Cosa significa vivere senza contanti?
Immaginiamo di vivere in una grande città, come Milano, Roma o Torino, e di aver dimenticato per la fretta il portafoglio a casa. Ebbene sì, non dobbiamo farci prendere dal panico né chiedere un prestito ad un amico o collega, con la promessa di restituirgli il giorno dopo i soldi che ci ha gentilmente anticipato.
Il nostro smartphone, infatti, è il nostro portafoglio virtuale. Per l’acquisto del biglietto della metropolitana potremo utilizzare l’applicazione dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale e che è collegata alla nostra carta di credito. Per il caffè o la colazione al bar, ma anche per il pranzo fuori casa, un’emergenza in farmacia o la spesa quotidiana al supermercato, potremo pagare alla cassa utilizzando l’applicazione della nostra banca. E se il commerciante è contrario a farci pagare il conto con l’app perché ammonta ad una cifra modesta? Nessun problema, ha il dovere di accettare qualsiasi pagamento “cashless”, anche se si tratta di cifre davvero irrisorie.
A fine giornata, una volta ritornati a casa, dopo aver ritrovato il nostro portafoglio ci renderemo conto che aver utilizzato la carta di credito e le app per i pagamenti non ci ha assolutamente fatto spendere di più. Anzi, probabilmente — grazie alla funzionalità di cashback di cui è possibile usufruire presso alcuni esercizi commerciali convenzionati — avremo anche risparmiato!
Ultimi articoli
Chi risponde per le fatture false: reati, rischi e responsabilità
Dare e avere: come funzionano in contabilità
Differenza tra fattura e ricevuta: ecco come capire quando si usano
Contributi INPS nel regime forfettario 2025: importi, calcolo e scadenze
Cassa previdenziale: come funziona e cosa sapere per non sbagliare
Capitale sociale: come si forma e quali sono le sue tipologie
Cambiale tratta: cos’è, come funziona e quando conviene usarla