Anche ottobre è un mese ricco di appuntamenti fiscali importanti, soprattutto per i lavoratori autonomi.

In questo mese, infatti, va fatto l’invio del modello 770 e delle certificazioni uniche degli autonomi, ma ricorre anche la scadenza per le domande di accesso all’ISCRO e all’esonero dei contributi per gli autonomi, così come gli importanti appuntamenti di fine mese con la riscossione.

Il 31 ottobre è l’ultima scadenza relativa ai pagamenti della pace fiscale congelati nel corso del 2020: con il versamento della rata della rottamazione ter si chiudono i conti in sospeso con l’AdER che, a sua volta, entro la stessa data procederà allo stralcio delle cartelle fino a 5.000 euro.

Vediamo ora nello specifico le principali scadenze da annotare in calendario. 

Scadenze fiscali e del lavoro, dal 770 allo stralcio delle cartelle.

È la dichiarazione dei sostituti d’imposta l’adempimento fiscale al centro del calendario delle scadenze di ottobre. Sia il modello 770/2021 che le Certificazioni Uniche dei lavoratori autonomi dovranno essere predisposti entro la fine del mese.

L’invio, in scadenza il 31 ottobre, è differito al 2 novembre 2021 considerando che il termine ordinario cade di domenica e il giorno successivo è un festivo.

L’emergenza Covid-19 e le misure straordinarie adottate nel corso del 2020 trovano spazio anche nel modello 770/2021, all’interno del quale bisognerà indicare i versamenti sospesi compilando i quadri ST e SV.

Tra le novità da tenere a mente vi sono poi le nuove informazioni relative al credito derivante dall’erogazione del trattamento integrativo, così come le somme relative al premio riconosciuto nel mese di marzo per il lavoro in presenza.

In un periodo caratterizzato da continue modifiche in corsa, non cambia la regola che consente ai sostituti d’imposta di inviare con il modello 770/2021 anche le CU dei lavoratori autonomi, relative a redditi non interessati dalla messa a punto della dichiarazione precompilata.

A  fine mese arrivano rottamazione e stralcio delle cartelle

Continuando sul fronte degli adempimenti fiscali, la fine del mese di ottobre sarà caratterizzata da un doppio appuntamento in materia di riscossione.

In primo luogo bisognerà tenere a mente la scadenza del 31 ottobre 2021, data che segna la “chiusura dei conti” dei contribuenti con le rate della pace fiscale sospese nel corso del 2020. L’appuntamento riguarda nello specifico la rata della rottamazione ter dovuta originariamente nel mese di novembre dello scorso anno.

La scadenza coincide con la data entro la quale l’Agenzia delle Entrate Riscossione dovrà effettuare lo stralcio automatico delle cartelle fino a 5.000 euro relative al periodo 2000-2010, misura che si applica ai contribuenti con redditi non superiori a 30.000 euro.

In scadenza a fine mese appuntamenti del lavoro: domanda ISCRO e esonero contributi per gli autonomi

Agli appuntamenti in materia fiscale si affiancano quelli del lavoro, in scadenza il 31 ottobre 2021.

È questo il termine per inviare domanda d’accesso all’ISCRO, la cassa integrazione per le partite IVA introdotta dall’ultima Legge di Bilancio in via sperimentale per il triennio 2021-2023.

Ad averne diritto sono i lavoratori autonomi che hanno subito perdite del 50 per cento rispetto ai tre anni che precedono quello in cui si presenta domanda, e in caso di reddito non superiore a 8.145 euro. L’importo riconosciuto va da un minimo di 250 fino ad un massimo di 800 euro, e l’assegno è erogato per sei mensilità.

Alla scadenza delle domande per l’ISCRO si affianca poi l’appuntamento previsto per i professionisti iscritti ad Enti privati di previdenza. C’è tempo fino al 31 ottobre 2021 per fare domanda di accesso all’esonero dei contributi, misura rivolta ai titolari di partita IVA in possesso dei seguenti requisiti:

  • calo di fatturato o corrispettivi nel 2020 non inferiore al 33 per cento rispetto al 2019;
  • reddito complessivo di lavoro o derivante dall’attività che comporta l’iscrizione alla gestione non superiore a 50.000 euro.

L’accesso all’esonero parziale, pari ad un massimo di 3.000 euro, sarà in ogni caso subordinato alla regolarità contributiva. La verifica verrà effettuata d’ufficio dalle Casse di previdenza di categoria, così come dall’INPS, alla data del 1° novembre 2021.

C’è quindi tempo fino a fine ottobre per regolarizzare eventuali omessi versamenti e per poter, di conseguenza, fruire dell’esonero contributivo. 

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