Si avvicina la ripresa dei versamenti contributivi e l’effettuazione delle denunce contributive periodiche da parte dei datori di lavoro che si sono avvalsi della sospensione introdotta, a seguito della pandemia da Coronavirus dapprima col decreto Cura Italia e successivamente con il Decreto Rilancio dello scorso maggio.
Dal canto suo, anche il decreto Agosto, entrato in vigore lo scorso 15 agosto, ha modificato i termini e le condizioni di recupero dei contributi da parte dell’INPS non versati nei mesi di aprile, marzo e maggio da parte dei soggetti titolari di partita IVA.
La ripresa dei pagamenti è fissata al prossimo 16 settembre, data entro la quale le aziende devono versare il 50% delle somme dovute in un'unica soluzione, o, mediante rateizzazione, fino ad un massimo di 4 rate mensili di pari importo. Il restante 50% di ritenute IRPEF, IVA e INPS potrà essere effettuato in un massimo di 24 rate mensili di pari importo, e senza l’applicazione di sanzioni e interessi, con prima rata entro il 16 gennaio 2021.
I lavoratori dipendenti, i pensionati e tutti quei contribuenti che, pur privi di sostituto di imposta, posseggono redditi da lavoro dipendente o assimilato dovranno presentare il Modello 730 entro il 30 settembre. La dichiarazione dei redditi potrà essere presentata direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate attraverso il modello 730 precompilato oppure a un CAF o a un intermediario abilitato.
Il calendario fiscale di settembre può subire variazioni e aggiornamenti; pertanto vi invitiamo a consultare costantemente lo scadenzario fiscale dell’Agenzia delle Entrate.
Vi ricordiamo, inoltre, che i commercialisti avevano chiesto una proroga generalizzata delle imposte al 30 settembre. In seguito al mancato accoglimento di questa richiesta da parte del MEF, le associazioni sindacali hanno deciso di indire uno sciopero dal 14 al 22 settembre, astenendosi dall’invio dell’IVA trimestrale e dal presenziare nelle Commissioni tributarie provinciali e regionali.
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