La cambiale tratta è un mezzo di pagamento con forza esecutiva. In questa guida vedremo come funziona, chi sono i soggetti coinvolti e quando conviene usarla, con esempi pratici, oltre che consigli per evitare errori.
Che cos’è una cambiale tratta?
La cambiale tratta è un titolo di credito che formalizza un vero e proprio ordine di pagamento con valore legale. In pratica, il traente incarica un’altra persona di versare una somma a favore di un beneficiario entro una data prestabilita.
I soggetti coinvolti sono tre:
- il traente, che emette la cambiale
- il trattario, che dovrà effettuare il pagamento (e che deve essere identificato con codice fiscale o generalità complete come previsto dall’art. 45 della legge 273/2002)
- il beneficiario, che riceverà la somma indicata
Quando il trattario accetta la cambiale e la firma, il documento assume efficacia esecutiva.
Un esempio semplificato, può essere il seguente: Mario (traente) ordina a Luca (trattario) di pagare 2.000 € a Sara (beneficiario) tra 60 giorni.
Scopri il nostro conto businessCome funziona la cambiale tratta?
Il funzionamento della cambiale tratta segue un processo semplice ma rigoroso, pensato per garantire la sicurezza del pagamento.
Emissione
Il traente deve effettuare la compilazione della cambiale tratta indicando importo, scadenza e beneficiario, e la consegna al trattario. Per essere valido, il documento deve contenere tutti i dati obbligatori previsti dalla legge e la marca da bollo proporzionale pari al 12 per mille dell’importo (ad esempio, 60 € per una cambiale di 5.000 €), che deve essere applicata sin dall’origine del titolo per conferirgli valore esecutivo.
Accettazione della cambiale tratta
Il trattario, apponendo la propria firma, accetta l’ordine e si impegna a pagare alla data stabilita. Senza questa firma, la cambiale tratta non è accettata ed è meno vincolante: resta comunque utilizzabile per avviare un protesto e il successivo recupero crediti, ma non ha la stessa forza esecutiva della sua versione firmata.
Pagamento alla scadenza
Alla data indicata, il trattario deve versare l’importo al beneficiario. Se il pagamento non avviene, il creditore può procedere con l’esecuzione forzata, evitando una lunga causa ordinaria.
Un aspetto interessante? La cambiale tratta può essere girata a terzi, cioè ceduta come forma di pagamento. Questo la rende uno strumento flessibile e molto usato negli scambi commerciali.
In alternativa, per saldare le forniture senza ricorrere a titoli di credito, si può utilizzare la rimessa diretta, una modalità di pagamento più immediata, ma priva del valore esecutivo tipico della cambiale.
Cambiale tratta e pagherò cambiario
La principale differenza tra cambiale tratta e pagherò sta nella natura dell’impegno e nel numero di soggetti coinvolti.
La cambiale tratta è un ordine di pagamento che richiede l’accettazione da parte del trattario, mentre il pagherò rappresenta una promessa di pagamento diretta. In quest’ultimo caso ci sono solo due soggetti (l’emittente-debitore, che promette di pagare, e il beneficiario-creditore, che riceverà il pagamento), ed è per questo che tale strumento viene usato soprattutto nei rapporti tra privati o per importi contenuti.
La cambiale tratta, invece, è più diffusa nelle transazioni commerciali e nei casi in cui interviene un intermediario, come una banca. L'imposta di bollo per il pagherò è dell’11 per mille, contro il 12 per mille della cambiale tratta.
Scopri il servizio di fatturazione gratuitoQuando è utile una cambiale tratta (e quando evitarla)?
La cambiale tratta è particolarmente utile quando serve una garanzia solida sui pagamenti futuri. È ideale per le imprese che operano nel commercio B2B, nei rapporti internazionali o per chi vuole accedere a finanziamenti bancari garantiti. Il suo valore esecutivo riduce il rischio di mancato incasso e offre una tutela legale immediata.
Tuttavia, non è sempre la scelta migliore. Non è indicata quando ci sono incertezze sulle tempistiche di pagamento o se non si desidera gestire ulteriori adempimenti come il pagamento del bollo.
È bene, inoltre, ricordare che non pagare una cambiale può danneggiare seriamente la reputazione creditizia sia di chi la emette sia di chi la accetta, con effetti negativi sui rapporti commerciali futuri.
Ricordiamo che esiste anche la cambiale tratta internazionale, usata nelle transazioni tra aziende di Paesi diversi come garanzia di pagamento, riconosciuta anche all’estero.
Esempio pratico di cambiale tratta e modello base
Immagina che l’Azienda A venda merce all’Azienda B per 5.000 €. Al fine di garantire il pagamento, l’Azienda A emette una cambiale tratta con scadenza a 90 giorni, indicando B come trattario e se stessa come beneficiario. La cambiale dovrà riportare una marca da bollo di 60 € (5.000 × 12‰) applicata sin dall’origine per avere valore esecutivo.
L’Azienda B accetta firmando la cambiale: da questo momento l’impegno diventa vincolante. Alla data stabilita, B dovrà versare l’importo dovuto. In caso di mancato pagamento, il titolo potrà essere protestato e usato per avviare il recupero crediti.
FAQ
Chi emette la cambiale tratta?
La cambiale tratta viene emessa dal traente, ossia il soggetto che ordina al trattario di pagare una determinata somma al beneficiario entro la scadenza indicata.
Chi accetta la cambiale tratta come si chiama?
Chi accetta la cambiale tratta è il trattario, cioè il soggetto che, firmando il titolo, si impegna a pagare l’importo dovuto alla scadenza al beneficiario indicato.
Chi firma la cambiale tratta?
La cambiale tratta viene firmata dal traente, che la emette, e dal trattario, che accetta l’obbligo di pagamento. Senza la firma del trattario, l’accettazione non è valida.
Chi paga il bollo della cambiale tratta?
Di norma il traente, cioè chi emette la cambiale tratta, si occupa di applicare e di pagare la marca da bollo necessaria per rendere il titolo valido nonché esecutivo.
Come incassare una cambiale tratta girata?
Per incassare una cambiale tratta girata, il nuovo beneficiario deve presentarla in banca alla scadenza. La girata, riportata sul retro, trasferisce il diritto di incasso dal precedente titolare al nuovo.
Come viene trattata la cambiale dalla banca?
La banca gestisce la cambiale come titolo esecutivo: può incassarla alla scadenza per conto del beneficiario oppure scontarla anticipando la somma, trattenendo una commissione e gli interessi.
Quali sono i requisiti della cambiale tratta?
La cambiale tratta deve indicare: la denominazione “cambiale”, l’ordine incondizionato di pagamento, l’importo in cifre e lettere, la data di scadenza, i dati di traente, trattario e beneficiario, il luogo di pagamento, la firma del traente e la marca da bollo.
Quando faccio il partitario, come scrivo la cambiale tratta?
Nel partitario la cambiale tratta si registra come un credito verso clienti fino all’incasso. In contabilità, si usa la partita doppia, rilevando la cambiale tratta alla voce “Effetti attivi” all’attivo e il corrispondente importo nella sezione crediti.
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