Aprire una parafarmacia rappresenta un'opportunità interessante per chi desidera entrare nel settore della salute senza affrontare le complessità burocratiche di come aprire una farmacia tradizionale. Analizziamo requisiti per aprire una parafarmacia, investimenti necessari, passaggi burocratici e aspetti organizzativi.
Cos'è una parafarmacia?
Prima di capire come aprire una parafarmacia, è fondamentale comprendere di cosa si tratta. Una parafarmacia è un esercizio commerciale autorizzato alla vendita di prodotti per la salute e il benessere che non richiedono prescrizione medica. La normativa di riferimento è il Decreto Legge 223/2006 (Decreto Bersani), convertito nella Legge 248/2006, che ha liberalizzato la vendita di farmaci da banco e senza obbligo di ricetta.
Qual è la differenza tra parafarmacia e farmacia?
La differenza tra parafarmacia e farmacia riguarda principalmente i prodotti vendibili e i requisiti di apertura. Mentre la farmacia può dispensare tutti i medicinali, inclusi quelli con obbligo di ricetta (fascia A e C), la parafarmacia può vendere esclusivamente farmaci OTC (Over The Counter) e SOP (Senza Obbligo di Prescrizione).
Per aprire una farmacia tradizionale occorre vincere un concorso pubblico o rilevare una licenza esistente, mentre per la parafarmacia non esistono limitazioni numeriche sul territorio.
Questa differenza sostanziale rende la parafarmacia un'opzione decisamente più accessibile per chi vuole capire come aprire un negozio nel settore sanitario senza dover attendere anni per un'autorizzazione.
Cosa vende la parafarmacia?
Una parafarmacia può commercializzare un'ampia gamma di prodotti per la salute e il benessere:
- farmaci da banco (OTC) e senza obbligo di prescrizione (SOP): antidolorifici, antinfiammatori, sciroppi per la tosse
- integratori alimentari, vitamine, prodotti omeopatici e fitoterapici
- cosmetici, prodotti dermocosmetici e articoli per l'igiene personale
- dispositivi medici come termometri, misuratori di pressione, glucometri, test diagnostici rapidi
- prodotti per l'infanzia, alimenti speciali e dietetici
- articoli sanitari, ortopedici e per la medicazione
È invece vietata la vendita di farmaci di fascia A (mutuabili) e C (con ricetta), preparazioni galeniche e medicinali veterinari che richiedono prescrizione. Questa limitazione, compensata dall'ampiezza delle altre categorie, permette comunque margini interessanti.
Scopri il nostro conto businessCome aprire una parafarmacia?
Vediamo nel dettaglio tutti i passaggi, partendo dai requisiti per aprire una parafarmacia dal punto di vista burocratico e organizzativo.
Requisiti burocratici per aprire una parafarmacia
L'apertura di una parafarmacia richiede il completamento di diversi adempimenti amministrativi.
Scelta della forma giuridica
La parafarmacia può essere gestita come ditta individuale, società di persone (SNC, SAS) o società di capitali (SRL). La scelta dipende dal numero di soci, dalla struttura dell'investimento e dalle preferenze in termini di responsabilità patrimoniale.
Per chi desidera limitare la responsabilità ai soli conferimenti, la SRL rappresenta l'opzione più indicata. Oggi è possibile costituire una SRL anche con un capitale sociale di 1 €, sebbene i costi di una SRL includano le spese notarili (1.500-2.500 €) e i diritti camerali.
Apertura della partita IVA
L'attribuzione della partita IVA avviene presso l'Agenzia delle Entrate. Il codice ATECO specifico per le parafarmacie è 47.73.10 (commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati). La richiesta può essere presentata telematicamente tramite ComUnica.
Iscrizione al Registro delle Imprese
L'iscrizione presso la Camera di Commercio competente è obbligatoria e avviene contestualmente alla comunicazione di inizio attività tramite la procedura ComUnica. I diritti di segreteria ammontano a circa 18 € per le ditte individuali e 90 € per le società.
Presentazione della SCIA al Comune
La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) deve essere presentata allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune dove ha sede l'attività. La SCIA consente di avviare l'attività immediatamente, salvo verifiche successive da parte degli enti competenti.
Apertura delle posizioni presso INPS e INAIL
L'iscrizione all'INPS nella Gestione Commercianti è obbligatoria per il titolare e gli eventuali collaboratori. I contributi fissi annuali per il 2024 ammontano a circa 4.200 € sul minimale di reddito. L'iscrizione all'INAIL è necessaria per la copertura assicurativa contro infortuni e malattie professionali.
Richiesta di autorizzazione per l'insegna
L'installazione dell'insegna richiede un'autorizzazione comunale e il pagamento della relativa imposta sulla pubblicità. L'insegna non può contenere riferimenti che creino confusione con le farmacie (vietato l'uso della croce verde).
Registrazione e comunicazione al Ministero della Salute
L'esercizio deve essere registrato presso il Ministero della Salute attraverso il sistema telematico dedicato. Questa comunicazione è propedeutica all'ottenimento del codice di tracciabilità dei medicinali.
Ottenimento del codice di tracciabilità dei medicinali
Il codice identificativo viene rilasciato dal Ministero della Salute e consente di acquistare i farmaci dai grossisti autorizzati. È un requisito indispensabile per operare legalmente nel settore.
Nomina del responsabile della comunicazione e della tracciabilità
Deve essere nominato un farmacista abilitato come responsabile della comunicazione con le autorità sanitarie e della corretta gestione del sistema di tracciabilità dei farmaci.
Notifica all'ASL di competenza
Prima dell'apertura è necessario inviare una notifica all'ASL territoriale, che potrà effettuare ispezioni per verificare la conformità dei locali e delle attrezzature ai requisiti igienico-sanitari.
Apertura di una parafarmacia: aspetti organizzativi
Oltre agli adempimenti burocratici, l'avvio di una parafarmacia richiede un'attenta pianificazione operativa.
Analisi del mercato e della concorrenza
Prima di procedere è essenziale valutare la densità di farmacie e parafarmacie nella zona prescelta, il bacino d’utenza potenziale e le caratteristiche demografiche della popolazione. Un'ubicazione strategica può fare la differenza tra il successo e il fallimento dell'iniziativa.
Business plan
Un business plan dettagliato deve includere: analisi dei costi di avvio e gestione, previsione dei ricavi basata sul bacino d'utenza, punto di pareggio stimato e piano finanziario per i primi tre anni di attività.
È importante includere anche un'analisi della concorrenza locale e una strategia di differenziazione. Questo documento è fondamentale per l'eventuale richiesta di finanziamenti bancari o agevolazioni regionali per nuove imprese.
Locali e magazzino
I locali devono rispettare specifici requisiti igienico-sanitari stabiliti dalla normativa regionale. La superficie media consigliata è di 80-100 mq, con un'area vendita ben distinta dal magazzino.
I locali devono disporre di impianti adeguati per la conservazione dei farmaci, con temperatura controllata tra 15°C e 25°C e umidità relativa inferiore al 60%. È obbligatorio rispettare le norme di accessibilità per le persone con disabilità e garantire adeguati servizi igienici.
Requisiti del personale
La presenza di un farmacista abilitato e iscritto all'Ordine è obbligatoria per la vendita di farmaci SOP e OTC (D.Lgs. 153/2009). Il farmacista può essere il titolare stesso o un dipendente. Per la vendita di altri prodotti (cosmetici, integratori) non è richiesta la presenza del farmacista.
Quanto costa aprire una parafarmacia?
Analizziamo nel dettaglio quanto costa aprire una parafarmacia, suddividendo le spese tra investimento iniziale e costi di gestione.
Investimenti iniziali
L'investimento complessivo per l'apertura varia indicativamente tra 60.000 € e 150.000 €, in base alla dimensione del locale e alla gamma di prodotti offerti. Le principali voci di spesa includono:
| Voce di spesa | Importo indicativo |
| Arredamento e scaffalature | 15.000 – 30.000 € |
| Impianti (climatizzazione, elettrico, sicurezza) | 8.000 – 15.000 € |
| Stock iniziale di prodotti | 20.000 – 40.000 € |
| Software gestionale e attrezzature informatiche | 3.000 – 6.000 € |
| Spese notarili e costituzione società | 1.500 – 3.000 € |
| Deposito cauzionale e ristrutturazione locali | 5.000 – 20.000 € |
Costi fissi di gestione
I costi mensili di mantenimento oscillano tra 3.000 € e 8.000 €, a seconda della struttura e dell'ubicazione. Le voci principali comprendono:
- Affitto del locale: 800-2.500 € al mese, variabile in base alla zona.
- Stipendio del farmacista dipendente: 2.200-2.800 € lordi mensili.
- Utenze (elettricità, riscaldamento, acqua): 300-500 € mensili.
- Commercialista e consulenze: 200-400 € mensili.
- Assicurazioni (RC professionale, furto, incendio): 100-200 € mensili.
A questi costi fissi si aggiungono i contributi INPS (circa 4.200 € annui sul minimale) e le imposte sul reddito. È consigliabile prevedere anche un fondo per imprevisti e per il rinnovo periodico dello stock.
Costo di permessi e licenze
I costi amministrativi per permessi e licenze sono contenuti: diritti camerali (90-120 €), marca da bollo per la SCIA (16 €), diritti ASL per il sopralluogo (variabili per regione), imposta di pubblicità per l'insegna (100-300 € annui). Complessivamente, le spese burocratiche raramente superano i 1.000 €.
Acquisto di una parafarmacia già avviata
Acquistare un'attività esistente consente di saltare la fase di avvio, ma comporta costi superiori. Il prezzo di una parafarmacia già avviata varia generalmente tra 80.000 € e 200.000 €, in funzione del fatturato, della posizione e dell'avviamento. È fondamentale verificare i bilanci degli ultimi tre anni e negoziare clausole di garanzia sull'avviamento.
Apertura in franchising
Il franchising può ridurre il rischio imprenditoriale grazie al supporto del franchisor. I costi tipici includono: fee d'ingresso (5.000-15.000 €), royalties mensili (2-5% del fatturato), investimento iniziale ridotto (40.000-80.000 €) grazie alle convenzioni con i fornitori. È importante valutare attentamente il contratto e verificare i risultati degli altri affiliati.
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Prima di intraprendere questa attività è opportuno valutare vantaggi e difficoltà del settore.
Difficoltà nell'avviare una parafarmacia
Le principali criticità riguardano la concorrenza delle farmacie tradizionali, che possono vendere gli stessi prodotti beneficiando di maggiore riconoscibilità e fiducia da parte dei consumatori. A questo si aggiunge la competizione della grande distribuzione organizzata e dell'e-commerce, che spesso praticano prezzi più aggressivi.
I margini sui farmaci OTC sono contenuti (20-30%) e l'obbligo di presenza del farmacista incide significativamente sui costi del personale.
L'investimento iniziale, pur inferiore a quello di una farmacia, richiede comunque un'attenta pianificazione finanziaria e la disponibilità di capitale adeguato per i primi mesi di avviamento.
Vantaggi dell'apertura di una parafarmacia
Il mercato dei prodotti per la salute e il benessere è in costante crescita, trainato dall'invecchiamento della popolazione e dalla maggiore attenzione alla prevenzione. Il settore parafarmaceutico italiano vale circa 2,5 miliardi di euro, con trend positivi anche per i prossimi anni.
I margini su integratori, cosmetici e dispositivi medici sono più elevati (40-60%) rispetto ai farmaci OTC (20-30%), permettendo di costruire un mix di prodotti redditizio. La flessibilità gestionale è maggiore rispetto a una farmacia tradizionale, non essendo vincolati a turni di guardia e orari obbligatori.
La possibilità di differenziarsi attraverso servizi aggiuntivi, come consulenze nutrizionali, holter pressori o test diagnostici rapidi, può rappresentare un importante vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza.
FAQ
Cosa sono i parafarmaci?
I parafarmaci sono prodotti destinati alla salute che non richiedono prescrizione medica. Includono farmaci da banco (OTC), farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP), integratori alimentari e dispositivi medici. Si distinguono dai farmaci etici, che necessitano di ricetta.
Cosa serve per aprire una parafarmacia?
Servono: un locale conforme ai requisiti igienico-sanitari, la partita IVA con codice ATECO 47.73.10, l'iscrizione al Registro Imprese, la SCIA al Comune, la registrazione presso il Ministero della Salute, il codice di tracciabilità dei medicinali e la presenza di un farmacista abilitato.
Chi può aprire una parafarmacia?
Chiunque può aprire una parafarmacia, non è necessario essere farmacisti. Tuttavia, per vendere farmaci OTC e SOP è obbligatoria la presenza di un farmacista abilitato durante l'orario di vendita di tali prodotti. Il titolare può assumere un farmacista come dipendente.
Come aprire una parafarmacia online?
Per vendere farmaci online è necessario, oltre ai requisiti standard, ottenere l'autorizzazione dell'ASL e registrarsi presso il Ministero della Salute per ricevere il logo identificativo obbligatorio. Il sito deve esporre il logo cliccabile che rimanda alla banca dati ministeriale. La vendita online è limitata ai farmaci senza obbligo di prescrizione.
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