Il codice tributo 4730 è l’identificativo da utilizzare per versare l’acconto IRPEF trattenuto dal sostituto d’imposta. Scopri quando si usa, come si calcola e quali sono le scadenze da rispettare.
Codice tributo 4730 cos’è e a cosa si riferisce
Il codice 4730 indica l’acconto IRPEF trattenuto dal datore di lavoro in fase di conguaglio, sulla base del modello 730/4 ricevuto. Si riferisce ai debiti IRPEF del dipendente, non a versamenti spontanei del contribuente.
Il codice tributo 4730 si applica solo alle persone fisiche o anche alle imprese?
Il codice 4730 non deve essere usato da liberi professionisti o imprenditori per pagare le proprie imposte personali, né dalle aziende per versare imposte dovute dalla società. È riservato esclusivamente ai sostituti d’imposta per versare all’Erario le ritenute IRPEF trattenute ai dipendenti dopo il conguaglio fiscale.
Il codice tributo 4730 può essere utilizzato per pagamenti internazionali o si applica solo in Italia?
Il codice tributo 4730 è valido solo per il sistema fiscale italiano. Non può essere utilizzato per versamenti IRPEF relativi a redditi prodotti all’estero o da soggetti non residenti in Italia.
Quando si utilizza il codice tributo 4730?
Il codice tributo 4730 viene utilizzato quando il sostituto d’imposta deve versare all’Erario l’acconto IRPEF trattenuto al contribuente in busta paga.
Dal 2025, i sostituti d’imposta con massimo 5 dipendenti al 31 dicembre dell’anno precedente possono evitare il Modello 770 grazie a una nuova procedura semplificata. Il Provvedimento n. 25978/2025 dell’Agenzia delle Entrate consente di inviare ogni mese, con il modello F24, tutte le info su ritenute, crediti compensati e interessi (incluso il codice tributo 4730).
In quali casi il codice tributo 4730 non è applicabile?
Il codice 4730 non si utilizza quando non c’è un debito IRPEF da trattenere. Non va usato nemmeno da chi paga le imposte in autonomia con F24, né per il versamento del saldo IRPEF (codice 4731).
Come compilare correttamente il modello F24 con il codice tributo 4730?
Il codice tributo 4730 va inserito nella sezione “Erario” del modello F24, con l’anno d’imposta (es. 2025) e l’importo nella colonna “importi a debito versati”. I campi “codice ufficio”, “codice atto” e “Totale B” (se non ci sono crediti) restano vuoti.

Errori comuni nella compilazione del codice tributo 4730 nel F24
Alcuni errori frequenti sono:
- Inserire un anno di riferimento errato;
- Confondere il codice 4730 con il 4731;
- Lasciare vuoti i campi obbligatori;
- Compilare campi non richiesti
Codice tributo 4730 e registrazione contabile: come contabilizzarlo correttamente
Una volta effettuato il pagamento dell’acconto IRPEF con codice tributo 4730, è importante procedere anche alla sua corretta registrazione contabile.
In contabilità ordinaria, il versamento può essere annotato con una scrittura del tipo:
Data | Descrizione | Dare | Avere |
30/06/2025 | Versamento acconto IRPEF 40% (4730) | Erario c/IRPEF | Banca c/c (conto corrente) |
Quali normative fiscali regolano l’utilizzo del codice tributo 4730?
Il codice 4730 segue la normativa IRPEF e le regole dell’Agenzia delle Entrate su acconti e saldi fiscali. Le istruzioni aggiornate sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Quali documenti devono essere conservati dopo il pagamento con codice tributo 4730?
Dopo aver effettuato il pagamento, è fondamentale conservare:
- La ricevuta del modello F24 trasmesso;
- La prova dell’addebito bancario (se effettuato online);
- Eventuali calcoli o documentazione di supporto alla determinazione dell’importo.
Codice tributo 4730: scadenze e pagamenti
Le scadenze variano in base all’importo dovuto:
- Se l’importo è inferiore a 257,52 €, il pagamento va effettuato in un’unica soluzione entro il 30 novembre.
- Se l’importo supera i 257,52 €, si versa in due rate: il 40% entro il 30 giugno (con il codice tributo 4730) e il 60% entro il 30 novembre.
Modalità di pagamento per il codice tributo 4730
Il pagamento si effettua utilizzando il modello F24 che può avvenire:
- Tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate;
- Con il servizio di home banking offerto dalla propria banca;
- Rivolgendosi a intermediari abilitati, come commercialisti o CAF.
Codice tributo 4730 ravvedimento operoso: come regolarizzare i pagamenti in ritardo
Il ravvedimento operoso per il codice tributo 4730 si può applicare in caso di:
- Mancato pagamento entro le scadenze previste (30 giugno),
- Pagamento parziale dell’importo dovuto,
- Errori formali nella compilazione del modello F24.
Come calcolare sanzioni e interessi per il codice tributo 4730
Dal 1° settembre 2024, con l’entrata in vigore del D.Lgs. 87/2024, le sanzioni sono state ridotte e variano in base al ritardo:
- Entro 14 giorni: 0,0833% per ogni giorno di ritardo (1/15 del 12,5%);
- Dal 15° al 30° giorno: 1,25% dell’importo dovuto;
- Dal 31° al 90° giorno: 1,39% dell’importo dovuto;
- Dal 91° giorno a 1 anno: 3,125%;
- Oltre un anno: 3,57%.
A queste si aggiungono gli interessi legali, calcolati sul numero di giorni di ritardo. Il tasso attualmente in vigore è del 2% annuo (Decreto del MEF del 10.12.2024).
Tutti gli importi vanno versati tramite modello F24, utilizzando i seguenti codici tributo:
- 4730 per l’acconto IRPEF;
- 8901 per la sanzione;
- 1989 per gli interessi.
Esempio di calcolo
Se un contribuente omette di versare 1.000 € entro il 30 giugno e provvede al pagamento il 10 luglio (10 giorni di ritardo):
- La sanzione sarà 1.000 € × 0,0833% × 10 = 8,33 € (codice tributo 8901)
- Gli interessi saranno 1.000 € × 2% × (10/365) = 0,55 € (codice tributo 1989)
- Il totale da versare sarà 1.000 € + 8,33 € + 0,55 € = 1.008,88 €

Codice tributo 4730 e 4731: differenze e connessioni
Nel contesto del versamento IRPEF tramite modello F24, i codici tributo 4730 e 4731 sono strettamente collegati, ma indicano due momenti distinti.
Codice tributo 4730 e 4731: quando utilizzare l’uno o l’altro
Il codice tributo 4730 si utilizza per versare il primo acconto IRPEF (se dovuto) entro il 30 giugno.
Il codice tributo 4731, invece, serve per versare il saldo IRPEF al termine del periodo d’imposta.
Codice tributo 4730 e 4731: errori comuni da evitare
Alcuni errori ricorrenti nella compilazione dei modelli F24 sono:
- Usare il codice 4731 al posto del 4730 (o viceversa);
- Inserire lo stesso importo con entrambi i codici;
- Omettere il versamento del saldo IRPEF pensando che basti l’acconto;
- Compilare dei periodi di riferimento errati.
Codice tributo 4730: altri codici tributo IRPEF correlati
Oltre al 4730 (acconto IRPEF), i codici più comunemente associati sono:
- 4731 - utilizzato per il versamento del saldo IRPEF;
- 4001 - da usare per l’acconto IRPEF in un’unica soluzione, in alternativa alla rateizzazione;
- 8901 - relativo alle sanzioni pecuniarie IRPEF, da indicare nel caso di ravvedimento operoso;
- 1989 - impiegato per versare gli interessi legali nei pagamenti tardivi.
FAQ
Il codice tributo 4730 è soggetto a variazioni annuali o rimane invariato nel tempo?
Il codice tributo 4730 non cambia di anno in anno, poiché identifica in modo stabile l’acconto IRPEF trattenuto dal sostituto d’imposta.
Esistono agevolazioni fiscali che permettono di ridurre l’importo dovuto con il codice tributo 4730?
No, non esistono agevolazioni specifiche per il codice tributo 4730.
Il codice tributo 4730 è compatibile con pagamenti rateali o deve essere saldato in un’unica soluzione?
Il codice tributo 4730 è compatibile con il pagamento rateale solo se l’importo IRPEF supera i 257,52 €. Se l’importo è inferiore, il pagamento avviene in un’unica soluzione.
In che modo il codice tributo 4730 influisce sulla dichiarazione dei redditi?
Il codice tributo 4730 non va inserito nella dichiarazione dei redditi.
È possibile compensare il pagamento del codice tributo 4730 con crediti d’imposta?
Sì, il pagamento del codice tributo 4730 può essere compensato con crediti d’imposta, come IVA, INPS o altri tributi.
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