Già prima dell’inizio della pandemia, in tanti avevano scelto di lavorare in modalità agile, approfittando degli strumenti digitali per gestire la propria produttività. Dopo la pandemia, poi, le abitudini sono cambiate e stanno sempre di più cambiando, seguendo il concetto dello YOLO (you only live once). In pratica la vita è breve, meglio spenderla facendo un lavoro che sia flessibile.
Noi di Finom conosciamo bene questo modo di lavorare. Siamo una start up 100% digitale. Il nostro team è abituato a lavorare in remoto e su diversi fusi orari, godendo di tutti i vantaggi del lavoro online. La produttività è alta e, lasciacelo dire, non cambieremmo per nulla al mondo. Bisogna amarci così come siamo :D
Il concetto di “nomade digitale”, in realtà, nasce oltre vent’anni fa: per l’esattezza, l’espressione fa capolino nel libro Digital Nomad, pubblicato nel 1997 da Tsugio Makimoto e David Manners. Basta pensare a quanti passi avanti ha fatto la tecnologia fino a oggi, per capire quanto sia sempre più semplice cambiare stile di vita. Questo, naturalmente, se la professione che fai è adatta al lavoro da remoto.
Non ti abbiamo convinto? Rimediamo subito: scopriamo insieme in cosa consiste questo trend e quanti siano i famigerati nomadi digitali. Spoiler alert: sono già parecchi!
Chi sono i nomadi digitali?
I nomadi digitali sono quei professionisti che, grazie alle tecnologie messe a disposizione dal mondo digitale e dal web, possono lavorare a distanza per il proprio datore di lavoro o per i propri clienti. Potendo compiere questa scelta, quindi, non hanno necessità di legarsi a un unico luogo fisico: al contrario, possono scegliere per conto proprio dove stabilirsi. Unico requisito della location? Una buona connessione wi-fi. Per lavorare non serve altro!
Si tratta di una soluzione perfetta per chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, senza mai sentirsi legato a una sola città: queste figure sono nomadi proprio in questo senso, poiché decidono autonomamente dove vivere e per quanto tempo, senza mai dover interrompere i loro impegni lavorativi. Naturalmente, come ti abbiamo accennato poco fa, per diventare nomade digitale è essenziale fare un mestiere che permetta questa versatilità. Le professioni che hanno una forte connessione con il territorio, come ad esempio l’ambito retail, ovviamente non sono adatte a questo stile di vita.
D’altro canto, chiunque spenda la propria giornata lavorativa di fronte a un computer è ben consapevole di poterlo fare ovunque. È sufficiente che quel computer sia portatile e che ci sia una buona connessione internet! Lo hanno scoperto tantissimi lavoratori proprio durante i mesi più duri del lockdown, quando gli uffici erano off-limits e le aziende hanno promosso lo smart working dando di fatto inizio a una vera rivoluzione professionale.
Di contro, è stato anche un periodo in cui non era possibile spostarsi con facilità, salvo motivi comprovati. Ora che la morsa delle restrizioni si sta allentando, la vita da nomadi digitali sta tornando a fare gola a molti! Un paio di mesi alle Canarie, qualche settimana in Grecia, una piccola fermata in Nord Europa...ecco, biasimarli è molto difficile.
Ma parliamo un po’ di numeri veri e propri. Secondo un report realizzato da MBO Partners, oggi nel mondo ci sono ben 10.9 milioni di nomadi digitali, mentre nel 2019 se ne contavano “solo” 7.6 milioni. Pensa quanto sarebbero cresciuti senza l’influenza del Covid-19 sui loro piani! La situazione è di certo destinata a evolversi ancora: secondo alcuni sondaggi, 64 milioni di professionisti hanno dichiarato che potrebbero diventare nomadi digitali nel giro di due o tre anni.
Non ti stupirà sapere che la maggior parte dei nomadi digitali fanno mestieri creativi, lavorano in ambito IT o nei reparti marketing. Colpiscono per essere un gruppo piuttosto eterogeneo: non ci sono generi, fasce di età o condizioni socio-economiche che si distinguano nettamente. La maggior parte sono uomini, ma le donne rappresentano oltre un terzo dei nomadi digitali; allo stesso modo, tantissimi sono giovani, ma il 54% supera i 38 anni di età. D’altronde, c’è sempre tempo per vivere nuove avventure!
Le stesse nazioni sembrano molto reattive a questo cambiamento: in molti angoli del mondo si lavora già per promuovere situazioni di co-working e co-living, permettendo ai professionisti di passaggio di avere un ufficio e un alloggio, condivisi e a breve termine, prima di cambiare località, senza essere costretti a impegni gravosi e prolungati.
Insomma, possiamo sicuramente aspettarci che i nomadi digitali diventino sempre più numerosi, consolidando modalità di lavoro che sottolineino autonomia ed elasticità, permettendo alle persone di gestire la vita professionale e personale come preferiscono.
Finom e l’avventura Work & Swim
Ormai ci conosci: ci piace innovare in tutto quello che facciamo! Ti abbiamo raccontato di come il team Finom lavori a distanza, con efficienza, anche se è geograficamente lontano e su diversi fusi orari. Perché grazie al digitale si può lavorare dappertutto, concedendosi il tempo di trovare la propria serenità ovunque.
Ora, esiste qualcosa di più appagante di una tiepida serata in riva al mare? Da questo mese Finom ha deciso di regalare un’avventura a tutti i dipendenti e collaboratori che hanno voglia di cambiare un po’. Grazie all’iniziativa “Work & Swim” tutti i nostri colleghi hanno la possibilità di trasferirsi sulla meravigliosa isola di Cipro per un mese, vivendo e lavorando da lì. Ognuno può scegliere se partire per conto proprio o farsi accompagnare da tutta la famiglia, per avere il piacere di godersi una giornata di lavoro in un posto nuovo e rilassarsi con i propri cari in una location meravigliosa. Finom si occupa dell’affitto, il lavoratore di tutte le altre spese necessarie.
Non solo: sarà anche un’occasione per conoscere i membri del proprio team di persona! Dopo anni di smart working sarà divertente potersi finalmente conoscere nella vita reale e magari fare un aperitivo sulla spiaggia insieme.
Insomma, avete voglia di provare la vita da nomadi digitali? Questo è il momento giusto per osare!
Tutti i freelance e gli imprenditori hanno bisogno di un partner per gestire le proprie finanze, a partire da un prodotto semplice e affidabile per gestire la propria fatturazione elettronica. Con in più la possibilità di attivare la riconciliazione automatica delle fatture. Uno strumento utile anche per programmare la liquidità necessaria a pagare le tasse.
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