La dilazione di pagamento è uno strumento pratico per alleggerire la pressione finanziaria sulle spese aziendali o personali. In questa guida ti spieghiamo che cos’è, come funziona e quando può essere una scelta strategica.

Contenuti

Che cos’è la dilazione di pagamento?

La dilazione di pagamento è un accordo tra debitore e creditore che permette di posticipare la data di scadenza di un pagamento.

Al posto di un pagamento immediato, ci si accorda per il saldo del debito in una data futura o in più soluzioni. Il significato di dilazione di pagamento sta proprio in questa flessibilità: non è una cancellazione del debito, ma una sua riprogrammazione nel tempo.

Questo strumento si rivela fondamentale per freelance e piccole imprese che devono gestire flussi di cassa variabili e mantenere un buon rapporto con i fornitori, proteggendo la liquidità del business.

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Qual è la base legale della dilazione di pagamento?

La dilazione dei pagamenti non è solo una prassi commerciale, ma trova le sue fondamenta nel Codice civile italiano, che regola le obbligazioni tra le parti e si basa sulla loro autonomia contrattuale.

L’accordo fa riferimento ai principi dell’articolo 1182 del Codice civile, che disciplina il luogo dell’adempimento, e dell’articolo 1282, sulla produzione di interessi. Quando si chiedi una dilazione si modificano i termini di pagamento originali; per questo un contratto di pagamento dilazionato in forma scritta è sempre la scelta migliore per evitare malintesi.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della dilazione di pagamento?

Come ogni strumento finanziario, anche la dilazione presenta vantaggi e svantaggi che devi considerare.

Il beneficio principale per il debitore è la gestione della liquidità. Posticipare un’uscita permette di usare le risorse per altre urgenze, superando difficoltà temporanee senza danneggiare la reputazione commerciale.

D’altra parte, dal lato del creditore, concedere una dilazione può fidelizzare un buon cliente, dimostrando flessibilità e rafforzando il rapporto commerciale. Permette inoltre di concludere una vendita che altrimenti potrebbe saltare.

Lo svantaggio come debitore è il possibile costo aggiuntivo. Spesso vengono applicati degli interessi per la dilazione del pagamento, che aumentano l’importo totale del debito.

Invece, per chi concede la dilazione (il creditore), il rischio è duplice: il ritardo nell’incasso peggiora la propria liquidità e aumenta il rischio di insolvenza, con possibili costi per il recupero crediti.

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Quali tipi di dilazione di pagamento esistono?

Esistono diverse tipologie di dilazione di pagamento, le principali sono:

  • Pagamento a scadenza differita: l’importo viene pagato in un’unica soluzione dopo una data prestabilita (es. a 30, 60 o 90 giorni dalla fattura). È chiamato anche pagamento a rimessa diretta.
  • Pagamento rateale: l’importo è suddiviso in più rate da versare periodicamente fino all’estinzione del debito.
  • Dilazione con garanzia cambiaria: quando il pagamento dilazionato è garantito da cambiali, pagherò o altri titoli di credito.
  • Dilazione tramite finanziamento: il pagamento avviene attraverso un prestito o credito al consumo (come nei servizi Buy Now Pay Later), che viene poi rimborsato a rate.

Queste modalità possono applicarsi sia in ambito privato sia con enti pubblici. Ad esempio, per i debiti fiscali con l’Agenzia delle Entrate esistono specifiche forme di rateizzazione: oggi il pagamento delle rate delle dilazioni viene effettuato tramite bollettini precompilati (pagoPA o RAV).

È bene ricordare che il codice tributo 9001 non è più utilizzato come codice generico per tutte le dilazioni, ma solo in casi specifici (come il pagamento delle imposte dopo controlli automatici).

Come dilazionare un pagamento?

Ottenere una dilazione richiede un approccio proattivo e trasparente. Bisogna contattare il creditore prima della scadenza, spiegare la situazione con onestà e presentare una proposta chiara.

Si prepara una richiesta formale scritta (via email o PEC) in cui si indica la nuova data di scadenza o un piano rateale. Formalizzare l’accordo in un contratto di pagamento dilazionato è la soluzione più sicura per tutelare entrambe le parti.

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Che cos’è la dilazione di pagamento non onerosa?

Una dilazione di pagamento non onerosa è un accordo in cui il creditore permette di posticipare il pagamento senza applicare alcun interesse. L’importo che si paga alla nuova scadenza sarà identico a quello originale.

Questa forma di dilazione è un grande gesto di fiducia da parte del fornitore e solitamente viene concessa nell’ambito di rapporti commerciali solidi. Per chi la riceve, è un vantaggio netto: si ottiene ossigeno per la propria liquidità senza alcun costo extra.

Che cosa sono gli interessi per dilazione di pagamento?

Gli interessi per dilazione di pagamento sono il costo che il creditore chiede per concedere più tempo. Rappresentano una compensazione per il suo mancato incasso immediato e per il rischio che si assume.

Questi interessi, chiamati corrispettivi, sono calcolati sull’importo dovuto per tutto il periodo della dilazione. Il tasso può essere quello legale o uno diverso, purché concordato per iscritto e non superiore alla soglia di usura, che viene aggiornata trimestralmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Come si calcola l’interesse per la dilazione di pagamento?

Il calcolo degli interessi per dilazione di pagamento è un’operazione semplice. Servono l’importo del debito, il tasso di interesse annuo e i giorni di dilazione.

La formula è:

Interesse = (Capitale × Tasso di interesse × Tempo) / 365

Dove:

  • Capitale (C) è l’importo del debito.
  • Tasso di interesse (r) è il tasso annuo concordato (es. 2% si scrive 0,02).
  • Tempo (t) è il numero di giorni di dilazione.

Ad esempio, per posticipare di 60 giorni un pagamento di 2.000 € al tasso legale del 2025 del 2%, il calcolo sarà:

(2.000 € × 0,02 × 60) / 365 = 6,58 €

Bisognerà quindi corrispondere 6,58 € di interessi.

La dilazione di pagamento è un finanziamento?

La dilazione di pagamento tecnicamente non è un finanziamento, perché non prevede l’erogazione di nuova liquidità da parte di un istituto di credito.

La dilazione, invece, è un accordo commerciale che modifica solo i termini di pagamento di un debito già esistente, senza alcun passaggio di nuovo denaro. È una facilitazione concessa direttamente dal fornitore.

Che cos’è il contratto di pagamento dilazionato?

Il contratto di pagamento dilazionato è il documento scritto che formalizza l’accordo. Mettere tutto nero su bianco è fondamentale per evitare malintesi.

Questo accordo deve contenere elementi essenziali: dati delle parti, importo del debito, nuova scadenza o piano rateale, eventuale tasso di interesse e conseguenze in caso di mancato rispetto dei nuovi termini. Funge da prova legale e tutela entrambi.

Come si presenta un facsimile di dilazione di pagamento?

Richiedere formalmente una dilazione dimostra professionalità. La richiesta deve contenere i dati per identificare la fattura e la proposta di pagamento.

Ecco un facsimile di dilazione di pagamento che può essere adattato:

Oggetto: Richiesta dilazione pagamento Fattura n. [Numero Fattura]

Spett.le [Nome Fornitore],

con la presente facciamo riferimento alla fattura in oggetto, di [Importo] €, con scadenza il [Data Scadenza Originale].

A causa di temporanee esigenze di liquidità, chiediamo di poter posticipare il termine di pagamento. Proponiamo di saldare l’importo entro il [Nuova Data Proposta] (oppure: “tramite [Numero] rate mensili da [Importo] €”).

Certi della Vostra comprensione, restiamo in attesa di un cortese riscontro.

Cordiali saluti,

[Nome e Cognome/Nome Azienda]

[Partita IVA/Codice Fiscale]

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