Aprire un campeggio è un'ottima occasione per avviare un'attività turistica redditizia e costruire un progetto solido nel settore dell’ospitalità all’aria aperta. In questa guida troverai tutto ciò che serve per iniziare: requisiti, costi, autorizzazioni e passaggi fondamentali.
Cosa serve per aprire un campeggio in Italia?
Per aprire un campeggio servono alcuni requisiti essenziali, sia tecnici che amministrativi. Occorre un terreno idoneo, pianeggiante e conforme alle norme urbanistiche, con spazio sufficiente per piazzole, servizi e aree comuni.
La struttura deve disporre di impianti elettrici e idrici, bagni, docce, area lavatoio e punti di allaccio per camper. È, inoltre, obbligatoria la presenza di una reception o di un ufficio custodito 24 ore su 24.
Dal punto di vista burocratico, bisogna scegliere la forma giuridica (ditta individuale o società), registrarsi al Registro delle Imprese con codice ATECO 55.30.00 e predisporre un layout approvato dagli enti competenti, nel rispetto delle norme di sicurezza e ambientali.
Se ami il turismo e il contatto con il pubblico, potresti valutare anche di aprire un'agenzia di viaggi: entrambe le attività, infatti, permettono di lavorare nel settore dell'accoglienza, ma con approcci diversi e complementari.
Scopri il nostro conto businessCome aprire un campeggio? Tutti i passaggi principali
Per aprire un campeggio in Italia serve seguire un iter preciso, che parte dalla scelta di che tipo di terreno serve e arriva fino all'apertura ufficiale al pubblico. Prima di iniziare, è sempre consigliabile consultare lo SUAP del proprio Comune per conoscere i requisiti che si applicano a livello locale.
Ecco tutti i passaggi principali da seguire per aprire un campeggio:
- Scegli il terreno. Deve essere accessibile, pianeggiante e conforme alle norme urbanistiche. In genere servono almeno 5.000-10.000 m².
- Verifica vincoli e destinazione d'uso. Tramite lo SUAP comunale, controlla che l'area sia idonea ad attività turistico-ricettive. Per aprire un campeggio su un terreno agricolo, serve l'autorizzazione alla conversione d'uso.
- Progetta il campeggio. Con l'aiuto di un tecnico, definisci piazzole, aree comuni, impianti e percorsi di sicurezza.
- Richiedi i titoli edilizi. Il permesso di costruire è necessario per edifici e impianti, mentre la SCIA commerciale serve per avviare l'attività.
- Ottieni le autorizzazioni ambientali e sanitarie. L'ASL verifica gli impianti igienico-sanitari; la VIA o la VIncA sono richieste solo in aree vincolate ai sensi dell'art. 146 del Codice dei Beni Culturali.
- Certificazione antincendio. I Vigili del Fuoco rilasciano il CPI dopo il sopralluogo e la verifica della sicurezza.
- Classificazione regionale. Prima dell'apertura, il campeggio deve ottenere la classificazione a stelle (da 1 a 4).
- Costituisci l'attività. Scegli la forma giuridica, apri la Partita IVA, registrati alla Camera di Commercio e attiva le posizioni INPS e INAIL.
- Allestisci la struttura. Realizza impianti, reception, bagni, aree comuni e servizi aggiuntivi.
Dopo i controlli finali su sicurezza e impianti, il tuo campeggio sarà pronto ad accogliere gli ospiti. Potrai scegliere se gestirlo in forma stagionale o annuale, in base alla tua strategia e alla zona. Una volta aperto, ricordati di comunicare i prezzi, inviare i dati statistici, registrare gli ospiti e versare l’imposta di soggiorno come previsto dalla normativa.
Quali autorizzazioni e permessi servono per aprire un campeggio?
Per aprire un campeggio in Italia è necessario ottenere una serie di autorizzazioni e permessi, che variano in base alla Regione e alla tipologia di struttura scelta.
| Documento | A cosa serve? | Tempi di emissione e costi |
| Permesso di costruire / Autorizzazione urbanistica | Necessario per costruire o modificare strutture e impianti all'interno del campeggio | 1-3 mesi / 2.000-10.000 € |
| Autorizzazione per conversione del terreno | Obbligatoria se si tratta di un terreno agricolo: consente di destinarlo a uso turistico-ricettivo | 1-2 mesi / 500-2.000 € |
| SCIA per l'attività ricettiva | Si presenta dopo aver ottenuto titoli edilizi e autorizzazioni, per comunicare l'avvio dell'attività | Immediata / 50-300 € |
| Autorizzazioni ambientali (VIA/VIncA, se richieste) | Necessarie solo per campeggi in aree vincolate o di grandi dimensioni, al fine di valutare l'impatto sull'ambiente | 2-4 mesi / 1.500-5.000 € |
| Autorizzazione paesaggistica (se in zona vincolata) | Richiesta per terreni sottoposti a tutela paesaggistica o naturalistica | 1-3 mesi / 1.000-3.000 € |
| Autorizzazione sanitaria (ASL) | Verifica la conformità igienico-sanitaria di bagni, acqua potabile, smaltimento reflui e aree comuni | 20-60 giorni / 300-2.000 € |
| Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) | Rilasciato dai Vigili del Fuoco dopo sopralluogo, obbligatorio per campeggi di medie e grandi dimensioni | 2-4 mesi / 1.000-5.000 € |
| Licenza per alimenti e bevande | Obbligatoria se il campeggio dispone di bar, ristorante o punto ristoro | 1-2 mesi / 500-3.000 € |
| Iscrizione al Registro delle Imprese e Partita IVA | Formalizza l'apertura dell'attività commerciale presso la Camera di Commercio e l'Agenzia delle Entrate | 5-10 giorni / circa 500 € |
| Classificazione del campeggio (1-4 stelle) | Obbligatoria prima dell'apertura: definisce la categoria della struttura secondo la normativa regionale | 1-2 mesi / Gratuita o con costi amministrativi minimi |
| Tassa rifiuti e smaltimento reflui | Include la registrazione per la TARI e la gestione delle acque reflue. | variabili in base al Comune / 800-4.000 € l'anno |
Ricorda che tempi e costi possono variare sensibilmente in base alla Regione e al Comune di riferimento. In alcune aree, l'autorizzazione paesaggistica o ambientale può essere sostituita da un parere unico integrato rilasciato dallo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP).
Se non disponi del capitale necessario, puoi valutare diversi finanziamenti a fondo perduto 2025 dedicati alle imprese turistiche e ai progetti di ospitalità sostenibile, che aiutano a coprire parte delle spese di avvio o ristrutturazione.
Scopri il servizio di fatturazione gratuitoQuanto costa aprire un campeggio nel 2025?
I costi per aprire un campeggio nel 2025 possono variare molto in base a posizione, dimensioni dell'area e servizi offerti. In generale, l'investimento iniziale parte da circa 100.000 € per strutture piccole e può superare 1.000.000 € per campeggi completi di bungalow, servizi di ristorazione e aree ricreative.
Investimenti iniziali
Per avviare l'attività, è necessario considerare alcune spese fondamentali:
- acquisto o affitto del terreno: da 10 a 100 € al m², a seconda della zona
- opere di urbanizzazione, realizzazione di impianti idrici, elettrici e fognari: circa 30.000-60.000 €
- costruzione e allestimento, bagni, docce, reception, aree comuni e pavimentazioni: 100.000-300.000 €
- licenze e autorizzazioni: tra 3.000 e 10.000 €, in base ai permessi richiesti
- attrezzature e arredi, tende, bungalow, arredi esterni: 20.000-50.000 €
- marketing e sito web: circa 2.000-5.000 € per promozione e presenza online
Costi fissi di gestione
Una volta aperto, il campeggio comporta delle spese periodiche che andranno necessariamente a incidere sulla redditività complessiva:
- affitto o mutuo del terreno: 2.000-10.000 € al mese
- utenze e manutenzione, elettricità, acqua, gas e cura delle aree verdi: 2.000-8.000 € mensili
- personale, stipendi e contributi per addetti alla reception, manutentori, animatori e personale di pulizia: 10.000-50.000 € al mese
- pulizie e riparazioni: 1.000-4.000 € mensili
- marketing e promozione: 500-2.000 € al mese per pubblicità e canali di prenotazione
- tasse e assicurazioni: 2.000-7.000 € mensili, comprese coperture per responsabilità civile e imposte locali
Quale personale serve per aprire un campeggio?
Per gestire al meglio un campeggio serve uno staff competente, che garantisca accoglienza, sicurezza e un'esperienza gradevole per gli ospiti.
Tra le figure principali troviamo:
- Direttore: supervisiona tutte le attività, gestisce il personale e cura i rapporti con i clienti. Costo medio: 2.500-4.000 € al mese.
- Receptionist: accoglie gli ospiti, gestisce prenotazioni e pagamenti, fornendo assistenza durante il soggiorno. Costo medio: 1.500-2.200 € al mese.
- Manutentore: controlla impianti, strutture e spazi verdi, intervenendo in caso di guasti o necessità di manutenzione. Costo medio: 1.800-2.500 € al mese.
- Addetti alle pulizie: garantiscono ordine e igiene in servizi igienici, bungalow e aree comuni. Costo medio: 1.400-2.000 € al mese.
- Animatori: organizzano attività sportive, giochi e spettacoli per coinvolgere adulti e bambini. Costo medio: 1.400-2.000 € al mese.
- Addetti alla sicurezza: presidiano gli accessi e intervengono in caso di emergenze, assicurando la tranquillità degli ospiti. Costo medio: 1.800-3.000 € al mese.
La composizione del team dipende dalle dimensioni del campeggio: nelle strutture più piccole alcuni ruoli possono coincidere, mentre nei villaggi più grandi è consigliabile un organico completo e ben formato.
Scopri di più su FinomQuali finanziamenti sono disponibili per aprire un campeggio?
Chi vuole aprire un campeggio può accedere a diverse forme di finanziamento dedicate al turismo. Oltre ai prestiti bancari, molte Regioni offrono contributi a fondo perduto e bandi cofinanziati dall'UE, come il FEASR o i programmi di Invitalia.
Esistono anche soluzioni più flessibili, come il crowdfunding o le partnership private, che permettono di condividere l'investimento con altri soci o investitori.
Prima di richiedere un finanziamento è fondamentale preparare un business plan chiaro e realistico, che dimostri la sostenibilità del progetto.
Aprire un campeggio comprandone uno esistente: quando conviene?
Comprare un campeggio già avviato può essere una scelta più rapida e conveniente rispetto a costruirne uno da zero. Permette, infatti, di evitare gran parte della burocrazia e iniziare subito con una struttura operativa, oltre che con una clientela già consolidata.
Il costo dipende da posizione, dimensioni, servizi offerti e stato delle strutture: si parte da circa 100.000 € per piccoli campeggi rurali e si possono superare i 5 milioni per villaggi turistici completi.
In alternativa, è possibile rilevare solo la gestione dell’attività (acquistando la licenza di gestione), con prezzi tra 50.000 e 300.000 €.
FAQ
Quanto terreno serve per aprire un campeggio?
Servono almeno 5.000-10.000 m², ma la superficie minima varia in base alla Regione e al tipo di struttura.
Quali autorizzazioni per aprire un campeggio sono obbligatorie?
Servono permesso di costruire, SCIA ricettiva, autorizzazioni ASL e antincendio, oltre alla classificazione regionale prima dell'apertura.
Come si gestiscono prenotazioni e pagamenti?
Con un software gestionale puoi gestire prenotazioni online e accettare pagamenti elettronici tramite POS, link o QR code, rendendo tutto più rapido e comodo sia per te che per gli ospiti.
Come aprire un campeggio su un terreno agricolo?
Serve essere imprenditore agricolo e avviare un agricampeggio, ossia un'attività connessa all'agricoltura. Sono ammesse solo strutture amovibili, con un numero limitato di piazzole e previa autorizzazione comunale secondo la normativa regionale.
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