Cos’è un business model? In questo articolo andiamo a rispondere ed analizzare le sue caratteristiche, mostrando le varie tipologie esistenti. Spiegheremo anche come creare un business model e come scegliere il migliore per la tua azienda.
Cos’è un business model?
Il business model è uno strumento con cui un’azienda crea prodotti o servizi, li distribuisce e crea valore, esattamente come viene descritto dalle parole di Alexander Osterwalder, imprenditore, teorico e consulente per le aziende. In sostanza, il business model fornisce una mappa delle pratiche organizzative e delle soluzioni strategiche necessarie per ottenere un vantaggio competitivo.
Gli elementi che compongono un business model sono i seguenti:
- una proposta di valore dell’azienda;
- i target di mercato adatti ad essa;
- la catena di valore dell’azienda, l’analisi dei passaggi che portano un prodotto dalla sua creazione alla sua distribuzione;
- i metodi con cui le aziende creano valore;
- il modo in cui i punti precedenti sono collegati tra loro.
L’importanza di un business model
In un mondo in cui le aziende entrano in un mercato ricco di concorrenti, è fondamentale avere un piano strategico prima di aprire un’attività, se si vuole sperare di sopravvivere e soprattutto di avere successo. Per questo motivo è fondamentale avere un modello su cui basarsi per prendere tutte le decisioni, il modello di business. Questo infatti chiarisce come le decisioni che si prendono ogni giorno relative alle varie dinamiche aziendali influenzino la creazione e l’acquisizione di valore.
Momenti in cui un business model acquisisce importanza
Ci sono alcune fasi di vita di un’azienda in cui il possesso di un proprio modello di business, aggiornato e ben ideato, acquisisce ancora più importanza:
- l’entrata di nuovi concorrenti sul mercato;
- cambiamenti tecnologici repentini nel mercato;
- aumenti di costi e innalzamento dei prezzi e conseguenti riduzioni di margini di profitto;
- nuove opportunità di mercato che necessitano approcci differenti;
- inefficienza o inattualità del modello corrente.
Caratteristiche di un business model innovativo
Un business model deve essere al passo coi tempi e considerarsi sempre innovativo, per poter rendere l’azienda in grado di:
- Adattarsi a cambiamenti quali nuovi concorrenti, innovazioni tecnologiche e modifiche delle preferenze dei consumatori.
- Avere idee per un business che creino un vantaggio competitivo, che possano portare l’azienda a differenziarsi dalle altre.
- Ottimizzare l’utilizzo delle risorse aziendali, notando e correggendo inefficienze e processi obsoleti che causano dispersione delle risorse.
- Espandersi, introducendosi in nuovi mercati per poter raggiungere una maggiore clientela.
- Migliorare la redditività, riducendo i costi o scoprendo nuove fonti di ricavo che possano supportare l’azienda.
- Attrarre nuovi investitori, grazie alla sua struttura innovativa e ben curata.
Come scegliere il proprio business model
Quando si sviluppa un modello di business per la propria impresa, è essenziale prendere in considerazione una serie di fattori chiave che influenzano il successo del progetto. Li esamineremo nell'elenco seguente.
- Verificare se le proprie idee imprenditoriali hanno realmente un potenziale target a cui rivolgersi. In questo modo si può evitare di creare prodotti che poi non abbiano acquirenti.
- Analizzare il mercato di appartenenza: è essenziale riconoscere quali prodotti o servizi sono già offerti e quali sono le aspettative dei consumatori. Questa analisi aiuta a posizionare correttamente il proprio prodotto o servizio, innovando in modo che risponda meglio alle esigenze del mercato rispetto alla concorrenza.
- Esaminare la concorrenza, per poter ideare strategie atte a proporre qualcosa che abbia un valore aggiunto rispetto agli altri. Non ha senso creare prodotti che vengono già venduti da numerosi concorrenti, perché sarebbe estremamente difficile acquisire una buona clientela.
- Stabilire come creare entrate aggiuntive con prodotti e servizi collegati a quello principale. Si possono vendere corsi che spieghino come utilizzare il proprio prodotto, accessori per pulirlo o personalizzarlo, ad esempio.
- Valutare diverse possibilità: prendere in considerazioni business model differenti e valutare anche combinazioni tra gli stessi. Analizzare diversi approcci può offrire la possibilità di combinare aspetti di più modelli per creare una soluzione unica che si distingua nel mercato. È fondamentale anche valutare la scalabilità e la flessibilità dei modelli scelti, per assicurarsi che possano evolversi e adattarsi a cambiamenti di mercato, tecnologici o di comportamento dei consumatori.
- Considerare la necessità di risorse finanziarie: valutare con attenzione entrate e uscite per potersi garantire risorse chiave per proseguire l’attività. Questo implica la pianificazione finanziaria strategica per prevedere i flussi di cassa, ottimizzare gli investimenti e gestire efficacemente i costi operativi. È essenziale sviluppare un budget dettagliato che includa tutte le possibili spese, da quelle fisse a quelle variabili, e prevedere una quota per le emergenze o imprevisti.
- Allineare il modello alla visione aziendale: è fondamentale che il business model si basi sulla visione dell’azienda e ne rifletta i valori. Creare un modello di business che funga da elemento di collaborazione, in cui tutti possano esprimere un’opinione e partecipare alle decisioni.
- Mantenersi flessibili: creare un modello che sia in grado di adattarsi ai cambiamenti di mercato e agire per modificarlo quando necessario. È importante valutare regolarmente l'ambiente esterno per identificare nuove tendenze o cambiamenti nelle esigenze dei consumatori e essere pronti a modificare la strategia di business di conseguenza.
- Stabilire il modo migliore per raggiungere la clientela: decidere quali canali pubblicitari utilizzare per far conoscere il proprio bene o servizio. Questo aiuterà a personalizzare le campagne pubblicitarie in modo che siano più efficaci e a garantire che il messaggio giusto raggiunga il pubblico desiderato nel modo più efficiente.
- Identificare le attività fondamentali: comprendere quali settori sono cruciali per lo sviluppo del tuo piano aziendale è fondamentale. Questo include non solo l'identificazione delle aree chiave come il marketing e l'assistenza clienti, ma anche la gestione della catena di approvvigionamento, la logistica e la ricerca e sviluppo.
- Testare il business model sul campo e raccogliere feedback: grazie ad essi potrai lavorare sul tuo business model per poterlo migliorare e adattare allo scenario in cui operi. Questo processo include il pilotaggio dei prodotti o dei servizi in condizioni controllate, monitorando le reazioni e le impressioni degli utenti e utilizzando questi dati per modificare l'offerta.
In sintesi, lo sviluppo di un business model efficace richiede un'attenta analisi del potenziale di mercato, una chiara comprensione del target di clientela e delle proprie capacità competitive.
Come si classificano i business model
Gli studiosi Foss e Saebi, autori di rilievo che hanno più volte analizzato l’argomento nel dettaglio, classificano i business model in base a tre dinamiche: evoluzione, adattamento e innovazione.
Evoluzione
Un business model basato sull’evoluzione non è un modello creato ex-novo, ma è un miglioramento o un’integrazione di uno già esistente e si propone come vera e propria evoluzione del modello da cui prende spunto. Ha il vantaggio di non dover essere creato dal nulla, ma di avere già una base di partenza a cui riferirsi.
Adattamento
L’adattamento invece richiama un processo seguito dal business model per rimanere al passo con i cambiamenti di mercato, attuando modifiche che permettano al modello stesso di adattarsi ai cambiamenti in atto, per poter continuare a proporre prodotti attraenti per il target prescelto.
Innovazione
Una business model innovation si ottiene invece quando un’azienda decide di creare un nuovo business model all’interno di un settore già in attività, per poter modificare il proprio approccio aziendale. Questo si può ad esempio utilizzare per poter rivoluzionare la propria offerta o variarne le modalità. Un esempio famoso di business innovation è Netflix, che partendo dal fallimento di Blockbuster ha creato una strategia innovativa vincente.
Relazione tra business model e possibilità imprenditoriali
Il concetto di business model si lega di frequente a quello di possibilità imprenditoriali. Questo perché non è altro che lo strumento che dà modo a queste opportunità di trasformarsi in una realtà concreta e creare valore.
Non è però sufficiente cogliere la giusta opportunità per avere successo. Questo è legato ad un business model coerente con la strategia e gli obiettivi della compagnia, ma soprattutto che si sappia adattare ai cambiamenti dell’ambiente esterno.
Tipologie di business model
Esistono molte diverse tipologie di business model.
Transazionale
Si tratta del modello di business più semplice e diffuso. Consiste nella vendita diretta di beni e servizi, tramite un negozio fisico o uno shop digitale. I ricavi sono il risultato delle transazioni di compravendita tra il venditore e gli acquirenti.
Marketplace
È uno dei modelli più recenti e innovativi di business model, sempre più diffuso online. Si basa sulla creazione di una piattaforma digitale che funge da intermediario tra acquirente e venditore, per facilitare la vendita di beni.
I ricavi si ottengono tramite commissioni applicate sulle transazioni. Un esempio molto famoso di azienda che utilizza questo tipo di business model è Amazon.
Software As a Service (SaaS)
Si tratta di una modalità secondo la quale una piattaforma online mette a disposizione software e applicazioni di terze parti a noleggio tramite un Cloud, che l’utente può utilizzare senza la necessità di acquistare una licenza specifica. Il software viene utilizzato online e l’utilizzatore non deve scaricarlo sul proprio dispositivo. I ricavi si ottengono dal pagamento del noleggio del servizio prescelto.
Freemium
Questa è una strategia che si basa sull’attrarre clienti con un’applicazione gratuita, che però diventa a pagamento se si decide di voler proseguire utilizzando funzioni o livelli ulteriori. Un classico esempio sono le piattaforme di apprendimento di lingue straniere in cui molte funzionalità sono a pagamento.
Il punto di forza di questo modello è la facilità con cui attrarre nuovi utenti e la difficoltà sta nello stabilire cosa offrire gratuitamente e cosa a pagamento. I ricavi sono chiaramente legati all’acquisto dei servizi aggiuntivi in-app.
Pay as you go
Il modello pay as you go implica l’offrire servizi o prodotti che vengono pagati solo per l’effettivo tempo di utilizzo. Questo tipo di servizio è attraente soprattutto per quegli utenti che non utilizzano il servizio offerto in maniera massiccia e non vogliono pagare un forfait mensile o annuale per poterne usufruire. I ricavi vengono ottenuti tramite tariffe orarie, giornaliere o settimanali, o basate sul singolo utilizzo, che il cliente deve pagare per poter usufruire del bene prescelto.
Noleggio o leasing
Un contratto di noleggio o leasing permette all’utente di noleggiare un bene o un immobile per un periodo di tempo medio-lungo, pagando un canone periodico. Un classico esempio è quello del servizio di leasing di automobili, che generalmente permette di noleggiare un’auto per un periodo di 2 o più anni, pagando un canone che include l’utilizzo del veicolo e l’assicurazione.
Franchising
Il modello del franchising si basa sulla cessione dell’utilizzo del proprio marchio a terze parti, affinché queste possano distribuirlo e produrne dei ricavi. Il proprietario del marchio riesce in questo modo ad allargare la sua presenza sul mercato, senza agire in prima persona. Allo stesso tempo gli affiliati hanno la possibilità di vendere prodotti utilizzando un sistema già collaudato, con maggiori possibilità di successo.
Broker
Il modello broker viene utilizzato quando le due parti coinvolte ad esempio in una transazione finanziaria si trovano a notevole distanza. La società fornisce una piattaforma su cui acquirenti e compratori possano interagire, mentre la piattaforma si prende cura delle transazioni e della loro sicurezza. Un esempio molto famoso di questa tipologia di business model è PayPal.
Community
Questo business model ne accompagna generalmente altri, e si basa sulla creazione di una community in cui gli utenti possono interagire con l’azienda e tra di loro. Può trattarsi di forum o chat live, che agevolano e tutelano le conversazioni tra gli utenti, in quanto queste avvengono in un ambiente sicuro e gestito da un regolamento. In questo modo aumentano la fiducia e il senso di appartenenza dei clienti nei confronti del brand. I ricavi si possono ottenere facendo pagare un abbonamento o un pagamento una tantum per l’utilizzo della community.
Affiliazione
Un altro modello legato al mondo online è quello di affiliazione, sempre più diffuso soprattutto tra i piccoli imprenditori. Tramite questo modello un’azienda pubblica un link che porta ad una piattaforma su cui è possibile effettuare l’acquisto di un determinato bene o servizio, e riceve un pagamento ogni volta che qualcuno acquista tale prodotto tramite il link pubblicato. È un modello di business che ha molto valore quando si ha un seguito molto numeroso.
Modello basato sulle inserzioni
Questo modello si basa sull’erogazione di un bene o servizio in maniera gratuita, concentrando tutti i ricavi sulle entrate ottenute tramite le pubblicità. Si tratta di un modello valido per chi ha un’enorme clientela e visibilità, in quanto è necessario che molti utenti visualizzino e clicchino i banner pubblicitari per poter garantire un livello di entrata sufficiente a supportare l’azienda.
Donazione
La donazione è una modalità secondo la quale i ricavi legati al bene o servizio sono stabiliti dagli utenti, che decidono in autonomia se e quanto pagare per poterne usufruire. Anche in questo caso è necessario avere un grosso seguito perché il modello sia proficuo, in quanto in genere si tratta di donazioni di valore basso. Un esempio molto conosciuto è Wikipedia, che opera grazie a piccole donazioni degli utenti.
Altri tipi di business model
Esistono numerose altre tipologie di model business meno diffuse, tra cui vi elenchiamo:
Modello “Bricks and Clicks”
Questa modalità permette ai propri clienti di acquistare un prodotto online e poi andare a ritirarlo nel negozio fisico che preferiscono.
Modello di business collettivo
Avviene quando diverse organizzazioni condividono le proprie risorse per un fine comune, come ad esempio i parchi scientifici.
Modello senza intermediario
Modello secondo il quale le aziende possono avere relazioni dirette con i clienti, senza intermediari.
Mercato ad asta
Sono piattaforme su cui gli acquisti vengono effettuati tramite aste. Il prezzo dei singoli beni o servizi viene stabilito dal maggiore offerente.
Modello di fidelizzazione
Si tratta di un modello che si basa appunto su clienti abituali e di lunga data, per i quali si propongono offerte e vantaggi competitivi, legati ad acquisti frequenti e ripetuti.
Modello “Razor and Blades”
Questo modello consiste nella vendita di un prodotto a basso costo (un rasoio ad esempio), per incentivarne l’acquisto e poter poi vendere grandi quantità di prodotti legati ad esso (le lamette intercambiabili) e continuare a ricavarne guadagni.
Come creare un business model di successo
Per creare un business model efficace e di successo, molte aziende si affidano al business model Canvas, uno strumento visivo che permette di rappresentare i vari elementi dei business model, per poterlo analizzare nel dettaglio e avere una visione d’insieme.
Il Canvas ha una struttura prestabilita con 9 blocchi che coprono 4 aree fondamentali del business: clientela, offerta, infrastrutture e finanze. Si utilizza compilando ciascuno dei 9 blocchi con informazioni chiave sulla vostra azienda per identificare i punti di forza, le aree di miglioramento e le opportunità strategiche. Questo approccio consente di visualizzare, testare e adattare il modello di business in modo rapido ed efficace.
Differenza tra business model e business plan
Business plan e business model sono due concetti che vengono spesso confusi nel mondo aziendale, ma in realtà si tratta di due cose differenti. Il business model è il modo in cui l’azienda crea, distribuisce e cattura valore. Rappresenta un meccanismo, un concetto, un’idea.
Il business plan invece è un documento vero e proprio sul quale sono indicate le strategie operative e finanziarie dell’azienda con previsioni future per un periodo di 3-5 anni successivo alla creazione del documento.
Differenze principali
Le differenze principali tra questi due termini si riferiscono a 5 punti particolari:
- Scopo: il modello di business ci dice il come, mentre il business plan spiega cosa, quando e perché.
- Dettaglio: il business model è molto breve e sintetico, mentre il business plan è un documento lungo, preciso e dettagliato.
- Tempistiche: il business model è molto flessibile ed ha riferimenti temporali non precisi. Il business model invece si riferisce a tempi specifici e deve essere costantemente aggiornato.
- Destinatari: il business model si rivolge solo ai componenti dell’azienda, mentre il business plan è un documento che ha tra gli scopi quello di essere diffuso, agli stakeholder o ai partner per esempio.
- Finanze: il modello di business presenta degli accenni alle fonti di ricavo, mentre nel business plan sono indicate tutte le previsioni di entrata e uscita.
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