Cos'è il DURC e perché è importante per imprese e professionisti? Il DURC è un certificato che attesta la regolarità contributiva di imprese e professionisti nei confronti di INPS, INAIL e, se previsto, della Cassa Edile. In questa guida troverai tutte le informazioni utili su come richiederlo online, quando è obbligatorio, cosa contiene e le novità introdotte di recente.

Contenuti

DURC: cos’è e quale significato ha per le imprese

Il DURC è un documento che conferma che sei in regola con i contributi da pagare allo Stato per i tuoi lavoratori. Ciò significa che non hai debiti con INPSINAIL o, se lavori nell’edilizia, con la Cassa Edile.

Il DURC è importante per due motivi:

  • affidabilità: chi lavora con te sa che segui le regole
  • tutela il committente, che, se non versi i contributi, può essere chiamato in causa

Perché il DURC è vantaggioso per le imprese e utile contro il lavoro nero

Il DURC è utile alle imprese perché dimostra serietà e rispetto delle regole, anche quando non è obbligatorio. Presentarlo può rafforzare la propria credibilità, facilitare l’acquisizione di nuovi clienti e aumentare le possibilità di successo in una gara. Inoltre, è uno strumento efficace contro il lavoro nero, poiché garantisce che tutte le imprese versino regolarmente i contributi, tutelando i lavoratori e promuovendo un mercato più equo.

Scopri il nostro conto business

DURC e art. 3 del D.M. 30 gennaio 2015

Le regole sul DURC sono stabilite nel Decreto Ministeriale del 30 gennaio 2015. L’articolo 3 di questo decreto spiega quando un’impresa o un professionista è considerato in regola con i contributi. Questo è importante per ottenere un DURC valido.

Criteri di regolarità previsti dalla normativa

Per ottenere un DURC positivo, devono essere rispettati alcuni requisiti precisi:

  • Non devono esserci debiti scaduti e non pagati verso gli enti previdenziali come INPS, INAIL o la Cassa Edile.
  • Se esiste un piano di rateizzazione per i debiti, deve essere attivo e rispettato senza ritardi.
  • Non devono esserci accertamenti definitivi da parte degli enti, a meno che non siano stati contestati legalmente.

Basta anche un piccolo debito o un ritardo nei pagamenti per compromettere l’esito. Ma oggi ottenere il DURC è più semplice rispetto al passato. Non è più necessario inviare documenti cartacei o fare code agli sportelli. La verifica avviene online e in modo automatico. Il sistema controlla i dati dell’impresa e, se non ci sono problemi, rilascia un certificato in formato PDF valido su tutto il territorio nazionale.

Richiesta DURC: chi può farla e come ottenerlo online

Richiedere il DURC è un’operazione semplice e veloce. Può farlo chiunque abbia un interesse diretto o debba controllare la regolarità contributiva di un soggetto. Ecco un elenco di chi può fare la richiesta in modo legittimo:

  • il titolare di una ditta individuale
  • il rappresentante legale di una società
  • un lavoratore autonomo o un libero professionista con dipendenti
  • un committente pubblico (come scuole, Comuni o enti statali)
  • un committente privato che intende affidare un lavoro
  • un consulente del lavoro, un commercialista o un altro intermediario abilitato

Come richiedere il DURC online tramite il portale INPS

Per richiedere il DURC online tramite il portale INPS, è sufficiente accedere al sito www.inps.it, cercare il servizio “DURC On Line” e autenticarsi con SPIDCNS CIE. Una volta inserito il codice fiscale del soggetto interessato, il sistema verifica automaticamente la regolarità contributiva con INPS, INAIL e Cassa Edile (se prevista). Se tutto è in ordine, il documento viene generato in formato PDF con firma digitale ed è disponibile entro 24 ore.

Prima di fare una richiesta ufficiale, puoi usare nuove funzionalità introdotte dall’INPS dal giugno 2024 attraverso la piattaforma VeRA (Verifica Regolarità contributiva Aziende)

  • Pre-DURC: serve per controllare in anticipo se la tua posizione è regolare.
  • SimulaDURC: ti mostra l’esito previsto di una richiesta, senza renderla ufficiale.

Queste innovazioni permettono alle imprese di gestire la regolarità contributiva in modo più efficiente, evitando sorprese durante le verifiche.

Scopri il servizio di fatturazione gratuito

Verifica DURC online e durata del documento

Chi ha bisogno di controllare se un’impresa o un professionista è in regola con i contributi può usare il servizio online di verifica del DURC. Questo controllo è utile prima di firmare un contratto, effettuare un pagamento o partecipare a una gara.

Per fare la verifica del DURC online, servono solo due dati:

  • codice fiscale: della persona o dell’impresa
  • codice identificativo del durc: se già disponibile

Con questi dati si accede al portale ufficiale, dove si ottiene in pochi secondi l’esito della verifica.

Il DURC viene rilasciato dopo un controllo automatico da parte di INPS, INAIL e, per l’edilizia, dalla Cassa Edile. Questi enti verificano la presenza di contributi non versati, piani di rateizzazione attivi ed eventuali irregolarità.

Validità e durata standard del DURC

Il DURC è valido 120 giorni dalla data di rilascio per i lavori pubblici, mentre scade dopo 90 giorni per i lavori privati in edilizia. Durante questo periodo può essere usato per bandi, gare e richieste di finanziamento. Non serve richiederne uno nuovo finché resta valido e non ci sono aggiornamenti normativi.

Una volta scaduti i 120 giorni, il DURC perde validità. In quel momento sarà necessario inoltrare una nuova richiesta tramite i canali ufficiali. Tuttavia, ci sono situazioni in cui il DURC può essere richiesto prima della scadenza:

  • Se la Pubblica Amministrazione ha bisogno di un aggiornamento per un pagamento in sospeso.
  • Se l’impresa partecipa a una nuova gara d’appalto dopo modifiche importanti alla normativa.
  • Se viene rilevata una possibile anomalia o un cambiamento della situazione aziendale.

Cosa contiene il Documento Unico di Regolarità Contributiva

Il DURC riporta i dati anagrafici e fiscali del richiedente, lo stato di regolarità, le date di emissione e scadenza, gli enti verificatori (INPS, INAIL, Cassa Edile) e eventuali note. Queste informazioni consentono di verificare rapidamente la regolarità contributiva del soggetto.

Una copia del DURC viene salvata nel fascicolo elettronico aziendale, accessibile tramite il portale INPS. Da lì è possibile consultare anche i dettagli dei contributi versati e, in caso di problemi, visualizzare l’elenco delle irregolarità segnalate.

Se il DURC risulta non regolare, è consigliabile verificare subito i motivi della segnalazione e mettersi in contatto con l’ente per risolvere la situazione.

Scopri di più su Finom

Quando è obbligatorio presentare il DURC

Il DURC è un documento obbligatorio in molte situazioni, sia nel settore pubblico che in quello privato. Serve per dimostrare che un’impresa o un professionista è in regola con i contributi verso gli enti previdenziali.

Il DURC è obbligatorio per dimostrare la regolarità contributiva verso INPS, INAIL e Cassa Edile, sia nei lavori pubblici che privati. È richiesto per gare d’appalto, contratti, pagamenti e attestazioni SOA. Anche nel settore privato molte imprese lo esigono per garantire la conformità e tutelarsi da rischi legali o fiscali.

DURC per agevolazioni, bandi e appalti pubblici

Il DURC è richiesto anche per accedere a numerosi benefici fiscali o contributivi. Alcuni esempi:

  • bonus edilizi come Superbonus o Ecobonus (quando previsto dalla specifica normativa)
  • agevolazioni per assunzioni o investimenti
  • sgravi contributivi o credito d’imposta
  • finanziamenti europei, statali o regionali

In questi casi, il DURC viene controllato dall’ente che gestisce la pratica. Se il documento non risulta regolare, si rischia la revoca dei benefici o l’esclusione dalla procedura.

In tutti i bandi pubblici e nelle gare d’appalto, il DURC è uno dei documenti fondamentali da presentare. Spesso viene richiesto sia in fase di presentazione della domanda, sia durante l’esecuzione del contratto.

Senza un DURC regolare, un’azienda rischia di essere esclusa dalle selezioni, vedere sospesi i contratti in corso ed essere esclusa da futuri bandi.

Quando non è obbligatorio il DURC

Non in tutti i casi è necessario presentare il DURC. Esistono situazioni specifiche in cui la legge non lo richiede, soprattutto quando non ci sono obblighi contributivi o non si ha a che fare con bandi pubblici o agevolazioni statali.

Il DURC non è richiesto quando il soggetto non è tenuto a versare contributi previdenziali o assicurativi. Ad esempio, è escluso nei rapporti lavorativi molto saltuari, nelle collaborazioni occasionali o per attività che non prevedono l’assunzione di personale.

I lavoratori autonomi in regime semplificato o forfettario, senza dipendenti, spesso sono esonerati dal DURC. Il Decreto PNRR-bis (D.L. n. 19/2024) ha introdotto nuove disposizioni per l'accesso ai benefici normativi e contributivi, semplificando alcuni obblighi per microimprese e attività a basso rischio.

Mancanza DURC: conseguenze per il committente

Quando il DURC è assente o risulta non regolare, non solo l’impresa ne subisce le conseguenze, ma anche il committente può trovarsi in difficoltà, soprattutto in ambito pubblico e nel settore edilizio.

La Pubblica Amministrazione non può effettuare pagamenti nei confronti di imprese che non presentano un DURC regolare. In questi casi, l’erogazione di fondi viene sospesa fino a quando la situazione non viene risolta. Inoltre, anche i benefici fiscali o contributivi ottenuti grazie a un DURC irregolare possono essere revocati.

In caso di mancato versamento dei contributi da parte dell’appaltatore, il committente può essere responsabile in solido e obbligato a pagare. Nel settore edile, l’assenza di un DURC regolare può rendere nullo il contratto, causando sospensioni, ritardi e conseguenze legali.

Cos’è il DURC di congruità

Oltre al DURC standard, esiste il DURC di congruità, introdotto nel settore edile dal 1° novembre 2021. È uno strumento che serve a verificare la correttezza del costo della manodopera rispetto al valore dell’opera.

Il DURC di congruità è obbligatorio nei lavori edili e verifica che il costo della manodopera sia proporzionato al valore dell’opera. Serve a contrastare il lavoro irregolare e garantire il rispetto dei contratti collettivi e dei contributi dovuti.

A differenza del DURC tradizionale, il DURC di congruità controlla anche la coerenza tra il lavoro svolto e i costi dichiarati. Si basa su indici ministeriali che fissano percentuali minime di manodopera rispetto al valore dell’opera ed è fondamentale per concludere lavori edili pubblici o privati.

È previsto un margine di tolleranza del 5% per il DURC di congruità. In caso di scostamento entro questa soglia, la Cassa Edile può comunque rilasciare l’attestazione previa dichiarazione del direttore dei lavori che giustifichi tale differenza.

DURC di congruità: esempio applicativo

Se un’impresa edile realizza lavori per 200.000 euro, deve dimostrare di aver speso almeno il 14% in manodopera, cioè 28.000 euro. Se la spesa è inferiore, non ottiene il DURC di congruità e il saldo dei lavori può essere bloccato fino alla regolarizzazione o alla presentazione di giustificazioni valide.

Le percentuali di incidenza della manodopera sono state aggiornate con l’accordo del 9 maggio 2024 tra le parti sociali del settore edile.

Si può autocertificare il DURC?

Il DURC non può essere autocertificato: deve essere rilasciato dagli enti ufficiali come INPS, INAIL o CNCE. Qualsiasi sostituto privo di validità legale può portare a sanzioni amministrative o penali.

L’autocertificazione illegittima comporta diversi rischi significativi. Tra questi vi sono l’esclusione da bandi e finanziamenti, la revoca di agevolazioni già concesse, la responsabilità penale per falsa dichiarazione e la possibilità di subire danni reputazionali nei confronti di clienti e committenti.

DURC negli appalti privati

Anche nel settore privato il DURC può essere richiesto. In molti casi, i committenti vogliono verificare che i fornitori o gli appaltatori siano in regola con gli obblighi contributivi, per evitare problemi legali e fiscali.

Gli ambiti più comuni in cui ciò avviene riguardano i subappalti edili in condomini o aziende, le forniture di impianti o servizi di manutenzione tecnica, e gli interventi di ristrutturazione finanziati da banche o tramite bonus fiscali.

Differenza tra DURC e DURF

Non bisogna confondere il DURC con il DURF (Documento Unico di Regolarità Fiscale). I due documenti servono a scopi diversi.

DocumentoCosa certificaChi lo rilasciaQuando serve
DURCRegolarità contributiva (INPS, INAIL, Cassa Edile)INPS / INAIL / CNCEAppalti, agevolazioni, gare
DURFRegolarità fiscale verso l’Agenzia delle EntrateAgenzia delle EntrateAppalti con prevalente uso di manodopera sopra 200.000 €, specifici bonus edilizi

FAQ – Domande frequenti

Che differenza c’è tra DURC regolare e irregolare nei rapporti con la pubblica amministrazione?

Un DURC regolare consente di ricevere pagamenti, partecipare a gare e ottenere agevolazioni. Un DURC irregolare, invece, comporta sospensioni, esclusioni e responsabilità per il committente.

Il DURC può essere richiesto per accedere a finanziamenti pubblici o fondi europei?

Sì, il DURC è spesso obbligatorio per ottenere finanziamenti pubblici, incentivi fiscali e contributi legati a fondi europei.

Esiste un costo per ottenere il DURC o è sempre gratuito?

Il DURC è gratuito se richiesto tramite i portali ufficiali (INPS, INAIL, EdilConnect). Può avere un costo solo se ci si affida a un consulente esterno.

In caso di errori nel DURC, come si può procedere alla correzione?

È possibile segnalare l’errore direttamente all’ente che ha emesso il DURC (INPS, INAIL o Cassa Edile). Dopo la correzione, si può fare una nuova richiesta.

Il DURC ha lo stesso valore legale in tutte le regioni italiane?

Sì, il DURC ha validità su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dalla regione in cui viene richiesto.

In quali casi il DURC viene generato automaticamente senza richiesta esplicita?

Il DURC può essere generato d’ufficio dalla Pubblica Amministrazione in fase di verifica, ad esempio durante la gestione di un pagamento o una procedura di gara.

Esistono sanzioni amministrative per chi presenta un DURC falso o manomesso?

Sì, la presentazione di un DURC falso comporta sanzioni gravi: revoca dei benefici ottenuti, responsabilità penale e interdizione da appalti futuri.

Leggi gli altri articoli:

Ultimi articoli