La patente a punti edilizia è diventata obbligatoria dal 1° ottobre 2024 per tutte le imprese e i lavoratori autonomi attivi nei cantieri temporanei o mobili. Scopri come funziona, chi deve ottenerla e quali sono i requisiti da rispettare.
Patente a punti edilizia: cos’è e perché è importante
La patente a punti edilizia (nota anche come patente a crediti edilizia) è un nuovo strumento, obbligatorio dal 1° ottobre 2024, pensato per garantire una maggiore sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. Si tratta di un sistema di qualificazione che attribuisce un punteggio iniziale alle imprese e ai lavoratori autonomi del settore edile, punteggio che può aumentare o diminuire in base al rispetto o meno delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
L’obiettivo è duplice: da un lato promuovere comportamenti virtuosi premiando chi investe in prevenzione, formazione e buone pratiche lavorative; dall’altro scoraggiare le violazioni, penalizzando chi mette a rischio la sicurezza dei propri lavoratori. In pratica, la patente a punti nei cantieri diventa un indicatore trasparente e consultabile del livello di affidabilità di un operatore, utile anche per partecipare a gare d’appalto o per accedere a incentivi pubblici.
A differenza di altre abilitazioni come la patente di guida, la quale attesta la capacità tecnica di una singola persona, la patente a crediti riguarda l’intera struttura organizzativa (azienda o professionista) e misura il suo impegno nel garantire degli ambienti di lavoro sicuri.
Scopri il nostro conto businessCome funziona la patente a punti edilizia nei cantieri?
Il meccanismo ricalca quello – ormai familiare – della patente di guida. Ogni impresa o lavoratore autonomo parte con 30 crediti iniziali; il punteggio non può mai scendere sotto 15: al di sotto di questa soglia scatta la sospensione dai lavori pubblici per sei mesi e si applica la sanzione più elevata fra 6 000 € o il 10 % dell’appalto.
Tipologia di infrazione | Esempio pratico (non esaustivo) | Punti sottratti | Effetti aggiuntivi* |
Lieve | Mancata formazione di un lavoratore | –1 / –2 | Verbale ispettivo |
Media | Assenza DPI collettivi, ponteggi non conformi | –5 / –10 | Eventuale fermo lavori di reparto |
Grave | Infortunio con inabilità permanente imputabile al datore | –15 | Sospensione patente fino a 12 mesi |
Gravissima | Incidente mortale con responsabilità accertata | –20 | Sospensione cautelare immediata (max 12 mesi) |
*Oltre alla decurtazione, restano applicabili le sanzioni del D.Lgs. 81/08 (multe, prescrizioni penali ecc.).
- Bonus automatici: per ogni biennio senza decurtazioni l’INL accredita +1 credito (fino a 20).
- Recupero punti: è possibile integrare il punteggio frequentando corsi aggiuntivi o dimostrando investimenti in sicurezza; la domanda si inoltra via portale INL.
- Sospensione: l’Ispettorato può bloccare la patente in caso di infortunio grave o reiterazione di violazioni, valutando la durata (max 12 mesi).
- Revoca: scatta per false dichiarazioni sui requisiti; una nuova richiesta è ammessa solo dopo 12 mesi dalla revoca.
In sintesi, mantenere un punteggio solido non è solo obbligo di legge ma anche un vantaggio competitivo: chi resta sopra la soglia dimostra affidabilità e riduce il rischio di fermo lavori, multe e danni reputazionali.
Patente a crediti e patente a punti: sono la stessa cosa?
Nel linguaggio comune si parla spesso di patente a punti o di patente a crediti in edilizia, e potrebbero sembrare due strumenti diversi. In realtà, si tratta della stessa cosa: sono due espressioni usate in modo intercambiabile per indicare il sistema introdotto dall’art. 27 del Testo Unico sulla Sicurezza, così come modificato dal Decreto PNRR 4 (D.L. 19/2024).
La dicitura “patente a crediti” è quella più frequentemente utilizzata nei testi normativi e nei documenti ufficiali, mentre “patente a punti” è più diffusa nei blog, nei corsi di formazione e nella comunicazione quotidiana, perché richiama immediatamente il meccanismo ormai familiare delle decurtazioni legate alla patente di guida.
Scopri il servizio di fatturazione gratuitoChi deve avere la patente a punti edilizia?
La patente a punti edilizia è obbligatoria per tutte le imprese e i lavoratori autonomi che svolgono lavori edili o di ingegneria civile all’interno di cantieri temporanei o mobili, come definiti dall’art. 89, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 81/2008. Non conta la dimensione dell’attività o il numero di dipendenti: se si opera fisicamente in cantiere, è necessario essere in possesso della patente.
Imprese edili: obblighi e ruoli
Tutte le imprese che partecipano attivamente all’esecuzione dei lavori (siano esse appaltatrici, subappaltatrici o esecutrici) sono tenute a richiedere e a mantenere la patente a punti. Vale anche per chi ha una sola sede o per chi gestisce più unità operative: la patente copre l’intera organizzazione, ma tutti i datori di lavoro interni devono rispettare gli obblighi previsti, come la nomina del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) e la redazione del Documento di valutazione dei rischi (DVR).
Per quanto riguarda le imprese straniere, esse devono dimostrare il possesso di un documento equivalente, riconosciuto nel Paese d’origine (se Ue) o secondo la normativa italiana (se extra Ue). In mancanza di tale attestazione, dovranno seguire la stessa procedura prevista per le imprese italiane.
Chi è escluso?
È esonerato dall’obbligo di richiedere la patente a punti edilizia:
- Chi effettua solo forniture (come ad esempio chi consegna i materiali in cantiere).
- Chi svolge attività esclusivamente di natura intellettuale, come architetti, ingegneri, geometri, collaudatori, direttori dei lavori e verificatori impiantistici.
- Le imprese in possesso della certificazione SOA (Società organismo di attestazione) con classificazione pari o superiore alla III (a prescindere dalla categoria di appartenenza).
Come richiedere la patente a punti edilizia?
Richiedere la patente a punti edilizia è un passaggio fondamentale per chi lavora nei cantieri, ma fortunatamente la procedura è semplice e completamente digitale. Tutto avviene attraverso il portale ufficiale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL).
Accesso alla piattaforma INL: SPID o CIE
Per accedere al sistema è necessario autenticarsi tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE). La domanda può essere presentata direttamente dal legale rappresentante dell’impresa o dal lavoratore autonomo, ma è anche possibile delegare un terzo (come un consulente del lavoro, un commercialista o un avvocato) purché munito di delega scritta. In questo caso, sarà il delegato ad accedere con le proprie credenziali e ad attestare di agire per conto del richiedente.
Autocertificazione dei requisiti e tempi
Una volta entrati nella piattaforma, si dovranno compilare una serie di dichiarazioni che attestano il possesso dei requisiti richiesti dalla normativa (come DURC, DVR, formazione, ecc.). Non è necessario allegare i documenti: tutto si basa su autocertificazioni e dichiarazioni sostitutive, che saranno poi soggette a verifiche da parte degli organi ispettivi.
Al termine della compilazione, il sistema genera una ricevuta in PDF, la quale riporta un codice alfanumerico univoco associato alla patente digitale. Anche se la patente vera e propria sarà disponibile solo in un secondo momento, la ricevuta ha piena validità legale e consente di iniziare a lavorare regolarmente nei cantieri, salvo diverse comunicazioni da parte dell’INL.
Validità provvisoria e comunicazione all’RLS/RLST
Dopo aver inviato la domanda, l’impresa o il lavoratore autonomo ha l’obbligo di informare l’RLS (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) o l’RLST (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale) entro 5 giorni dalla presentazione della richiesta. Non è prevista una modalità specifica per la comunicazione, quindi può essere effettuata anche tramite email o PEC, purché si conservi una prova dell’avvenuta notifica.
Scopri di più su FinomRequisiti per la patente a punti edilizia: cosa serve?
Per richiedere (e mantenere) la patente a punti, l’impresa o il lavoratore autonomo deve essere in regola sotto tre profili chiave — contributivo, fiscale e di sicurezza sul lavoro. La sintesi operativa è raccolta nella tabella seguente.
Requisito | Impresa con dipendenti | Lavoratore autonomo senza dipendenti | Documento di riferimento |
DURC valido | ✔ | ✔ | INPS / INAIL |
DURF (appalti > 200 000 € ad alta manodopera) | ✔ (se applicabile) | ✖ | Agenzia Entrate |
DVR – Documento di Valutazione dei Rischi | ✔ | ✖ | Art. 17 D.Lgs. 81/08 |
Nomina RSPP | ✔ | ✖ | Art. 31 D.Lgs. 81/08 |
Formazione sicurezza obbligatoria | ✔ | ✔ | Accordo Stato‑Regioni |
- DURC. Il Documento Unico di Regolarità Contributiva deve essere valido al momento della domanda: se scade anche di un giorno, la piattaforma INL blocca l’invio.
- DURF. Richiesto solo per appalti sopra i 200 000 € nei settori a elevata manodopera; attesta l’assenza di irregolarità fiscali.
- Iscrizione CCIAA / Partita IVA. Obbligatoria per tutte le imprese. I professionisti senza dipendenti (es. archeologi) possono sostituirla con Partita IVA attiva e iscrizione alla Gestione Separata INPS.
- DVR e RSPP. Due pilastri della prevenzione aziendale: obbligatori solo se ci sono dipendenti. Gli autonomi senza personale ne sono esonerati, ma devono comunque attestare la propria formazione.
- Formazione. Datore di lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori devono aver completato (e mantenere aggiornati) i corsi previsti dal D.Lgs. 81/08. L’autonomo certifica di aver ricevuto formazione adeguata al proprio rischio specifico.
- La piattaforma INL consente di caricare tutto con autocertificazione o dichiarazione sostitutiva: i documenti non vanno allegati, ma restano a disposizione per eventuali controlli. Se un requisito non è applicabile (es. DVR per autonomo), si seleziona “non obbligatorietà”; se è temporaneamente assente (es. DURF in attesa di emissione), si indica “esenzione giustificata” e si aggiorna appena disponibile.
Decreto attuativo patente a punti edilizia e normativa di riferimento
Il funzionamento della patente a punti edilizia è stato definito in modo dettagliato attraverso due testi fondamentali: il Decreto Ministeriale 132/2024 e la Circolare INL n. 4/2024. Questi documenti, insieme al nuovo articolo 27 del D.Lgs. 81/2008, riscritto dal Decreto PNRR 4 (D.L. 19/2024, poi convertito con modificazioni nella L. 56/2024), costituiscono l’impianto normativo di riferimento per tutte le imprese e i professionisti coinvolti nei cantieri temporanei o mobili.
Cosa prevede il DM 132/2024?
Il decreto attuativo patente a punti, pubblicato il 18 settembre 2024, stabilisce nel dettaglio le modalità di richiesta della patente, i contenuti informativi, le regole per la decurtazione e il recupero dei crediti e le procedure di sospensione e revoca in caso di gravi violazioni. Introduce in aggiunta i criteri per il riconoscimento di crediti aggiuntivi.
Il decreto chiarisce, inoltre, come gestire i punteggi nelle situazioni più complesse, ad esempio in caso di fusioni aziendali o di trasformazioni societarie, indicando come viene trasferito (e aggiornato) il punteggio tra le diverse entità giuridiche coinvolte.
I chiarimenti della Circolare INL n. 4/2024
Pubblicata il 23 settembre 2024, la circolare dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha fornito le prime istruzioni operative per l’attuazione del nuovo sistema, in particolare per la fase transitoria tra l’entrata in vigore della norma (1° ottobre 2024) e la piena operatività della piattaforma INL. La circolare ha confermato che, fino al 31 ottobre 2024, era possibile lavorare in cantiere trasmettendo un’autodichiarazione via PEC, valida solo come misura temporanea.
Inoltre, la circolare ha chiarito diverse casistiche specifiche, come le differenze tra “non obbligatorietà” ed “esenzione giustificata”, le condizioni per i lavoratori autonomi, le responsabilità del committente e le modalità di verifica nei contratti di appalto e di subappalto.
Verso nuovi aggiornamenti
Dopo i primi mesi di applicazione, le FAQ INL aggiornate al 31 gennaio 2025 hanno risolto varie questioni operative, ma sono attesi ulteriori aggiornamenti, in particolare per regolamentare meglio l’attribuzione dei crediti aggiuntivi e per integrare nuove funzionalità all’interno della piattaforma digitale. Sono in corso anche confronti con il Garante della Privacy al fine di garantire la piena accessibilità e trasparenza delle informazioni sulle patenti, mantenendo al contempo la protezione dei dati personali.
Patente a punti per lavoratori autonomi: cosa sapere
Per ottenere la patente, chi lavora in proprio deve dimostrare di possedere alcuni requisiti fondamentali, come la regolarità contributiva (DURC), la Partita IVA attiva e una formazione adeguata in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Non sono, invece, richiesti il DVR o la nomina dell’RSPP, a meno che non si abbiano dipendenti.
I vantaggi della patente a crediti
A prima vista, può sembrare solo un obbligo aggiuntivo, ma la patente a punti per i lavoratori autonomi rappresenta anche un’opportunità. Può diventare, infatti, un elemento distintivo nei rapporti con imprese e committenti, che sono tenuti a verificarne la presenza prima di affidare i lavori. Inoltre, chi mantiene un buon punteggio può dimostrare maggiore affidabilità nei bandi pubblici o nelle gare private.
Recenti chiarimenti dell'INL (Nota 964/2025) hanno specificato l’applicazione delle sanzioni quando vengono accertati rapporti di lavoro subordinato mascherati da autonomi.
Le difficoltà da non sottovalutare
Il rischio principale è quello di perdere punti senza accorgersene, per esempio in caso di mancato aggiornamento formativo o di una violazione rilevata durante un’ispezione. Se il punteggio scende sotto i 15 crediti, non è più possibile lavorare nei cantieri fino a quando non si recupera il minimo previsto.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è l’autogestione degli adempimenti: a differenza delle imprese strutturate, chi lavora in autonomia deve organizzarsi da solo per tenere sotto controllo la documentazione, programmare gli aggiornamenti e monitorare eventuali sanzioni o decurtazioni di punti.
Patente a punti per le imprese: come adeguarsi e restare in regola
Indipendentemente dalla dimensione aziendale, tutte le imprese sono soggette agli stessi obblighi. Quelle più strutturate (come le medie e grandi aziende) sono generalmente già organizzate con un ufficio tecnico o con un consulente della sicurezza, e possono, quindi, gestire gli adempimenti con una certa facilità.
Le imprese più piccole, invece, rischiano di trovarsi impreparate, soprattutto se non hanno delle risorse interne dedicate alla sicurezza o alla gestione della documentazione. In entrambi i casi, però, è fondamentale adeguarsi per tempo.
Come evitare sanzioni e gestire la documentazione
Al fine di evitare potenziali sanzioni, è essenziale tenere sotto controllo due aspetti: il punteggio e la documentazione obbligatoria.
Dal punto di vista organizzativo, è, quindi, consigliabile:
- Aggiornare periodicamente la formazione di tutto il personale.
- Verificare la validità del DURC e degli altri documenti richiesti dalla normativa (DURF, DVR, nomine, attestati).
- Conservare in modo ordinato tutte le certificazioni, le dichiarazioni e i verbali di cantiere.
- Assegnare a un referente interno o esterno la responsabilità di seguire la gestione della patente.
Un riferimento fondamentale per orientarsi nel quadro sanzionatorio è la Circolare INL n.9326 del 2024.
Come evitare la decurtazione dei crediti nella patente a punti nei cantieri?
Mantenere intatto il punteggio della patente a punti edilizia è fondamentale per continuare a operare nei cantieri senza rischi di sospensione o di sanzioni. Basta, infatti, una violazione grave per perdere anche 20 crediti in un colpo solo, ma spesso le decurtazioni derivano da errori banali o da una scarsa attenzione alla gestione quotidiana della sicurezza.
Gli errori più comuni (e come evitarli)
Molte imprese e lavoratori autonomi rischiano di perdere punti per sbagli facilmente evitabili: la mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale, la presenza di personale non formato, la documentazione non aggiornata o il mancato coordinamento tra i vari soggetti presenti in cantiere.
Per prevenire queste situazioni, è fondamentale adottare una gestione preventiva e costante degli adempimenti. Non basta essere in regola “sulla carta”: è necessario che le misure di sicurezza vengano applicate concretamente ogni giorno.
Il ruolo della formazione e della cultura della sicurezza
Uno degli strumenti più efficaci per evitare le decurtazioni è investire nella formazione continua. Ogni lavoratore dovrebbe sapere esattamente come comportarsi in cantiere, quali dispositivi usare e a chi rivolgersi in caso di dubbi. La formazione non deve essere solo obbligatoria, ma anche aggiornata e mirata ai reali rischi dell’attività svolta.
Tuttavia, questo da solo non è sufficiente: serve, infatti, costruire una vera e propria cultura della sicurezza, in cui tutti si sentano coinvolti. Questo approccio consente di ridurre drasticamente il rischio di incorrere in potenziali infrazioni rendendo più agevole il lavoro quotidiano.
Crediti aggiuntivi per la patente a punti edilizia: come ottenerli e quando richiederli
Il sistema della patente a punti edilizia non è pensato solo per penalizzare le violazioni, ma anche per premiare le imprese e i lavoratori autonomi più virtuosi. Si possono infatti ottenere crediti aggiuntivi, utili sia per rafforzare il proprio punteggio sia per recuperare eventuali decurtazioni subite in precedenza.
Ogni impresa o lavoratore autonomo parte con un punteggio iniziale di 30 crediti. Questo valore può essere aumentato fino a un massimo di 100 crediti complessivi (artt. 4-5 Decreto 18 settembre 2024, n. 132), secondo questa formula:
Crediti totali massimi: 30 (base) + 10 (storicità) + 20 (assenza violazioni) +
30 (attività sicurezza) + 10 (altri investimenti) = 100
I crediti per storicità dell’azienda vengono attribuiti automaticamente al momento del rilascio della patente in base agli anni di iscrizione alla Camera di Commercio, seguendo una tabella allegata al decreto. Quelli per assenza di violazioni sono attribuiti nel tempo, sempre in automatico: 1 credito per ciascun biennio successivo al rilascio della patente trascorso senza provvedimenti di decurtazione del punteggio. Gli altri crediti vanno invece richiesti all’INL, presentando apposita documentazione.
Quali attività danno diritto a crediti extra?
I crediti aggiuntivi vengono assegnati a chi investe concretamente in sicurezza, innovazione e qualità del lavoro. Alcuni esempi sono:
- L’adozione di sistemi certificati di gestione della sicurezza, come la ISO 45001.
- La partecipazione a corsi di formazione aggiuntivi, anche volontari, rispetto a quelli obbligatori previsti dalla normativa.
- L’implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate nei cantieri, come sensori per il monitoraggio dei rischi o strumenti per la segnalazione di situazioni pericolose.
- La redazione di modelli organizzativi e gestionali conformi al D.Lgs. 231/2001, se applicabili.
- Progetti di miglioramento continuo delle condizioni di lavoro o iniziative di welfare aziendale orientate alla salute e alla sicurezza.
Non esiste un elenco rigido di attività che danno diritto a crediti aggiuntivi: ogni richiesta viene valutata singolarmente dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Questo significa che, una volta inviata la documentazione la quale dimostra gli investimenti fatti, l’INL analizzerà il materiale e deciderà se e quanti punti assegnare in base alla qualità e alla rilevanza delle iniziative intraprese.
Quando e come presentare la documentazione?
La richiesta può essere presentata in qualsiasi momento, tramite la piattaforma INL. Non serve compilare un nuovo modulo: basta integrare la sezione “altri elementi migliorativi” all’interno della scheda relativa alla propria patente, indicando le azioni intraprese e allegando i relativi documenti.
È importante fornire del materiale chiaro, coerente e facilmente verificabile: ad esempio, copie dei certificati, relazioni tecniche, report fotografici o verbali interni. Prima dell’assegnazione dei punti, l’INL potrebbe chiedere ulteriori chiarimenti o effettuare delle verifiche ispettive al fine di confermare la veridicità delle dichiarazioni.
In generale, è consigliabile presentare la documentazione appena conclusa l’attività (non mesi dopo), così da facilitare l’analisi e abbreviare i tempi di valutazione.
Patente a crediti edilizia: ruolo del committente e del responsabile dei lavori
L’introduzione della patente a punti edilizia ha ridefinito anche il ruolo del committente e del responsabile dei lavori, figure che non possono più limitarsi a scegliere l’impresa più conveniente.
Obblighi di verifica e responsabilità
Il committente (sia pubblico che privato) ha, infatti, il compito di verificare, prima dell’inizio dei lavori, che tutte le imprese appaltatrici, subappaltatrici e i lavoratori autonomi coinvolti siano in possesso della patente a crediti edilizia. In caso contrario, risponde direttamente in solido delle eventuali violazioni, con il rischio di incorrere in sanzioni amministrative anche pesanti.
Lo stesso vale per il responsabile dei lavori, se nominato: questa figura deve vigilare sull’adempimento degli obblighi normativi in materia di sicurezza, inclusa la verifica dei punteggi attivi delle imprese esecutrici. Non è sufficiente affidarsi a dichiarazioni generiche: è necessario controllare la ricevuta ufficiale rilasciata dalla piattaforma INL, la quale riporta il codice identificativo della patente e il numero attuale di crediti.
Clausole contrattuali consigliate
Per tutelarsi da eventuali responsabilità, molte associazioni di categoria, tra cui l’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), consigliano di inserire nei contratti alcune clausole specifiche. In particolare, è utile:
- prevedere l’obbligo per l’impresa esecutrice di allegare la ricevuta della patente al contratto
- inserire una clausola risolutiva espressa in caso di perdita dei requisiti (ad esempio se il punteggio scende sotto i 15 crediti)
- stabilire l’impegno dell’appaltatore a verificare la regolarità dei subappaltatori e a sostituirli tempestivamente in caso di irregolarità
- indicare penali per l’omissione di comunicazioni relative alla variazione del punteggio o alla sospensione della patente
FAQ
Posso lavorare in cantiere mentre aspetto il rilascio della patente a punti edilizia?
Sì, è possibile operare nei cantieri subito dopo aver presentato la domanda e ottenuto la ricevuta digitale. La patente a punti edilizia è considerata provvisoriamente valida finché tutti i requisiti restano soddisfatti e viene rispettato l’obbligo di comunicazione all’RLS o all’RLST.
Come posso controllare se ho perso crediti nella mia patente a punti edilizia?
Il punteggio della patente a punti edilizia non viene notificato automaticamente. Puoi monitorarlo accedendo periodicamente alla piattaforma INL tramite SPID o CIE: lì troverai lo stato aggiornato della tua posizione, inclusi eventuali crediti decurtati.
Cosa rischio se affido i lavori a un’impresa senza patente a punti edilizia?
In assenza di verifica, sia l’appaltatore sia il committente possono essere ritenuti responsabili. Affidare lavori a soggetti privi di patente a punti edilizia valida espone al rischio di sanzioni economiche e alla sospensione delle attività di cantiere.
Devo mantenere la patente a punti edilizia anche se non lavoro più in cantiere?
No, se non svolgi più attività operative in cantiere, non sei tenuto a mantenere attiva la patente a punti edilizia. È comunque consigliabile dichiarare l’interruzione sulla piattaforma INL così da evitare eventuali contestazioni in caso di controlli.
Come posso recuperare i punti persi nella mia patente a punti edilizia?
Puoi recuperare i crediti persi sulla patente a punti edilizia attraverso investimenti in formazione, l’adozione di sistemi certificati per la sicurezza o la partecipazione a progetti migliorativi. L’Ispettorato del Lavoro valuterà la documentazione e potrà assegnare crediti extra.
Serve una patente a punti edilizia diversa per ogni cantiere?
No, ogni soggetto (impresa o autonomo) ha una sola patente a punti edilizia, valida su tutto il territorio nazionale. Anche il punteggio è unico: se subisci decurtazioni in un cantiere, queste si rifletteranno su tutte le tue attività future.
La patente a punti edilizia ha una scadenza?
La patente a punti edilizia non ha una scadenza temporale, ma resta valida solo se i requisiti dichiarati rimangono attivi. In caso di DURC scaduto, formazione non aggiornata o altri requisiti non rispettati, la patente può essere sospesa o revocata.
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