Qual è il costo della partita IVA giovani? Ci sono agevolazioni e incentivi di cui avvalersi? Scopriamolo in questo approfondimento che abbiamo messo a punto per fare luce sull’argomento. 

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Partita IVA giovani: che cos’è e quando serve davvero

I giovani che desiderano avviare un’attività d’impresa o di lavoro autonomo sono tenuti ad aprire una partita IVA se prevedono di dedicarvisi in modo abituale o continuativo. Se prevedono, invece, di dedicarvisi solo saltuariamente, l’attività rientra nel lavoro occasionale, che non richiede necessariamente l’apertura della partita IVA.

Che differenza c’è tra lavoro occasionale e attività continuativa?

Il lavoro occasionale si definisce tale in assenza di abitualità e continuità e in presenza di incassi complessivi inferiori a 5.000 € lordi annui. Il superamento di tale soglia o lo svolgimento dell’attività lavorativa con costanza e regolarità rendono necessaria l’apertura della partita IVA per essere in regola.

Aprire la partita IVA da giovani a inizio carriera consente di beneficiare di regimi fiscali agevolati e contributivi ridotti.

Costi della partita IVA giovani per avviare l’attività

Aprire una partita IVA, per i giovani non è un’operazione a costo zero. Sono previsti costi e spese accessorie e di gestione di cui è doveroso essere consapevoli. Ne offriamo di seguito una panoramica. 

Diritti di segreteria di Agenzia delle Entrate

A meno che la registrazione venga effettuata online con l’apposito modello AA9/12, occorre considerare i diritti di segreteria dell’Agenzia delle Entrate di 18 €.

Iscrizione alla Camera di Commercio 

Artigiani, commercianti e imprese individuali hanno l’obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio. Il costo varia da 44 a 200 € a seconda della provincia e della tipologia di attività.

PEC e firma digitale 

Un’altra spesa da considerare è quella relativa all’attivazione di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), necessario per la fatturazione elettronica. Il costo può variare, indicativamente, tra 5 e 40 € all’anno + IVA. Il costo della firma digitale si colloca invece generalmente tra 25 e 80 euro + IVA per 3 anni, a seconda della soluzione scelta.

Parcella del commercialista per la pratica iniziale 

È opportuno considerare anche l’onorario del professionista che si occupa della pratica iniziale, in genere compreso tra 150 e 300 €. 

Iscrizione al sistema previdenziale 

Ulteriori costi da sostenere dopo l’avvio dell’attività riguardano l’iscrizione al sistema previdenziale. Registrandosi alla Gestione Separata INPS, i contributi sono calcolati in percentuale sul reddito dichiarato. Per chi, invece, si iscrive alle casse professionali, ci potrebbero essere contributi minimi da versare, a prescindere dal reddito.

Costi fissi: tasse e contributi INPS per la partita IVA giovani

È opportuno che i giovani che decidono di avviare un’attività con partita IVA siano consapevoli dei costi fissi previsti per le tasse e i contributi INPS, che possono comportare un esborso non indifferente ogni anno.

Partita IVA giovani: tasse in regime forfettario al 5%

Il regime forfettario è obiettivamente il più adatto ai giovani che avviano un’attività, in quanto offre semplificazioni e condizioni fiscali e contributive vantaggiose. È importante però chiarire che non esiste un limite di età per accedere al forfettario. Ecco i suoi vantaggi:

  • tassazione agevolata al 15% rispetto al regime ordinario, che scende al 5% nel primo quinquennio per le nuove attività (è importante rispettare il massimo di 85.000 €); 
  • coefficiente di redditività connesso al codice ATECO, che definisce su quale parte degli incassi si debbano pagare le tasse;
  • esenzione IVA.

Facciamo un esempio pratico. Supponiamo di essere giovani professionisti in regime forfettario al secondo anno di attività. Abbiamo diritto all’agevolazione delle tasse al 5%. ipotizziamo di incassare 20.000 €. Il nostro coefficiente di redditività è 78%. Supponiamo di versare 2.000 € di contributi INPS. L’imponibile è pari a 13.600 €, ossia il 78% di 20.000 €, tolti 2.000 € di contributi. Di tasse dovremo pagare 680 €, ovvero il 5% di 13.600 €. 

Supponiamo, invece, che il nostro reddito ammonti a 60.000 € e di aver versato 6.000 € di contributi. In tal caso: 

  • Reddito imponibile lordo = 60.000 € × 78% = 46.800 €
  • Reddito imponibile netto = 46.800 € – 6.000 € = 40.800 €
  • Imposta sostitutiva al 5% = 40.800 € × 5% = 2.040 €

Contributi INPS per la partita IVA giovani

Per chi apre la partita IVA come artigiano o commerciante è previsto il versamento di contributi previdenziali alla Gestione INPS Artigiani e Commercianti, con aliquote comprese tra il 24% e il 24,48%.

È previsto un contributo minimo annuale di 4.500 €, da versare anche in assenza di reddito. Ai titolari di partita IVA che scelgono il regime forfettario è concessa una riduzione del 35% dei contributi. Con la Legge di Bilancio 2025 è altresì stata introdotta una riduzione contributiva del 50% per il primo triennio di attività (2025-2027). 

Agevolazioni riservate ai giovani con partita IVA: bonus, incentivi e sconti

Nella tabella qui sotto offriamo una panoramica completa di bonus, incentivi e benefici di cui si possono avvalere i giovani titolari di partita IVA. 

Agevolazioni fiscali Agevolazioni contributive per giovani partita IVAFinanziamenti e incentivi partita IVA giovani
Imposta sostitutiva al 5 % per i primi 5 anni in regime forfettarioEsonero contributivo del 50% per chi apre la partita IVA (artigiani e commercianti) tra il 2025 e il 2027Resto al Sud: finanziamenti fino a 200.000 € per imprenditori di età inferiore a 55 anni che avviano attività d’impresa nel Meridione

Compatibilità del regime forfettario con lavoro dipendente, fino a un reddito da lavoro dipendente di 35.000 €

 

Riduzione del 35% dei contributi per chi aderisce al regime forfettarioON-Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero, un’iniziativa di Invitalia che offre finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto per sostenere l’avvio di micro e piccole imprese composte prevalentemente da giovani
  Programma Selfiemployment di Invitalia, che finanzia l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali con prestiti a tasso zero fino a 50.000 € per giovani NEET
  Bandi regionali e fondi europei
  Voucher digitalizzazione finalizzati all’acquisto di software, attrezzature e device digitali

Procedura per aprire una partita IVA giovani 

Illustriamo di seguito l’iter previsto per l’apertura della partita IVA. 

  1. Scegliere il codice ATECO relativo all’attività svolta. Dal 1 aprile 2025 è attiva la nuova classificazione ATECO 2025.
  2. Scegliere il regime fiscale più adatto alle proprie esigenze.
  3. Compilare il modello AA9/12 online sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
  4. Iscriversi alla gestione previdenziale INPS, scegliendo tra Gestione Separata o Artigiani/Commercianti a seconda dell’attività svolta. 
  5. Attivare l’indirizzo PEC e firma digitale. 
  6. Aprire un conto corrente dedicato per l’attività. 
  7. Abilitarsi al Sistema di Interscambio (SdI) per la fatturazione elettronicascegliere un software di fatturazione.

Se richiesto per l’attività, occorre altresì iscriversi al Registro Imprese.

Vantaggi della partita IVA giovani: consigli finali per risparmiare

In previsione dell’apertura della partita IVA, per trarre il massimo beneficio può essere utile:

  • valutare se conviene lo sconto 50% o il 35 % sui contributi. In caso di dubbio, può essere utile consultare un professionista del settore;
  • monitorare costantemente le iniziative proposte da Invitalia, voucher disponibili, bandi e incentivi regionali;
  • preparare un business plan, che può essere richiesto per accedere ai finanziamenti. 

Si raccomanda altresì di essere previdenti e tenere un fondo di riserva per il versamento delle tasse future e per il possibile passaggio al regime ordinario in caso di superamento del limite di incassi di 85.000 € annui. 

FAQ 

Qual è davvero il costo della partita IVA forfettaria per i giovani nel primo anno?

È opportuno preventivare un esborso compreso indicativamente tra 1.000 e 2.000 €, considerando le spese iniziali e l’imposta sostitutiva al 5%.

Posso mantenere il lavoro dipendente aprendo una partita IVA a regime forfettario?

Sì, puoi mantenere il lavoro dipendente a condizione che il reddito da lavoro dipendente non superi i 35.000 €.

Come ottenere la riduzione contributiva del 50%?

La riduzione contributiva del 50% è concessa dall’INPS a chi apre la partita IVA tra il 2025 e il 2027 incluso e si iscrive per la prima volta alle gestioni speciali autonome degli artigiani e degli esercenti attività commerciali. La domanda va presentata sul “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)”, compilando il relativo modulo, come indicato dalla Circolare n. 83/2025 dell’Inps.

Si possono cumulare Resto al Sud e regime forfettario?

Sì, si tratta di due strumenti compatibili e la normativa non impedisce di avvalersene in forma congiunta. 

Cosa succede se supero il limite di 85.000 €?

Il superamento del limite di 85.000 € comporta il passaggio al regime ordinario dall’anno successivo se i ricavi superano quota 85.000 € ma sono sotto i 100.000 € o immediatamente se superano i 100.000 €.

Qual è il miglior software di fatturazione economico o gratuito?

Tra i più validi software di fatturazione dal costo contenuto o addirittura gratuiti, si segnalano Finom, che offre un servizio gratuito per l’emissione delle fatture elettroniche, oltre a TaxMan, Aruba e Fatture in Cloud.

Esistono incentivi per startup digitali o green?

Sì, è stato firmato a inizio aprile 2025 il decreto attuativo che attua gli incentivi per startup green e digital.

In quanto tempo viene rilasciato il numero di partita IVA?

Il numero di partita IVA in genere viene fornito contestualmente al completamento della procedura di registrazione online.

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