Le PMI in Italia costituiscono una buona parte del fatturato annuo del paese. Scoprite di più con questo articolo.

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Le PMI in Italia costituiscono un elemento portante dell’economia del paese. 

Ma quali sono le piccole e medie imprese? Esistono dei parametri per definirle? E come contribuiscono all’economia?

In questo articolo vi forniremo delle definizioni chiare e vi daremo informazioni utili per comprendere quanto siano importanti queste realtà. 

PMI - Cosa si intende per piccola e media impresa?

Per PMI si intendono tutte quelle imprese che rispettano le seguenti condizioni:

  • Sono imprese con meno di 249 dipendenti;
  • Il loro fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro;
  • O, in alternativa, il loro bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro.

Va poi specificato che esistono delle differenze tra piccole e medie imprese, e che a loro volta queste si differenziano dalle grandi imprese:

  • Una micro impresa ha meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore ai 2 milioni di euro;
  • Una piccola impresa, invece, ha tra i 10 e i 49 dipendenti e un fatturato annuo inferiore ai 10 milioni di euro;
  • Infine, un'impresa con un numero maggiore di dipendenti - ma che non superi i 249 - e con un fatturato inferiore a 50 milioni di euro - o un bilancio inferiore ai 43 milioni di euro - viene definita media impresa.

Questi parametri sono stati definiti dalla Commissione Europea, che così differenzia le micro imprese, le piccole e medie imprese, e le grandi imprese. 

Queste differenze sono utili soprattutto a stabilire dei limiti per valutare quali siano, di fatto, le imprese che svolgono un ruolo fondamentale nell’economia dei paesi - in questo caso in Italia, e quali siano gli aspetti da migliorare: per ciò che riguarda le piccole e medie imprese in Italia, il problema fondamentale è la mancanza di digitalizzazione, come vedremo in seguito. 

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Digitalizzazione delle PMI in Italia

Sebbene la tipologia di impresa più comune in Italia sia la micro impresa, va considerato che le PMI costituiscono una parte importante del bilancio nazionale. 

Le piccole e medie imprese italiane rappresentano infatti circa il 5% del numero totale delle imprese del territorio, ma contribuiscono da sole oltre il 40% del fatturato e a oltre il 35% del valore aggiunto. 

Nonostante questo, in Italia le PMI  sono ancora indietro rispetto agli altri paesi europei in termini di digitalizzazione e presenza sul mercato online - un esempio riguarda l’e-commerce: circa il 10% delle PMI italiane usa un sito web per vendere online, contro il 18% della media europea. Il trend sembra però positivo: secondo l’ultimo rapporto Cerved, nel 2021 gli e-commerce hanno registrato la performance migliore con una variazione del +19% rispetto al 2020. Sono seguiti dalle PMI del settore alimentare, da sempre uno dei settori portanti dell’economia italiana. 

Questi dati potrebbero però essere solamente la conseguenza del Covid. 

La digitalizzazione e l’inserimento nel mercato online riguardano un processo di sviluppo che l’Italia ha affrontato negli ultimi anni come reazione alla pandemia, senza però studiare strategie a lungo termine per affrontare uno dei maggiori ostacoli alla digitalizzazione, ossia la formazione professionale - secondo i dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI, oltre il 40% delle imprese ha dichiarato di possedere capacità digitali basse. 

Per queste ragioni lo stato ha messo in atto dei piani per favorire la digitalizzazione delle imprese. 

Incentivi alla digitalizzazione delle piccole e medie imprese italiane

Lo stato ha previsto degli incentivi per le PMI che intraprendono un processo di digitalizzazione. Tra i provvedimenti più comuni: 

  • Patent Box: tassazione agevolata e abbattimento dell’imponibile del 50% per i redditi ottenuti da beni immateriali;
  • Formazione 4.0: le PMI possono avvalersi di un credito d’imposta corrispondente a una somma che può arrivare fino al 50% delle spese sostenute dall’azienda per la formazione del personale, fino a un massimo di €300,000;
  • Voucher Digitalizzazione: questa agevolazione prevede incentivi a fondo perduto alle PMI.

Conclusioni

Con questo articolo abbiamo voluto dare delle definizioni precise che riguardano le varie tipologie di impresa e mettere in evidenza l’importanza della digitalizzazione delle PMI in Italia. 

Vi abbiamo inoltre parlato di Finom, che proprio pensando ai piccoli e medi imprenditori ha ideato delle soluzioni a prezzi contenuti che vi aiutano nella gestione delle vostre attività. 

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