Aprire un ristorante è un processo articolato. In questo articolo andremo ad analizzare costi, requisiti e procedure necessarie per avviare un ristorante di successo. Forniremo inoltre consigli utili per attirare e fidelizzare la clientela.

Contenuti

Quanto costa aprire un ristorante?

I costi per aprire un’attività di ristorazione si aggirano sui €100.000 per un ristorante con 30 tavoli, e si suddividono in tre categorie:

Costi iniziali

Prima di procedere all’apertura di un ristorante, bisogna essere in possesso di alcuni elementi specifici:

Locazione

In primo luogo è necessario individuare il locale. Se si opta per l’acquisto, è necessario prevedere una spesa minima di €100.000, a cui potrebbero doversi aggiungere spese di ristrutturazione. Nel caso di un affitto, invece, i costi saranno significativamente inferiori, variando in base alla posizione e alle dimensioni del locale. È importante considerare anche una cauzione iniziale, generalmente pari a circa €10.000.

Arredamento tecnico e attrezzature

Una volta scelto il locale adatto, è necessario equipaggiarlo con arredamenti e attrezzature. Questo include tavoli, banconi, armadi e altri elementi di arredamento vario. Per gli arredi essenziali, le cifre possono variare tra €7.000 e €15.000. A questa cifra si aggiungono i costi per le attrezzature, che rappresentano un investimento significativo. In un ristorante, sono indispensabili piani cottura, forni, frigoriferi, friggitrici, grill, lavastoviglie e congelatori. Il costo di queste attrezzature può variare tra €15.000 e €75.000.

Stoviglie e vettovaglie

Un altro elemento essenziale per poter avviare un ristorante è il materiale dedicato alla cottura e al consumo di alimenti e bevande. Serviranno perciò pentole, padelle, pirofile, vassoi, piatti, bicchieri e posate di vario genere, il cui prezzo potrebbe variare da poche centinaia di euro fino a qualche migliaio.

Materie prime e materiali di consumo per l’avvio dell'attività

Ultimo elemento imprescindibile per poter avviare un ristorante è il cibo. Di conseguenza, bisognerà acquistare una serie di materie prime, ingredienti e preparati necessari a creare tutti i piatti presenti nel menù. In questo caso, si può stimare una cifra iniziale di €5.000.

Materiale tecnologico

Un ultimo tipo di attrezzatura è quella tecnologica, che può riassumersi in un semplice POS, essenziale per garantire pagamenti con carta, ma può ampliarsi a smartphone e tablet per prendere gli ordini, un programma gestionale per ordini e pagamenti, un impianto stereo e maxischermi.

Costi burocratici

Oltre alle spese richieste per il locale, vanno aggiunti i costi burocratici legati ai permessi necessari ad avviare l’attività.

Apertura partita iva: ditta individuale o società

In primo luogo, sarà necessario aprire una partita IVA e stabilire il tipo di azienda che si vuole aprire: ditta individuale o società? Il costo di apertura della partita IVA è pari a zero.

Iscrizione alla Camera di commercio, INPSINAILCONAI

L’iscrizione alla Camera di commercio varia in relazione al tipo di società e va da €44 a €200, a cui vanno aggiunti €35 di spese di PEC.

Per iscriversi all’INPS non serve pagare nulla, mentre l’iscrizione all’INAIL costa €24 all’anno.

L’iscrizione al CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) costa €5,16 + un costo variabile.

Pratica SCIA e UTIF dell’agenzia delle Dogane

La pratica SCIA certifica l’inizio dell’attività presso il Comune in cui si apre il ristorante. Il costo varia in relazione al Comune e alla Provincia, ma solitamente è di circa €250.

L’UTIF rappresenta invece la licenza per vendere alcolici e superalcolici, obbligatoria per i ristoranti. Questa pratica costa €32.

Commercialista

Se si decide di affidarsi a un commercialista per espletare le funzioni burocratiche, si deve tenere in considerazione la sua parcella, che parte da minimo €100.

Costi di gestione

Oltre ai costi necessari all’avvio del ristorante, è importante prevedere le spese mensili legate alla gestione del ristorante. Queste riguardano:

Costi per il personale

In primo luogo, bisogna prendere in considerazione le spese di assunzione, formazione e pagamento di tutti i dipendenti del locale. I costi principali includono: stipendio, tasse, ferie, assicurazioni, eventuali straordinari e formazione.

Utenze

Altra spesa fissa è quella relativa alle bollette di acqua, luce e gas, servizio internet e cellulare. Anche in questo caso è quasi impossibile fare una stima delle spese, poiché queste saranno relative al contratto, al comune e al consumo effettivo.

Materie prime e materiali di consumo per continuare l’attività

Oltre alle materie prime essenziali per avviare l’attività, è importante considerare i costi mensili per il riassortimento delle scorte.

Pubblicità

Infine, bisogna prevedere un budget per la pubblicità del proprio locale. Questa può essere effettuata tramite canali digitali, quali sito web e social media, oppure tramite metodi tradizionali, come la distribuzione di biglietti da visita, volantini e locandine.

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Come trovare il capitale per aprire un ristorante

Date le cifre ingenti necessarie per aprire un ristorante, potrebbe essere utile ottenere i fondi necessari attraverso:

  • Agevolazioni e incentivi: fondi per l’imprenditoria giovanile, femminile e per la ristorazione; finanziamenti di enti pubblici statali, regionali o comunali.
  • Finanziamenti chiesti a banche o enti privati.
  • Socio di capitale: un socio con cui condividere gli oneri finanziari iniziali, la gestione del locale e le rendite future.
  • Investitore: qualcuno disposto a investire nel tuo locale in cambio di collaborazioni e pubblicità.

Cosa serve per aprire un ristorante? Ecco i 7 elementi essenziali da cui partire

Di seguito elenchiamo i sette passaggi fondamentali per aprire un ristorante senza incappare in spiacevoli inconvenienti:

L’idea 

In primo luogo è necessario avere un’idea vincente e originale che possa distinguere il proprio futuro ristorante dalla massa. Parliamo quindi di menù originale, servizio particolare, eventi e location caratteristici.

Fattibilità e business plan

Il passaggio successivo è quello di fare un piano di fattibilità e un business plan, in cui analizzare tutti i costi per l’avvio e la gestione dell’attività, e fare un’analisi dei possibili ricavi, per poter effettuare un piano dettagliato e su cui basare le operazioni successive.

Analisi dell’investimento iniziale

Bisogna poi analizzare a fondo quali saranno le spese iniziali e soprattutto come ottenere il denaro per poterle gestire, utilizzando fondi e finanziamenti, se necessario.

Scelta della location

È poi necessario scegliere dove si vuole aprire il ristorante, se in periferia o in città, al mare o in montagna, o persino se in Italia o all’estero.

Sarebbe quasi scontato decidere di aprire un ristorante in Italia, dove la cultura della cena fuori rimane tuttora molto forte, ma di contro la concorrenza è veramente tanta. Perciò, a volte, pensare di aprire un ristorante all’estero può essere l’idea migliore.

Mettersi in regola

A questo punto sarà necessario scegliere la forma giuridica da applicare alla propria impresa e mettersi in regola con tutti i requisiti burocratici.

Pianificare i costi dopo l’apertura

Infine, sarà necessario analizzare e pianificare i costi di gestione che bisognerà affrontare regolarmente quando il ristorante sarà aperto.

Il marketing

Un ultimo aspetto riguarda quello del marketing: prima di aprire un locale sarà necessario pubblicizzarlo in vari modi, scegliendo tra la modalità classica (cartellonistica e volantini) e quella più contemporanea, che consiste nell’utilizzo dei social network e del web per farsi conoscere.

Requisiti necessari per aprire un ristorante

Per aprire un ristorante è necessario soddisfare determinati requisiti, suddivisibili nelle seguenti categorie:

Personali e morali

È necessario essere maggiorenni e non avere precedenti penali in ambito finanziario. Non possono avviare un’attività di ristorante le persone dichiarate dalla legge come delinquenti abituali o che hanno subito una condanna che prevede la detenzione superiore a tre anni.

Professionali 

L’unico requisito professionale richiesto è quello di essere in possesso di certificazione derivante da corso SAB. Questo però non è necessario se il gestore:

  • Possiede un diploma alberghiero.
  • Ha lavorato come dipendente nella ristorazione almeno 2 anni negli ultimi 5.
  • È coadiuvante (coniuge, parente o affine entro il terzo grado) di qualcuno che negli ultimi 5 anni ha lavorato almeno due anni nella ristorazione.

Strutturali 

Si richiede che il locale sia in regola con le prescrizioni e le autorizzazioni necessarie per l’avviamento e la gestione del locale: edilizie e urbanistiche, igienico-sanitarie e di destinazione d’uso.

Adempimenti fiscali necessari

Dal punto di vista fiscale, è necessario avere:

  • Partita IVA.
  • PEC e FIRMA DIGITALE.
  • Iscrizione all’ente INPS.
  • Iscrizione all’INAIL.
  • Comunicazione Unica da inviare telematicamente alla Camera di commercio.

Quali adempimenti normativi servono per aprire un ristorante

Gli adempimenti normativi a cui dovrai adempiere sono:

  • Iscrizione al CONAI.
  • Licenza UTIF.
  • Eventuale valutazione di impatto acustico.
  • Tassa per esporre l’insegna del tuo locale.
  • Canone RAI per le attività commerciali.

Quale documentazione obbligatoria dovrai redigere

Risulta inoltre obbligatorio redigere i seguenti documenti:

  • Manuale di autocontrollo dell’igiene e della tracciabilità (Manuale HACCP).
  • Book degli allergeni del ristorante per i prodotti che vengono somministrati.
  • Libro degli ingredienti e degli allergeni per i prodotti sfusi.
  • DVR Ristorante, ovvero il documento di valutazione dei rischio lavoratori.

Quali corsi sono obbligatori per aprire un ristorante

Infine, è obbligatorio seguire i seguenti corsi:

  • Corso HACCP per il responsabile dell’igiene alimentare (OSA).
  • RSPP (Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione) se decidi di diventare responsabile della sicurezza.
  • Primo soccorso.
  • Antincendio.
  • Corso Sicurezza dei Lavoratori.

Gestire un ristorante: requisiti per un ristorante di successo

Per gestire un ristorante in maniera efficiente è necessario fare attenzione ad alcuni aspetti fondamentali. Esaminiamoli insieme.

Gestione del personale

La scelta e la gestione del personale sono elementi cruciali per il successo di un ristorante. È importante assicurarsi personale valido sia dal punto di vista lavorativo che nelle relazioni coi clienti.

Una volta assunto, il personale deve essere gestito attraverso turni ben organizzati e una valorizzazione costante del lavoro svolto. Un team soddisfatto e motivato sarà più propenso a rimanere e a contribuire positivamente all’attività.

Gestione delle prenotazioni

Gestire le prenotazioni con attenzione e puntualità è fondamentale per la soddisfazione della clientela. In questo caso può essere d’aiuto un programma gestionale dedicato che si occupi di questo aspetto.

Gestione delle spese

Un ottimo modo per tenere le spese sotto controllo è una buona monitorizzazione delle risorse in magazzino e un’attenzione alla riduzione degli sprechi. Capire quali prodotti piacciono maggiormente e limitare gli acquisti a quanto necessario sono due ottimi punti di partenza.

L'apertura e la gestione di un'attività sono state facilitate da una piattaforma speciale di Finom per PMI, imprenditori e aziende soggette a registrazione.

Idee per aprire un ristorante particolare

Considerata l’enorme concorrenza presente in questo settore, è una buona idea aprire un ristorante che si distingua dalla concorrenza e cercare di soddisfare richieste alimentari di minoranza, ma sempre più diffuse nel contesto contemporaneo. In tal senso, ecco alcune ottime idee:

Aprire un ristorante gluten free

Una prima idea è quella di aprire un ristorante interamente dedicato ai prodotti senza glutine, perfetto per celiaci o per tutte quelle persone che presentano un’intolleranza nei confronti di questo ingrediente.

Aprire un ristorante vegetariano o vegano

Ci sono sempre più persone che decidono di seguire una dieta vegetariana o vegana, o che vogliono semplicemente provare piatti vegetariani o vegani. Un ristorante dedicato solo a questo tipo di alimentazione è ancora difficile da trovare in alcune realtà, ma sicuramente sarebbe molto apprezzato.

Aprire un ristorante biologico

Un ristorante biologico è un’ottima scelta per attrarre tutta quella clientela che dà molto valore agli alimenti bio e preferisce cibarsi di questa categoria di prodotti.

Aprire un ristorante a km 0

Un ristorante con prodotti a km 0 è un’ottima soluzione non solo per attirare la clientela che preferisce questa categoria di alimenti, ma anche per incentivare e supportare lo sviluppo delle culture locali.

Aprire un ristorante a tema

Un’idea di tutt’altro genere è l’apertura di un ristorante a tema, in cui ambientazioni, menù e piatti sono tutti legati a un tema specifico, che trasportano il cliente in un mondo fatto di gusti e sapori particolari.

Aprire un ristorante pop-up

Infine un’idea moderna e innovativa potrebbe essere quella di aprire un ristorante pop-up, ovvero un ristorante all’interno di un veicolo, in cui i clienti mangiano in piedi o su dei piccoli tavolini situati all’aperto. Spesso è una soluzione perfetta anche per il take away. Un grosso vantaggio di questa idea è l’enorme riduzione dei costi di avvio.

Problemi nella gestione di un ristorante: come aprire un ristorante e affrontare le sfide

Aprire e portare avanti un ristorante non è sicuramente un’impresa semplice e spesso ci si ritrova a dover affrontare una serie di problemi relativi a:

  • Struttura del team di gestione del ristorante: è necessario creare una struttura gerarchica chiara, con ruoli e responsabilità ben definite.
  • Turnover elevato dei dipendenti: per evitarlo, è necessario creare un ambiente di lavoro sereno da cui i dipendenti non vogliano fuggire.
  • Servizio clienti scadente: per poter avere un servizio clienti di alto livello è necessaria una formazione specifica dei dipendenti.
  • Problemi di gestione dei costi e del budget: tieni monitorate le entrate e le uscite del ristorante per gestire il budget e i costi al meglio.
  • Sovraccarico di lavoro amministrativo: l’utilizzo di un software può aiutare molto nella gestione di tutto l’aspetto amministrativo.
  • Scarsa clientela: spesso si servono meno clienti di quelli che si potrebbero servire solo per via di una gestione errata dei flussi di clientela. È fondamentale, dunque, trovare modalità per gestire al meglio i flussi di clientela e massimizzare così l’efficienza del ristorante.
  • Assenza di identità: un ristorante dovrebbe avere una proposta di vendita unica e chiara, definendo alcuni aspetti che lo rendono unico nei confronti della concorrenza.
  • Menù vasto o confuso: meglio progettare un menù ben organizzato e chiaro, che si adatti allo stile del ristorante ma che non confonda il cliente.
  • Mancanza di strategia di marketing: una buona strategia di marketing dipende dalla scelta di un target specifico a cui rivolgersi durante le azioni pubblicitarie.
  • Mancanza di automazione: quando tutto il lavoro viene fatto manualmente, i tempi si allungano e l’efficienza si riduce. Una soluzione è l’utilizzo di programmi gestionali dedicati.

Strategie di marketing per il tuo ristorante: requisiti per aprire un ristorante e attirare clienti

Per poter attirare e fidelizzare clienti, e portare il tuo ristorante al successo, può essere utile mettere in atto alcune di queste strategie di marketing:

  • Condividere coupon sconto sui social network, su alcuni o tutti i prodotti.
  • Motivare lo staff, premiando il dipendente del mese e l’impegno dei dipendenti.
  • Favorire le recensioni positive e rispondere a quelle negative cercando di risolvere i problemi riscontrati.
  • Pensare al menù in modo accurato, stabilendo prezzi equi e adatti al target.
  • Proporre sconti speciali ai clienti fedeli, utilizzando tessere punti o semplicemente facendo sconti di persona.
  • Farsi trovare subito e facilmente, mediante un sito web con tutti i contatti e pagine sui social media.

FAQ

Come aprire un circolo privato con ristorante?

All’interno di un circolo privato è possibile aprire un’attività che somministri cibo e bevande solo ed esclusivamente ai soci del circolo stesso, godendo di un iter burocratico semplificato e agevolazioni finanziarie. Difatti, nel caso si tratti di un circolo affiliato a un ente di promozione sociale nazionale, i proventi dell’attività non sono considerati commerciali e di conseguenza non sono fiscalmente imponibili.

Quali sono le attrezzature indispensabili per un ristorante?

Per aprire un ristorante è essenziale possedere:

  • Tutta la strumentazione di cucina.
  • Arredi e stoviglie per la sala da pranzo.
  • Tecnologia e illuminazione.
  • Prodotti di pulizia.
  • Cassa.

Per aprire un ristorante serve il diploma?

Il diploma non è essenziale, ma se si è in possesso di un diploma alberghiero non sarà necessario seguire il corso SAB.

Bisogna essere cuochi per aprire un ristorante?

Essere un cuoco professionista è indubbiamente un enorme vantaggio se si considera l’idea di aprire un ristorante, ma nel caso questo non corrisponda alla realtà, sarà solo sufficiente trovare un cuoco eccellente per ricoprire quel ruolo. Avere esperienza nel mondo della ristorazione è però quasi fondamentale per poter avere successo.

Quali sono i migliori consigli per avviare un ristorante di successo?

Affinché il tuo ristorante abbia successo è consigliato:

  • Fare uno studio approfondito di mercato e della concorrenza.
  • Avere un’idea vincente.
  • Proporre menù su misura.
  • Mantenersi al passo con le tendenze.

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