Aprire un’impresa di pulizie è una scelta concreta per chi vuole avviare un’attività autonoma all’interno di un settore sempre stabile. Scopriamo quali sono i requisiti, i costi e i passaggi necessari per partire con il piede giusto.
Normative e requisiti legali per aprire un’impresa di pulizie
Dal punto di vista personale, è richiesto il requisito di onorabilità, cioè l’assenza di condanne penali che possano impedire lo svolgimento dell’attività. Per le normali pulizie civili non sono previsti titoli di studio specifici, ma in caso si offrano servizi di sanificazione è consigliabile (e talvolta necessario) seguire una formazione tecnica, soprattutto sull’uso corretto di prodotti chimici, nonché sulle norme di sicurezza.
Tra gli adempimenti obbligatori, vi sono:
- aprire la Partita IVA, indicando il corretto codice ATECO
- iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio
- presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) allo sportello SUAP del Comune in cui è registrata l’azienda
- registrarsi presso l’INPS (gestione artigiani o commercianti) per i contributi previdenziali
- attivare la posizione presso l’INAIL per la copertura degli infortuni sul lavoro
Il codice ATECO identifica ufficialmente l’attività. Dal 1º aprile 2025 sono in uso i nuovi codici ATECO. I più utilizzati nel settore sono 81.21.00 per la pulizia ordinaria di edifici, 81.22.00 per altre attività di pulizia specializzata di edifici e impianti industriali e 81.23.10 per disinfezione, sanificazione e disinfestazione.
Il ruolo del commercialista
Per affrontare correttamente questi passaggi, è utile affidarsi a un commercialista esperto, soprattutto nella fase iniziale. Questo professionista può aiutare nella scelta della forma giuridica più adatta, nella valutazione del regime fiscale più vantaggioso e nella gestione delle pratiche.
Avere un riferimento affidabile fin da subito permette di evitare errori e di partire con basi solide, sia dal punto di vista fiscale che organizzativo.
Scopri il nostro conto businessCome aprire un’impresa di pulizie individuale o societaria?
Quando si decide di aprire un’impresa di pulizie, uno dei primi aspetti da valutare è la forma giuridica. Questa scelta influisce su costi, responsabilità, tasse e gestione amministrativa.
Differenza tra ditta individuale, società di persone e società di capitali
La ditta individuale è ideale per chi inizia l’attività in autonomia, magari con un piccolo budget. È facile da aprire, ha costi burocratici contenuti e consente l’accesso al regime forfettario, con una tassazione ridotta, oltre che meno obblighi contabili. Il limite principale è che il titolare risponde con il proprio patrimonio personale per eventuali debiti o problemi legali.
Le società di persone (come la SNC - Società in Nome Collettivo) prevedono la presenza di più soci, che rispondono personalmente per le obbligazioni aziendali. Sono adatte a chi vuole condividere l’impresa con un partner, ma senza costituire una struttura troppo complessa.
Le società di capitali, come la SRL (Società a Responsabilità Limitata) o la SRLS (versione semplificata), sono, invece, indicate per progetti di medio-lungo periodo. Offrono, infatti, il vantaggio di limitare la responsabilità al capitale investito, proteggendo il patrimonio personale. Tuttavia, comportano dei costi iniziali più elevati, una maggiore burocrazia e l’obbligo di tenuta della contabilità ordinaria.
L’alternativa del franchising: vantaggi e limiti
Un’opzione da considerare è anche il franchising. In questo caso si entra a far parte di una rete con un marchio già noto, ottenendo un supporto nella fase di avvio, la formazione, gli strumenti gestionali e campagne marketing centralizzate. Questo può facilitare l’acquisizione dei primi clienti. I limiti? Minore autonomia, vincoli contrattuali, nonché la presenza di costi ricorrenti come le fee d’ingresso e le royalty periodiche sul fatturato.
Quanto costa aprire un’impresa di pulizie?
I costi per aprire un’impresa di pulizie possono variare molto in base alla dimensione del progetto, alla presenza di dipendenti e al tipo di clientela a cui ci si rivolge. In linea generale, si parte da un minimo di 12.000 - 15.000 € per un’attività base, ma si può arrivare anche oltre i 30.000 € per un’impresa più strutturata.
Le spese iniziali comprendono l’acquisto delle attrezzature (aspirapolvere professionali, mono spazzole, vaporizzatori, carrelli), dei materiali di consumo (detersivi, guanti, panni, DPI), di eventuali veicoli aziendali per gli spostamenti e una sede operativa o magazzino. L’investimento in attrezzatura professionale può oscillare tra 2.000 e 6.000 €, mentre un furgoncino usato può costare dai 5.000 € in su.
Ai costi operativi vanno aggiunti quelli burocratici e amministrativi, tra cui:
- registrazione della Partita IVA (gratuita)
- iscrizione al Registro delle Imprese (circa 100 - 200 €)
- presentazione della SCIA al Comune
- contributi INPS (circa 4.450 - 4.550 € annui per la gestione artigiani/commercianti, con eventuali maggiorazioni in base al reddito)
- copertura INAIL
- assicurazione RC professionale (circa 300 - 600 €/anno)
- compenso del commercialista, se si richiede assistenza (300 - 500 € circa per le pratiche iniziali)
Una volta avviata l’attività, inoltre, bisogna tenere in considerazione anche le spese ricorrenti: stipendi per eventuali dipendenti, acquisto continuo di materiali, utenze, manutenzione dei macchinari, marketing e promozione.
Per ottimizzare le spese, molte imprese all’inizio noleggiano le attrezzature invece di acquistarle, esternalizzano parte dei servizi (come l’amministrazione) e, se possibile, optano per il regime forfettario.
Scopri il servizio di fatturazione gratuitoFinanziamenti disponibili e agevolazioni per aprire un’impresa di pulizie
Chi decide di aprire un’impresa di pulizie può accedere a diverse forme di sostegno economico, pensate per facilitare l’avvio di nuove attività, soprattutto da parte di giovani, donne e disoccupati.
Gli incentivi statali e regionali includono contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati e bonus per l’imprenditoria. Tra i programmi più noti ci sono Resto al Sud, ON - Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero e le misure previste dai bandi regionali, pubblicati periodicamente sui siti delle Camere di Commercio o delle Regioni.
Per non perdere queste opportunità, è utile monitorare i portali ufficiali (come invitalia.it, mimit.gov.it o i siti regionali) oppure rivolgersi a un consulente che possa aiutare nella preparazione delle domande, nonché dei business plan richiesti.
A livello fiscale, invece, il regime forfettario è una delle opzioni più convenienti per chi apre un’impresa di piccole dimensioni. Prevede, infatti, un’aliquota del 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni (se si tratta di una nuova attività avviata da chi non ha esercitato impresa nei tre anni precedenti).
Oltre a una tassazione agevolata, questo regime fiscale non prevede l’applicazione dell’IVA, delle ritenuta d’acconto o la redazione di un bilancio annuale.
Quali sono i guadagni dall’aprire un’impresa di pulizie?
Stabilire quanto può guadagnare un’impresa di pulizie dipende da numerose variabili. Tra le principali ci sono:
- il target di clientela (privati, aziende, condomini, enti pubblici)
- il tipo di servizi offerti (pulizie ordinarie, sanificazione, disinfestazione, pulizie industriali o post-cantiere)
- l’area geografica in cui opera
Una piccola impresa, con uno o due addetti, può raggiungere un fatturato mensile tra i 3.000 e i 6.000 € nel corso dei primi mesi. Con una struttura più organizzata (con personale aggiuntivo, furgoni e attrezzature professionali), il fatturato può crescere fino a 10.000 - 15.000 € al mese.
In termini di utile netto, molto dipende dall’efficienza nella gestione dei costi. Al netto di spese per personale, materiali, carburante, contributi e tasse, il margine può variare tra il 20% e il 40% del fatturato. Questo significa che un’impresa ben organizzata può generare profitti mensili tra 600 e 2.400 € già durante il primo anno.
Il tempo medio per rientrare dall’investimento iniziale è di circa 6 - 18 mesi, a seconda del capitale investito e del ritmo con cui si acquisiscono i clienti. Chi parte da solo, con una ditta individuale e dei costi contenuti, può recuperare le spese anche in meno di un anno.
In ogni caso, è fondamentale considerare anche i rischi economici. Tra i più comuni ci sono:
- pagamenti in ritardo da parte dei clienti, soprattutto nel B2B
- concorrenza agguerrita sul prezzo, che può abbassare i margini
- costi fissi (stipendi, contributi, affitto, assicurazioni) da sostenere anche nei periodi di calo della domanda
- clienti poco fidelizzati, che cambiano spesso fornitore per ottenere piccoli risparmi
Al fine di ridurre queste problematiche, è utile puntare su un servizio affidabile, differenziarsi con varie specializzazioni (es. trattamenti antiacaro, sanificazioni certificate) e lavorare fin da subito sulla fidelizzazione, con abbonamenti, offerte personalizzate e una comunicazione trasparente.
Scopri di più su FinomAprire un’impresa di pulizie: come trovare clienti e crescere nel mercato delle pulizie?
Per avere successo nel settore delle pulizie, non basta offrire un buon servizio: bisogna farsi trovare, comunicare in modo efficace e restare nella mente dei potenziali clienti.
Marketing tradizionale e digitale: due approcci complementari
Le strategie tradizionali come volantini, passaparola e annunci locali funzionano ancora, soprattutto per chi lavora in ambito residenziale. Tuttavia, oggi è il canale digitale a fare la differenza. Un sito web professionale, una scheda Google ottimizzata e dei profili social attivi permettono all’impresa di essere visibile proprio quando le persone stanno cercando quel tipo di servizio.
Accanto alla visibilità serve credibilità. Un brand curato, una comunicazione coerente, una divisa riconoscibile e l’uso di prodotti certificati trasmettono affidabilità. Anche le certificazioni professionali possono rafforzare la percezione di serietà e rendere l’impresa più competitiva sul mercato. In questo contesto, anche la gestione delle recensioni online è fondamentale: rispondere in modo attento e professionale dimostra disponibilità e attenzione verso i clienti.
La fidelizzazione dei clienti e una gestione efficiente
Una volta acquisiti i primi contatti, è importante lavorare sulla fidelizzazione. Offerte dedicate, pacchetti su misura o formule in abbonamento aiutano a creare un flusso costante di entrate. Il passaparola, inoltre, se incentivato con piccoli vantaggi, può trasformare i clienti soddisfatti nei migliori alleati per far crescere l’attività.
Per distinguersi davvero, può essere utile ampliare l’offerta con servizi aggiuntivi come sanificazioni, disinfestazioni o piccole manutenzioni. Questo consente di aumentare il valore dei singoli contratti e di soddisfare una domanda più ampia.
Infine, una gestione ben organizzata fa la differenza. Utilizzare software per pianificare gli interventi, monitorare le spese o automatizzare la fatturazione aiuta a lavorare meglio, con meno margini di errore e più tempo da dedicare allo sviluppo dell’impresa.
FAQ
Quanto costa far pulire un appartamento da un’impresa di pulizie?
Il costo varia in base alle dimensioni, al livello di sporco e alla zona in cui si trova l’abitazione, ma in media si va da 40 a 100 € per una pulizia standard di un appartamento di circa 70 - 90 mq. Servizi extra, come la sanificazione o la pulizia post-ristrutturazione, possono far salire ulteriormente il prezzo.
Quanto costa un’impresa di pulizie all’ora?
Il costo orario di un’impresa di pulizie varia in base alla tipologia del servizio e alla città, ma in media oscilla tra 12 e 25 € all’ora. Servizi specializzati o urgenti possono avere tariffe più alte.
Come gestire un’impresa di pulizie?
Gestire un’impresa di pulizie richiede organizzazione e metodo. È importante pianificare bene le attività quotidiane, coordinare i turni del personale, gestire le attrezzature e mantenere un buon rapporto con i clienti. Per lavorare in modo efficiente, può essere utile utilizzare strumenti digitali che semplificano la contabilità, la fatturazione e la gestione delle comunicazioni. Anche la qualità del servizio va sempre monitorata, per garantire dei risultati costanti e fidelizzare la clientela.
Come pubblicizzare un’impresa di pulizie?
L’impresa di pulizie può essere promossa tramite volantini, passaparola e inserzioni locali, ma oggi è fondamentale curare anche la presenza online. Avere un sito web chiaro, una scheda Google aggiornata, dei profili social attivi e raccogliere le recensioni dai clienti aiuta, infatti, ad aumentare la visibilità e la fiducia.
Come fare un preventivo se sono un’impresa di pulizie?
Un preventivo efficace deve tenere conto della metratura, del tipo di ambiente, della frequenza degli interventi e dei servizi richiesti. È importante indicare con chiarezza i costi orari, l’uso di materiali e le eventuali spese di trasferta, personalizzando l’offerta in base alle esigenze del singolo cliente.
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