In questo articolo troverete le migliori idee per un progetto di eCommerce e una guida dettagliata alla sua realizzazione. Vi mostreremo gli aspetti chiave per un lancio di successo e per il funzionamento redditizio del vostro negozio online.
Cosa significa eCommerce?
eCommerce è un termine inglese, abbreviazione di electronic commerce. In italiano si dice anche commercio elettronico. Si tratta del processo di acquisto e vendita di prodotti e servizi online. Questa forma di commercio è abbastanza nuova e ha origine negli anni Novanta.
La gestione di un’attività nel settore dell’eCommerce può essere molto redditizia, se si sa come aprire un business di questo tipo. Gli aspetti positivi sono:
- numero di clienti finali infinito;
- assenza di confini territoriali di vendita;
- creazione di rapporti a lungo termine grazie al marketing.
Tipologie di eCommerce
Ci sono quattro tipi principali di commercio online: B2B, B2C, C2C, C2B. Entrando nei dettagli se ne potrebbero delineare anche di più, ma noi ci limiteremo ai quattro fondamentali.
Ecco il loro significato e le principali differenze:
Tipologia | Significato | Come funziona |
B2C | Business to Consumer | È la tipologia di eCommerce più diffusa, dove le aziende vendono direttamente prodotti o servizi ai consumatori finali. Rientrano in questa categoria negozi online di alimentari, abbigliamento e altri settori caratterizzati da idee imprenditoriali innovative. |
B2B | Business to Business | Questo tipo di eCommerce riguarda le transazioni tra aziende, in cui un’impresa vende prodotti o servizi a un’altra. Spesso si tratta di materie prime o prodotti industriali. |
C2C | Consumer to Consumer | Coinvolge lo scambio di beni o servizi tra privati, senza l’intervento diretto di aziende. Esistono molte piattaforme online che permettono ai consumatori di acquistare o vendere prodotti usati o artigianali. |
C2B | Consumer to Business | In questa tipologia, sono i consumatori a vendere prodotti o servizi alle imprese. Un esempio potrebbe essere un freelance che offre competenze specifiche a un’azienda. |
È ovvio che la tipologia più numerosa tra quelle indicate nella tabella sia il B2C. Secondo i dati del sito osservatori.net, nel 2024 gli acquisti eCommerce B2C degli italiani hanno visto un aumento del 6% rispetto all’anno precedente e ammontano a 58,8 miliardi di euro.
Questo modello prevede un negozio online in cui il cliente può acquistare direttamente un prodotto o un servizio, senza doversi recare fisicamente in un negozio. Il cliente può visualizzare le categorie di beni disponibili, scegliere ciò di cui ha bisogno e utilizzare metodi di pagamento online per completare l’acquisto.
Il B2B si riferisce agli scambi di merci, servizi o informazioni tra aziende, escludendo quindi la partecipazione diretta delle persone fisiche. Questa tipologia è anch’essa molto diffusa, ma, trattandosi di rapporti tra imprese, il processo tende a essere più stabile e strutturato.L’altro aspetto positivo è la velocità di comunicazione tra gli interessati. Una volta stabilito il rapporto, il processo diventa efficace.
Il modello C2C è un tipo di commercio elettronico che riguarda i consumatori che si scambiano online servizi, informazioni e prodotti. Esiste anche la terza parte, ma di solito si tratta di una piattaforma, dove si comunica e si eseguono le transazioni.
Le caratteristiche di C2C sono abbastanza simili a un tipo di Commercio B2C, ma sono anche molto più semplici, perché il negozio online è solo la piattaforma che assicura la transazione. Un negozio online C2C consente anche di ridurre i costi, ma bisogna includere le spese per la spedizione internazionale, se si vuole acquistare qualcosa dall’estero.
Il C2B è un tipo di eCommerce online leggermente più raro. Il processo risulta a volte più complicato. I consumatori vendono i propri prodotti e servizi online affinché le aziende facciano offerte e acquistino. Un bell’esempio potrebbe essere una bacheca di lavoro o un negozio online di fotografie o design. A questo modello prendono parte i freelance o liberi professionisti.
eCommerce verticale e orizzontale: cosa sono e quali sono le differenze
Le tipologie di eCommerce possono essere divise non solo guardando chi sono i partecipanti delle vendite. Il commercio online può essere anche verticale e orizzontale.
Il modello di business dell’eCommerce orizzontale implica la vendita che ha lo scopo di raggiungere il pubblico più ampio possibile. Puoi acquistare tutto ciò di cui hai bisogno in un unico posto senza dover cercare merci o servizi in vari luoghi. Tra gli esempi più popolari ci sono Ebay e Amazon. Praticamente è possibile comprare tutto ciò di cui si ha bisogno: da un libro a un vassoio etnico.
Le aziende dallo sviluppo verticale si concentrano invece su un ’ambito ristretto e particolare e vogliono dominare quel settore. Il loro scopo è diventare i migliori nella nicchia scelta. La cosa complicata è il fatto che ti limiti a una sola categoria, quindi la quantità dei tuoi consumatori è ristretta. Il modello prevede di dominare un segmento di mercato ma di avere zero influenza in altri settori.
Vantaggi e sfide dell’eCommerce online
L’eCommerce offre un’alternativa interessante al commercio tradizionale. Ma come sempre ha i suoi vantaggi e svantaggi. Ecco una panoramica dettagliata di alcuni pro e contro più importanti dello shopping online.
Vantaggi principali per chi avvia un’attività di eCommerce
Come rivela il rapporto #25 di Casaleggio Associati: nel 2024 circa il 22% delle vendite globali avviene online, una percentuale che, secondo le previsioni, raggiungerà il 24% entro il 2026. Questa tendenza riflette il bisogno crescente dei consumatori di soluzioni di acquisto online. Vediamo ora i vantaggi:
- Nuovi mercati: Visto che il negozio online non è vincolato a limiti territoriali è possibile espandere il proprio business al livello globale.
- Disponibilità 24/7 per i clienti: Gli acquisti sono possibili in qualunque momento della giornata, senza limiti. Il negozio è sempre aperto, 24 ore su 24, sette giorni su sette.
- Personalizzazione dell’esperienza utente: Utilizzando gli strumenti di Web analytics si ottiene una panoramica dei comportamenti dei clienti. Avendo questa informazione, puoi sempre preparare promozioni e offerte rivolte al target. Così si crea un'interazione unica tra negozio e cliente.
Sfide e problematiche comuni
Ecco quali sono le sfide che le aziende devono affrontare per garantire il successo nel mondo del commercio digitale:
- Problemi di sicurezza informatica: L’acquisto online prevede la condivisione dei dati personali e finanziari. Questo crea un certo livello di apprensione tra i clienti. Quindi il negozio deve adottare misure sempre più severe per proteggere i dati bancari e i contatti delle persone che acquistano.
- Concorrenza elevata: Ci sono numerose aziende che cercano di ottenere più clienti possibili, quindi l’eCommerce è un mercato con altissima concorrenza. Per i piccoli imprenditori potrebbe essere difficile competere con i giganti del settore del commercio elettronico.
- Gestione di logistica e resi: Un negozio online ha le sue comodità, ma ci sono anche eccezioni. Le consegne possono essere in ritardo, e questo porta insoddisfazione da parte dei clienti e una minore fedeltà al negozio. La situazione può essere complicata anche dalla restituzione e sostituzione dei prodotti. Questo crea costi aggiuntivi per le aziende.
- Costi e risorse necessarie per una gestione efficace: Il punto cruciale per un negozio online è una corretta e veloce gestione dell’inventario con un monitoraggio costante della disponibilità della merce. Trovare il giusto equilibrio tra domanda e disponibilità, garantisce una soddisfazione del cliente e una ottimizzazione dei costi.
Le normative sull’eCommerce
Ci sono tante leggi che regolano il commercio elettronico online. Ecco le più importanti.
La Direttiva Omnibus
Questa legge è stata emanata nel 2019 con lo scopo di assicurare un elevato livello di tutela dei consumatori. In particolare regola recensioni e prezzi/sconti.
La Direttiva Omnibus impone una maggiore trasparenza. Le aziende devono assicurare che le recensioni pubblicate provengano da consumatori reali che hanno comprato merce o utilizzato il servizio. Questo significa che i feedback falsi sono assolutamente vietati . Gli operatori di eCommerce devono essere in grado di mostrare le verifiche dell’autenticità delle recensioni nel caso di un controllo.
La Direttiva introduce anche altri strumenti per tutelare il consumatore. Tutti i prezzi, inclusi la spedizione e le tasse devono essere trasparenti e chiari al cliente. Così deve essere fino all’ultimo passaggio del processo di acquisto. Un sistema simile vale anche per gli sconti. Ad esempio, uno sconto deve essere reale e un prodotto non può essere sempre nella categoria “scontato”.
PSD3
La legge PSD3 è una nuova versione della PSD2 che tutela il mondo dei pagamenti digitali del commercio elettronico.
- La nuova direttiva si configura come un meccanismo robusto che ostacola le frodi nei pagamenti. Introduce misure innovative per contrastare tipologie di frode emergenti, come lo “spoofing”, in cui i malintenzionati si fanno passare per una banca o un’altra entità. Un elemento cruciale è il processo di verifica tramite IBAN e nome.
- Anche i fornitori dei prodotti di pagamento non bancari possono accedere ai sistemi di pagamento dell’Ue.
- La legge impone una nuova chiarezza informativa senza costi nascosti o aggiuntivi.
Il Digital Services Act (DSA)
Il DSA è un nuovo regolamento dell’Unione europea che rende Internet un posto più sicuro per l’eCommerce. Il sito dell’Unione europea definisce così l’obiettivo del Digital Services Act: “Previene le attività illegali e dannose online e la diffusione di notizie false.
Garantisce la sicurezza degli utenti, protegge i diritti fondamentali e crea un contesto equo e aperto per le piattaforme.” Aiuta anche le PMI a crescere e a muoversi più liberamente nel campo del commercio online.
Cosa prevede in dettaglio:
- internet più sicuro per il cliente e il negozio;
- possibilità, da parte degli utenti, di contestare la rimozione di contenuti da parte delle piattaforme;
- nessun annuncio pubblicitario sui siti per i minori e che utilizzino dati sensibili degli utenti;
- nuovi meccanismi per le imprese di segnalare contenuti e merci illecite che violano i loro diritti, come la proprietà intellettuale.
Il Digital Market Act (DMA)
Il Parlamento Europeo ha approvato il DMA nello stesso giorno del DSA. Praticamente sono le due direttive che regolano le pratiche del commercio elettronico. Ma gli ambiti e i soggetti coinvolti sono diversi: il DSA disciplina i rapporti tra i negozi online e i clienti, il DMA intende regolamentare i rapporti tra i “gatekeeper”, i big delle piattaforme digitali e le aziende che le utilizzano. In sostanza, il suo obiettivo è contrastare le situazioni di monopolio.
Come aprire un eCommerce?
Per avviare un eCommerce è fondamentale analizzare attentamente il mercato. In questo modo, si può scegliere con precisione l’ambito più adatto in cui operare. È altrettanto importante effettuare un’analisi approfondita del target di riferimento. Successivamente, dopo aver definito un piano d’azione dettagliato, si può passare alla realizzazione concreta del sito di eCommerce.
Per guidarvi su come completare questo processo, vi proponiamo questa guida passo passo.
1. Definizione del modello di business e scelta dei prodotti
Prima di iniziare, è necessario scegliere il modello di business. Esistono diversi modelli di business usati nel campo dell’eCommerce:
- Vendita diretta: in questo modello, il negozio vende direttamente ai consumatori finali, senza intermediari. Questo è il sistema di business più “tradizionale”. Si possono proporre articoli fatti a mano e creare una buona esperienza di acquisto. Il proprietario ha un maggior controllo sui prodotti, ma anche sui prezzi di vendita.
- Dropshipping: il negozio non possiede fisicamente i prodotti, ma li acquista da fornitori terzi e li fa spedire direttamente ai clienti. Questo significa che non è necessario gestire un negozio vero o un magazzino .
- Marketplace: in questo tipo di eCommerce siamo di fronte a una piattaforma in cui i venditori possono pubblicare i propri prodotti e i clienti possono acquistare online.
È importante scegliere bene il modello di business adatto alla propria attività, perché questo influisce su tutto il business. Quindi è necessario studiare i vantaggi e gli svantaggi di ciascun modello prima di fare la scelta definitiva.
Inoltre, è possibile anche combinare più modelli di business per creare un eCommerce online ibrido, che unisca gli aspetti migliori di ogni tipo.
Il secondo passo è decidere quali prodotti vendere. Secondo le statistiche Istat, i primi posti nelle categorie di prodotto online sul mercato italiano sono le seguenti: capi di abbigliamento, scarpe e accessori (19,4%); poi articoli per la casa, per il giardinaggio e mobili (10,3%); al terzo posto ci sono i film e i programmi per lo streaming o il download (8,5).
2. Registrazione e conformità legale
Prima di creare un sito di eCommerce è necessario capire quali sono tutti gli aspetti legali. Visto che un negozio online è un vero e proprio business, ci sono passi legali per avviare questo processo.
- Selezionare la forma giuridica del business: ditta individuale, società a responsabilità limitata, società di persone o società per azioni.
- Individuare il codice ATECO: questo codice identifica il tipo di attività svolta.
- Aprire una Partita IVA. In Italia secondo la legge è obbligatorio aprire una Partita IVA per vendere online. Si tratta di un codice che identifica l’azienda negli archivi dell’Agenzia delle Entrate.
- Iscriversi alla Camera di Commercio. Per vendere online si deve essere iscritti alla Camera della zona del proprietario.
- Completare e presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). Questa dichiarazione permette di iniziare lo svolgimento dell’attività commerciale.
- Acquisire una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC). Serve per inviare e ricevere la posta, quindi è uno strumento essenziale per le ditte.
3. Scegliere una piattaforma per l’eCommerce
Di solito i negozi virtuali hanno sede su piattaforme online dedicate all’eCommerce. Sono state appositamente create per questo scopo, bisogna soltanto aggiungere i prodotti e creare un percorso di acquisto online.
Esistono diverse opzioni tra cui scegliere, ma le più diffuse sono:
- Shopify: Shopify è noto per la sua interfaccia intuitiva, che consente anche ai principianti di configurare rapidamente un negozio online senza necessità di competenze tecniche avanzate. Offre una varietà di strumenti per la gestione delle vendite, inclusi diversi gateway di pagamento e opzioni di spedizione flessibili.
- Woocommerce: WooCommerce è un plugin per WordPress, il che lo rende ideale per chi ha già un sito WordPress e desidera aggiungere funzionalità di eCommerce. Il plugin è gratuito, ma ci sono costi associati a hosting e altre estensioni necessarie.
- BigCommerce: Progettato per supportare aziende in crescita, BigCommerce offre funzionalità robuste adatte a negozi di grandi dimensioni. BigCommerce è noto per le sue capacità SEO avanzate, rendendo più facile ottimizzare lo shop online sui motori di ricerca.
- Magento: Magento è una piattaforma open-source molto potente, ideale per le grandi aziende che necessitano di soluzioni altamente personalizzabili. Può essere costoso sia in termini di hosting che di sviluppo, richiedendo competenze tecniche significative per l’implementazione e la gestione.
- Prestashop: Prestashop è un’altra opzione open-source che offre grande flessibilità e personalizzazione. È gratuito da installare, ma come WooCommerce, gli utenti devono considerare i costi di hosting e eventuali moduli aggiuntivi.
- Wix: Wix è noto per il suo editor drag-and-drop che rende la creazione di siti web semplice anche per chi non ha competenze tecniche. Sebbene Wix offra molte opzioni di design, può risultare meno flessibile rispetto ad altre piattaforme quando si tratta di funzioni avanzate
Sono tutte piattaforme semplici, ma vale sempre la pena di approfondire per capire le differenze. Si può anche pensare di comprare un dominio, facendo il primo passo per creare un vero e proprio brand del commercio elettronico.
4. Configurazione del sito dopo la scelta della piattaforma
Dopo aver scelto la piattaforma per il tuo eCommerce, è fondamentale configurare il sito in modo da ottimizzarne le funzionalità e l’interfaccia. Ecco i passaggi principali da seguire, che possono variare a seconda della piattaforma selezionata.
- Imposta il nome del tuo negozio e registra un dominio personalizzato, che rappresenti il tuo brand e sia facile da ricordare.
- Ogni piattaforma offre una varietà di temi predefiniti. Scegli un tema che si adatti alla tua attività e al tuo pubblico target. Ad esempio, Shopify e Wix offrono temi gratuiti e a pagamento, mentre WooCommerce consente di caricare temi personalizzati.
- Crea pagine fondamentali come “Chi siamo”, “Contatti”, “FAQ” e “Politica sulla privacy”. Queste pagine aiutano a costruire un rapporto di fiducia con i clienti e a fornire informazioni fondamentali.
- Inserisci i tuoi prodotti, includendo immagini, descrizioni dettagliate, prezzi e varianti. Organizza i prodotti in categorie per facilitare la navigazione.
- Configura le opzioni di pagamento che intendi accettare (es. PayPal, carte di credito). Assicurati che siano sicure e facili da usare per i tuoi clienti.
- Definisci le opzioni di spedizione, inclusi costi e tempi di consegna. Alcune piattaforme offrono integrazioni automatiche con servizi di spedizione.
5. Sviluppo del contenuto e ottimizzazione SEO
La prima cosa che bisogna stabilire, nello specifico, riguarda il tipo e il quantitativo di merce da vendere. A differenza di un negozio fisico, il cliente non può toccare il prodotto. Quindi l’obiettivo è mostrare i prodotti nella maniera più accattivante possibile: lo si fa attraverso immagini e informazioni dettagliate. Bisogna indicare tutti i dati che riguardano il prodotto.
Prima di procedere, è fondamentale comprendere le basi dell’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). Ci sono numerose strategie di SEO, ma il principio di fondo è uno: agevolare Google e gli altri motori di ricerca nel capire esattamente cosa vende il tuo eCommerce online. Questo accresce la visibilità del tuo brand e dei tuoi prodotti, rendendo più probabile che il tuo sito web si posizioni tra i primi risultati.
La prima fase di un’efficace strategia SEO è la scelta delle parole chiave. Ogni pagina del tuo eCommerce deve essere ottimizzata. Anche la struttura del sito deve seguire le regole di SEO. Deve essere facile da navigare, ed è necessario utilizzare categorie e sottocategorie chiare e creare i link interni. Oltre che ottimizzati per la SEO, i contenuti devono essere anche assolutamente originali, evitando ogni plagio e copia-incolla.
6. Lancio e promozione del sito di eCommerce
Prima di lanciare il sito, visualizza in anteprima tutte le pagine e testa il processo d’acquisto per assicurarti che tutto funzioni correttamente. Controlla anche la compatibilità su diversi dispositivi (desktop, tablet, mobile).
Una volta completati tutti i passaggi precedenti, pubblica il tuo sito! Tuttavia, non basta lanciare il proprio negozio online, occorre anche promuoverlo. Tra i punti cruciali ci sono:
- Creare una strategia marketing;
- Scegliere i canali social dove è possibile promuovere lo shopping online ;
- Aggiungere contenuti inaspettati ed efficaci;
- Chiedere feedback ai clienti
La parte pubblicitaria è anche necessaria se vuoi iniziare a ottenere grossi risultati , cosa che per esempio con la sola SEO non puoi fare.
7. Monitoraggio e miglioramento continuo
Il monitoraggio e il miglioramento continuo sono essenziali per garantire il successo di un negozio online. Questo processo implica la raccolta dei dati, l’analisi delle performance e l’implementazione di strategie per ottimizzare l’esperienza del cliente e aumentare le vendite:
- Raccolta dei dati: Utilizza strumenti di analisi come Google Analytics per monitorare il traffico del sito, il comportamento degli utenti e le conversioni. Questi dati forniscono informazioni preziose sulle aree che necessitano di miglioramenti.
- Feedback dei clienti: Raccogliere feedback attraverso sondaggi o recensioni aiuta a comprendere le esigenze e le aspettative dei clienti, permettendo di apportare modifiche mirate.
- Test A/B: Implementa test A/B per confrontare diverse versioni di pagine web o offerte. Questo approccio consente di determinare quali elementi funzionano meglio per il tuo pubblico.
- Aggiornamenti regolari: Mantieni il sito aggiornato con nuovi contenuti, prodotti e funzionalità per mantenere vivo l’interesse dei clienti e migliorare l’esperienza utente.
8. Gestione finanziaria e analisi della redditività
È inoltre fondamentale monitorare costantemente entrate, uscite e redditività. Devi operare così:
- Identifica tutte le spese associate alla gestione del negozio online, inclusi i costi di hosting, marketing, logistica e commissioni sui pagamenti. Questa analisi aiuta a comprendere dove è possibile ridurre i costi.
- Tieni traccia delle vendite giornaliere, settimanali e mensili per valutare le performance nel tempo. Utilizza report finanziari per analizzare i trend delle vendite e identificare i periodi di picco o flessione.
- Calcola il margine di profitto per ciascun prodotto venduto. Questo dato è fondamentale per determinare quali articoli sono più redditizi e quali potrebbero necessitare di un aggiustamento nei prezzi o nella strategia di marketing.
- Utilizza i dati storici per fare previsioni sulle vendite future. Le previsioni aiutano a pianificare investimenti e strategie a lungo termine.
9. Analisi dei clienti
L’analisi dei clienti è un processo fondamentale per comprendere meglio il tuo pubblico target e migliorare l’offerta del tuo negozio online. Un primo passo importante è la segmentazione del mercato, che consente di identificare diversi segmenti di clientela in base a caratteristiche demografiche, comportamentali o psicografiche. Questa segmentazione permette di personalizzare le strategie di marketing in modo più efficace.
Un altro strumento utile è la creazione della Customer Journey Map, che visualizza tutti i punti di contatto tra il cliente e la tua azienda. Questo strumento aiuta a identificare aree critiche dove migliorare l’esperienza utente. Raccogliere feedback attraverso sondaggi e interviste è altrettanto importante; le testimonianze dirette possono fornire spunti preziosi su come migliorare i prodotti e i servizi offerti.
Diversi tipi di attività di eCommerce
Le attività di commercio elettronico sono estremamente popolari, in parte grazie alla vasta gamma di nicchie disponibili. Diamo un’occhiata ai principali tipi di attività di eCommerce per comprendere meglio le opzioni offerte.
Negozi online di articoli per la casa e arredamento
I negozi online specializzati in articoli per la casa e arredamento offrono una vasta gamma di prodotti, dai mobili agli accessori decorativi. Questi negozi possono vendere sia articoli nuovi che usati, spesso concentrandosi su stili particolari o su prodotti eco-sostenibili.
La comodità di acquistare da casa e la possibilità di esplorare una vasta selezione di prodotti sono tra i principali vantaggi. Tuttavia, i costi elevati per la spedizione e la logistica, insieme alla gestione dei resi, possono rappresentare delle sfide significative.
Questo tipo di eCommerce non è molto diverso da un negozio online di altri prodotti. La vostra priorità deve essere quella di fornire un’esperienza utente perfetta. Le categorie e i filtri di ricerca devono essere chiari e semplici. Mostrate i vostri prodotti al meglio, da diverse angolazioni, magari anche all’interno di una stanza progettata con modelli 3D.
Per esempio, il sito Arredatutto ha un catalogo con più di 25.000 prodotti di oltre 250 marchi. Un altro esempio è Sambonet, uno dei negozi più famosi nella vendita di prodotti di design italiano per la casa e l’arredamento.
Servizi in abbonamento
I servizi in abbonamento consentono ai clienti di ricevere prodotti o servizi a intervalli regolari, come cibo, cosmetici o contenuti digitali. Questo modello è particolarmente popolare perché offre comodità e risparmio.
A differenza di quanto avviene in un classico e commerce online, l’invio dei prodotti è costante nel tempo, a fronte di un pagamento anticipato e ripetuto da parte del cliente. I servizi di abbonamento sono diventati ormai una parte della vita quotidiana. Ecco alcuni esempi dei modelli basati su abbonamento:
- SaaS: invece di acquistare il software, gli utenti che scelgono questo modello pagano per accedervi in base a un abbonamento;
- Invio di una scatola prodotti;
- Abbonamento ai contenuti.
Tra i vantaggi ci sono la possibilità di fidelizzare i clienti e di mantenere costanti le vendite nell’ambito del commercio elettronico. Tuttavia, esiste il rischio di cancellazioni da parte dei clienti e la necessità di mantenere un’elevata qualità del servizio.
Negozi di cosmetici online
I negozi online di cosmetici offrono una vasta gamma di prodotti per la bellezza, tra cui trucco, skincare e profumi. Questi negozi possono includere sia marchi noti che prodotti artigianali.
La crescente domanda di prodotti cosmetici online rappresenta un’opportunità significativa per gli imprenditori. Tuttavia, l’alta concorrenza nel settore della bellezza richiede strategie marketing efficaci e una gestione attenta della reputazione del marchio.
Non rivolgersi a un pubblico ampio può rappresentare la chiave per il successo: si sceglie la nicchia ristretta. Un’altra possibilità è puntare sulla crescente domanda di prodotti biologici. Esempi noti sono Sephora e Ulta Beauty, entrambe con grandi piattaforme online che offrono una varietà di marchi e prodotti.
Agenzie di viaggi online
Le agenzie di viaggi online offrono servizi per prenotare voli, hotel, pacchetti vacanza e attività ricreative. Queste piattaforme semplificano il processo di pianificazione dei viaggi, consentendo ai clienti di confrontare opzioni e prezzi in modo rapido ed efficiente (Expedia, Booking.com).
Sebbene ci siano vantaggi significativi in termini di comodità e accesso a offerte speciali, l’alta concorrenza e la dipendenza da fornitori esterni possono complicare le operazioni.
Prodotti digitali
I prodotti digitali sono relativamente semplici da vendere. Qualsiasi cosa che possa essere inviata, scaricata o salvata su un dispositivo può rientrare in questa categoria. Gli articoli digitali vengono consegnati direttamente attraverso il sito di eCommerce, rendendo l’intero processo immediato e conveniente.
Puoi gestire l’attività da qualsiasi luogo, a patto di avere una connessione Internet. Non ci sono spese logistiche, e i clienti possono trovarsi ovunque nel mondo. Non richiede produzione fisica, spedizioni, affitto di magazzini o gestione di inventari. Non è necessario decidere quali prodotti meritano spazio sugli scaffali, riducendo significativamente i costi e le complessità operative.
Tuttavia, il mercato è molto affollato, quindi è essenziale offrire prodotti che si distinguano. Molti prodotti digitali sono offerti gratuitamente, spesso come promozioni o valore aggiunto per blog o siti web. Questo rende difficile competere senza una proposta unica. Inoltre, i prodotti digitali sono facili da copiare e ridistribuire illegalmente, creando potenziali perdite di fatturato.
Print on demand
Il print on demand (in italiano “stampa su richiesta”) è quando un sito di eCommerce crea design da stampare su prodotti e poi lo fa su richiesta. Non c’è bisogno di avere fisicamente la merce in un negozio.
Questo modello è particolarmente utile e semplice se vendi merce personalizzata, come magliette, tazze e molto altro. Puoi offrire una grande varietà di prodotti senza dover effettuare alti investimenti in merce all’ingrosso o dover gestire un inventario. Esempi come Printful e Redbubble offrono piattaforme dove gli artisti possono vendere design personalizzati su vari prodotti.
Tra i vantaggi ci sono la creazione rapida, la somma dell’investimento è bassa e non ci sono rischi alti. Tuttavia, i margini più bassi rispetto alla produzione in massa e i tempi di produzione più lunghi possono rappresentare delle sfide.
Servizi e consulenze online
Nell’epoca digitale contemporanea, le consulenze online stanno emergendo come una soluzione innovativa rispetto al passato ma sempre più frequente per risolvere problemi e ottenere supporto professionale in vari settori. Di solito avvengono tramite videochiamate: i clienti prenotano l’orario e per la sessione basta solo la connessione internet.
Questo modello consente agli imprenditori di lavorare con clienti a distanza, eliminando le limitazioni geografiche. I costi operativi sono generalmente più bassi rispetto ai servizi tradizionali in sede, ma l'elevata concorrenza richiede una strategia efficace per distinguersi nel mercato.
Negozi di generi alimentari e consegna di cibo online
I negozi online specializzati in generi alimentari offrono ai clienti la possibilità di acquistare cibo fresco o confezionato con consegna direttamente a casa. Questo modello ha visto una crescita notevole negli ultimi anni grazie alla comodità offerta ai consumatori. Esempi come Instacart e Amazon Fresh hanno guadagnato popolarità grazie alla comodità offerta ai consumatori durante la pandemia.
Tuttavia, i costi elevati legati alla logistica delle consegne e la complessità nella gestione delle scorte fresche possono rappresentare delle sfide significative.
eCommerce B2B (business to business)
L’eCommerce B2B si riferisce alle transazioni commerciali tra aziende attraverso piattaforme online. Questo modello è particolarmente utilizzato da produttori e fornitori che vendono beni o servizi ad altre aziende. Piattaforme come Alibaba sono leader nel settore B2B, facilitando le transazioni tra aziende a livello globale.
Le relazioni commerciali durature sono un vantaggio significativo; tuttavia, i processi decisionali più lunghi rispetto al B2C e la dipendenza da pochi grandi clienti possono comportare rischi.
Piattaforme di formazione e corsi online
Le piattaforme dedicate alla formazione online offrono corsi su una vasta gamma di argomenti. Esempi come Coursera consentono agli utenti di studiare con i tempi desiderati attraverso video lezioni ed esercitazioni pratiche.
La flessibilità nella pianificazione dello studio è uno dei principali vantaggi; tuttavia, l’elevata competizione tra le piattaforme educative disponibili richiede un costante aggiornamento dei contenuti formativi per rimanere competitivi.
Quanto costa un eCommerce? (H2)
L’apertura di un eCommerce richiede investimenti. Ci sono tappe diverse: dalla scelta della piattaforma web, al design, alla sicurezza informatica. Ci sono due grossi ambiti di spesa da calcolare: la parte legale e la creazione del sito.
Bisogna disporre di una cifra compresa fra almeno 5 mila euro e 10 mila euro di budget, da investire in una piattaforma eCommerce, per creare il sito web e per posizionarlo sui motori di ricerca. Inoltre serve una cifra da investire in magazzino e logistica: fra i 4 mila e gli 8 mila euro, come minimo.
L’iter burocratico e la sponsorizzazione per pubblicizzare il debutto della piattaforma, sui social media, per adwords, banner, inserzioni advertising, prevede un costo iniziale di almeno 3 mila euro, ma la spesa mensile varia fra 300 euro e 600 euro per una piccola-media azienda. Una medio-grande azienda investe milioni di euro nel marketing.
Come gestire un eCommerce di successo?
Gestire un eCommerce di successo richiede una combinazione di strategie efficaci in vari ambiti. Una solida strategia di marketing è fondamentale per attrarre clienti e aumentare le vendite. Le piattaforme permettono di ottimizzare lato SEO i prodotti, integrando piattaforme di email marketing, attività di marketing automation, di promozioni attraverso coupon, spedizioni gratuite, recensione di prodotti o app dedicate alla vendita in marketplace esterni.
Ecco alcuni degli aspetti cruciali da considerare e da mettere a budget nell’apertura di un e commerce online:
- Infrastruttura Tecnologica: L’hosting e la piattaforma eCommerce scelta rappresentano le fondamenta su cui costruire il negozio online. È essenziale scegliere soluzioni affidabili e scalabili in base alle proprie esigenze.
- Inserimento Dati: La creazione e la gestione del catalogo prodotti richiede tempo e risorse, soprattutto se si dispone di un ampio assortimento.
- Metodi di Pagamento: Integrare metodi di pagamento sicuri e affidabili è fondamentale per offrire una buona esperienza utente.
- Promozione e SEO: Il budget dedicato alla promozione online e all’ottimizzazione SEO è cruciale per aumentare la visibilità e attirare traffico qualificato.
- Analisi dei dati: Utilizzare KPI (indicatori chiave di prestazione) come il tasso di conversione, il valore medio dell’ordine e il tasso di abbandono del carrello permette di identificare aree di miglioramento. L’analisi dei dati consente anche di prendere decisioni informate riguardo alla strategia marketing, all’inventario e ai prezzi.
Domande frequenti
Cosa significa eCommerce?
eCommerce è l’abbreviazione di ‘electronic commerce”, in italiano commercio elettronico, una pratica commerciale che mette in contatto commercianti e acquirenti e permette l’acquisto di beni e/o servizi tramite internet.
Come creare un sito eCommerce?
Per lanciare un sito eCommerce è necessario seguire alcune tappe: creare e acquistare il nome del dominio, scegliere uno sviluppatore web e la piattaforma di eCommerce, progettare il negozio web e aggiungere i prodotti, ottenere un gateway di pagamento. E finalmente testare e pubblicare il negozio online.
Quanto costa fare un sito eCommerce?
I costi sono variabili e possono essere da 1000 euro fino a 100 mila euro. Tutto dipende da molti fattori: parte tecnica, grafica, marketing e il tipo di hosting.
Come funziona l’eCommerce?
Un eCommerce funziona con una piattaforma online, simile a un sito web o un’app. Per vendere i prodotti o servizi viene utilizzata la piattaforma online.
Cosa serve per aprire un eCommerce?
Per aprire un eCommerce online, bisogna pensare a creare il concetto del futuro negozio online. Ma è anche necessario possedere una Partita Iva e ottenere l’iscrizione al Registro delle Imprese.
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