Il codice tributo 3925 va utilizzato per il pagamento della quota stato dell’IMU per particolari tipi di immobili. Scopri di più con questo articolo.

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Il codice tributo 3925 è un particolare codice tributo F24 da utilizzare in caso di versamento dell’imposta patrimoniale IMU. Si tratta di un'imposta patrimoniale perché colpisce il patrimonio che si possiede, e deve essere pagata indipendentemente dal fatto che produca o meno reddito (se è affittato o meno).

In questo articolo ti indicheremo le caratteristiche di questo codice, i casi specifici in cui utilizzarlo e come compilare il modello F24

Che cos'è e a cosa corrisponde il codice tributo 3925?

Il “3925” è il codice tributo da utilizzare per il versamento di una quota dell’IMU – Imposta Municipale Propria. 

L’IMU è infatti suddivisa in “quota stato” e in “quota comune”. Il codice tributo 3925 si deve utilizzare solo per il pagamento della quota statale. Il codice tributo 3930 è utilizzato per pagare la “quota comune”.

Ma questo codice deve essere utilizzato solo nel caso in cui si tratti del pagamento dell’IMU per immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D. Nella categoria catastale D, come indicato dalle tabelle catastali, rientrano, tra gli altri, immobili quali alberghi, teatri, istituti di credito, fabbricati adattati o costruiti appositamente per svolgere un’attività produttiva. 

Sono dunque gli imprenditori e i titolari di attività a dover prestare particolare attenzione a questo codice tributo. Con Finom, tutti i soggetti interessati possono usare la piattaforma per integrare i propri sistemi di contabilità e gestire i conti – oltre a poter usufruire delle carte Finom, grazie all’account business. Inoltre, il sistema di fatturazione permette di facilitare tutte le operazioni relative all’attività. 

Con uno strumento simile, possono essere ridotti al minimo possibili errori, e la gestione fiscale viene sensibilmente facilitata. 

Come e quando pagare l’IMU

I proprietari degli immobili ad uso produttivo classificati nella categoria catastale D sono dunque interessati dal pagamento dell’IMU.

Questo si divide in due rate – ognuna corrispondente al 50% dell’importo. 

Per calcolare l’importo, qualora tu non conosca i dati relativi al tuo immobile, sarà sufficiente controllare i dati catastali relativi alla proprietà e usare i moltiplicatori stabiliti per ciascuna tipologia di immobile. 

La prima rata, corrispondente al saldo, deve essere versata entro il 16 giugno; la seconda rata corrisponde invece al saldo, e andrà versata entro il 16 dicembre.

Come compilare il modello F24 con il codice tributo 3925

Secondo quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate, per versare l’IMU si dovrà utilizzare la “sezione IMU e altri tributi locali” del modello F24. 

Tra gli altri dati, come mostrato dal modello esemplificativo fornito, bisognerà indicare se si tratta dell’acconto o del saldo, indicare il “numero immobili”, il codice tributo, l’anno di riferimento e l’importo. 

È importante notare che qualora non venissero rispettate le scadenze per il versamento dell’imposta, il contribuente può avvalersi del ravvedimento operoso: si tratta di uno strumento che permette di procedere con il pagamento dell’IMU autonomamente, sempre attraverso modello F24. Minore sarà la distanza temporale tra la scadenza e il versamento, minori saranno gli interessi da accertamento e le sanzioni applicate al contribuente.

Conclusioni 

In questo articolo abbiamo parlato del codice 3925, da utilizzare per il pagamento della “quota stato” dell’IMU per gli immobili ad uso produttivo del gruppo catastale D. 

Se vuoi conoscere altri codici tributo, ecco un elenco utile:

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