi per aprire la partita IVA sono generalmente gratis tranne che per alcune eccezioni. Questo dipende dal tipo di lavoro svolto e l’attività che scegli di intraprendere. Il costo di apertura di una partita IVA in Italia può variare in base al tipo di attività, e se scegli di farti assistere da un commercialista i costi possono aumentare di parecchio rispetto ai costi per aprire individualmente una partita IVA. Ma vediamo nel dettaglio come funzionano i costi per aprire una partita IVA in base al tipo di partita:

  • Quanto costa aprire la partita IVA da professionista?

I liberi professionisti, come avvocati, medici, ingegneri o consulenti, operano individualmente senza legami di lavoro subordinato. Aprire una partita IVA per queste professioni è gratuito, ma se si decide di avvalersi di un commercialista per la gestione, i costi possono ammontare fino a 150 €.

  • Quanto costa aprire la partita IVA da professionista con cassa previdenziale?

I professionisti come architetti, commercialisti o giornalisti, che sono obbligati a iscriversi a una cassa previdenziale specifica, devono considerare i contributi previdenziali. Questi contributi sono variabili a seconda della cassa e possono costare da 300 € a 500 € al mese.

  • Quanto costa aprire la partita IVA come ditta individuale?

Una ditta individuale è gestita da un solo imprenditore, che può operare in svariati campi come il commercio, la produzione o i servizi, assumendosi la piena responsabilità finanziaria. I costi per aprire una partita IVA in questo contesto sono simili a quelli per i liberi professionisti, ma possono includere spese aggiuntive per l'iscrizione a registri o albi professionali.

Costi per aprire una partita IVA per diversi gruppi di richiedenti

I costi per aprire una partita IVA sono uguali per tutti i richiedenti. Per i residenti in Italia, per gli operatori non residenti, e per gli operatori stranieri con sede fissa in Italia, aprire una partita IVA è completamente gratuito solo se si decide di utilizzare il sito dell’Agenzia delle Entrate. Se si decide di affidarsi ad un commercialista i costi arrivano a 150 €.

Come si apre una partita IVA: i passaggi

Ci sono dei vari passaggi da seguire per l’apertura della partita IVA, vediamo quali sono:

1. Pianificazione del business

Prima di tutto, pianifica la tua attività da svolgere e valuta le spese in termini di tasse e contributi.

2. Compilazione del modello AA9/12

Il modello AA9/12 è da compilare per le persone fisiche in qualità di singolo lavoratore o una ditta individuale e le sue tasse.

Scarica il modello dal sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate e compilalo correttamente.

3. Presentazione della Dichiarazione di Inizio attività 

Invia il modello della dichiarazione di inizio attività compilato all'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla data di inizio. Può essere inviato anche tramite la Posta Elettronica Certificata (PEC). 

4. Iscrizione alla Gestione separata INPS

Se sei un singolo lavoratore, dovrai iscriverti alla gestione separata INPS, mentre se sei un professionista iscriviti alla tua cassa di riferimento.

5. Comunicazione Unica

Se l'attività è soggetta all'iscrizione al Registro delle Imprese o è iscritta al REA, invia la Comunicazione Unica (modello ComUnica).

Inoltre, avrai bisogno dei seguenti documenti:

  • Carta d'identità 

La carta d'identità deve essere in corso di validità.

  • Codice fiscale 

Il codice fiscale è essenziale per identificare il contribuente.

  • Codice ATECO

Il codice ATECO serve per identificare la natura dell'attività svolta.

  • PEC (Posta Elettronica Certificata)

La PEC (Posta Elettronica Certificata) non è obbligatoria, ma è utile per inviare documenti ufficiali.

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)

Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) non è obbligatorio, ma serve per effettuare l'accesso nei servizi online.

Costi ricorrenti della gestione di una partita IVA

Una volta aperta la partita IVA, ci sono costi di gestione aggiuntivi ricorrenti, come le tasse, contributi previdenziali e, se strettamente necessario, ci sono anche i costi del commercialista. Vediamo nel dettaglio quali sono i costi di mantenimento della partita IVA:

Costi di gestione della partita IVA

Mantenere attiva una partita IVA comporta dei costi di gestione, che cambiano in base alla natura dell'attività. Vediamo quali sono:

  • Contributi previdenziali: Per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS, generalmente i contributi sono pari al reddito imponibile per il 26,23%. Alcune casse previdenziali variano in base alla categoria di lavoro, come avvocati e medici.
  • Imposte e tasse: La partita IVA comporta il pagamento dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), le addizionali regionali e comunali e l’IVA su beni e servizi venduti. L'aliquota IVA standard è pari al 22%
  • Costi amministrativi: Questi costi includono i costi per la tenuta della contabilità e i software di fatturazione elettronica. 

Costo del commercialista

In generale, i costi annuali per i servizi di un commercialista vanno dai 500 ai 2000 €. Tra i servizi inclusi ci sono:

  • Tenuta della contabilità: La tenuta della contabilità comporta la gestione di scritture contabili, fatture e documenti contabili. 
  • Dichiarazione dei redditi: La dichiarazione dei redditi comporta la preparazione e l'invio delle dichiarazioni fiscali. 
  • Consulenza fiscale: La consulenza fiscale comporta il supporto nella gestione degli adempimenti fiscali e consulenza sulle questioni tributarie. 
  • Adempimenti previdenziali e assistenziali: Gli adempimenti previdenziali e assistenziali comportano la gestione dei contributi previdenziali e delle comunicazioni agli enti di previdenza. 

Regimi fiscali disponibili per l’apertura della partita IVA

Per aprire una partita IVA in Italia ci sono due regimi fiscali disponibili:

Regime forfettario

Il regime forfettario è un regime fiscale pensato per i lavoratori autonomi e per piccole imprese i cui ricavi non superano i 85.000 € annui. Questo regime è caratterizzato da una tassazione agevolata, aliquote fiscali ridotte e una semplificazione degli adempimenti contabili. Questo regime è vantaggioso per chi ha costi operativi contenuti. Infatti non permette la deduzione delle spese sostenute, ma applica una percentuale forfettaria di redditività. 

Regime ordinario

Il regime ordinario è più complesso del regime forfettario, in quanto richiede una tenuta completa della contabilità aziendale e una maggiore gestione amministrativa e contabile. È adatto a chi ha un volume d'affari più elevato e per chi desidera usufruire di maggiori detrazioni e agevolazioni fiscali per diminuire i costi del regime ordinario della partita IVA

Apertura partita IVA: costi, tasse e contributi

Le tasse finanziano servizi pubblici generali, mentre i contributi sono destinati alla protezione sociale e previdenziale. Vediamo quali sono le tasse e i contributi relativi alla partita IVA.

Le imposte sulla partita IVA

Avere una partita IVA implica diverse obbligazioni fiscali. Chi decide di aprire una partita IVA e di intraprendere un’attività autonoma deve tenere in conto queste obbligazioni. Ecco nel dettaglio quelle principali:

  • IVA

L'IVA è un’imposta applicata sulle vendite di beni e servizi. L'aliquota standard in Italia è pari al 22%. Ci sono dei casi di vendite di beni e servizi però in cui le aliquote vengono ridotte al 10%, 5% e 4%.

  • Addizionali regionali e comunali

Le addizionali regionali e comunali cambiano in base alla regione e comune di residenza del contribuente. 

  • IRES e IRAP

Sono applicabili alla società e alle imprese. Queste imposte gravano sulla produzione netta e il reddito d'impresa individuale

Contributi previdenziali e assistenziali della partita IVA

I titolari di partita IVA sono tenuti anche al versamento di contributi previdenziali e assistenziali. Ecco quali sono:

  • Casse previdenziali di categoria

I professionisti iscritti a specifiche categorie devono versare contributi alla propria cassa previdenziale. I contributi e le aliquote variano in base alla cassa di riferimento. 

  • Contribuenti assistenziali

Possono includere contributi per la malattia, maternità e altre forme di assistenza sociale. Questi sono generalmente inclusi nei contributi previdenziali. 

Partita IVA: costi, agevolazioni e incentivi

Vediamo insieme quali devono essere le agevolazioni e gli incentivi per chi vuole aprire una partita IVA.

Le agevolazioni fiscali per la partita IVA in Italia offrono vantaggi e opportunità di risparmio per i lavoratori autonomi e le piccole imprese. Questo viene fatto con l’obiettivo di incentivare l'imprenditorialità e alleggerire il codice fiscale. Vediamo quali sono le tre principali agevolazioni fiscali per la partita IVA in Italia.

  • Regime Forfettario 

Per le nuove attività sarà possibile accedere al regime forfettario con una tassazione ridotta del 5% per i primi 5 anni.

  • Resto al Sud

Questa agevolazione è nata per chi apre un'attività imprenditoriale o libero professionale in determinate regioni meridionali. Copre il 100% delle spese ammissibili, con un contributo a fondo perduto del 50% e un finanziamento bancario del 50%.

  • On – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero

Questa misura è stata creata per rivolgersi a piccole imprese composte maggiormente da persone sotto i 35 anni. Questa misura offre un finanziamento agevolato a tasso zero e un contributo a fondo perduto fino al 90%.

In breve, per aprire la partita IVA in Italia bisogna aspettarsi dei costi aggiuntivi e la gestione e il mantenimento possono risultare molto impegnativi, soprattutto se si sceglie di farsi aiutare da un commercialista o se si sceglie il regime ordinario. Nonostante ciò,però, avere accesso ai regimi fiscali e incentivi statali è senza dubbio una grande opportunità per chi vuole avviare la propria attività.

Domande frequenti

Quanto costa aprire una partita IVA?

Aprire una partita IVA da solo tramite il sito dell'Agenzia delle entrate è gratuito.

Quanto costa aprire una partita IVA forfettaria?

I costi per una partita IVA forfettaria, ovvero un regime fiscale semplificato con aliquote ridotte per imprenditori autonomi, sono gratuiti. 

Quanto costa aprire una partita IVA dal commercialista?

Il costo per ricevere assistenza da un commercialista arriva fino ai 150 €. I servizi del commercialista includono una consulenza fiscale, la contabilità, e la consulenza aziendale.

Quanto costa aprire una partita IVA agricola?

La partita IVA agricola è una posizione fiscale creata appositamente per i soggetti che svolgono attività nel settore agricolo, come coltivatori o imprenditori agricoli. I costi per una partita IVA agricola sono gratuiti.

Quanto costa aprire la partita IVA per un libero professionista o un professionista con cassa previdenziale?

Aprire una partita IVA come libero professionista generalmente non comporta costi diretti se gestita autonomamente. Tuttavia, l'utilizzo di un commercialista può costare fino a 150 €. Per i professionisti iscritti a casse previdenziali obbligatorie, i contributi variano da 300 € a 500 € al mese.

Quanto costa aprire una partita IVA individuale?

La partita IVA individuale è una posizione fiscale che permette ad una persona di svolgere in modo autonomo un’attività economica. I costi per una partita IVA per gli imprenditori individuali sono gratuiti.

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