Il libro giornale è un registro obbligatorio per la tenuta della contabilità a partita doppia. Vi spieghiamo come tenerlo e perché è così importante.

Contenuti

Cos’è il libro giornale e perché ogni imprenditore ne ha bisogno?

Il libro giornale è un elemento essenziale per alcune categorie imprenditoriali che hanno l’obbligo di registrare tutti i movimenti economici e finanziari dell’azienda in un determinato periodo di tempo. Il contenuto del documento è regolato dall’Art. 2216 del Codice civile. 

Come si redige il libro giornale?

L’azienda deve adottarlo fin dall’inizio dell’attività per registrare ogni operazione economica svolta, per gestire gli affari, e per poter fornire le informazioni necessarie ai dipartimenti che prendono decisioni strategiche per lo sviluppo dell’impresa.

Secondo la legge, le registrazioni nelle scritture cronologiche, come quelle del libro giornale, devono essere eseguite entro non oltre sessanta giorni. La stampa del libro giornale deve avvenire entro la fine del terzo mese successivo al termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi. In ogni pagina bisogna indicare il numero e l’anno di riferimento della contabilità (non della stampa). Le pagine devono essere contraddistinte da una numerazione progressiva.

​​Il documento si conserva per 10 anni, calcolando dalla data dell’ultima registrazione e, comunque, fino alla conclusione di un eventuale accertamento del regime fiscale.

La struttura del libro giornale

Visto che in questo libro si devono indicare le operazioni svolte giorno per giorno, la struttura è standardizzata. Ad esempio il libro giornale deve contenere:

  1. Data operazione, numero e protocollo del documento;
  2. Data del documento;
  3. Codice cliente o fornitore;
  4. Descrizione dell’operazione;
  5. Importo dell’operazione e conti movimentati.

Per le scritture di assestamento, rettifica, chiusura, se si registra nell’esercizio successivo, si indica la data di effettiva rilevazione dell’esercizio di riferimento. 

Metodo di registrazione

Esistono diversi modi per registrare i movimenti nel documento, ma attualmente il più diffuso è la contabilità a partita doppia. Si scrivono il nome, la descrizione e gli importi nelle colonne (Dare e Avere) per ogni movimento aziendale. Per partita doppia si intende un metodo di registrazione in cui ogni operazione viene registrata due volte: una volta in Dare di un conto e una volta in Avere di un altro, in modo da mantenere l’equilibrio contabile.

Il libro giornale: esempio

Indirizzo della societàLibro giornale (il periodo)

Partita IVA:

Codice fiscale:

REA:

DataNumero operazioneR.ContoDareAvereCausaleDescrizioneProtocollo

Di seguito riportiamo un esempio di riga compilata nel libro giornale per un'operazione contabile: acquisto di merci in contanti.

DataNumero operazioneR.ContoDareAvereCausaleDescrizioneProtocollo
05/03/202500101Merci c/acquisti1.000 € Acquisto merciAcquisto merci da Fornitore XFATT-345
05/03/202500101Cassa 1.000 €Pagamento in contantiPagamento immediato in contantiFATT-345

Chi deve tenere il libro giornale?

Si deve fare riferimento agli Art. 13-14 del DPR 600/73. Secondo questo decreto devono tenere il libro giornale:

  • le società soggette a IRES;
  • SNS e SAS;
  • persone fisiche che svolgono attività commerciali previste dall’art. 55 del TUIR.

I soggetti per i quali non è obbligatorio avere il libro giornale sono:

  • società che applicano il regime semplificato. Ossia quelle che hanno ricavi inferiori a 500.000 € se svolgono prestazione di servizi e a 800.000 € se svolgono altre attività. Queste soglie sono in vigore del 1º gennaio 2023 e potrebbero cambiare in futuro; 
  • persone fisiche che svolgono attività artistiche o professionali, come medico o avvocato;
  • piccoli imprenditori, come coltivatori diretti, piccoli artigiani, piccoli commercianti, imprese a carattere familiare.

In caso di insuccesso dell’azienda, la mancanza delle registrazioni contabili prescritte dal Codice Civile può configurare una delle ipotesi delineate dall’articolo 217 della Legge Fallimentare, indipendentemente dalla corretta conservazione dei registri fiscali ai fini dell’Imposta sul Valore Aggiunto.

Collegati ai tuoi applicativi di contabilità preferiti tramite le integrazioni di Finom.

Libro giornale e libro mastro: differenze principali

Il libro mastro è un registro contabile che racchiude l’insieme dei conti (mastrini). Generalmente strutturato in due sezioni contrapposte, Dare e Avere, esso accoglie in maniera sistematica tutte le operazioni poste in essere dall’impresa. All’interno di ciascun mastrino vengono riportati la data, i riferimenti dei documenti originari, la descrizione dell’operazione e il saldo del conto.

La differenza principale rispetto al libro giornale sta nel modo di organizzare le informazioni. Nel libro giornale vanno in ordine cronologico, mentre il libro mastro le suddivide per conto:

  • Libro giornale - contiene i movimenti economici in dare e in avere con una cronologia temporale; 
  • Libro mastro - raggruppa per conti o categorie le registrazioni fatte nei libri giornali delle ditte.

Questi dati permettono, in caso di controllo, di verificare ogni operazione che è stata fatta al momento della rilevazione contabile.

Vidimazione del libro giornale e imposta di bollo

Prima dell’entrata in vigore della Legge n. 383/2001 la vidimazione del libro giornale era obbligatoria. Ora è sufficiente la numerazione progressiva prima dell’applicazione di marche da bollo sul libro giornale.

Per il controllo del regime fiscale è necessario apporre il bollo sul libro giornale, sia esso cartaceo o digitale.

Per le aziende individuali, le società di persone e le cooperative, l’imposta di bollo ammonta a 32 euro ogni 100 pagine o frazione, oppure alla medesima somma ogni 2.500 registrazioni o frazione nel caso di libri in formato digitale. Per le società di capitali, invece, l’imposta è di 16 euro ogni 100 pagine o frazione per i libri giornali in formato cartaceo, o la stessa somma ogni 2.500 registrazioni o frazione per la versione digitale del libro giornale. 

Per il libro giornale cartaceo, l’imposta di bollo può essere corrisposta mediante l’acquisto e l’applicazione della tradizionale marca da bollo fisica sul documento o tramite F23. Nel caso del formato digitale, invece, l’imposta può essere saldata unicamente attraverso il versamento effettuato tramite il modello F24, utilizzando il codice tributo 2501

Per la versione digitale, la scadenza del pagamento è fissata al 120° giorno successivo alla chiusura dell’esercizio contabile. Per i giornali cartacei l’imposta deve essere invece pagata in modo preventivo. È fondamentale rispettare tale termine per evitare sanzioni o penalità, garantendo la regolarità formale e sostanziale della contabilità aziendale.

Il libro giornale elettronico e la forma cartacea

Con l’avvento dell’era digitale, anche i registri contabili e fiscali, un tempo rigidamente confinati alla forma cartacea, si sono evoluti.

La conservazione in digitale del libro giornale apporta numerosi benefici, tra cui:

  • Aumento della sicurezza;
  • Ottimizzazione dell’accessibilità;
  • Contributo alla sostenibilità ecologica.

Uno dei principali vantaggi è la mitigazione del rischio di perdita dei dati. Mentre i supporti cartacei sono esposti a smarrimenti, deterioramenti o danneggiamenti, i dati digitali possono essere duplicati e archiviati in copie di backup. Inoltre, consentono una consultazione rapida grazie all’uso di algoritmi e sistemi di indicizzazione.

Leggi gli altri articoli:

Ultimi articoli