State pensando di aprire un negozio? In questo articolo andremo a spiegare quali sono i passaggi da seguire prima e durante l’apertura di un negozio, come prevedere i costi e quali step burocratici bisogna seguire.
Come aprire un negozio: requisiti necessari
Aprire un negozio è un processo che necessita di valutazioni preventive e alcune azioni specifiche. In primo luogo, è necessario valutare i costi necessari, analizzare il mercato e trovare il locale adatto. Bisogna poi aprire la partita IVA e soddisfare una serie di adempimenti burocratici previsti dalla legge.
I costi da affrontare per aprire un negozio
Quando si parla di aprire un’attività bisogna tenere conto di una serie di costi connessi. Ci saranno spese legate all’apertura della partita IVA e della società, e costi burocratici necessari a pagare licenze e permessi. A questi si aggiungeranno le spese per l’allestimento dei locali e le uscite regolari per la gestione del negozio prima dell’apertura e una volta avviato.
Costi per aprire un negozio: la partita IVA
La prima azione da mettere in atto per aprire un negozio è aprire la partita IVA. Questo in realtà non prevede costi, a meno che non ci si affidi a un consulente per farsi aiutare. In questo caso i costi saranno quelli relativi alla tariffa di questo professionista.
Costi per aprire un negozio: quanto costa aprire una società
Un altro passaggio essenziale che prevede inevitabilmente dei costi è l’apertura della società. Le spese in questo caso variano in relazione al tipo di società che si decide di aprire:
- Ditta individuale: si paga una cifra di €50 per i servizi di PEC e firma digitale;
- Società di persone: i costi salgono fino a €1.500, a cui vanno aggiunti un centinaio di euro per i diritti di segreteria e i bolli;
- Società a responsabilità limitata: si possono spendere fino a €2.000 di spese notarili.
Qualunque tipo di società si decida di aprire, bisogna aggiungere €200 per l’iscrizione alla Camera di Commercio, anch’essa indispensabile.
Costi per aprire un negozio: adempimenti burocratici
Un altro aspetto da considerare è quello relativo alle autorizzazioni: per aprire un negozio fisico è necessario presentare al comune in cui vuoi aprire la tua attività una SCIA - Segnalazione Certificata Inizio Attività, per dichiarare l’avvio della tua attività. I costi variano in relazione al Comune e possono andare da €0 a €400.
Se il negozio vende alimentari, è necessario aggiungere la registrazione al registro delle imprese alimentari dell’ASL di riferimento, per una spesa media di €50. In quest’ultimo caso bisogna anche frequentare i corsi per ottenere le certificazioni Sab e HACCP. La spesa necessaria per svolgere questi corsi non è particolarmente elevata: il costo medio per l’HACCP si aggira intorno ai €100, mentre il corso Sab può arrivare fino a €1.300. Tuttavia, è possibile frequentare questo corso gratuitamente se si dispone di un ISEE inferiore a €10.000.
Costi per aprire un negozio: allestimento dei locali
Se si decide di aprire un negozio fisico è essenziale procurarsi i locali in cui poterlo fare. Di conseguenza una delle spese maggiori per l’apertura di un negozio è l’acquisto di un locale o l’affitto dello stesso. Il prezzo può variare di molto a seconda della scelta effettuata e dalla zona in cui si decide di aprire la propria attività commerciale. A queste spese potrebbe essere necessario aggiungerne altre per la ristrutturazione del locale scelto.
Una spesa fissa è poi quelle relativa all’allestimento degli interni e alle attrezzature necessarie per portare avanti l’attività. I costi si aggirano sulle decine di migliaia di euro, variando notevolmente a seconda della tipologia specifica di negozio.
Un’ultima spesa è quella relativa all’acquisto di una prima fornitura di merce per poter iniziare a vendere. Anche in questo caso i costi possono essere molto diversi, da poche migliaia di euro fino a centinaia di migliaia per negozi che vendono oggetti di lusso.
Costi per aprire un negozio: gestione
Ai costi necessari per una prima apertura è necessario aggiungere le spese regolari che serviranno per poter gestire il negozio nel corso del tempo. Serviranno soldi per pagare le utenze, le forniture di merce, le spese pubblicitarie e quelle di marketing.
Rimanete aggiornati sulle vostre finanze e aggiornate tutti i dati finanziari in tutte le applicazioni contabili tramite l'integrazione con Finom.
Aprire un negozio a costo zero è possibile?
Spesso i costi per aprire un negozio possono essere eccessivi per chi desidera intraprendere questa strada. Analizziamo alcune possibilità per abbattere i costi il più possibile, per quanto non sia possibile arrivare a una spesa nulla.
Finanziamenti per aprire un negozio
Una possibilità è quella di sfruttare uno dei finanziamenti dedicati a questa categoria di attività, riservati a specifiche categorie di persone o a determinate aree geografiche. Tra questi troviamo:
- Finanziamenti a fondo perduto;
- Finanziamento Resto al Sud;
- Fondo Impresa Femminile;
- Imprese On.
Aprire un negozio in franchising
Questa soluzione presenta una lunga serie di vantaggi dal punto di vista della gestione dell’attività, ma anche una notevole riduzione dei costi. In particolare:
- Si riducono i costi di avvio e gestione perché si è già parte di una rete convenzionata, con prezzi vantaggiosi e agevolazioni dedicate ai commercianti. Inoltre è possibile utilizzare attrezzature, software e arredi in leasing o in comodato d’uso;
- La merce da vendere al dettaglio è spesso fornita in conto vendita, e le rimanenze vengono spesso ritirate gratuitamente, annullando di fatto il rischio di invenduto e relative perdite;
- Oltre a risparmiare sulle spese, c’è il vantaggio di un guadagno garantito, anche nei periodi promozionali.
Per aprire un’attività in franchising, spesso sono necessari tra i €5.000 e €10.000.
Aprire un negozio online
Aprire un negozio online è un’ottima alternativa se si vogliono annullare tutti i costi relativi a locali, adempimenti burocratici e permessi.
Gli unici costi necessari, oltre a quelli relativi alle materie prime, sono quelli per:
- L’acquisto di un dominio web;
- Il servizio di hosting del sito web;
- Il marketing;
- La creazione e la gestione della pagina web.
Se si decide poi di aprire un’attività di dropshipping, o similari, si abbatteranno anche i costi di magazzino, poiché l’acquisto del bene dal fornitore avviene solo dopo che il cliente ha comprato, e sarà il fornitore stesso a inviarlo al destinatario finale.
L'apertura e la gestione di un'attività sono state facilitate da una piattaforma speciale di Finom per PMI, imprenditori e aziende soggette a registrazione.
Adempimenti per aprire un negozio
Per aprire un negozio è necessario rispettare adempimenti specifici, classificabili in tre categorie:
Aprire un negozio: requisiti personali
Per aprire un negozio è necessario possedere alcune caratteristiche personali che possono contribuire al successo, tra cui:
- Passione per il settore scelto;
- Determinazione;
- Capacità di adattamento;
- Abilità di interazione col pubblico.
Aprire un negozio: requisiti morali e professionali
Oltre ai requisiti personali è necessario soddisfare alcuni requisiti morali: non devi aver ricevuto condanne superiori a 3 anni né essere stato dichiarato fallito in precedenti attività.
Per quanto riguarda i requisiti professionali, questi variano molto in relazione al tipo di negozio che si desidera aprire:
- Negozi alimentari: è obbligatorio seguire il corso Sab -necessario per la somministrazione di alimenti e bevande - e ottenere la certificazione HACCP che attesta la formazione in sicurezza alimentare;
- Negozi non alimentari: i requisiti professionali sono legati al tipo di attività svolta. Ad esempio, un negozio in cui si riparano telefono richiede che il personale sia qualificato come tecnico specializzato in riparazioni. Inoltre, lavorando con materiale elettronico, potrebbe essere obbligatorio frequentare un corso antincendio.
Aprire un negozio: autorizzazioni e permessi
Oltre ai requisiti morali personali e professionali, per aprire un negozio è necessario ottenere alcune autorizzazioni e permessi, tra cui:
- Licenze comunali;
- Licenze ambientali;
- Permessi di costruzione/ristrutturazione;
- Sottoscrivere un’assicurazione;
- Rispettare tutti gli adempimenti fiscali.
Per quanto riguarda gli orari di apertura, al giorno d’oggi, salvo precisazioni territoriali, si è liberi di tenere il proprio negozio aperto anche 24/7, volendo.
In caso di società o della presenza di dipendenti, è fondamentale la stesura del DVR (Documento Valutazione Rischi) e la frequenza di corsi relativi alla sicurezza, come quello del Primo Soccorso.
Idee per aprire un negozio originale oggi
Vista la grande concorrenza esistente, per trovare un’idea imprenditoriale vincente è necessario analizzare la richiesta e i negozi già presenti nel settore prescelto. È importante trovare un’idea originale che si adatti a desideri in crescita. Qui di seguito elenchiamo alcune idee che oggi possono avere successo:
- Negozio di abbigliamento;
- Negozio di alimentari;
- Negozio di giocattoli;
- Negozio di distributori automatici;
- Negozio di sigarette elettroniche;
- Negozio di animali e accessori per animali;
- Negozio per veicoli elettrici;
- Negozio biologico o di cosmetici bio;
- Negozio di caffè in capsule.
Come aprire un negozio: da dove cominciare
Ecco i passaggi necessari per poter aprire un negozio:
- Fare un business plan: questo documento serve ad analizzare e comprendere anticipatamente i costi e i ricavi previsti dell’attività;
- Stabilire l’idea di partenza: trovare un’idea originale, che si differenzi dalla massa, è un valore aggiunto alla tua attività;
- Trovare il locale giusto: in relazione al tipo di negozio che vuoi aprire, dovrai stabilire quale possa essere il locale giusto e soprattutto la zona per aprirlo;
- Allestire il locale: una volta trovato il locale adatto al proprio negozio, è necessario allestirlo in modo che sia funzionale al tipo di servizio e prodotti che vengono messi in vendita;
- Acquistare la strumentazione: qualunque tipo di negozio necessita di un registratore di cassa, un POS e sicuramente un telefono. Per alcune attività specifiche, sarà necessario acquistare anche strumentazioni specifiche adatte al servizio proposto;
- Selezionare la merce: prima di poter iniziare a vendere, bisogna selezionare quali dei prodotti della categoria prescelta si desidera vendere nel proprio negozio;
- Assumere personale: in ultimo, nella maggior parte dei casi, sarà necessario assumere almeno un’altra persona per poter condividere gli oneri di gestione del negozio.
Business plan per aprire un negozio
La stesura di un business plan è un passaggio fondamentale per l’avvio di qualunque attività. Si tratta di un documento in cui è presente l’analisi di mercato, la definizione del target di clientela, la strategia di marketing e vendita, il piano finanziario, l’organizzazione del team e la gestione delle operazioni.
Per quanto riguarda il piano finanziario, lo scopo è analizzare i costi e i ricavi che il negozio dovrà affrontare. Per fare questo potrebbe essere necessario affidarsi a un programma di gestione, che aiuta a ipotizzare soprattutto spese e ricavi futuri.
Un altro aspetto fondamentale da introdurre nel business plan è come gestire l’inventario in modo che il negozio sia sempre fornito di tutto ciò che viene richiesto dai clienti.
Aprire un negozio: iter burocratico
Andiamo ora a osservare quali sono i passaggi burocratici da affrontare per aprire un negozio:
- Prima di tutto, bisogna stabilire la tipologia di azienda che si vuole aprire, basandosi principalmente sulle dimensioni del negozio. Può essere una ditta individuale, una società semplice o una società a responsabilità limitata;
- Scelta la società, bisogna aprire la partita IVA e iscrivere la società alla Camera di Commercio;
- Bisogna poi comunicare l’inizio dell’attività, presentando la SCIA al comune;
- Infine, è necessario registrare i libri contabili e completare tutte le formalità che riguardano l’assunzione dei dipendenti.
Scegliere la forma giuridica: impresa individuale, società di persone o società a responsabilità limitata (SRL)
Qualsiasi forma giuridica possiede pro e contro:
- Una ditta individuale è vantaggiosa per quanto riguarda i tempi rapidi di apertura, i costi quasi nulli e i regimi semplificati. Di contro, però, la responsabilità e gli oneri fiscali ricadono sull’unico titolare, e portano ad un’aliquota superiore;
- Una società invece necessita di un notaio per essere aperta ed eventualmente modificata in seguito, richiedendo tempi e costi maggiori. Al contempo, però, l’onere fiscale viene suddiviso tra i soci e le aliquote sono di conseguenza inferiori. Tra i vari tipi di società si consiglia la società di persone perché meno costosa e perché una società per azioni richiede un impianto contabile rigido.
Come aprire partita IVA per un negozio
Aprire una partita IVA negli ultimi anni è diventato molto semplice ed è un’azione che può essere fatta direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, per quanto il processo sia semplice, può presentare alcune insidie, legate soprattutto al codice ATECO da dover inserire. Per questo motivo si consiglia di affidarsi a un consulente.
Il regime fiscale e i contributi previdenziali
È necessario poi effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio e inviare la dichiarazione di inizio attività al Comune, almeno 30 giorni prima dell’apertura. Questo documento è chiamato SCIA, e sostituisce di base quella che una volta era la licenza necessaria ad aprire un negozio. Va consegnato presso lo Sportello unico delle attività produttive (SUAP) del Comune in cui si desidera aprire l’attività commerciale.
Attività che non necessitano licenza
Secondo il Decreto Bersani numero 114 del 31 marzo 1998, al giorno d’oggi non è più necessaria la licenza per aprire un negozio che presenta dimensioni inferiori a 250 metri quadrati nei comuni con più di 10.000 mila abitanti e 150 metri quadrati nei comuni con meno di 10.000 mila abitanti. L’unica eccezione riguarda i tabaccai, poiché vendono prodotti soggetti a Monopolio statale.
Lo stesso decreto suddivide però i negozi in alimentari e non alimentari, in quanto i primi devono procedere all’ottenimento di certificazioni specifiche, frequentando i già citati corsi SAB e HACCP.
Per quanto riguarda i negozi non alimentari, invece, le specifiche possono essere differenti e legate alla tipologia di negozio. Ad esempio, in un negozio di vestiti bisogna conoscere il metodo di etichettatura oppure, se il negozio si concentra sull’abbigliamento tecnico, potrebbe essere necessario conoscere le norme da seguire per vendere tali prodotti.
Consigli e suggerimenti per aprire un negozio di successo
Per aprire un negozio che abbia successo non è però sufficiente seguire l’iter burocratico, poiché questo permette sì di aprire un negozio, ma non ne garantisce il successo!
Di seguito andiamo a suggerire metodi per ridurre i costi e pubblicizzare il negozio così da attrarre una clientela numerosa.
Come ottenere una riduzione dei costi
Per poter avere successo aprendo un negozio, uno degli aspetti principali è quello relativo alla riduzione dei costi. Elenchiamo qui alcuni consigli che possono essere utili in merito:
- Registrare tutti gli acquisti;
- Creare dei centri di costo;
- Monitorare costantemente il magazzino;
- Analizzare i margini di vendita;
- Verificare con attenzione le giacenze per prodotto;
- Analizzare i fornitori;
- Lavorare sulla fidelizzazione dei clienti.
Tecniche di marketing per pubblicizzare il tuo negozio
Un altro aspetto fondamentale è quello relativo alla pubblicità e alle strategie di marketing per attrarre i clienti presso il proprio negozio. Ecco alcuni suggerimenti che possono essere seguiti per migliorare l’attrattività del proprio negozio:
- Organizzare eventi, iniziative e corsi presso il negozio;
- Collaborare con altri negozianti;
- Partecipare alle attività di enti di categoria;
- Sostenere una causa;
- Creare offerte e promozioni, tra cui servizi gratuiti;
- Fare pubblicità sui media locali;
- Ottimizzare la presenza online grazie a un sito web o pagine sui social network;
- Interagire, coinvolgere e conversare con i clienti;
- Curare le confezioni dei prodotti;
- Formare i collaboratori.
Domande Frequenti
Come si registra un negozio presso la Camera di Commercio?
Per iscrivere un negozio alla camera di Commercio si può usare il servizio telematico ComUnica. L’iscrizione deve essere effettuata entro 30 giorni dall’apertura e sono necessarie una PEC e una firma digitale.
Per poter effettuare la registrazione è sufficiente:
- Accedere alla piattaforma;
- Scegliere il modello di domanda e compilarlo;
- Versare i diritti di segreteria e la tassa di concessione governativa;
- Inviare.
È meglio aprire un negozio fisico o online?
Aprire un negozio online è ormai la nuova frontiera di commercio al dettaglio, ed è molto utile in quanto può facilmente ampliare l’area geografica raggiungibile e, di conseguenza, la clientela. Inoltre, il servizio è disponibile 24 ore su 24 e dà modo di raccogliere informazioni utili sulle abitudini della clientela.
Come scegliere il nome giusto per il mio negozio?
Il nome ideale del tuo negozio dovrebbe rispettare alcune caratteristiche. In particolare, dovrebbe essere:
- Facile da pronunciare;
- Facile da ricordare;
- Unico e caratteristico;
- Disponibile (dunque, non deve essere già utilizzato da altri);
- Indicativo dell’area geografica del negozio;
- A preferenza, accompagnato da un logo.
Quanto tempo ci vuole per aprire un negozio?
Le tempistiche di apertura di un negozio possono variare molto. Tempi più lunghi sono generalmente dovuti alla ristrutturazione dei locali o al totale allestimento degli stessi. Generalmente si riesce ad aprire un negozio in un periodo di tempo che va dai 6 ai 18 mesi, in relazione alle attività da portare a termine.
I tempi burocratici sono abbastanza rapidi, e possono impiegare fino a un mese per le società, in relazione al periodo dell’anno.
Come posso promuovere il mio negozio appena aperto?
Oltre ai metodi di marketing più tradizionali, al giorno d’oggi hanno enorme utilità i social network e l’influencer marketing, due metodologie che permettono di raggiungere pressoché chiunque e pubblicizzare la propria attività.
È meglio aprire un negozio indipendente o un franchising?
Il franchising è un metodo molto gettonato che fornisce ottime opportunità di successo. I vantaggi ad esso collegati sono i costi ridotti, un network già attivo e un brand con strategie di successo già sperimentate e verificate. Il franchising è perfetto per coloro che non hanno molta esperienza e che non hanno un brand privato da voler commerciare. Un altro enorme vantaggio è dovuto all’assistenza comprensiva che il marchio mette a disposizione per i nuovi affiliati.
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