Il modello AA9/12 è il modulo ufficiale utilizzato per aprire, modificare o chiudere una Partita IVA da parte di lavoratori autonomi, liberi professionisti e ditte individuali.

Contenuti

In questa guida scopriremo cos'è il modello AA9/12, come compilarlo passo per passo, come inviarlo all'Agenzia delle Entrate e quali sezioni compilare in base al regime fiscale scelto, come ad esempio il regime forfettario.

Modello AA9/12: cos'è e a cosa serve?

Il modello AA9/12 è il modulo ufficiale con cui lavoratori autonomi, liberi professionisti e titolari di ditte individuali comunicano all’Agenzia delle Entrate l’apertura, la variazione o la chiusura della Partita IVA.

Deve essere presentato da tutte le persone fisiche titolari di Partita IVA ogni volta che si avvia una nuova attività, si modificano dati (come sede o codice ATECO), oppure si decide di cessare l’attività.

Non è, inoltre, da confondere con il modello AA7/10, che invece è riservato a società, enti e soggetti diversi dalle persone fisiche.

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Istruzioni ufficiali per il modello AA9/12

Le istruzioni ufficiali per il modello AA9/12 sono fornite direttamente dall'Agenzia delle Entrate e guidano passo dopo passo nella corretta compilazione del modulo.

Il documento è suddiviso in più quadri, identificati dalle lettere dalla A alla I, ognuno dedicato a un tipo diverso di informazione.

Per compilarlo servono i seguenti documenti: 

  • codice fiscale
  • documento d'identità
  • indirizzo della sede operativa
  • codice ATECO dell'attività (se previsto)

Il modello deve essere presentato entro 30 giorni dall'apertura, modifica o chiusura dell'attività.

Come inviare il modello AA9/12: la presentazione telematica online

Presentare il modello AA9/12 online è oggi il modo più semplice e veloce per comunicare l’apertura o la modifica di una Partita IVA. L’invio avviene direttamente dal portale dell’Agenzia delle Entrate, accedendo alla propria area riservata con SPID, CIE o CNS. Una volta effettuato l’accesso, basta compilare il modulo tramite l’apposito software e inviarlo con un clic.

Chi è obbligato all’iscrizione al Registro delle Imprese (ad esempio artigiani, commercianti o chi apre una Partita IVA agricola) deve, invece, utilizzare la procedura ComUnica, che permette di gestire insieme tutti gli adempimenti fiscali, previdenziali e camerali.

I liberi professionisti, non tenuti all’iscrizione al Registro delle Imprese, possono presentare il modello direttamente all’Agenzia delle Entrate, consegnandolo a mano (anche tramite delegato), inviandolo per raccomandata A/R con copia del documento d’identità oppure trasmettendolo telematicamente tramite i servizi online o un intermediario abilitato.

La modalità telematica resta la più pratica: è più rapida, riduce gli errori e consente di ricevere subito la ricevuta di protocollazione, senza dover consegnare il modello in formato cartaceo.

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Software per il modello AA9/12: strumenti per la compilazione

Per compilare il modello AA9/12 in modo corretto e senza errori, l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione un software ufficiale gratuito, scaricabile direttamente dal sito. Si tratta di un programma intuitivo che guida l'utente passo dopo passo nella compilazione di ogni campo, riducendo il rischio di dimenticanze o di inserimento di dati errati.

Il modello AA9 12 software è compatibile sia con Windows che con macOS e richiede solo l'installazione di Java per il funzionamento. Una volta aperto, è possibile inserire manualmente le informazioni, oppure importare dati già salvati da versioni precedenti del modulo. Prima dell'invio, il programma effettua una validazione automatica, segnalando eventuali campi mancanti o incoerenze.

Completata la compilazione, il file può essere salvato e trasmesso telematicamente attraverso i servizi Entratel o Fisconline, accessibili con SPID, CIE o credenziali personali.

Come compilare il modello AA9/12?

Il modello AA9/12 è diviso in sezioni chiamate quadri, ognuna dedicata a un’informazione specifica. Vediamo nel dettaglio come compilarle:

  1. Quadro A: indicare il motivo della comunicazione, scegliendo tra apertura, variazione o cessazione dell’attività, e inserire la data corrispondente.
  2. Quadro B: riportare i dati dell’attività — denominazione o nome del titolare, indirizzo della sede o dello studio, codice ATECO e descrizione dell’attività. In questa sezione si può anche segnalare l’adesione a un regime fiscale agevolato (come il forfettario) e, se previsto, indicare eventuali attività di commercio elettronico.
  3. Quadro C: riportare i dati anagrafici del titolare, come nome, cognome, codice fiscale e residenza o domicilio fiscale.
  4. Quadro D: indicare i dati del rappresentante legale o fiscale, se presente.
  5. Quadro E: comunicare eventuali operazioni straordinarie come cessioni o trasformazioni d’impresa.
  6. Quadro F: indicare dove vengono conservate le scritture contabili o chi ne è responsabile.
  7. Quadro G: segnalare eventuali altre attività svolte o ulteriori sedi operative.
  8. Quadro H: da compilare solo in caso di variazione dati per dichiarare la cessazione di un rapporto di rappresentanza.
  9. Quadro I: informazioni aggiuntive, come recapiti, dati dell’immobile, iscrizione al VIES e investimenti iniziali.

Alla fine del modello vanno inserite firma e data, che rendono la dichiarazione completa e valida.

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Compilazione modello AA9/12 per il regime forfettario

Per chi apre una Partita IVA in regime forfettario, è necessario barrare la casella corrispondente al regime fiscale agevolato all'interno del Quadro B.

Ricordiamo che, per accedere al regime forfettario, bisogna rispettare alcuni requisiti:

  • non superare 85.000 € di ricavi o compensi annui
  • non partecipare a società di persone, associazioni professionali o S.r.l.
  • non sostenere spese per lavoro dipendente o collaboratori superiori a 20.000 € lordi annui
  • non percepire redditi da lavoro dipendente o assimilati superiori a 30.000 €, salvo cessazione del rapporto di lavoro
  • non svolgere attività incompatibili con il forfettario (come regimi speciali IVA o operazioni prevalenti verso ex datori di lavoro)

Nella stessa sezione è presente anche il campo dedicato al volume d’affari previsto: chi sceglie il regime forfettario non deve indicare alcun importo, poiché questo dato non è richiesto. Il reddito imponibile verrà, infatti, calcolato in seguito in base al coefficiente di redditività associato al proprio codice ATECO.

Tra gli errori più frequenti ci sono la mancata spunta della casella del regime agevolato o l’indicazione errata del codice ATECO.

Esempio di compilazione del modello AA9/12 per il regime forfettario

Immagina un libero professionista che vuole aprire la Partita IVA in regime forfettario come consulente di marketing.

  • Nel Quadro A selezionerà la voce “inizio attività” e indicherà la data di avvio.
  • Nel Quadro B compilerà i dati dell’attività, inserendo il proprio nome come denominazione, l’indirizzo dello studio e il codice ATECO 73.11.02 (servizi pubblicitari e di marketing), barrando la casella dedicata al regime forfettario nella sezione “Regimi fiscali agevolati”.
  • Nel Quadro C riporterà i propri dati anagrafici e il codice fiscale, mentre lascerà vuoto il campo del volume d’affari presunto, poiché non richiesto per il forfettario.

Come compilare modello AA9/12 per chiusura Partita IVA?

Il modello AA9/12 per la chiusura della Partita IVA si utilizza quando si decide di terminare definitivamente l’attività. 

Nel Quadro A va selezionata la voce “cessazione attività” e indicata la data di chiusura effettiva. I Quadri B e C vanno compilati con i dati del titolare e dell’attività, mentre gli altri possono restare vuoti.

Il modello deve essere presentato entro 30 giorni dalla cessazione, con le stesse modalità previste per l’apertura. Dopo la chiusura, occorre comunicare l’interruzione dei contributi all’INPS, presentare la dichiarazione IVA finale ed eventualmente chiedere la cancellazione dal Registro delle Imprese.

Errori frequenti e consigli utili nella compilazione del modello AA9/12

Gli errori più frequenti nella compilazione del modello AA9/12 riguardano soprattutto i quadri A e C, come l'inserimento di codici ATECO errati, dati anagrafici incompleti o una scelta sbagliata del regime fiscale. Un altro errore comune è dimenticare la firma o l'indicazione esatta del luogo in cui si svolge l'attività.

Se ti accorgi di uno sbaglio dopo l’invio, puoi inviare una versione sostitutiva del modello, selezionando “variazione dati” nel Quadro A e correggendo solo le informazioni necessarie.

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