Scegliere tra S.n.c. e S.a.s. significa definire responsabilità, modalità di gestione e ruoli all’interno della società. Scopri il funzionamento di entrambe le forme, le principali differenze e quale struttura può risultare più adatta alla tua attività.

Contenuti

Cosa sono una S.n.c. e una S.a.s.?

Quando si parla di società di persone, ci si riferisce a strutture in cui il rapporto tra i soci assume un ruolo centrale rispetto al capitale investito. Le decisioni derivano da una gestione condivisa e i soci partecipano in modo diretto all'attività, assumendo spesso una responsabilità che può estendersi al proprio patrimonio personale.

Non è previsto un capitale minimo per la costituzione, le modifiche al contratto sociale richiedono il consenso unanime dei soci e l'amministrazione rimane interna alla compagine sociale, salvo diversi accordi.

Che cos'è una S.n.c.?

La S.n.c. (Società in nome collettivo), disciplinata dagli artt. 2291-2312 del Codice Civile, è la struttura più semplice tra le società di persone. Tutti i soci partecipano alla gestione e assumono una responsabilità illimitata, nonché solidale, per le obbligazioni sociali.

In caso di insolvenza, i creditori possono quindi rifarsi anche sul patrimonio personale dei singoli soci. L'amministrazione può essere congiunta, disgiunta o mista, così da modellare la gestione interna in base alle esigenze operative dell'attività.

Che cos'è una S.a.s.?

La S.a.s. (Società in accomandita semplice), definita dagli artt. 2313-2324 del Codice Civile, prevede due categorie di soci: accomandatari e accomandanti. I primi gestiscono l'attività e rispondono illimitatamente delle obbligazioni sociali, mentre i secondi apportano capitale e hanno una responsabilità limitata alla quota conferita.

Gli accomandanti non possono amministrare, ma possono esercitare controlli sul bilancio e sulla gestione. Questa struttura consente di coinvolgere gli investitori senza attribuire loro dei ruoli operativi, mantenendo la conduzione dell'impresa a un gruppo ristretto di soci.

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Qual è la differenza tra S.n.c. e S.a.s.?

Anche se entrambe sono tipi di società appartenenti alla categoria delle società di persone, la loro struttura interna presenta differenze rilevanti. Ecco una tabella riepilogativa delle differenze tra S.a.s. e S.n.c.

AspettoS.n.c.S.a.s.
Tipi di sociUn'unica categoria con diritti e obblighi omogeneiAccomandatari (gestori) e accomandanti (investitori)
Struttura decisionaleCollegiale, tutti i soci partecipano alle decisioniCentralizzata, le decisioni spettano agli accomandatari
Flessibilità gestionaleBuona, ma richiede il coinvolgimento di tuttiElevata, con gestione concentrata sugli accomandatari
ResponsabilitàIllimitata e solidale per tutti i sociIllimitata per gli accomandatari, limitata alla quota per gli accomandanti
TassazioneReddito imputato ai soci in proporzione alla quotaStesso principio, con ruoli differenziati
Capitale sociale minimoNon previstoNon previsto

Tipi di soci

Nella S.n.c. esiste un solo gruppo di soci che condivide diritti, obblighi e responsabilità. Nella S.a.s., invece, i soci sono suddivisi in accomandatari e accomandanti. I primi amministrano e rispondono illimitatamente, i secondi investono e godono di una responsabilità limitata. 

Questa distinzione permette alla S.a.s. di coinvolgere persone che desiderano partecipare all’attività d’impresa senza assumere ruoli gestionali.

Struttura decisionale

La S.n.c. si basa su una gestione collegiale: ogni socio ha voce nelle decisioni che guidano l'attività. La S.a.s. concentra, invece, il potere decisionale negli accomandatari, rendendo più semplice prendere decisioni rapide senza coinvolgere tutti i partecipanti.

Gestione flessibile

Gestire una S.n.c. richiede un coinvolgimento diretto di tutti i soci, quindi la flessibilità dipende dalla loro disponibilità e dal livello di accordo interno. La S.a.s., avendo una leadership ristretta, offre una flessibilità più alta, utile nelle attività che richiedono risposte immediate o un'organizzazione più snella.

Responsabilità

Nella S.n.c. tutti i soci rispondono illimitatamente e in modo solidale per i debiti della società. Nella S.a.s. gli accomandatari hanno la stessa responsabilità piena dei soci della S.n.c., mentre gli accomandanti rischiano solo il capitale investito. Questo è uno degli elementi che contraddistingue maggiormente tra loro le due tipologie di società.

Tassazione

Dal punto di vista fiscale, entrambe sono tassate per trasparenza: il reddito prodotto dalla società viene imputato direttamente ai soci in proporzione alla quota. Nella S.a.s. la presenza di due categorie di soci non modifica il principio, ma può influire sulla ripartizione degli utili e sulla gestione dei compensi.

Requisiti di capitale

La differenza sta nel ruolo che il capitale gioca nella governance: nella S.a.s., gli accomandanti possono contribuire con somme anche elevate senza entrare nella gestione, mentre nella S.n.c. i conferimenti sono parte del rapporto tra soci gestori.

Quali sono i costi di una S.a.s. e di una S.n.c.?

I costi per una S.a.s. e una S.n.c. risultano molto simili in fase di costituzione, mentre le differenze più rilevanti emergono nella gestione previdenziale.

Le spese iniziali comprendono generalmente:

  • atto notarile, tra 1.000 € e 2.500 €
  • imposte e diritti di segreteria, tra 200 € e 800 €
  • apertura del conto corrente, circa 100 €
  • consulenza del commercialista, intorno ai 500 €

Sul piano previdenziale, nella S.n.c. tutti i soci attivi devono iscriversi all'INPS, mentre nella S.a.s. l'obbligo riguarda solo gli accomandatari.

I costi di gestione annuali restano allineati per entrambe: contabilità e adempimenti fiscali tra 1.000 € e 2.500 €, contributi INPS minimi di circa 3.000 € l'anno per ogni socio operativo e la stessa tassazione su IRPEF e IRAP.

La differenza più significativa riguarda quindi i contributi previdenziali: la S.n.c. li richiede a tutti i soci attivi, mentre la S.a.s. può ridurre il totale quando sono presenti soci accomandanti che non partecipano all'attività.

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Meglio S.a.s. o S.n.c.?

Capire quale forma scegliere dipende dal modo in cui i soci intendono gestire l'attività e ripartire le responsabilità.

I vantaggi della S.a.s. sono:

  • ruoli definiti tra accomandatari e accomandanti
  • possibilità di coinvolgere investitori
  • contributi INPS solo per gli accomandatari
  • gestione più snella e centralizzata

Gli svantaggi della S.a.s. sono:

  • responsabilità illimitata per gli accomandatari
  • gli accomandanti non possono gestire l'attività
  • necessità di definire con precisione gli equilibri interni
  • maggiore complessità se i soci hanno aspettative diverse

I vantaggi della S.n.c. sono:

  • gestione condivisa e trasparente
  • decisioni rapide e coordinate
  • struttura intuitiva per attività snelle
  • ideale per gruppi piccoli e collaborativi

Gli svantaggi della S.n.c. sono:

  • responsabilità illimitata per ogni socio
  • contributi INPS dovuti da tutti i soci operativi
  • poco adatta a soci investitori non operativi
  • necessità costante di accordo tra soci

Quale scegliere?

La S.n.c. è indicata quando tutti i soci sono coinvolti nella gestione e preferiscono un modello paritario. La S.a.s. è più adatta a contesti in cui occorre distinguere tra gestione e capitale, oppure quando si desidera una struttura più centralizzata e flessibile dal punto di vista previdenziale.

Qual è la procedura e quali sono gli adempimenti fiscali per la trasformazione da S.n.c. a S.a.s.?

La trasformazione da S.n.c. a S.a.s. segue una procedura chiara che consente di aggiornare la struttura societaria senza interrompere l'attività.

Ecco come avviene il processo:

  1. Decisione unanime di tutti i soci, necessaria per modificare il contratto sociale.
  2. Redazione dell'atto di trasformazione davanti al notaio, con indicazione dei nuovi ruoli (accomandatari e accomandanti).
  3. Deposito dell'atto presso il Registro delle Imprese a cura del notaio.
  4. Continuità della società senza variazioni di codice fiscale, Partita IVA od obblighi fiscali.
  5. Aggiornamento delle posizioni INPS dei soci in base al nuovo ruolo operativo o di capitale.

FAQ

La trasformazione da S.n.c. a S.a.s. cambia la Partita IVA?

No, la Partita IVA non cambia. La trasformazione modifica solo l'assetto interno della società, ma l'attività resta la stessa e continua con la stessa posizione fiscale.

È meglio aprire una S.a.s. o una S.n.c.?

Dipende da come si vuole organizzare il lavoro. La S.n.c. è ottimale quando tutti i soci vogliono gestire l'attività insieme. La S.a.s. è più adatta quando serve distinguere tra soci operativi e soci di capitale, oppure quando si vuole dar vita a una gestione più snella con costi previdenziali potenzialmente inferiori.

Si può trasformare una S.a.s. in una S.n.c.?

Sì, è possibile. Serve una decisione unanime dei soci e un atto notarile che elimini la distinzione tra accomandatari e accomandanti. Dopo il deposito dell’atto presso il Registro delle Imprese, la società continua a operare senza interruzioni, ma con una struttura completamente paritaria tra i soci.

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