Il codice tributo 1845 è uno dei codici erario da utilizzare in caso di versamento della cedolare secca.
In questo articolo ti parleremo di questo codice e delle sue particolarità, e di come utilizzarlo nel modello F24.
Cos’è il codice tributo 1845 e quando usarlo
Il codice 1845 identifica uno dei possibili versamenti che si possono effettuare quando è necessario versare al fisco le somme dovute per la cedolare secca.
Questa imposta segue un regime d’imposta agevolato per coloro che devono rendere conto di somme per la locazione relative ai contratti d’affitto per immobili ad uso abitativo e le relative pertinenze.
Si tratta di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF, imposte di registro e di bollo, con un’aliquota al 21% per i contratti di locazione rinnovabili ogni 4 anni, ridotta al 10% per i contratti del tipo 3+2 – il cosiddetto contratto concordato.
A differenza di altri codici tributo che devono essere utilizzati per la cedolare secca, il codice 1845 viene utilizzato solo dai soggetti che agiscono come sostituti d’imposta.
I sostituti d’imposta sono coloro che versano le somme dovute al fisco per conto di terzi – un esempio su tutti è il datore di lavoro.
Dunque, per coloro che possiedono un’attività, Finom può essere un valido alleato anche nel caso della cedolare secca. L’account business permette di integrare i software di contabilità e di gestire tutti i conti su un’unica piattaforma – oltre a dare la possibilità di invitare il commercialista nella propria area personale. Questo account dà anche accesso alle carte Finom – con cashback fino al 3%, mentre il servizio di fatturazione permette di tenere sotto controllo entrate e uscite in modo semplice.
Come usare il codice tributo 1845 nel modello F24
Il versamento per la cedolare secca non deve essere necessariamente fatto in un’unica soluzione.
Qualora l’importo da versare dovesse superare i 257,52 €, l’importo può essere rateizzato. L’acconto – che corrisponde al 95% dell’importo versato durante l’anno precedente – può infatti essere suddiviso in due rate:
- la prima corrisponde al 40% dell’importo e va versata entro il 16 giugno;
- la seconda rata corrisponde al 60% dell’acconto, e va versata entro il 30 novembre.
Il saldo – corrispondente al 5% del totale dell’imposta – andrà versato entro il 16 giugno successivo.
Nel caso specifico, il codice 1845 identifica il versamento della prima rata.
Per compilare il modello F24 sarà necessario utilizzare il campo “Imposte dirette – IVA, Ritenute alla fonte, Altri tributi e interessi” della sezione “Erario” – come mostrato dal modello esemplificativo fornito dall’Agenzia delle Entrate.
Sarà poi necessario inserire il numero che identifica il mese di riferimento e l’anno di riferimento in forma estesa. L’importo da versare andrà inserito nella casella degli importi a debito.
Conclusioni
Il codice tributo 1845 è il codice che i sostituti d’imposta devono utilizzare per versare la prima rata della cedolare secca.
Per conoscere altri tipi di codice tributo:
Ultimi articoli
Visa o Mastercard: Quale circuito scegliere come carta bancaria?
Come aprire un’azienda agricola
Cos’è la nota di debito, quando si emette e come compilarla
Imposta di bollo sulle fatture elettroniche: Guida completa
Aprire un franchising conviene? Vantaggi e svantaggi per l'affiliato
Dati di fatturazione: elementi essenziali
Fattura differita: una guida completa sul suo funzionamento in Italia
Condividi post