2000 euro lordi quanto sono netti? È una domanda molto frequente tra freelance e imprenditori. Vediamo alcuni esempi per capire quanto resta effettivamente, a seconda del regime fiscale.

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Differenza tra lordo e netto per chi lavora in proprio

Parlando di compensi, bisogna distinguere tra lordo e netto: il primo è l’importo pattuito, il secondo è ciò che si incassa effettivamente dopo tasse e contributi.

Per chi ha una Partita IVA, la differenza è ancora più marcata: non ci sono trattenute automatiche né tutele come ferie, TFR o malattia. Si applicano due regimi fiscali:

  • Forfettario, possibile fino a 85.000 € di ricavi, con flat tax;
  • Ordinario, contabilità completa e IRPEF a scaglioni.

2000 euro lordi al mese: quanto sono netti?

Entriamo più nel dettaglio di quanto sono al netto 2000 € lordi al mese.

Professionista in regime forfettario

Con una Partita IVA in regime forfettario, il reddito imponibile si calcola applicando un coefficiente di redditività legato al codice ATECO (es. 78% per professionisti, 40% per commercianti, 67% per artigiani). Su questo si calcolano i contributi INPS (26,07%) e l’imposta sostitutiva (flat tax del 15% o del 5% nei primi 5 anni).

Esempio con coefficiente 78%:

  • Lordo mensile: 2.000 €
  • Imponibile lordo: 2.000 € × 78% = 1.560 €
  • INPS (26,07% dell’imponibile lordo): 406,69 €
  • Imponibile netto: 1.560 € - 406,69 € = 1.153,31 €
  • Imposta 15% sull’imponibile netto: 172,99 € 
    Imposta 5% sull’imponibile netto (nei primi cinque anni): 57,67 €
  • Calcolo del Netto reale: 
    2.000 € − 406,69 € −172,99 € = 1.420,32 € (con aliquota 15%) 
    2.000 € − 406,69 € − 57,67 € = 1.535,64 (con aliquota 5%)

Ditta individuale in regime forfettario

Per una ditta individuale in regime forfettario, il coefficiente di redditività è spesso più basso (ad esempio 40% per attività commerciali), ma si applicano contributi INPS fissi, pari a circa 4.400 € l’anno, indipendentemente dal reddito. A questi può aggiungersi una quota variabile se si supera una soglia minima di guadagno (circa 17.500 € annui).

Esempio (coefficiente 40%):

  • Lordo mensile: 2.000 €
  • Imponibile lordo: 2.000 € × 40% = 800 €
  • INPS fisso mensile: circa 367 €
  • Imponibile netto: 800 € - 367 € = 433 €
  • Imposta 15% sull’imponibile netto: 64,95 €
    Imposta 5% sull’imponibile netto (nei primi cinque anni): 21,65 €
  • Calcolo del Netto reale: 
    2.000 € - 367 € - 64,95 € = 1.568,05 € (con aliquota 15%)
    2.000 € -367 € -21,65 € = 1.611,35 € (con aliquota 5%)

Partita IVA in regime ordinario

Nel regime ordinario, la tassazione si basa sulle aliquote IRPEF a scaglioni:

  • 23% fino a 28.000 €
  • 35% da 28.001 a 50.000 €
  • 43% oltre i 50.000 €

A differenza del regime forfettario, è possibile usufruire di deduzioni e detrazioni fiscali (come spese sanitarie, assicurazioni, contributi, ecc.) che riducono l’imponibile o l’imposta da pagare.

Esempio indicativo (reddito lordo 24.000 € annui):

  • Contributi INPS (Gestione Separata, 26,07%): 6.256,80 €
  • Reddito imponibile IRPEF: 17.743,20 €
  • IRPEF (aliquota 23% sul primo scaglione): 4.080,94 €
  • Netto mensile stimato: circa 1.138 €

Lavoratore dipendente

Nel lavoro dipendente, il netto in busta paga dipende: dal contratto collettivo applicato (CCNL), dalla Regione e dal Comune di residenza (che influenzano le addizionali IRPEF) e dalle eventuali detrazioni fiscali spettanti.

Su uno stipendio lordo mensile di 2.000 €, il netto si colloca in media tra 1.450 e 1.500 €.

ProfiloRegime fiscale o contrattoNetto mensile stimato
ProfessionistaForfettario (coeff. 78%)1.420 € (15%) – 1.535 € (5%)
Ditta individualeForfettario (coeff. 40%) + INPS fisso1.568 € (15%) – 1.611 € (5%)
Partita IVA ordinariaIRPEF a scaglioni (23% su 17.743 €)Circa 1.138 €
Lavoratore dipendenteCCNL medio + addizionali + detrazioni1.450 – 1.500 €

Come calcolare il netto a partire dal lordo?

Nel regime forfettario, si parte dal lordo mensile pattuito, si applica il coefficiente di redditività e su quel valore si calcolano i contributi INPS e l’imposta sostitutiva del 15% o del 5%. Il risultato, dopo aver sottratto contributi e imposta, è il netto mensile stimato.

Nel regime ordinario, invece, si sottraggono prima i contributi INPS dal lordo, poi si calcola l’IRPEF secondo le aliquote a scaglioni. In questo caso è possibile applicare anche deduzioni e detrazioni, per ridurre l’imposta dovuta.

È importante distinguere tra:

  • Lordo pattuito, l’importo concordato col cliente;
  • Imponibile fiscale, la base su cui si calcolano tasse e contributi;
  • Netto reale, quanto si incassa effettivamente.

Strategie per ottimizzare il proprio compenso netto

Nel regime ordinario, è possibile ridurre l’imponibile con deduzioni e detrazioni.

Il regime forfettario conviene se si hanno pochi costi e ricavi sotto gli 85.000 €, ma con spese elevate è più vantaggioso l’ordinario.

È bene anche scegliere con attenzione tra Gestione Separata (aliquote alte, nessun minimo) e Gestione Commercianti/Artigiani (contributi fissi, ma potenzialmente più convenienti).

Domande frequenti

Quanto si guadagna netto con 2000 euro lordi al mese nel regime forfettario?

Con 2.000 € lordi al mese, un professionista in regime forfettario (coefficiente 78%, Gestione Separata) guadagna circa 1.420 € netti con imposta al 15% o 1.535 € al 5%.

Chi ha Partita IVA quanto guadagna davvero al netto se fattura 2000 euro lordi al mese?

Chi ha Partita IVA e fattura 2.000 € al mese guadagna:

  • 1.420–1.535 € netti con regime forfettario (coefficiente 78%, INPS 26,07%, imposta 15% o 5%)
  • Circa 1.138 € netti con regime ordinario, dopo contributi e IRPEF al 23%.

Ditta individuale nel 2025: quanti sono netti 2000 euro lordi al mese?

Nel 2025, una ditta individuale in regime forfettario (coefficiente 40%, INPS fisso mensile di circa 367 €) guadagna al netto: circa 1.568 € con imposta al 15% o circa 1.611 € al 5%.

Quanto rimane netto da 2000 euro lordi con la gestione separata INPS?

Con la Gestione Separata INPS (aliquota 26,07%) e coefficiente di redditività al 78%, da 2.000 € lordi al mese restano netti: circa 1.420 € con imposta sostitutiva al 15% o circa 1.535 € al 5%.

Quanto incidono i contributi INPS su 2000 euro lordi al mese nel forfettario od ordinario?

Nel regime forfettario con Gestione Separata, i contributi INPS (26,07% su imponibile del 78%) incidono per circa 407 €. Nel regime ordinario, la stessa aliquota applicata all’intero lordo porta i contributi a circa 521 €.

Forfettario od ordinario: qual è il regime fiscale più conveniente per un professionista con 2000 euro lordi al mese?

Con 2.000 euro lordi al mese, il regime forfettario è in genere più conveniente per un professionista, grazie a imposte più basse e a una gestione semplificata.

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