La NASpI anticipata è una soluzione vantaggiosa per chi desidera avviare un'attività autonoma. In questo articolo andiamo ad analizzare quali sono i requisiti necessari per ottenerla e la procedura di richiesta.
NASpI anticipata: cos’è e a chi spetta
La NASpI anticipata consente di ricevere in un'unica soluzione l'importo complessivo della NASpI, anziché in rate mensili.
A chi spetta
La NASpI anticipata è dedicata a coloro che beneficiano dell'indennità NASpI e con partita IVA, i quali hanno intenzione di:
- Avviare un’attività di lavoro autonomo con un reddito massimo annuo previsto di 5.500 euro;
- Costituire un’impresa individuale;
- Acquistare una quota di una cooperativa, con rapporto di attività lavorativa da parte del socio;
- Sviluppare a tempo pieno un’attività autonoma già avviata durante il lavoro dipendente la cui perdita ha portato alla NASpI.
Come funziona
Chi possiede i requisiti ed è beneficiario di NASpI, può richiedere di ricevere la somma totale della disoccupazione, calcolata sul periodo temporale massimo, in un’unica soluzione anticipata, anziché in rate mensili.
La differenza tra NASpI e NASpI Anticipata
NASpI è l’acronimo di “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego” ed è più comunemente chiamata “indennità di disoccupazione”. È un sussidio sociale che viene erogato a persone che hanno perso il lavoro o si sono trovate costrette a licenziarsi.
L’importo totale del sussidio generalmente viene elargito in rate mensili per un periodo massimo totale di due anni, e dopo un certo numero di mensilità il suo valore inizia a ridursi.
Il sussidio può anche essere erogato in un’unica soluzione, previa trattenuta dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). In questo caso prende il nome di NASpI anticipata e prevede l’accredito del totale mensile moltiplicato per i ogni mese previsto dal sussidio. Di conseguenza, porta a un’entrata superiore alla NASpI regolare.
Requisiti per NASpI Anticipata
Per poter richiedere la NASpI anticipata è necessario innanzitutto soddisfare i requisiti per poter beneficiare della NASpI ordinaria. Bisogna dunque trovarsi in stato di disoccupazione a seguito di un licenziamento o di dimissioni per giusta causa. Inoltre, occorre aver maturato almeno 13 settimane di contributi all’INPS nei quattro anni precedenti la cessazione del rapporto di lavoro. Il calcolo dell’indennità si basa proprio su queste settimane. Un ulteriore requisito è aver lavorato almeno 30 giorni nell’anno precedente la presentazione di richiesta di disoccupazione.
Per richiedere l’indennità in forma anticipata è fondamentale avere in progetto di avviare o sviluppare un’attività di lavoro autonomo. È richiesto inoltre il possesso di una partita IVA, in regime forfettario o ordinario. Se la partita IVA era già in possesso del richiedente in precedenza, si hanno maggiori probabilità che la domanda venga accolta, ma l’apertura della partita iva può anche avvenire in occasione della richiesta.
NASpI anticipata: qual è l’importo?
L’importo della NASpI anticipata corrisponde al residuo del totale dell’indennità non ancora percepita. Se richiesta immediatamente dopo la cessazione di un rapporto di lavoro dipendente, equivale all’intero importo della NASpI, calcolato sulle mensilità spettanti.
L’ammontare della NASpI viene calcolato in base alla retribuzione media mensile dei quattro anni precedenti la richiesta. Se questa è inferiore a 1.436,61 euro (il limite cambia annualmente), l’indennità corrisponde al 75% della retribuzione media.
Se invece la retribuzione media mensile supera tale soglia, al valore di base (il 75% di 1.436,61 euro) si deve aggiungere il 25% della quota eccedente.
In qualsiasi caso, l’importo massimo non può superare i 1.550,42 euro mensili.
NASpI anticipata: tempi di pagamento e procedura di candidatura
Per ottenere l’anticipo della NASpI bisogna presentare una richiesta ufficiale, seguendo modalità e tempistiche specifiche.
Come presentare la domanda
La domanda di NASpI anticipata va presentata all’INPS, usando il portale nella sezione dedicata, oppure per via telefonica, tramite il numero verde 803 164. Altrimenti, per essere sicuri di svolgere la procedura correttamente, è possibile rivolgersi al patronato per assistenza.
Alla domanda è necessario allegare la seguente documentazione:
- Documento che attesti le azioni intraprese per l’avvio di un’attività autonoma;
- Iscrizione ad albi professionali o di categoria, se richiesta per l’attività;
- In caso di adesione a una cooperativa, una dichiarazione che attesti l'avvenuta iscrizione della cooperativa nel registro delle imprese della Camera di commercio e nell'Albo nazionale delle società cooperative, e la data di sottoscrizione delle quote di capitale sociale della cooperativa.
Quando inviare la domanda
La domanda va inviata entro 30 giorni dall’apertura effettiva dell’attività per la quale si fa richiesta di NASpI anticipata. Se non vengono rispettati tali termini, la domanda potrebbe essere rigettata.
NASpI anticipata: decadenza
Se il beneficiario dalla NASpI anticipata firma un nuovo contratto di lavoro subordinato, il diritto alla NASpI decade.
Motivazioni
I motivi principali per cui si può perdere il diritto alla NASpI sono:
- Assunzione in un nuovo lavoro a tempo pieno (in tal caso, è possibile chiudere la partita iva, se non si percepiscono altri redditi da lavoro dipendente);
- Guadagni dell’attività autonoma superiori a 5.500 euro annui;
- Oscuramento delle informazioni sulla nuova attività;
- Mancata comunicazione all’INPS di variazioni contrattuali.
Conseguenze
Quando la NASpI anticipata va in decadenza, il beneficiario è tenuto a restituire l’intero importo ricevuto. Ad esempio, se si è ricevuta una NASpI anticipata per 1 anno e dopo 10 mesi si trova un impiego subordinato, l’intera somma erogata dovrà essere rimborsata.
Rimborso parziale
In caso ci si trovi in una situazione in cui l’attività imprenditoriale non può più essere portata avanti per cause non imputabili al beneficiario, la Corte Costituzionale ha stabilito che la restituzione dell’anticipo sia solo parziale. In questi casi, l’importo da restituire sarà proporzionato alla durata del nuovo rapporto di lavoro subordinato avviato durante il periodo coperto dalla NASpI.
Vantaggi e svantaggi della NASpI anticipata
Anche la NASpI anticipata presenta vantaggi e svantaggi. Andiamoli ad analizzare nel dettaglio.
Vantaggi:
- Accesso immediato all’indennità: uno dei vantaggi più significativi è l'accesso immediato al sostegno finanziario. Questo può essere particolarmente utile per chi affronta una disoccupazione improvvisa, garantendo un supporto finanziario tempestivo per coprire le spese essenziali.
- La somma ricevuta non subisce decurtazioni: la somma ricevuta non è soggetta a detrazioni, il che significa che i beneficiari ricevono l'intero importo a cui hanno diritto. Ciò garantisce una maggiore stabilità finanziaria durante il periodo di disoccupazione.
Svantaggi:
- Impossibilità di assunzione con contratto subordinato nei due anni successivi: uno dei principali svantaggi è l'impossibilità di accettare un lavoro subordinato per due anni dopo l'accesso al sussidio. Questa limitazione può impedire alle persone di rientrare rapidamente nel mondo del lavoro, prolungando potenzialmente l'instabilità finanziaria.
- Limite sui contributi previdenziali: optare per la NASpI anticipata può ridurre l’accumulo di contributi pensionistici, con possibili ripercussioni sulle future prestazioni previdenziali. Questo è un aspetto cruciale da considerare per chi pianifica il proprio futuro finanziario.
NASpI anticipata: aspetti particolari
Per quanto riguarda la NASpI anticipata, è necessario analizzare alcuni aspetti specifici che la riguardano.
Licenziamento e Dimissioni
Se si viene licenziati, si ha diritto all’intero importo della NASpI, senza alcun tipo di obiezione. In caso di dimissioni volontarie, invece, bisogna essere in grado di dimostrare che persisteva una situazione per la quale non era possibile continuare il rapporto lavorativo. È essenziale documentare il tutto accuratamente.
Calcolo della retribuzione media
Il calcolo della retribuzione media si basa sui 4 anni precedenti la domanda di disoccupazione e include anche periodi di malattia e maternità. Tuttavia, vengono considerati anche elementi come tredicesime, straordinari e simili, che possono influenzare l’importo finale in negativo o positivo.
Per evitare errori, bisogna prendere in considerazione solo l’imponibile ai fini INPS e assicurarsi che tutti i dati anagrafici e contributivi siano aggiornati.
Contributi figurativi e reali
È importante distinguere tra contributi figurativi e reali in situazioni come congedi parentali o militari, durante i quali non si percepisce stipendio. Sebbene questi periodi non vengano inclusi nel calcolo della retribuzione media, sono validi ai fini della pensione.
L’impatto della NASpI Anticipata sulle Finanze Personali
Ricevere un’importante somma in un’unica soluzione può sicuramente aiutare in un momento di difficoltà, permettendo di avviare un’attività autonoma e puntare a una maggiore indipendenza economica. Disporre di una somma immediata consente di affrontare spese iniziali senza dover ricorrere a pagamenti mensili.
Tuttavia, è fondamentale gestire con attenzione questi fondi per evitare il rischio di far decadere il proprio diritto alla NASpI e trovarsi a dover restituire l’intera somma. Inoltre, è essenziale evitare di troppo rapidamente i soldi ricevuti, per non rischiare di ritrovarsi senza fondi a cui attingere in un momento critico.
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