Aprire un bar è un percorso che richiede numerosi passaggi e un investimento economico significativo. In questo articolo scoprirai i costi specifici, le licenze necessarie e i passaggi fondamentali per avviare un’attività di successo.

Contenuti

Aprire un bar: i costi

Avviare un bar comporta diverse spese, legate a molteplici aspetti, tra cui:

  • Creazione delle società;
  • Eventuale consulenza di uno studio commercialista;
  • Affitto del locale;
  • Lavori di ristrutturazione;
  • Licenze e autorizzazioni necessarie per l’apertura;
  • Acquisto di attrezzature;
  • Spese per il personale;
  • Costi per la pubblicità.

I costi specifici per aprire un bar si dividono in costi fissi e costi variabili:

Costi fissi per aprire un bar

I costi fissi includono tutte le spese legate alla costituzione dell’impresa, gli adempimenti burocratici, l’ottenimento di licenze e permessi vari.

Questi costi possono variare in base ai regolamenti regionali, per questo motivo non è possibile specificarli con esattezza. È quindi necessario recarsi negli uffici preposti per poter avere informazioni aggiornate.

I costi fissi variano in relazione alla grandezza del locale e al luogo in cui si decide di aprire l’attività.

Costi burocratici

I costi burocratici rappresentano le spese necessarie all’avviamento dell’impresa che gestirà il bar. Questi costi possono variare in relazione al tipo di impresa scelta e includono:

  • Autorizzazioni.
  • Richieste di conformità.
  • Eventuali passaggi di licenza.
  • Registrazioni presso gli enti competenti.
  • Consulenze di professionisti.

Licenza e SCIA

In passato, per aprire un bar era obbligatorio possedere una licenza, il cui prezzo si aggirava tra i €5.000 e €10.000. Oggi, invece, la licenza non è più necessaria. Al suo posto è richiesto il pagamento della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), per poter avviare ufficialmente l’attività. In alternativa, è possibile acquistare un bar già avviato, completo di tutte le certificazioni e i permessi necessari.

Costi variabili per aprire un bar

I costi variabili sono numerosi e possono raggiungere cifre decisamente più elevate, a seconda di fattori come la dimensione del locale e la sua posizione geografica. 

I costi variabili includono:

Spese per il locale

In questa categoria rientrano tutte le spese legate a:

  • Acquisto o affitto del locale.
  • Eventuali spese di ristrutturazione e manutenzione del locale.
  • Utenze.
  • Pulizia.
  • Assicurazione per la tutela del locale.

I costi relativi al locale possono variare, ma è realistico prevedere una spesa media di circa €20.000.

Arredi e macchinari

Un’altra spesa ingente è quella legata all’acquisto di arredi e macchinari necessari all’avviamento e alla gestione dell’attività. 

Tra gli arredi troviamo bancone, armadi, tavoli, sedie e altri elementi decorativi o funzionali. La qualità degli stessi può influire notevolmente sul prezzo. Per quanto riguarda i macchinari parliamo nello specifico di frigoriferi, macchina del caffè, lavastoviglie, vetrine, congelatori e altri strumenti essenziali.

Per risparmiare è possibile prendere in considerazione l’idea di ottenere alcuni macchinari in comodato d’uso. Possiamo stimare un investimento sugli arredi di €10.000-20.000, mentre per i macchinari è realistico pensare di dover investire almeno €30.000.

Materie prime

Questa categoria include tutto ciò che è necessario possedere per avviare l’attività: ingredienti, alimenti, bevande e molto altro ancora. Generalmente l’investimento iniziale si aggira intorno a €20.000, ma la spesa può variare notevolmente a seconda dei prodotti serviti nel locale.

Personale

Un altro costo variabile è quello legato all’assunzione del personale, al cui stipendio vanno aggiunti i corsi di formazione, le varie assicurazioni e le spese legali. Parliamo in questo caso di una cifra che si aggira intorno ai 10.000 euro per dipendente. Se però il bar è a conduzione familiare, si possono richiedere alcune agevolazioni fiscali.

Comunicazione e pubblicità

Infine, bisogna ricordare le spese necessarie a pubblicizzare il bar:

  • Metodi tradizionali: volantini, cartelloni pubblicitari, locandine.
  • Canali digitali: social network e un sito web.

Un investimento iniziale realistico per la comunicazione e il marketing è di circa €10.000.

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Come aprire un bar in modo più semplice

Una possibilità per risparmiare sui costi è quella di rilevare un’attività già avviata, anziché aprire un bar da zero.

Costi dell'attività rilevata

I costi relativi a un’attività rilevata si concentreranno sugli adempimenti burocratici, includendo:

  • Compravendita.
  • Adeguamento.
  • Passaggio di proprietà.
  • Notaio.
  • Eventuali intermediari.

Si risparmierà invece su arredi e macchinari, e possibilmente anche sul costo di molte materie prime, che saranno già presenti.

Altre soluzioni: Franchising

Un’altra soluzione per poter risparmiare sui costi è l’apertura di un bar in franchising. I costi in questo caso si aggirano tra i €15.000 e €45.000, poiché gli arredi e i macchinari vengono forniti dal franchisor.

Con un contratto di franchising si entra in possesso anche di brevetti e know-how specifico che rendono l’apertura di un bar un processo più economico e molto semplificato, adatto soprattutto a chi non ha esperienza nel settore.

Aprire un bar in franchising offre i seguenti vantaggi e svantaggi:

Vantaggi

  • Attrezzature e arredi inclusi.
  • Know-how condiviso.
  • Brevetti.
  • Assistenza in progettazione, scelta della location e ristrutturazione.
  • Assistenza per lo sviluppo del piano economico.
  • Fornitura dei prodotti e dei servizi.

Svantaggi

  • Pagamento di una Royalty - quindi di un costo fisso - per poter godere dei vantaggi sopra elencati.
  • Subordinazione alle regole impartite dal franchisor, con conseguente privazione di qualunque tipo di inventiva.

Quanto costa aprire un bar? Un’ipotesi

Considerando tutte le voci elencate in precedenza, possiamo ipotizzare che il costo totale per aprire un bar si aggiri intorno a €110.000, così suddivisi:

  • Costi burocratici: €5.000 - €10.000
  • Spese per il locale: circa €20.000
  • Arredi e macchinari: circa €50.000
  • Costi pubblicitari: circa €10.000
  • Spese per assumere dipendenti: €10.000 - €20.000

Per ridurre i costi iniziali, è possibile adottare alcune strategie:

  • Sfruttare le agevolazioni fiscali vigenti;
  • Scegliere accuratamente le materie prime, soprattutto la miscela di caffè che si decide di servire;
  • Considerare l’offerta di servizi aggiuntivi a basso costo, come libri, riviste e wi-fi;
  • Considerare la possibilità di far svolgere feste ed eventi all’interno del locale.

Requisiti per aprire un bar

Per aprire un bar è necessario soddisfare una serie di requisiti, suddivisibili in tre categorie principali: requisiti personali, certificazioni obbligatorie e altri requisiti amministrativi e logistici. Analizziamoli nel dettaglio.

Requisiti personali

Per aprire un bar, è obbligatorio essere maggiorenni e non avere precedenti penali legati a reati finanziari. È inoltre importante dimostrare di non avere collegamenti con la criminalità organizzata e di possedere una stabilità economica.

Anche se non obbligatorio, può essere molto utile essere in possesso di un diploma alberghiero, avere esperienza pregressa nel settore alimentare, preferibilmente maturata lavorando in un bar o ristorante.

Certificazioni

Per aprire un bar serve essere in possesso di alcune certificazioni specifiche, come:

  • Destinazione d’uso commerciale, la quale attesta che il locale può essere utilizzato per vendere beni o servizi.
  • Certificato HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point) ottenuto tramite corso HACCP, riferito alle norme igienico-sanitarie per la manipolazione degli alimenti.
  • Certificato di frequenza corso SAB, a livello comunale, per la somministrazione di alimenti e bevande.
  • Documentazione di valutazione dei rischi, legata al locale stesso. Questa documentazione si ottiene grazie al nulla osta del Comune, che ne certifica l’idoneità in materia di sicurezza sul lavoro.

Altri requisiti necessari

Oltre a requisiti personali e certificazioni, per aprire un bar è necessario:

  • Disporre di un locale commerciale.
  • Aprire Partita IVA. Per completare questo passaggio è necessario stabilire il regime societario (scegliendo tra ditta individualesocietà di persones.r.l.) e scegliere il codice ATECO, tra:
  • Codice Ateco 56.30.00: bar ed esercizi simili senza cucina.
  • Codice Ateco 56.50.11: bar con attività di cucina.

Inoltre, sarà necessario stabilire il regime fiscale, scegliendo tra regime ordinarioregime forfettario (quest’ultimo applicabile alle ditte individuali con determinati requisiti).

  • Iscriversi all’INPS e alla Camera di Commercio.
  • Presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) in Comune.
  • Rispettare i requisiti di sicurezza.

Come aprire un bar: passaggi fondamentali

Per poter aprire un bar bisogna innanzitutto conoscere il settore in cui si sta entrando e la concorrenza, ottenere un’assicurazione finanziaria per affrontare i rischi e conoscere regolamenti e normative in materia di sicurezza e legalità.

È necessario prestare attenzione a diversi aspetti specifici, seguendo vari passaggi:

Definizione del tema e del target di clientela

In primo luogo va stabilito un tema, un filo conduttore a cui si adeguerà l’intero locale, e il tipo di clientela che si vuole raggiungere. In relazione a questo andranno adattate tutte le strategie di marketing e i prodotti e servizi presenti all’interno del locale.

Studio di mercato e analisi della concorrenza

È necessario analizzare il mercato in cui si opera, per capire cosa attrae la clientela e quali sono i prodotti e servizi maggiormente richiesti. È inoltre fondamentale conoscere la concorrenza, per capire come differenziarsi da essa e ritagliarsi la propria fetta di clientela.

Scelta della zona e della tipologia di locale

La scelta della posizione del locale è fondamentale per assicurarsi una clientela e attrarre il target di clienti desiderato. La soluzione ideale è un locale situato in una strada molto frequentata, preferibilmente pedonale. Se il locale si trova in una zona raggiungibile in auto, è indispensabile disporre di un parcheggio adeguato e un accesso semplice. Infine, bisogna valutare le dimensioni del locale in base al tipo di offerta che si intende proporre.

Elaborazione del business plan

Elaborare un business plan è fondamentale per prevedere in anticipo costi e ricavi dell’attività. Inoltre, rappresenta uno strumento utile per analizzare il mercato di riferimento e definire strategie efficaci per garantire il successo del bar.

Ottenimento dei finanziamenti

Se non disponi del capitale necessario all’avviamento della tua attività, può essere molto utile cercare finanziamenti che possano supportarti. Le opzioni includono:

  • Agevolazioni fiscali.
  • Prestiti provenienti da banche o investitori privati.
  • Campagne di crowdfunding.

Apertura della società e ottenimento delle licenze

Per avviare un bar, è necessario aprire l’impresa che lo gestirà e ottenere tutte le licenze specifiche già menzionate in precedenza.

Progettazione e allestimento del locale

A seconda del tema scelto per il tuo locale, sarà necessario arredarlo in modo che questo sia immediatamente riconoscibile. In tal senso, è importante prestare attenzione ai dettagli, come tavoli e sedie, pareti, decorazioni e illuminazione, per ricreare un’atmosfera coerente e accogliente.

Per quanto riguarda i macchinari, è essenziale organizzare lo spazio in modo efficiente, acquistando solo le attrezzature necessarie per offrire i prodotti e servizi selezionati.

Selezione e formazione del personale

Se, come spesso accade, non sei in grado di gestire il bar in totale autonomia, sarà necessario assumere dei dipendenti. Per garantire il successo, è importante selezionare personale motivato, responsabile e predisposto al contatto con la clientela. In base all’investimento iniziale che puoi permetterti, potrai selezionare personale con esperienza o da formare.

Marketing e promozione pre-apertura

Per poter attrarre la clientela iniziale, è necessario pubblicizzare l’apertura del tuo locale. Il marketing pre-apertura può essere svolto attraverso canali tradizionali, distribuendo volantini e appendendo locandine, oppure sfruttando strumenti digitali come social network e il sito web.

Grande apertura

L’ultimo passaggio fondamentale è organizzare un’apertura in grande, fissando una data e promuovendola efficacemente. Durante l’evento è consigliato allestire un buffet in cui vengono offerti assaggi gratuiti di alcuni dei prodotti che saranno presenti nel bar e includere extra, come musica dal vivo o attività specifiche legate al concept del bar.

Altri aspetti da tenere in considerazione per aprire un bar

Aprire un bar al giorno d'oggi richiede particolare attenzione a due aspetti fondamentali:

Gestione dei pagamenti digitali

Ogni locale deve assicurare ai clienti la possibilità di effettuare pagamenti tramite carta di credito. È quindi indispensabile dotarsi di un POS per gestire transazioni di questo tipo. Questo dovrebbe essere portatile, collegato ai principali circuiti di pagamento e conveniente.

Gestire l’inventario e la contabilità del tuo bar

Tenere sotto controllo l’inventario è essenziale per monitorare quali sono i prodotti maggiormente venduti e comprendere se i prezzi applicati sono adeguati o se invece necessitano di modifiche. Impostare un sistema efficace per la gestione dell’inventario aiuta quindi a evitare sprechi e a ottimizzare i costi.

Nella gestione di un bar è altrettanto importante monitorare i flussi di cassa attraverso la contabilità, per avere sempre una visione chiara delle entrate e delle spese. Per una gestione ottimale della contabilità, puoi affidarti ad un commercialista o aprire un conto specifico (quale il conto SumUp), che consente di gestire entrate e uscite direttamente da PC o app, semplificando notevolmente il lavoro.

Consigli di marketing per aprire un bar di successo

Una volta aperto un bar, ma anche prima della sua apertura, è importante utilizzare strategie di marketing che possano attirare clienti e garantire il successo dell’attività. Vediamo le più importanti:

Crea un sito web

Un sito web dettagliato e accattivante è uno strumento prezioso per incentivare i clienti a raggiungere il proprio bar. Al suo interno dovrebbero essere inclusi il menù con i prezzi, gli orari di apertura e i contatti, utili per eventuali prenotazioni. È inoltre importante specificare i vari eventi organizzati nel locale.

Sii presente sui social media

I social media non sono obbligatori, ma avere una presenza su piattaforme come Instagram o Facebook è sicuramente molto vantaggioso. Questi strumenti sono indispensabili in un’epoca in cui gran parte della comunicazione avviene online.

Ottimizza il sito per attirare la clientela locale 

Per ottenere maggiore visibilità, sia il sito che le pagine social devono essere ottimizzati per apparire ai primi posti nelle ricerche sul web di bar nella tua zona.

Organizza promozioni ed eventi

Promozioni regolari, come l’happy hour con bevande a prezzi ridotti in determinate fasce orarie, aperitivi o pacchetti colazione (ad esempio, includendo cappuccino, brioche e spremuta) possono attirare molti clienti.

Offri voucher o altre promozioni

Un’altra strategia efficace per incrementare la clientela consiste nell’offrire voucher o promozioni speciali, che possono essere ricorrenti o legate a festività o periodi specifici dell’anno. Rientrano in questa categoria anche le tessere fedeltà, come quella che regala un caffè gratuito ogni dieci acquistati.

Invia newsletter 

Per fidelizzare i clienti e rimanere in contatto con loro, inviare una newsletter periodica è estremamente utile. Puoi utilizzarla per comunicare nuovi prodotti, promozioni e offerte dedicate esclusivamente agli iscritti.

Premia i clienti abituali

Un ultimo aspetto da non sottovalutare riguarda i clienti abituali: non dimenticare di valorizzare i clienti più fedeli! Premiare chi frequenta assiduamente il bar è un gesto importante e puoi farlo con tessere fedeltà ufficiali oppure con semplici gesti, come offrire un caffè o facendo sconti sul totale dello scontrino.

FAQ

È necessario il REC per aprire un bar?

Il REC non è altro che il vecchio nome dell’attuale certificazione SAB. Quindi, per quanto esso non sia più necessario, lo è invece il corso con certificazione SAB.

Che tipo di società conviene aprire per un bar?

Tutto dipende dalle dimensioni del bar e quindi dal flusso di denaro e relativi rischi e dalla responsabilità che si vuole assumere nell’aprire questo tipo di attività. Una ditta individuale porta tutti gli oneri sulla persona che ne è a capo, mentre una società di persone o a responsabilità limitata, ad esempio, suddividono responsabilità finanziarie tra tutti i componenti.

Come aprire un bar senza soldi?

Aprire un bar senza soldi non è possibile, in quanto un investimento iniziale sarà sempre necessario. È però possibile affidarsi a finanziamenti e prestiti, per non utilizzare soldi propri, e scegliere soluzioni che possano abbattere i costi, come un franchising o il rilevamento di un’attività già avviata. 

Quanto tempo ci vuole per aprire un bar?

Le tempistiche per aprire un bar possono variare a seconda che si avvii l’attività da zero, si rilevi un’attività già avviata o si apra un locale in franchising. In questi ultimi casi, può essere necessario anche solo un mese, cioè il tempo necessario per espletare le necessità burocratiche. Se invece si apre un locale da zero, i tempi si possono allungare anche fino a sei mesi.

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