Il codice tributo 4731 è utilizzato dai sostituti d’imposta, come datori di lavoro o enti pensionistici, per versare il saldo dell’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) trattenuta ai dipendenti o pensionati. È fondamentale comprendere come compilare correttamente il modello F24 con questo codice per garantire la conformità fiscale ed evitare sanzioni.

Contenuti

Cos’è il codice tributo 4731?

Il codice tributo 4731 si riferisce al versamento del saldo dell’IRPEF trattenuta dal sostituto d’imposta. In pratica, viene utilizzato per versare all’erario l’IRPEF dovuta in base al conguaglio fiscale effettuato dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico.

Codice tributo 4731: a cosa si riferisce nello specifico?

Questo codice è impiegato per regolarizzare la posizione fiscale del contribuente riguardo all’IRPEF, secondo il proprio regime fiscale. Ad esempio, se emerge un debito IRPEF di 1.500 €, il sostituto d’imposta utilizzerà il codice tributo 4731 per versare tale importo all’erario.

Codici tributo 4730 e 4731: quali differenze?

È importante non confondere il codice tributo 4730 con il 4731. La differenza principale riguarda la natura del pagamento:

  • Codice tributo 4730: utilizzato per il versamento degli acconti IRPEF durante l’anno fiscale in corso.
  • Codice tributo 4731: utilizzato per il versamento del saldo finale IRPEF, ossia la differenza tra gli acconti versati e l’importo totale dovuto.

Compilazione del modello F24 con codice tributo 4731

Compilare correttamente il modello F24 con il codice tributo 4731 è essenziale per evitare errori e sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ecco una guida passo passo per una compilazione accurata.

Guida passo passo alla compilazione del modello F24 semplificato o ordinario

  1. Sezione “Erario”: inserisci il codice tributo 4731 nella colonna dedicata alle imposte erariali.
  2. Codice atto: generalmente non è necessario compilare questo campo per il codice tributo 4731.
  3. Anno di riferimento: indica l’anno fiscale per cui stai effettuando il saldo IRPEF.
  4. Importi a debito versati: inserisci l’importo esatto del saldo IRPEF dovuto.
  5. Codice fiscale: verifica di inserire correttamente il codice fiscale del sostituto d’imposta.
  6. Altri dati: completa eventuali altri campi richiesti, assicurandoti che tutte le informazioni siano accurate.
  7. Firma: non dimenticare di firmare il modello F24 prima di inviarlo all’Agenzia delle Entrate.

Errori comuni nella compilazione con codice tributo 4731

Gli errori più frequenti nella compilazione del modello F24 con il codice tributo 4731 includono:

  • Inserire il codice tributo sbagliato: confusione tra codice 4730 e 4731.
  • Indicare l’anno di riferimento errato.
  • Errori nella formattazione degli importi: ad esempio, uso del separatore sbagliato.
  • Mancanza della firma o errori nei dati dell’intestatario.

Codice tributo 4731: rateizzazione

Generalmente, il versamento delle ritenute IRPEF tramite codice tributo 4731 non è rateizzabile, poiché riguarda somme già trattenute ai percipienti e dovute all’erario.

Tuttavia, in specifiche circostanze, il sostituto d’imposta può optare per la rateizzazione del saldo IRPEF:

  • Prima rata entro il 16 giugno: possibilità di suddividere l’importo fino a un massimo di 7 rate mensili.
  • Prima rata entro il 16 luglio: possibilità di suddividere l’importo fino a un massimo di 6 rate mensili, con una maggiorazione dello 0,40%.

Considerazioni importanti:

  • La decisione di rateizzare comporta l’applicazione di interessi sulle rate successive alla prima.
  • La rateizzazione è disponibile solo se l’importo supera i 259,26 €.
  • È fondamentale rispettare le scadenze previste per evitare sanzioni e ulteriori interessi.
  • La rateizzazione non è automatica; è necessario indicare chiaramente nel modello F24 la scelta di avvalersi di tale opzione.

Per una gestione efficace degli obblighi fiscali, è consigliabile pianificare accuratamente i flussi di cassa e consultare un professionista fiscale per valutare le opzioni disponibili.

Trova tutti gli strumenti finanziari utili e le app di contabilità per la tua azienda su un'unica piattaforma digitale di Finom.

Codice tributo 4731: scadenza

La scadenza per il versamento del codice tributo 4731 è generalmente fissata al 16 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento. Se il 16 giugno cade di sabato o in un giorno festivo, il termine viene posticipato al primo giorno lavorativo successivo.

Cosa fare se salti la scadenza e come calcolare le sanzioni

Se non riesci a rispettare la scadenza per il pagamento del codice tributo 4731, la sanzione amministrativa base, applicabile secondo il D.Lgs. 87/2024 dal 01/09/2024 è:

  • Per importi ≤ 259,26 € → sanzione fissa di 25 €
  • Per importi superiori a 259,26 € → 25%

Sono poi previste riduzioni progressive in base alla tempestività della regolarizzazione:

  • Sanzione base: 25%
  • Riduzione al 12,5% se si paga tra 16 e 90 giorni
  • Ulteriore riduzione di 1/15 giornaliero sul 12,5% se si paga nei primi 15 giorni. Puoi calcolare la percentuale della sanzione con questa formula:

(12,5 / 15) x giorni di ritardo ≤ 15

Ossia: 0,83 x giorni di ritardo ≤ 15

Per esempio, se sei in ritardo di 7 giorni:

(12,5 / 15) x 7 ≈ 5,83% 

Oltre alle sanzioni, sono dovuti gli interessi legali calcolati giorno per giorno sul tributo non pagato, al tasso legale vigente. Nel 2025 è del 2% annuo. Gli interessi si calcolano dal 17 giugno, o comunque dal giorno dopo la scadenza originaria, fino alla data effettiva di pagamento. Il calcolo va effettuato con la formula:

Importo x 2% x (giorni di ritardo / 365)

Per esempio se dovevi pagare 1.000 € e sei in ritardo di 7 giorni

1000 x 0,02 x (7 / 365) ≈ 0,38€

Quindi dovrai pagare:

VoceImportoCodice tributo
IRPEF (saldo)1.000 €4731
Sanzione (7 giorni)58,33 €8901
Interessi legali0,38 €1989
Totale1.058,71 €-

Ricorda però, che puoi avvalerti anche del ravvedimento operoso per regolarizzare la tua posizione fiscale, con sanzioni ancora più favorevoli. 

Codice tributo 4731: ravvedimento operoso

Il ravvedimento operoso è un istituto che consente al contribuente di sanare spontaneamente omissioni o irregolarità fiscali, beneficiando di sanzioni ridotte e pagando gli interessi legali maturati. 

Si applica anche al codice tributo 4731, in caso di omesso o tardivo versamento delle ritenute IRPEF.

Come calcolare il ravvedimento operoso con codice tributo 4731

Le sanzioni per il ritardato versamento variano in base ai giorni di ritardo. Ecco quelle che si applicano per le violazioni commesse dal 1° settembre 2024 in poi:

  • Entro 14 giorni: sanzione dello 0,0833% per ogni giorno di ritardo.
  • Dal 15° al 30° giorno: sanzione dell’1,25% sull’importo dovuto.
  • Dal 31° al 90° giorno: sanzione dell’1,3889% sull’importo dovuto.
  • Dal 91° giorno al termine di presentazione della dichiarazione (o entro un anno): sanzione del 3,1250% sull’importo dovuto.
  • Oltre un anno: sanzione del 3,5714% sull’importo dovuto.

Oltre alle sanzioni, anche in questo caso, sono dovuti gli interessi legali calcolati giornalmente sul tributo non pagato, al tasso legale vigente.

Esempio pratico di ravvedimento operoso con codice tributo 4731

Supponiamo che un sostituto d’imposta debba versare 1.000 € di ritenute IRPEF e lo faccia con 40 giorni di ritardo:

  • Sanzione: 1.000 € x 1,3889% = 13,89 €
  • Interessi legali: 1.000 € x 2% x (40/365) = 2,19 €

Il totale da versare risulterebbe: 1.000 € + 13,89 € + 2,19 € = 1.016,08 €

In questo caso, sul modello F24, oltre al codice tributo 4731,dovrai utilizzare il codice tributo 8948 per la sanzione da ravvedimento e 1989 per gli interessi legali.

Codice tributo 4731: registrazione contabile

La corretta registrazione contabile del codice tributo 4731 è fondamentale per garantire la conformità fiscale e una rappresentazione accurata della situazione finanziaria dell’azienda. Quindi, come si registra il codice tributo 4731 in contabilità?

Per le imprese:

  • Rilevazione delle ritenute: le ritenute IRPEF operate sulle retribuzioni dei dipendenti devono essere registrate come debiti verso l’erario.
  • Versamento delle ritenute: al momento del pagamento all’erario, si registra l’estinzione del debito, riducendo la liquidità disponibile.

Per i professionisti (in regime ordinario):

  • Rilevazione delle ritenute: le ritenute IRPEF trattenute dai committenti sui compensi percepiti devono essere registrate come crediti verso l’erario.
  • Compensazione delle ritenute: questi crediti possono essere utilizzati in compensazione per ridurre imposte future dovute.

Consigli pratici per la registrazione:

  • Documentazione accurata: mantieni una registrazione dettagliata di tutte le ritenute operate e versate, conservando la documentazione correlata.
  • Verifica periodica: effettua controlli regolari per assicurarti che le ritenute siano state correttamente contabilizzate e versate nei termini previsti.
  • Consulenza specializzata: in caso di dubbi o situazioni complesse, consigliamo di consultare un professionista contabile o fiscale per garantire la corretta gestione delle ritenute e la conformità alle normative vigenti.

Leggi gli altri articoli:

Ultimi articoli