La scelta del nome dell’azienda è uno dei primi passaggi essenziali per avviare un’impresa. In questa guida analizzeremo gli aspetti da considerare nella scelta del nome aziendale, con indicazioni pratiche per individuare una denominazione efficace e sostenibile nel tempo.

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Se vuoi accelerare il processo creativo, puoi affidarti a strumenti digitali come un generatore di nomi basato su AI, capace di suggerire opzioni originali e in linea con la tua identità. Esistono anche soluzioni specifiche, come un generatore di nomi per aziende, utili per esplorare rapidamente combinazioni efficaci e memorabili.

Nome azienda: perché è così importante?

Il nome commerciale è il primo elemento distintivo di un’impresa. Viene utilizzato in ogni contesto formale e operativo: dai documenti legali alle fatture, fino alla presenza online. Per questo motivo, deve essere scelto con grande attenzione.

Una buona denominazione dovrebbe suggerire l’ambito di attività, ma senza risultare limitante. Per essere efficace, il nome dell’azienda deve essere: facile da ricordare, da scrivere e da pronunciare, anche per chi non conosce il brand.

Come scegliere il nome di un’azienda?

Una strategia molto diffusa per scegliere il nome di un’azienda è partire da parole già esistenti, magari prese da altri contesti, e adattandole alla propria identità. Di seguito, alcune tecniche utilizzate da imprenditori e brand noti per trovare dei nomi efficaci e riconoscibili.

Ispirarsi a un concetto che identifichi le ambizioni dell’azienda

Alcuni marchi hanno scelto dei termini simbolici, capaci di evocare concetti ampi e coerenti con la missione dell’impresa. Nike, ad esempio, prende il nome dalla dea greca della vittoria: una scelta che richiama valori come successo, performance e competizione, perfettamente in linea con il posizionamento nel settore sportivo.

Un approccio simile è stato adottato da Amazon, che si è ispirato al fiume con la maggiore portata d’acqua al mondo in modo da comunicare l’ampiezza e la varietà della propria offerta.

Scegli il nome che meglio racconta la tua storia

In altri casi, il nome dell’azienda prende spunto da un episodio personale. È il caso di Virgin: come racconta Richard Branson, il nome fu scelto perché i fondatori erano “vergini” nel mondo del business, senza alcuna esperienza precedente. Una scelta che riflette autenticità, determinazione e grande spirito imprenditoriale.

Anche se non sempre immediatamente chiari al pubblico, questi nomi contribuiscono a costruire una narrazione coerente e a rafforzare l’identità del brand nel tempo.

Come creare un nome per un’azienda?

Nel momento in cui si va a scegliere il nome della propria azienda, si potrebbe preferire una parola del tutto nuova, invece di ricorrere a termini già esistenti. Si tratta di un approccio creativo, adottato anche da brand internazionali, che consente di definire un’identità unica e fortemente riconoscibile. 

1. Inventa una parola

Una possibilità è creare un nome del tutto nuovo, partendo da suoni o da combinazioni inedite. In alternativa, si può scegliere una parola già esistente ma poco utilizzata, purché sia coerente con l’identità del marchio.

È il caso di Twitter (oggi X): il termine esisteva già nella lingua inglese, dove significa “cinguettio” o “parlare in modo rapido, soprattutto di argomenti leggeri”. I fondatori lo scelsero perché descriveva perfettamente la natura sintetica e immediata dei messaggi che si potevano pubblicare sulla piattaforma.

2. Usa un acronimo

Creare un acronimo a partire da parole significative è un’altra tecnica abbastanza diffusa. Un esempio noto è IKEA: le lettere del nome derivano dall’unione tra le iniziali del fondatore, Ingvar Kamprad, e quelle della fattoria dove era cresciuto, Elmtaryd, e del villaggio più vicino: Agunnaryd. Il risultato è una denominazione distintiva, con un forte valore personale.

3. Crea un collage di parole che per te sono significative

Un’ulteriore possibilità consiste nel creare un nome unendo più termini legati alla storia dell’azienda. È il caso di Adidas, nato dalla fusione tra il nome e il cognome del fondatore, Adolf “Adi” Dassler. Un esempio concreto di come un naming semplice possa riflettere l’identità del brand in modo diretto ed efficace.

Che cosa si deve considerare quando si crea un nome di società?

Indipendentemente dal metodo utilizzato per definire il nome di un’azienda, ci sono alcuni criteri fondamentali da tenere in considerazione per effettuare una scelta davvero ottimale.

Trova un nome semplice da ricordare e pronunciare

Un nome efficace è quello che i clienti riescono a memorizzare e a ripetere senza difficoltà. Termini troppo lunghi, complessi o con grafie ambigue possono compromettere il passaparola e la riconoscibilità del brand. Anche un nome originale rischia di perdere efficacia se non è intuitivo nella pronuncia o nella scrittura.

Pensa all’aspetto del nome dell’azienda come logo

Se il nome è destinato a diventare anche un logo, è utile valutarne fin da subito l’impatto visivo. Parole brevi, facili da leggere e ben bilanciate graficamente risultano più efficaci. Brand come Google, Facebook o Nike ne sono un esempio concreto: il nome stesso è diventato un elemento distintivo e immediatamente riconoscibile.

Verifica la disponibilità del marchio

Prima di registrare il nome scelto, è importante controllare che non sia già stato depositato come marchio da altre imprese, sia in Italia che all’estero. La verifica può essere effettuata tramite il sito dell’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi), dell’EUIPO (European Union Intellectual Property Office) o attraverso un consulente specializzato.

Non cercare di seguire troppo le tendenze quando scegli il nome di un’azienda

Un nome moderno o legato a una tendenza del momento può apparire efficace, ma rischia di perdere significato nel tempo. Se l’obiettivo è costruire un’identità solida e duratura, è preferibile evitare riferimenti effimeri o mode passeggere. Un nome semplice, chiaro e ben strutturato mantiene la sua efficacia anche a distanza di anni.

Registra il nome della tua attività

In Italia, il nome di un’impresa va registrato presso la Camera di Commercio della provincia in cui ha sede l’attività. Per tutelare anche il marchio, è possibile presentare domanda di deposito all’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi).

Verificare la disponibilità del dominio

Per garantire una presenza online efficace, è fondamentale che il nome del dominio sia disponibile e coerente con l’identità del brand. Prima di procedere, è utile verificarne la disponibilità tramite i servizi offerti dai provider, come i generatori di nomi o i motori di ricerca integrati.

Una pratica comune consiste nell’acquistare più estensioni dello stesso dominio (ad esempio .it, .com, .net) in modo da tutelare la propria identità digitale e prevenire potenziali utilizzi da parte di terzi.

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Considera la forma giuridica della tua attività

La forma giuridica incide direttamente sulla denominazione dell’impresa, poiché sigle come S.r.l., S.n.c. o S.p.A. devono essere incluse nel nome ufficiale. Per questo motivo, è consigliabile verificare che il nome scelto mantenga una buona armonia anche una volta affiancato alla sigla.

Ad esempio, nel caso di un imprenditore di nome Dario Sassi, utilizzare l’acronimo del nome e cognome (come “DS”) seguito da “S.r.l.” potrebbe generare un effetto poco fluido o difficile da pronunciare, compromettendo la chiarezza del brand.

Scegli un nome che non limiti l’espansione della tua impresa

Un nome eccessivamente specifico, legato a un’area geografica o a un prodotto unico, può ostacolare l’espansione dell’attività nel lungo periodo. Ad esempio, una denominazione come “Solo Libri” avrebbe reso più difficile per Amazon ampliare la propria offerta oltre il settore editoriale. Un nome efficace, invece, lascia spazio a sviluppi futuri e si adatta con flessibilità a nuove strategie commerciali.

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