Il codice tributo 1840 è uno dei codici erario F24 che identificano specifiche tasse, imposte e contributi.
Vediamo cos’è il codice 1840 e quando può essere utilizzato.
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Cos'è il codice tributo 1840 e la cedolare secca?
La Cedolare secca (D.Lgs. 23/2011, art. 3) è un regime fiscale agevolato che, dal 2011, può essere scelto a piacimento dagli inquilini sia al momento della stipula del contratto di locazione sia negli anni successivi previa esplicita comunicazione al locatore. Viene utilizzato come alternativa aggiuntiva all'attuale regime regolare.
Esistono tre diversi codici fiscali per la cedolare secca:
- codice tributo 1840 - per la prima parte dell'anticipo;
- codice tributo 1841 - per la seconda parte dell'anticipo o del versamento unico;
- cod. tributo 1842 - per il saldo della colonna «Importi a credito compensati».
Il codice 1840 è il codice tributo da utilizzare per il pagamento della cedolare secca, un’imposta sostitutiva – anche di imposte di registro e di bollo – versata dai proprietari di immobili che abbiano attivato con terzi un contratto di locazione per uso abitativo.
Dunque, in definitiva, l’importo relativo a questa imposta deve essere versato da coloro che percepiscono dei canoni di locazione – a meno che non si tratti di imprenditori e liberi professionisti che intendano affittare un immobile che faccia parte delle risorse dell’impresa o che sia adibito a uso professionale. Infatti, in questi casi non si può usufruire di questa tassazione forfettaria.
Sebbene la cedolare secca non possa essere utilizzata per eventuali detrazioni e deduzioni, imprenditori e partite IVA possono includere questa tassa nei propri sistemi di contabilità per effettuare valutazioni oggettive sull’andamento delle proprie finanze.
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Come compilare il modello F24 con il codice tributo cedolare secca 1840
Questa imposta corrisponde al 21% del canone ricevuto quando si tratta di contratti 4+4 – ossia contratti che possono essere rinnovati ogni 4 anni.
Quando invece si tratta di contratti del tipo 3+2, l’aliquota si riduce al 10%.
Ogni anno, il contribuente è tenuto al versamento di un acconto pari al 95% dell’importo versato durante l’anno precedente.
L’importo può essere rateizzato se l’imposta versata nell’anno precedente è superiore a 51,64 €, altrimenti sarà necessario pagare in un’unica soluzione.
Quando si rateizza l’importo, la prima rata deve essere pari al 60% dell’acconto e deve essere versata entro il 16 giugno – scadenza valida anche per il versamento del saldo o dell’importo in un’unica soluzione; la seconda rata sarà pari al 40% e andrà versata entro il 30 novembre.
Tali scadenze vanno rispettate per evitare sanzioni che incrementino l’importo da versare.
Una volta stabilito l’importo, potrai procedere con la compilazione del modello F24 secondo quanto previsto dall’Agenzia delle Entrate, che fornisce anche degli esempi di compilazione.
Nella sezione Erario del modello F24, ecco i dati da inserire:
- Codice tributo: il codice sarà 1840 per la prima rata, 1841 per la seconda rata o per il pagamento in una sola soluzione, 1842 per il saldo.
- Campo rateazione/regione/prov./mese rif.: da usare in caso di rateazione per indicare la rata versata e il numero di rate totali.
- Anno di riferimento: l’anno per il quale si sta versando l’imposta.
- Importi a debito versati: l’importo per il quale si sta effettuando il versamento.
Conclusioni
Il codice tributo 1840 identifica il pagamento della prima rata della cedolare secca.
Altri tipi di codice tributo:
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