Il codice tributo 3802 è uno degli identificativi utilizzati per il pagamento delle imposte tramite il modello F24. Vediamo quando si applica e come compilare correttamente il documento.
Cos’è il codice tributo 3802 e a cosa si riferisce?
Il codice tributo 3802 è spesso fonte di dubbi, soprattutto per chi gestisce gli adempimenti fiscali. Facciamo, quindi, chiarezza sul suo significato.
Definizione del codice tributo 3802
Il codice tributo 3802 identifica il versamento dell’addizionale regionale all’IRPEF da parte del sostituto d’imposta, ovvero il soggetto che trattiene e versa le imposte per conto di un contribuente. Questo codice viene utilizzato specificamente nel modello F24 per distinguere i pagamenti effettuati dai datori di lavoro o altri sostituti d’imposta.
Riferimento normativo e base legale
La base normativa dell’addizionale regionale IRPEF è il Decreto Legislativo n. 446/1997, che ne ha introdotto l’applicazione. Successivamente, il Decreto Legislativo n. 68/2011, ha riformato il sistema di fiscalità regionale, attribuendo alle Regioni una maggiore autonomia nella determinazione delle aliquote, da un minimo dell’1,23% a un massimo del 3,33%.
La delibera avviene di anno in anno ed è pubblicata anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate, oltre che nella Gazzetta Ufficiale.
Differenza tra addizionale regionale, comunale e codice tributo 3801 e 3802
L’addizionale regionale è destinata alla Regione di residenza fiscale del contribuente, mentre l’addizionale comunale è versata al Comune di residenza.
- Codice tributo 3802: usato dal sostituto d’imposta per versare l’addizionale regionale.
- Codice tributo 3801: usato dal contribuente che versa direttamente.
Non confondere questi codici né la destinazione delle addizionali.
Scopri il nostro conto businessQuando si applica il codice tributo 3802?
Il codice tributo 3802 si applica in tutte le situazioni in cui è necessario versare l’addizionale regionale IRPEF per conto del contribuente.
Chi è tenuto al versamento (lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati)
A effettuare il versamento è il sostituto d’imposta, come il datore di lavoro per i lavoratori dipendenti o l’INPS per i pensionati. In pratica, chi eroga redditi soggetti a IRPEF trattiene anche l’addizionale regionale e la versa alla Regione di residenza del contribuente tramite l’Agenzia delle Entrate.
Termini di scadenza del versamento
Il sostituto d’imposta versa l’addizionale regionale IRPEF entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui è stata effettuata la trattenuta. Per i dipendenti, la trattenuta avviene direttamente in busta paga in rate mensili a partire da marzo dell’anno successivo a quello di riferimento del reddito.
Compilazione del modello F24 con il codice tributo 3802
Per versare l’addizionale regionale IRPEF, il codice 3802 va inserito nella sezione “Regioni” del modello F24 (non in “Erario”).
Campi da compilare nella sezione Regioni con il codice tributo 3802
I dati richiesti includono:
- Codice tributo: 3802
- Il codice della Regione di residenza del dipendente che deve essere composto da due cifre, come indicato dalla tabella ufficiale dell’Agenzia delle Entrate (2 cifre): es. 10 = Lombardia, 13 = Piemonte
- Importo a debito da versare
- La “causale” del versamento è rappresentata direttamente dal codice tributo stesso.
Esempio pratico di compilazione
Se un datore di lavoro deve versare 300 € di addizionale regionale IRPEF per un dipendente residente in Lombardia (codice Regione 10), il relativo F24 sarà:
Come avviene la registrazione contabile del codice tributo 3802?
Il codice tributo 3802 va correttamente registrato in contabilità per garantire la trasparenza fiscale.
Registrazione contabile in azienda
- Contabilità ordinaria:
- Trattenuta → conto “Debiti v/Regione c/addizionale regionale IRPEF”
- Versamento → uscita su “Banca c/c”
- Contabilità semplificata:
- Versamento registrato nel registro cronologico o nel prospetto riepilogativo
- Causale suggerita: “Imposte e tasse – Addizionale regionale IRPEF”
Ravvedimento operoso per il codice tributo 3802
Se il versamento non avviene nei tempi previsti o contiene errori, è possibile regolarizzare la posizione tramite ravvedimento operoso, purché l’Agenzia delle Entrate non abbia ancora notificato la violazione.
Calcolo del ravvedimento operoso con il codice tributo 3802
La sanzione per l’addizionale regionale con il codice tributo 3802 dipende dai giorni di ritardo. Si prega di notare che queste percentuali si applicano alle violazioni commesse a partire dal 1° settembre 2024 (D.Lgs del 14/06/2024 n. 87 che ha modificato il precedente D.Lgs. 18/12/1997, n. 472, art. 13):
- fino a 14 giorni, 0,083% per ogni giorno
- dal 15° al 30° giorno, 1,25%
- dal 31° al 90° giorno, 1,39%
- dal 91° giorno a 1 anno, 3,125%
- oltre 1 anno, 3,57%
Si aggiungono poi gli interessi legali, pari al 2% annuo nel 2025 (DM MEF 10/12/2024).
Esempio pratico
In caso di omesso versamento di 100 € regolarizzato con 60 giorni di ritardo: si verseranno 100 € con il codice 3802, 1,39 € di sanzione ridotta (codice 8902) e circa 0,33 € di interessi (codice 1994).
Scopri di più su FinomCodici tributo alternativi o correlati all’addizionale IRPEF
I principali codici correlati al 3802 sono:
- 3843, per l’acconto dell’addizionale comunale IRPEF a carico del contribuente
- 3844, per il saldo dell’addizionale comunale IRPEF, sempre a carico del contribuente
- 3818, per l’acconto trattenuto dal sostituto d’imposta sull’addizionale comunale
- 3819, per il saldo trattenuto dal sostituto d’imposta sull’addizionale comunale
Ricordiamo che l’acconto si versa nell’anno in corso, mentre il saldo si paga l’anno successivo, dopo la determinazione dell’imposta effettiva.
Errori comuni da evitare con il codice tributo 3802
Anche un piccolo errore nella compilazione del modello F24 può causare complicazioni con l’Agenzia delle Entrate.
Uso errato della sezione o del codice
Il codice tributo 3802 va inserito nella sezione “Regioni” del modello F24, non in “Erario” o “IMU e altri tributi locali”. Attenzione anche a non confonderlo con codici simili, come il 3844 (addizionale comunale).
Versamento duplicato o mancato
Può capitare di effettuare un versamento doppio o di dimenticare del tutto l’adempimento. È bene, quindi, intervenire subito richiedendo il rimborso per il doppio pagamento o con ravvedimento operoso per l’omissione.
FAQ – Domande Frequenti
Il sostituto d’imposta può usare il 3802 per conto del contribuente?
Sì, il sostituto d’imposta utilizza il codice tributo 3802 per versare l’addizionale regionale IRPEF trattenuta al contribuente.
A cosa corrisponde il codice tributo 3802?
Corrisponde al versamento dell’addizionale regionale IRPEF da parte del sostituto d’imposta.
Cosa si versa con il codice tributo 3802?
Si versa l’addizionale regionale all’IRPEF trattenuta dal sostituto d’imposta sui redditi dei contribuenti.
Leggi gli altri articoli:
- Vendere online senza partita IVA nel 2025: regole e limiti
- ENPAM: Quota A e B – Tutto su contributi e agevolazioni 2025
- Lavoro da casa: Le opportunità per guadagnare da casa nel 2025
- Come lavorare da casa con Amazon: Tutte le informazioni necessarie
- Codice IVA N2.2 2025: fattura elettronica e operazioni fuori campo IVA
Ultimi articoli
Regime Forfettario 2025: agevolazioni e vantaggi per Partite IVA
Codice tributo 1501: quando usarlo e come compilare l’F24
Nome azienda: come creare un nome migliore
Modello F24: a cosa serve, caratteristiche, tipologie, modalità di pagamento
Snc — Società in nome collettivo: come funziona, vantaggi, svantaggi e rischi
Codice tributo 8947: cos’è e come inserirlo nel Modello F24
Codice tributo 8918: cos’è, quando si usa e come si compila l’F24