Il codice tributo 1790 viene utilizzato per versare la prima rata dell’acconto dell’imposta sostitutiva nel regime forfettario. Il pagamento avviene tramite modello F24, rispettando delle precise scadenze stabilite dall’Agenzia delle Entrate. Scopri come funziona, quando deve essere versato e quali dati inserire per compilare correttamente l’F24.
Cos’è il codice tributo 1790: definizione e utilizzo
Il codice tributo 1790 identifica la prima rata dell’acconto dell’imposta sostitutiva per chi aderisce al regime forfettario. Questo regime prevede un’aliquota del 15% (ridotta al 5% per i primi cinque anni), che sostituisce l’IRPEF, le addizionali regionali e comunali e l’IRAP.
Tale identificativo deve essere usato dai titolari di Partita IVA in regime forfettario, se l’importo da versare come acconto dell’imposta sostitutiva supera i 257,52 €.
Il codice tributo 1790 è valido per i non residenti?
Sì, se almeno il 75% del reddito è prodotto in Italia. In questo caso, il versamento avviene secondo le stesse regole previste per i residenti. Per evitare errori, ti consigliamo di consultare un commercialista.
Codice tributo 1790: differenza con gli altri codici tributo
Nel regime forfettario esistono diversi codici tributo per il versamento dell’imposta sostitutiva, ognuno con una funzione specifica.
Codice tributo 1790 e 1792: qual è la differenza?
Il codice tributo 1790 si usa per versare la prima rata dell’acconto dell’imposta sostitutiva. Il codice tributo 1792, invece, riguarda il saldo dell’imposta, che deve essere pagato contestualmente alla dichiarazione dei redditi.
Codice tributo 1790 e 1791: cosa cambia?
Mentre il codice tributo 1790 identifica il primo acconto, il codice tributo 1791 si utilizza per il pagamento della seconda rata o per il versamento dell’acconto in un’unica soluzione.
Ad esempio, se un contribuente deve versare 1.500 € di imposta, potrebbe pagare il primo acconto con il codice tributo 1790, la seconda rata con il codice tributo 1791 e, infine, saldare il totale con il codice tributo 1792.
Come funziona il versamento degli acconti nel regime forfettario con il codice tributo 1790
Nel regime forfettario, il versamento dell’imposta sostitutiva avviene in acconto e saldo.
Se l’acconto complessivo dovuto supera i 51,65 €, il contribuente deve versare un acconto sulle imposte per l’anno successivo. Se il valore dell’acconto è superiore a 257,52 €, viene suddiviso in due rate.
Se, invece, l’importo è inferiore alla soglia di 257,52 €, prevista dalla normativa, l’acconto si versa in un’unica soluzione direttamente con il codice tributo 1791.
Rigo LM 42 dichiarazione dei redditi: dove indicare il codice tributo 1790
Il codice tributo 1790 deve essere riportato nel modello F24, ma il relativo importo trova riscontro nella dichiarazione dei redditi all’interno del Rigo LM 42. Qui viene indicato l’ammontare dell’imposta sostitutiva dovuta per l’anno precedente, sulla base della quale si calcolano gli acconti per l’anno in corso.
È fondamentale che gli importi versati coincidano con quelli dichiarati, per evitare discrepanze nei controlli fiscali.
Quali documenti sono necessari per il pagamento con il codice tributo 1790?
Per effettuare il versamento con il codice tributo 1790 è necessario avere a disposizione il modello F24, compilato correttamente nella sezione “Erario”. Occorre consultare la dichiarazione dei redditi per verificare l’imposta sostitutiva dell’anno precedente e calcolare l’acconto per l’anno successivo.
Come calcolare l’importo esatto da versare con il codice tributo 1790?
L’acconto si calcola applicando l’aliquota del 15% (o del 5% per i primi cinque anni di attività) alla base imponibile, determinata dal coefficiente di redditività del proprio Codice ATECO. Chi utilizza il metodo previsionale può stimare un importo basato sui guadagni attesi, in modo da ridurre l’anticipo, ma con il rischio di sanzioni se si dovessero commettere degli errori nella previsione.
La preparazione automatizzata della dichiarazione fiscale, insieme ai servizi di monitoraggio delle entrate e delle spese nelle integrazioni di Finom, permette di gestire le proprie finanze in modo più comodo.
Guida alla compilazione del modello F24 con il codice tributo 1790
Nel modello F24, il codice tributo 1790 deve essere indicato all’interno della sezione "Erario", specificando:
- Codice tributo: 1790;
- Rateazione/regione/prov/mese rif: il numero della rata e il totale delle rate, ad esempio "0102" per la prima di due rate;
- Anno di riferimento: l’anno d’imposta per cui si versa l’acconto;
- Importo a debito versato: la somma dovuta per la prima rata;
- Totale A: l’importo totale degli importi a debito nella sezione “Erario”;
- Codice ufficio e codice atto: non vanno compilati.
Se un contribuente in regime forfettario deve pagare 800 € di acconto per l’imposta sostitutiva, e l’acconto è suddiviso in due rate, dovrà versare 400 € con il codice tributo 1790 e 400 € con il codice tributo 1791.
Nel modello F24 si indicherà, quindi, 1790, anno di riferimento 2025, rateazione 0102 e importo 400 €.
Di seguito, un esempio di F24 compilato sfruttando il modello online reso disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate:

Codice tributo 1790 scadenza: quando e come pagare
Il versamento relativo al codice tributo 1790 deve essere effettuato entro il 30 giugno.
Il pagamento deve essere effettuato per mezzo del modello F24:
- Avvalendosi dei servizi online dell’Agenzia delle Entrate (F24 Web);
- Tramite il portale di home banking della propria banca;
- Per mezzo di un intermediario abilitato (come il commercialista).
Codice tributo 1790 e ravvedimento operoso: cosa fare in caso di ritardo
Se il pagamento del codice tributo 1790 non viene effettuato entro la scadenza del 30 giugno, è possibile regolarizzare la propria posizione fiscale con il ravvedimento operoso. Questo strumento consente di versare l’importo dovuto aggiungendo una sanzione ridotta e gli interessi legali calcolati in base ai giorni di ritardo.
Per procedere, è necessario compilare un nuovo modello F24, utilizzando:
- Codice tributo 1790 per l’acconto dovuto;
- Codice tributo 8948 per le sanzioni pecuniarie (ha sostituito il vecchio codice tributo 8913);
- Codice tributo 1992 per gli interessi sul ravvedimento.
Errori comuni da evitare con il codice tributo 1790
Uno degli sbagli più comuni è indicare un anno di riferimento errato, inserendo l’anno in corso invece di quello d’imposta per cui si versa l’acconto. Anche la sezione del modello F24 deve essere correttamente compilata: il codice tributo 1790 va sempre inserito nella sezione “Erario”, evitando di confonderlo con altri campi.
Un altro errore frequente riguarda la rateizzazione. È fondamentale indicare correttamente il numero della rata e il totale delle rate, ad esempio scrivendo 0102 se si sta pagando la prima di due rate. Inoltre, bisogna evitare di trascurare il secondo acconto, che deve essere versato con il codice tributo 1791 entro il 30 novembre.
Anche il calcolo dell’importo deve essere effettuato con attenzione. Se si utilizza il metodo previsionale per ridurre l’acconto, bisogna essere certi di non sottostimare l’importo che sarà dovuto, poiché un pagamento insufficiente potrebbe comportare delle sanzioni.
1790 codice tributo ravvedimento: come regolarizzare gli errori
Se il pagamento del codice tributo 1790 viene effettuato in ritardo o con un importo errato, è possibile correggere l’errore tramite il ravvedimento operoso. Il ravvedimento operoso deve essere utilizzato in caso di:
- Ritardo nel pagamento oltre la scadenza del 30 giugno;
- Importo versato inferiore al dovuto, per integrare la differenza;
- Errore nella compilazione del modello F24, ad esempio perché è stato inserito l’anno di riferimento sbagliato.
Come calcolare sanzioni e interessi per il codice tributo 1790
Se il pagamento del codice tributo 1790 avviene in ritardo, è necessario calcolare le relative sanzioni e interessi al fine di regolarizzare la posizione con il ravvedimento operoso.
Le sanzioni variano in base ai giorni di ritardo e vengono calcolate in percentuale sull’importo dovuto, mentre gli interessi sono determinati applicando il tasso legale annuo. Per il 2025, esso è pari al 2,00% (come stabilito dal Decreto del MEF del 10.12.2024).
La sanzione ridotta è pari a:
Tempo di ritardo | Sanzione ridotta (con ravvedimento operoso) |
Entro 14 giorni | 0,0833% per ogni giorno di ritardo (fino a un massimo dell’1,166% al 14° giorno) |
Dal 15° al 30° giorno | 1,25% fisso |
Dal 31° al 90° giorno | 1,39% fisso |
Dal 91° giorno a un anno | 3,125% fisso |
Oltre un anno | 3,57% fisso |
Esempio pratico
Se un contribuente doveva versare 1.000 € entro il 30 giugno, ma effettua il pagamento con 20 giorni di ritardo, la sanzione sarà dell’1,25%, quindi di 12,5 € (1,25% di 1.000 € = 12,50 € ).
Gli interessi si calcolano applicando il tasso legale annuo su 1.000 €, rapportandolo ai 20 giorni di ritardo, e ottenendo un importo di circa 1,10 € (1.000 € × 0,02 × (20/365) = 1,10 € di interessi).
Il contribuente dovrà, quindi, versare 1.000 € con il codice 1790, 12,50 € con il codice 8948 per la sanzione e 1,10 € con il codice 1992 per gli interessi.
Di seguito, un esempio di F24 compilato sfruttando il modello online reso disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate:

FAQ
Si può rateizzare il pagamento con il codice tributo 1790?
Sì, il pagamento con il codice tributo 1790 può essere rateizzato solo se l’importo dell’acconto supera i 257,52 €. In questo caso, l’acconto si divide in due rate: la prima da versare entro il 30 giugno e la seconda con il codice 1791 entro il 30 novembre.
Come verificare se il pagamento con codice tributo 1790 è andato a buon fine?
Per verificare il pagamento del codice tributo 1790, accedi all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate e controlla la presenza della ricevuta F24. Puoi anche effettuare la verifica tramite home banking oppure chiedere conferma al tuo commercialista o all’intermediario che ha effettuato il pagamento.
Come richiedere un rimborso per un pagamento duplicato con il codice tributo 1790?
Per richiedere il rimborso di un pagamento duplicato con il codice tributo 1790, è necessario presentare un’istanza di rimborso all’Agenzia delle Entrate. In alternativa, è possibile rivolgersi a un commercialista o a un intermediario fiscale.
Si può compensare il codice tributo 1790 con crediti fiscali?
No, il codice tributo 1790 non può essere compensato con crediti fiscali. L’imposta sostitutiva del regime forfettario deve essere versata integralmente tramite il modello F24.
Il codice tributo 1790 si applica anche in caso di regime fiscale agevolato?
No, il codice tributo 1790 si applica esclusivamente al regime forfettario. Per il regime fiscale agevolato dell’imprenditoria giovanile e dei lavoratori in mobilità si utilizzano i codici tributo 1793 (prima rata), 1794 (seconda rata) e 1795 (saldo).
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